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Autore: liamssmijle    08/08/2013    15 recensioni
“Mi colpisce tanto la tua forza, sei speciale e mi dispiacerebbe perdere un’amica come te”
Una ragazza forte, molto forte vola a Londra dove incontra le persone che le cambieranno la vita.
Incontrerà l'amicizia, l'amore e molte, molte avventure.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate per cui recensite in tante.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Degli ospiti a casa


 
Image and video hosting by TinyPic Tornata a casa mi arrivò un messaggio di Hel con scritto: “Domani ti vengo a prendere per pranzo, mangiamo assieme e poi facciamo un po’ di shopping okey? Mi serve solo il tuo indirizzo”.
Le risposi con calma e poi andai a farmi la doccia per poi aiutare mia madre per il pranzo che ci sarebbe stato con la famiglia di un nuovo collega di papà.
“Mamma quando arrivano gli ospiti?”
“Tesoro  prendi i pomodori che ci sono nel frigorifero? Comunque arriveranno verso le 12:30 per cui dobbiamo fare in fretta”
“Certo” e presi i pomodori “Ecco qui. Dov’è papà?”
“Sarà in doccia, comunque come è andata sta mattina?”
“Bene bene, ho conosciuto gli amici di Hel e sono tutti molto simpatici. Con lei mi vedo domani per pranzo va bene?”
“Si certo, dove andate?”
“Non lo so, poi andiamo a fare un giro per il centro”
Sentii dei passi provenire e intuii fosse papà.
Disse: “Ecco qui le mie donne, ma come siamo belle oggi!” e ci scoccò un bacio sulla guancia.
Io mi misi a ridere, mio padre era l’uomo migliore su questa terra, mi voleva bene un mondo di bene e lo dimostrava così.
Amavo i miei genitori, mi erano sempre stati accanto e sapevo che facevano tutto per il mio bene, ad esempio partire da New York.
 
Erano già le 12:00 così mi misi a preparare la tavola e sistemare un po’ il grande salotto, la casa mi piaceva sempre di più perché poteva essere grande quanto un centro commerciale, ma in confronto era molto più accogliente e soprattutto profumata.
Finii il tutto e mi stupii del lavoro che ero riuscita a fare, di solito ero una scansafatiche di prima categoria, ma questa volta tutto era venuto perfetto.
Sentii il citofono suonare e avvisai i miei, mio padre aprì la porta e disse: “Ciao Geoff, ciao Karen e ciao ragazzi” “Ciao Richard, salve signora Harris” “Oh puoi anche chiamarmi Anne” e sorrise.
Poi Geoff passò a me e mi disse: “Che bel sorriso che hai…” “Oh piacere, sono Emily” e gli strinsi la mano.
“Scusate per l’assenza di mio figlio, ma doveva lavorare” “Si papà, contaci” disse una delle figlie “Comunque noi non ci siamo ancora presentate: io sono Nicola e lei è Ruth” non erano molto magre, ma quello che mi colpiva di loro era il sorriso e gli occhi, erano magnifici.
“Molto piacere, Emily” ed incominciammo a parlare.
 
Il pranzo era stato spettacolare: lasagne, roast beef e qualche salatino, pizzetta e focaccia.
Il dolce era la cosa che preferivo e mia madre per quel giorno aveva dato il meglio di sé, aveva preparato una torta di mele, la mia preferita e ovviamente era venuta squisita.
 
Finito il pranzo, ci sistemammo in salotto in modo che tutti potessero veder tutti.
Erano una gran bella famiglia, la madre avrà avuto al massimo 45 anni, era molto bella, con dei lineamenti sottili e un sorriso da mozzare il fiato, ma mi accorsi che assomigliava moltissimo a qualcuno che avevo già visto da qualche parte, il sorriso più che altro mi ricordava quello di…Liam.
Liam? Ma no è impossibile che sia il figlio, non può essere.
E così smisi di pensare a quel ragazzo così dolce e tenero, e mi concentrai invece su Geoff, un uomo che all’apparenza sembrava più grande della moglie, era robusto, un sorriso anche lui magnifico e mi chiesi fra me e me: “Ma in questa famiglia hanno tutti un sorriso così splendido?”
 
Non mi ero accorta però che avevano incominciato a parlare della vita che avevamo prima di trasferirci e pensare che all’inizio non volevo nemmeno partire ed ora ho ben sei amici se i cinque ragazzi incontrati potevo definirli così.
 
Gli ospiti erano andati a casa soddisfatti di questo pranzo assieme e Geoff aveva concluso dicendo: “La prossima settimana tocca noi ospitarvi, sabato va bene?” “Ma non dovete disturbarvi, noi lo abbiamo fatto con gioia” “Anche noi lo facciamo con gioia, avete qualche impegno sabato?” ribadì Karen con un sorrisone.
“No, grazie mille per l’invito, ci saremo sicuramente” disse mio padre.
 
Il pomeriggio passò molto in fretta, dato che lo passai tutto a sistemare le ultime cose in camera mia, ad ascoltare musica e dormire.
La sera dopo cena mi arrivò un messaggio da Hel e mi spiegò che l’indomani avrebbe portato con sé Niall, perché così me lo avrebbe fatto conoscere meglio e saremmo diventati buoni amici.
Tutto questo secondo lei, perché diceva che Niall mi assomigliava molto di carattere e per questo avremmo fatto amicizia fin da subito.
 
#SPAZIOME             (Aiutatemi a trovare un nome più decente, please!)
Scusate, scusate, scusate e scusate per l’enorme ritardo, un mese, è già passato un mese da quando ho postato il terzo capitolo, anzi di più di un mese, mi perdonate?
Magari non vi piace nemmeno e il mio modo per farmi perdonare è andato a farsi fottere, davvero perdonatemi!
Quest’ultimo mese è stato davvero stressante, dato che è successo di tutto e di più.
Anyway sono contenta di aver postato il capitolo, in cui si presentano degli ospiti a casa della protagonista e lei rimane affascinata dal sorriso di tutti.
Ho anche dato un volto alla nostra Hel:



Image and video hosting by TinyPic Scusatemi ancora per l’enorme ritardo e spero vi sia piaciuto.
Un bacio
Pao ♥
 

P.S. se volete seguirmi su twitter, sono @liamssmijle c: ricambio tutti! 

 
 

  
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