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Autore: Dareikos    08/08/2013    0 recensioni
La vita scorre tranquilla alla Kame House, Crilin ha ospitato da poco C-18 nella sua umile dimora ma la bella androide è più scontrosa di un equipaggio di una nave mercantile.
E se un cavaliere templare venisse a contatto con il mondo di dragonball?
Genere: Commedia, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: 18, Crilin, Nuovo personaggio | Coppie: 18/Crilin
Note: AU, Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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CAP. 1
 
Era una serata tranquilla alla Kame House: Crilin da dentro la casa non la smetteva di fissare C18 seduta sulla sabbia, intenta a pensare qualcosa che lui non riusciva totalmente a comprendere  ma che le scuoteva terribilmente l’animo; e Genio ormai da un ora buona era davanti alle sue riviste piccanti.
Crilin da tempo aveva ospitato C18 nella sua casa e lei aveva accettato, tuttavia egli provava un forte sentimento,  lei non l’aveva ancora capito ma aveva intuito qualcosa.
Siccome il genio era distratto, decise di provare a parlare con quella bionda dallo sguardo di ghiaccio, che poteva mettere fine alla sua tormentata esistenza in qualunque momento avesse voluto. Raccolse tutto il suo coraggio e decise di adottare un comportamento un po’ da buffone al quale però era appena andata male una serata e aveva finito le battute.
Era estasiato da quella vista, lei indossava dei sandaletti color bianco panna, dei jean corti e una maglietta anch’essa di color panna.
“ora mi ammazza, ora mi ammazza”. Pensava tra se’e se’.
Tuttavia riacquistò la calma perduta e parlò.
“come mai qui tutta sola? Dei tipi loschi potrebbero aggredirti!”. Disse con un tono ironico.
“Andranno sicuramente all’altro mondo!!”. Rispose lei con voce sadica.
“Uh… non avevo dubbi”.
“Che ci fai qui nanerottolo?”. disse continuando a guardare dritto davanti a lei un punto sperduto in mezzo al mare.
“volevo vederti”. Diventava sempre più imbarazzato e nervoso ogni minuto che passava con lei.
“Adesso mi hai visto, ora vattene”. Riprese lei stavolta fissandolo negli occhi .
“non ti libererai di me così facilmente”. Sussurò al limite dell’udito umano, neanche Goku l’avrebbe sentito: lei però era una cyborg.
“Vogliamo scommettere?”.Domandò lei girandosi completamente verso di lui.
“No….no…..ma che dici”. Crilin era visibilmente impaurito dal comportamento della cyborg, credeva che da un momento all’altro sarebbe finito all’altro mondo.
Lei era divertita invece, lo guardava e vedeva un uomo visibilmente imbarazzato e arrossito. Sorrise.                                                                          
 “Lo sapevo!”. Disse con voce soddisfatta, la quale fece arrossire il giovane ancor di più.
“Bhe!? Che fai lì impalato? Vattene! No?”. Crilin a questo punto decise che fosse meglio andare via.
Entrò di nuovo alla Kame House, i pensieri che affioravano alla mente erano confusi, possibile che la bella e letale cyborg lo facesse sentire così in imbarazzo ?.
Crilin non lo sapeva, ma era fermamente convinto che un giorno sarebbe riuscito a farsi avanti e dichiarare i propri sentimenti, lo sentiva…. Le vene erano quasi distrutte dal sangue che le percorreva a grande velocità, questo perché quando era con lei o pensava al suo viso così gelido ma allo stesso tempo di una dolcezza infinita, il cuore batteva all’impazzata.
“non ce la farò mai”. Pensava.
Tuttavia non poteva resistere alla melodia della sua voce, così piena di attrazione.Una fredda voce che stregava il suo animo e rapiva il suo cuore. Era felice di avere quella scorbutica presenza in giro per casa.
Si addormentò sul divano  sereno e consapevole che si sarebbe fatto avanti il prima possibile.
Si svegliò presto e andò ad allenarsi sulla spiaggia, ultimamente si massacrava di allenamenti cercando di non pensare a quella bionda di ghiaccio che lo trattava sempre male, ma che amava alla follia, si sarebbe fatto uccidere pur di proteggerla; si ma da cosa? Lei era una combattente spietata e molto esperta che era riuscita a battere Vegeta trasformato in super sayan, lui invece non era in grado di proteggere se stesso e questo lo faceva sentire ancora più frustrato di quanto non  lo fosse già.
C-18 era in camera sua, o meglio in camera di Crilin il quale l’aveva concessa alla bella cyborg tempo fa.
Non capiva perché fosse così gentile con lei, lo aveva offeso, lo aveva sempre trattato male, era sempre scontrosa; eppure lui le rivolgeva un sacco di attenzioni, la trattava come se fosse un gioiello e le aveva concesso la camera da letto, doveva ammettere però che queste attenzioni, seppur trattate con indifferenza, la facevano sentire bene…….sentire…….che parola orrenda per un cyborg, lei non poteva “sentire” era una macchina, un attrezzo.
Decise di fare qualche passo sulla spiaggia per schiarirsi le idee, e togliersi dalla testa quel dannato nanerottolo.
Fu allora che lo vide, affannato sulla sabbia in cerca della propria via che voleva raggiungere a forza di allenamenti, ma tutti, miei cari lettori sapete di certo che non era quello il motivo dei suoi affanni.
“Ti stai divertendo?”. Chiese la cyborg con voce atona che poteva far rabbrividire persino il nostro amato principe dei Sayan.Tuttavia Crilin non rabbrividì, era felice e stupito allo stesso tempo……….riflettendoci più felice che sorpreso.
“Co-co….cosa ci fai qui?”.Rispose balbettando il nostro piccolo amico dalla testa rasata.
“Volevo solamente fare due passi”. Curioso: voleva passeggiare per togliersi dalla testa il nanerottolo e se lo ritrovava lì davanti.
“Siediamoci”. Proferì parola Crilin, ancora affannato dall’allenamento.
“ok”.
Si sedettero uno accanto all’altro come l’altra sera e ci fu un silenzio imbarazzante per almeno  cinque minuti. Alla fine lui parlò.
“hai ancora quei terribili incubi?”.
“FATTI GLI AFFARI TUOI, NANO INCAPACE!!!”………li aveva ancora.
“come sei gentile….”. Riflettè sottovoce Crilin.
Rimasero per almeno un'altra mezz’ora fissi a osservare le stelle. Nessuno dei due aveva il coraggio, tuttavia Crilin le lanciava occhiate furtive e ogni volta che la guardava pensava che fosse estremamente bella.
Era vestita con una maglietta larga per il suo fisico asciutto e atletico e dei pantaloncini corti che usava come pigiama.Era terribilmente bella.
Il silenzio assordante si spezzò all’improvviso poiché lei aveva parlato.
“LA SMETTI DI GUARDARMI IN QUEL MODO!!? SEMBRI UN MANIACO!”. C-18 era ancora più stizzita di prima, si era accorta di ogni singola occhiata che le aveva lanciato il piccolo guerriero.
“No…..18 …….non era mia intenzione….”.
“STA ZITTO!!!”.
“come vuoi……”.
“avanti nanerottolo dimmelo!!”.
“d-d-dirti cosa??”. Crilin era davvero imbarazzato dalla situazione che si era creata.
“Perché mi guardi come se stessi per saltarmi addosso da un momento all’altro?”.
La domanda di 18 era troppo diretta per Crilin, non poteva di certo dirgli in quel momento che la amava alla follia e che veramente avrebbe voluto saltarle addosso da un momento all’altro.
“M-ma no…….cosa vai a pensare..”.
“Sei strano, piccoletto”. La voce di 18 era stranamente pacata.
La discussione si era troncata lì, Crilin se ne era andato e anche lei.
Lui si sentiva stupido non era stato capace di dichiararsi………………………….
………………………ma un giorno ci sarebbe riuscito.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Che ne pensate?. Questa è la mia prima fic. Sono Dareikos e questo era un tentativo di raccontare……….ah…. al diavolo…….. Si prospetta una bella sorpresa…
Recensite mi raccomando!!
  
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