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Autore: EchelonMars1971    08/08/2013    2 recensioni
Lo so è l'ennesima storia sui vampiri, ma adoro il genere quindi... La seguente storia parla di Jenna la cui vita verrà stravolta in una notte di Halloween quando è costretta dalla sua migliore amica Elizabeth a partecipare ad una festa data dagli sutendi dell'ultimo anno del liceo di Middlesex, ma ad attenderle non ci saranno né cheerleaders né giocatori di football
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 3 “The Truth”

 
Quella sera non presi sonno facilmente, dopo quella assurda pseudo litigata con Lizzy mi scervellai per capire cosa fosse successo e cosa le fosse preso in biblioteca.
Magari quella notte nel bosco quei tipi le avevano fatto del male e si sentiva in imbarazzo… no improbabile con me può parlare di tutto non me lo avrebbe tenuto segreto… ma allora cosa? Cosa?
Il sonno arrivò molto lentamente in modo che che mi scervellassi per bene su questo mistero per poi addormentarmi e svegliarmi con quella snervante sensazione di esserti addormentata solo da cinque minuti.
 
Come la mattina precedente, ad accogliermi a scuola fu l’assordante rumore della campanella che segnava l’inizio delle lezioni e per non far incazzare il prof. Di economia accellerai il passo.
Lizzy ed io frequentiamo lo stesso corso di economia e ovviamente siamo sempre in banchi vicini, quella mattina appurai che si era messa in prima fila (cosa che non fa MAI) e io per non rischiare di essere interrogata preferii adare in fondo anche perché i posti intorno a Lizzy erano già stati occupati.
 
E come sospettavo mi ignorò per tutto il giorno, e anche sabato non si fece sentire e neppure la domenica. Nonostante le mie numerose chiamate e messaggi.
 
Ecco perché ora, con Lizzy che mi stringe in un abbraccio, mi ritrovo a bocca aperta…io che ormai mi ero riscritta tutti i piani di vita senza Lizzy (sì io e lei avevamo dei piani, tipo partire per un luuuungo viaggio o quelle cose lì, e da quando il nostro rapporto si è incrinato ho incominciato a pensare ad un piano B….per la verità a diversi piani B…ma sono dettagli…e sì sono alquanto tragica); comunque questa ragazza mi deve delle spiegazioni.
<< Sono felice che tu stia bene >> mi strilla nell’orecchio,
<< immagino tu mi debba dare delle spiegazioni >> rispondo fredda e ancora perplessa.
<< Jenna, è una lunga storia, e la pausa pranzo non è abbastanza, questa sera di a tua madre che dormi da me e ti spiegherò tutto >> mi disse con gli occhi lucidi e tenendomi ancora le mani
<< d…d’accordo! >> riuscii a dire dopo averla fissata per un po’ cercando di connettere e trovare un senso alle parole di quel momento con i fatti di qualche giorno prima.
 
La mattina a scuola, per mia fortuna, fu molto rapida così che potei andare a casa mia per avvisare mia madre e prendere un cambio.
<< Jenna pensavo che tu e Lizzy aveste litigato >> disse mia madre
<< … lo pensavo anche io >>.
 
Arrivai davanti a casa di Lizzy verso le sette, nonostante lei abitasse a circa venti minuti da casa mia non presi la bici e decisi di fare una camminata anche per distrarmi un po’ e dimenticare per un attimo gli avvenimenti successi dopo quella notte; mi era già capitato di andare da lei a piedi e ogni volta arrivavo con il fiatone, quella sera diversamente arrivai lì tranquillamente come se avessi fatto la strada in macchina… probabilmente ero andata molto piano senza accorgermene.
Suonai il campanello e in pochi secondi mi ritrovai risucchiata da un tornado che mi spingeva su per le scale, mi spingeva in camera e chiuse la porta. La mia vista si posò sul letto che per l’occasione era diventato un tavolino pieno di popcorn, patatine, cioccolata e la mia amata Cola.
QUESTA, E’ LIZZY!
Mi voltai e lei mi guardò come se volesse farsi perdonare la peggiore cosa che avesse fatto, e non potei non abbracciarla, come se non la vedessi da mesi.
<< TU…tu non devi più ignorarmi hai capito? Non posso sopportarlo >>
<< mi dispiace ma dovevo farlo o ti avrei messo in pericolo con la transizione >> disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo…
<< Eh? Transizione? Ma di che parli? >> chiesi confusa sciogliendo l’abbraccio
<< ti spiegherò tutto, è per questo che sei qui no?! >>
ci sediamo ai piedi del letto e Lizzy mi versa un goccio di Cola e comincia
<< la notte di Halloween, hai visto esattamente ciò che credi di aver visto… mostri, vampiri per l’esattezza >>
sputai a mo di squirtle la Cola, le cui micro gocce macchiarono il pavimento.
<< di che stai parlando? Liz! Vampiri!? >>
<< quando Caleb ti ha immobilizzata prima che tu svenissi ti ha dato il suo sangue, Caleb è un vampiro e mi ha detto che sarebbe venuto a prenderti in caso ti fossi trasformata; Jen se bevi sangue di vampiro e muori, DIVENTI un vampiro… ora per favore
parla >>
<< Sai credevo che avremmo passato una bella serata, sai una di quelle solite in cui mangiamo schifezze e guardiamo film dementi, sai credevo che sarebbe tornato tutto come prima INVECE! Vengo qui e tu inizi a prendermi per il culo convinta che ci
caschi! >> faccio per andarmene ma Liz mi blocca con uno scatto rapido e mi fissa dritta negli occhi
<< Jenna guardami, tu sai quando le persone mentono, l’hai sempre capito! Ora ti prego guardami e dimmi se ti sto mentendo… >>
<< io.. io non lo so non riesco a capire ti guardo e penso tu stia dicendo la verità poi ascolto quello che dici e sento che parli di vampiri e sangue e non…come posso cred… >> prima che potessi finire di parlare Lizzy abbassò il collo del maglioncino mostrandomi quelli che sembrano i segni di un morso…
<< Oh CAZZO! Che cos… l’hai disinfettato? È contagiosa quella roba? >> a quella reazione Lizzy si mise a ridere
<< no non è contagioso e sì l’ho disinfettato, Jen ora mi credi? >>
<< non…sì potrei iniziare a farlo e in effetti si spiegherebbe il sapore ferroso che ho sentito prima di svenire, ma mi devi spiegare una cosa, perché non me ne hai parlato prima? >>
<< Jen quella notte tu potevi essere morta e io ero svenuta prima di te quindi non lo sapevo, il giorno in biblioteca non sai quanto sono stata felice di vederti normale e VIVA! Insomma non ti eri trasformata, ma c’era la possibilità che il processo fosse più lento; Caleb mi ha detto che se ti avessi parlato dei vampiri il processo sarebbe accelerato e con più difficoltà avresti completato la transizione diventando un vampiro, ma c’era un massimo di ritardo di uno o due giorni >>
<< o..okay okay frena un attimo PRIMO PUNTO: Caleb?! Hai parlato con quel maniaco? >>
<< sì è stato lui a darmi tutte le spiegazioni e ..a dirmi che in caso ti avesse trasformata sarebbe tornato >>
<< faccio finta che ciò sia normale e passo al secondo punto …che mi interessa un po’ di più, COSA SAREBBE SUCCESSO SE LA TRANSIZIONE NON SI FOSSE COMPLETATA? >>
<< cenere, Jen …saresti diventata cen… >>
<< okay okay ho capito, quindi facciamo il punto della situazione io ho bevuto sangue di vampiro e NON sono morta quando ho sbattuto la testa, ciò significa niente transizione e QUINDI una Jenna normale ..insomma umana, LA SOLITA JEN! >> esclamai per poi guardare Liz e abbracciarla << grazie, di essermi stata lontana allora >>
<< questa sera festeggiamo il tuo non essere diventata un
vampiro >> e va a prendere il dvd che avremmo guardato quella sera
<< che film hai preso? >> chiesi curiosa
<< Dracula di Bra..okay sto scherzando ..ho noleggiato
tremors 1 >> dice ridendo
<< OTTIMO! Film pseudo fantascientifici, anni ’90, vermoni giganti da eliminare e KEVIN BACON >> uno dei miei film preferiti! Non sto scherzando.
 
La sera passò molto NORMALMENTE, come le nostre solite serate Lizzy&Jen … ci addormentammo più presto del solito verso mezzanotte con il pensiero che tutto sarebbe tornato normale e che col passare del tempo ciò che era successo sarebbe diventato un ricordo sfuocato.

Poco dopo mi alzai per andare in bagno a fare pipì, avevo un leggero mal di stomaco probabilmente perché mischiare tacos con salsa piccante e ciccolata non era stata una grande idea e quindi non vi badai, finito con il bagno non feci neanche in tempo a ritornare in camera che un conato mi spinse a tornare indietro, non raggiunsi il wc e quindi mi accontentai del lavandino…quello che sputai era nero e sapeva di ferro… un altro conato e altro liquido nerastro..a quel punto in preda al panico chiamai Lizzy urlando.
 << Jen che hai? Sono le tre…o che cazzo?! JEN che hai? >>
<< non ne ho idea ma credo non sia positivo >> sentivo freddo e caldo allo sesso tempo e le ossa doloranti, come quando hai la febbre…
<< Jen, tu scotti! Forza stenditi >> mi prese sotto braccio e mi aiutò a sedermi sul pavimento
<< c…che cos’è? Perché è nero? …per favore dammi qualcosa fa male! >> un dolore fortissimo si propagò partendo dallo stomaco arrivando fino alla gola che bruciava.
<< Liiiiiz per favore …per favore fa qualcosa >>
<< Jen non…non so cosa stia succedendo, io non so cosa fare! >>
<< chiama qualcuno che sappia cosa fare allora! Sbrigati, fa male Liz aiutami >> mi stavo
 contorcendo per cercare una posizione che limitasse il dolore, senza successo anzi non faceva che aumentare accompagnato dal liquido nero che sembrava corrodere la gola ogni volta che usciva.
<< Caleb! Sono Elizabeth! Vieni qui subito… io non so cosa stia succedendo …ma Jenna ..sta male e sputa del liquido nero ..CALEB SBRIGATI! >>
<< Caleb? Hai chiamato Caleb? >> chiesi in preda ai conati e al dolore
<< senti tu mi hai chiesto di chiamare qualcuno che sappia cosa fare e lui, non so tu, è l’unico che conosco >>
<< non ti è passato per la mente di chiamare, non so un dottore magari? >> ormai ero isterica.
<< Jen! sii ragionevole stai vomitando liquido nero… non so tu ma è la prima volta che ne sento parlare! Quindi considerando gli eventi degli ultimi giorni non si tratta di una cosa normale e Caleb è la persona meno normale e più competente che conosca per
 ora! >> detto ciò Lizzy si china con un asciugamano bagnato e me lo posa sulla fronte
<< Grazie… >> rispondo
<< non preoc… >> si interruppe sentendo un rumore provenire dalla camera da letto.
 
Sento il rumore della finestra che viene aperta e subito dopo Lizzy torna con maniaco a seguito,
<< un bel casino eh?! >>
se sta cercando di rendersi simpatico non ci sta riuscendo.
  
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