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Autore: sofias_pencil    07/08/2013    0 recensioni
Zoe Smith: viziata, ricca e sola.
Harry Styles: viziato, ricco e solo.
Entrambi si erano amati. Ora, entrambi si odiavano.
Lei era stata la luce che permise a lui di vivere.
Lui era stato il buio che permise a lei di vivere.
Il destino si prese gioco di loro, facendoli allontanare nonostante il loro forte legame.
E adesso entrambi si trovavano davanti a un bivio, senza sapere quale strada fosse quella giusta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Her Dark

Ore 18.23.

Era questa l’ora che segnava la sveglia digitale del ragazzo; guardò la sua lettera di ammissione all’Università di Stanford, sbuffando. Odiava studiare, ma soprattutto odiava dare soddisfazioni ai suoi genitori, eppure era felice di andare al college. Felice di lasciare il suo appartamento per un po’, felice di lasciare la sua vita mondana. Eppure non erano solo quelli i motivi per cui si fosse spinto a studiare per quel fatidico test;  ma era LEI.
 
-Ehi Styles, fuori dai piedi. Non lo sai  che è proibito sostare davanti al mio armadietto?- ghignò la bionda.
-Scusi tanto miss Smith, non sapevo che questa scuola fosse dominata da una regina del cazzo e per giunta super sexy- ammiccò il riccio, sorridendole beffardo.
-Come mi hai chiamata?- trillò la bionda.
-Styles non ripete- rise il castano, lasciando la bionda ai suoi pensieri e dirigendosi verso l’aula di chimica.
Tutto era iniziato il terzo anno di liceo. Entrambi diversi, entrambi si conoscevano grazie alle voci di corridoio, entrambi i più popolari della scuola.
La bionda arrivò in ritardo a lezione il primo giorno di scuola, come del resto tutti gli anni.
-Signorina Smith, vuole inaugurare anche quest’anno scolastico con un ritardo?- sbuffò il professor Evans, ormai stanco della ragazza.
-Che anno sarebbe se non lo facessi? Ormai è diventata una tradizione. Chi è lei per dirmi cosa devo fare?- sbuffò a sua volta Zoe, mostrando al professore di chimica il dito medio.
Ormai quell’uomo era diventato impotente nei confronti della ragazza, quindi la ignorò invitandola a prendere posto e a non scocciare per il resto dell’ora.
La ragazza si guardò intorno, un po’ spaesata dato che quell’anno avrebbe avuto pochissime ore in comune con la sua migliore amica Johanna. Purtroppo l’unico posto libero era vicino al suo ormai acerrimo nemico, quindi sbuffando si sedette di fianco al riccio.
-Non sapevo che fossi una bad girl- rise il ragazzo, sussurrando per non disturbare quel vecchio di un Evans.
-Troppe cose non sai di me, e mai saprai- rise a sua volta la ragazza, tirando fuori dalla borsa specchietto, luci da labbra, ombretto, mascara e matita, iniziando a truccarsi.
-Vedo che le abitudini non sono cambiate signorina Smith- rise il professor Evans, ormai esasperato dalla bionda.
-Vede bene mister. Solo che lei mi sorprende, perché non mi manda a fare due chiacchiere con il preside? Vicino a Styles mi sto annoiando da morire- disse, sbadigliando.
-Perché so che è quello che vuole signorina. Magari un’altra volta- rise l’anziano, continuando a spiegare.
-E così ti annoi vicino a me?- rise il riccio.
-Da  M O R I R E- scandì le parole la bionda, fissando negli occhi il ragazzo, annegando in quegli occhi di un verde intenso che non aveva mai visto prima.

 
Harry Styles si ricordava ancora come tutto era iniziato. Ricorda ogni singolo dettaglio della ragazza, e questo lo fece sussultare. Disteso sul suo letto con i piedi sul cuscino dello schienale e un cuscino della poltrona sotto la testa fissava il soffitto dove era impressa l’ora della sveglia digitale grazie a un laser rosso.
Prese il cuscino da sotto la testa e se lo premette contro il viso, cacciando un urlo di rabbia, forse più verso se stesso che verso la ragazza.
I ricordi gli facevano male, ma soprattutto la loro storia gli faceva male.
Non era mai stato un ragazzo debole lui. Sempre spavaldo e voglioso di sfide. Eppure da quando aveva conosciuto Zoe tutto era cambiato. Lei aveva stravolto la sua vita; l’aveva migliorata in un certo senso.
Lei era la luce di cui lui aveva bisogno per illuminare la sua anima, buia ormai da troppo tempo.
Eppure lei aveva deciso di andarsene; aveva deciso di lasciarlo solo, di non proseguire più il suo cammino con lui. Il riccio doveva ammettere che era stata tutta colpa sua; se non si fosse comportato da stronzo, molto probabilmente lei sarebbe stata ancora al suo fianco e avrebbero scelto la stessa università.
Gli mancava moltissimo; avrebbe voluto ricominciare tutto da capo se fosse stato possibile.
 
-Mettimi giù!- strillò la bionda, picchiando il suo ragazzo sulle spalle, il quale l’aveva messa su una spalla come un sacco di patate.
-No, adesso smetti di leggere quelle riviste spocchiose e fai il bagno con me- rise lui, spensierato.
Lei rise a sua volta, cedendo al gioco del riccio.
Lui la buttò nell’acqua; lei riemerse subito urlando: -E’ gelata! Te la farò pagare!- disse, buttandoglisi addosso.  Lo baciò intensamente, come mai era successo prima d’ora. Lei lo amava e lui amava lei, solo che entrambi avevano paura di ammetterlo sia a se stessi che all’altro.
-Mi piace questa punizione- ammise il ragazzo, trascinandola sott’acqua e baciandola con trasporto.
E quel momento fu il momento più magico che essi avessero mai vissuto in tutta la loro vita.
Quelle vacanze tanto attese finalmente erano arrivate e non potevano credere di essere finalmente soli.
Lontani da tutti. Lontani da tutto.
Lontani dalle loro insopportabili famiglie.
Lei la luce che salvò il riccio dal buio che lo circondava da anni.
Lui il buio che servì alla bionda ad essere forte, intraprendente e determinata.
Entrambi stavano scappando da una realtà troppo grande per loro, ma purtroppo non sapevano che cosa sarebbe successo di lì a pochi anni.

 
 
-La odio- urlò di nuovo il riccio sul cuscino.
-La odio per avermi lasciato, la odio perché con sé si è portata via un pezzo di me, la odio perché senza di lei non riesco a vivere!- strillò ancora più forte in preda alla disperazione.
Una lacrima percorse il viso perfetto del ragazzo, bagnando la coperta sotto di lui.
-Signorino tutto bene?- chiese la cameriera, entrando nella stanza del ragazzo preoccupata senza bussare.
-Grace tutto bene, tranquilla- sorrise il ragazzo, tranquillizzandola.
-Potresti chiamare per favore l’ultimo numero che ho segnato in rubrica? Ho bisogno della roba.
-Ancora signorino Styles? Non aveva smesso?
-Si faccia i cazzi suoi Grace e tutto andrà bene- minacciò il riccio la signora, uccidendola con lo sguardo.
-S-subito- balbettò la donna, uscendo dalla camera del ragazzo con il suo cellulare.
Lui aveva bisogno di dimenticarla.
Lui aveva bisogno di dimenticare i suoi occhi, troppo profondi per lui, alle volte indecifrabili; aveva bisogno di dimenticare le sue labbra, carnose e provocanti; aveva bisogno di dimenticare la sua pelle, candida come la neve e morbida; aveva bisogno di dimenticare il suo profumo, ancora vivo in lui dopo un anno che non si cercavano.
Aveva semplicemente il bisogno di dimenticare.
Aveva bisogno di dimenticare il passato, ed era sicuro che ci sarebbe riuscito.
 
 
-Signorino, ha detto che vi dovete vedere al solito posto alla solita ora.
-Perfetto- sorrise il riccio- Nessuna parola con i miei- disse, puntando il dito contro la donna come una minaccia.
-Stia tranquillo signorino, sarò una tomba- promise la cameriera, posando il cellulare del ragazzo sul comodino ed uscendo dalla sua camera.


Harry Styles in realtà non voleva dimenticare.
Harry Styles voleva solamente stringerla fra le sue braccia fino a farle male.
Harry Styles avrebbe preso a pugni qualsiasi uomo, sapendo che lei stesse con un altro.
Harry Styles voleva solamente riprendersela.
Harry Styles era un codardo, non sarebbe mai riuscito ad ammettere ciò che provava per lei.
Harry Styles era orgoglioso e non voleva mostrare i suoi veri sentimenti, il suo amore verso di lei.
Ed è proprio per questo motivo che un anno fa si lasciarono:
lei ferita, spingendo via dalla sua vita quel poco di buio che le serviva per sopravvivere;
 lui cercando di non far trasparire niente, né una lacrima, né un’esitazione, permettendo alla luce di fuggire per sempre dalla sua vita.
Permettendo a se stesso di potersi uccidere con le sue stesse mani.


Spazio Autrice

Buonasera! Finalmente sono riuscita ad aggiornare!
Ringrazio quella dolce anima pia che ha recensito il primo capitolo, e spero che questo sia migliore del primo! lol
Vorrei tanto che mi scriveste che cosa ne pensate e se ne valga la pena che la continui .. NON SO DAVVERO CHE COSA FARE!
Spero che facciate girare questa storia perché tengo molto al parere degli altri.
In questo piccolo capitolo abbiamo scoperto dei dettagli fondamentali nella vita di Styles.
Che cosa succederà nel prossimo capitolo?
Come avete potuto leggere entrambi i ragazzi sono stati ammessi alla stessa università ..
ne vedremo delle belle ;)
Un bacio, a presto!!

-Sofia.xxx

P.S. Questa è la mia storia che sta per terminare, se vi va di dare un'occhiata ;) 

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