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Autore: LittleEevee    08/08/2013    1 recensioni
Sono 3 mesi che il Kishin è stato sconfitto e la pce è tornata a Death City, ma cosa succede quando un pazzo inizia ad innamorarsi?
Il professor Stein vive ancora con Marie... non la sopporta ma allo stesso tempo non vuole cacciarla di casa.
Pensa a lei, a volte passa notti insonni.
Scoprite come finirà la vicenda, se alla fine sarà vero a more o solo la voglia di dissezionarla.
Ed infine... divertitevi a scoprire quali possono essere i pensieri ed i ragionamenti di un pazzo, in questa storia che ha come narratore Stein.
Attenzione: ci sono lievi parti che sembrano da yaoi, ma è solo per fare suspense, alla fine (non vi dico come) la SteinxMarie prevarrà ;D
Genere: Commedia, Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Crona, Franken Stein, Marie Mjolnir, Spirit Albarn
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Vedo aprirsi la porta dell'infermeria, finalmente Marie è arrivata. Richiude la porta senza far troppo rumore e successivamente si avvicina al letto in cui giaccio.


-Stein... - il suo tono è triste e preoccupato, povera si sente in colpa... eppure non deve.
-Marie come mai quel muso lungo? Non sono mica morto!- faccio io scherzando, spero di farle fare un minimo di sorriso
-Lo so, anzi per fortuna sei vivo Stein. Però se Jun ti ha ferito... è perchè hai voluto farmi da scudo-
è angosciata per l'accaduto... così mi fa star male.
-Marie non dartene colpa. Sono io che ho voluto proteggerti, non devi stare angosciata ok? Fammi questo favore, non sentirti in colpa perchè non è colpa tua- le sorrido
-Ma Stein... hai visto come sei ridotto? E' colpa mia!- alcune lacrime le rigano il volto
-Non dire stronzate!- lentamente mi alzo dal lettino dell'infermeria
-Non alzarti, sei ferito!- scoppia in lacrime
-Va tutto bene, tranquilla- le appoggio una mano sulla testa
-E invece no, niente va bene... tu sei ferito!-
- Shhhhh, non voglio sentire altre stupidaggini- le sussurro all'orecchio, poi la stringo in un abbraccio.





Le ferite mi fanno male, il dolore si fa lancinante appena il mio corpo entra a contatto con quello di Marie per l'abbraccio. Non mi importa quanto possa bruciare, quanto le ferite possano peggiorare... nulla è più appagante dell'abbracciarla, di vederla serena... insomma, nulla è più speciale del suo sorriso.

-S-Stein, le tue ferite! Sanguineranno di più!-
-Shhhh shhhh shhh- le sussurro di nuovo all'orecchio -non ti hanno mai detto che non c'è niente di meglio che il silenzio? E poi – continuo ad abbracciarla -non ne posso più del tuo modo di addossarti la colpa quando non è colpa tua, fai sparire queste lacrime e fai tornare il tuo solito sorriso- detto questo le accarezzo la testa con una mano, facendo strusciare con dolcezza le mie dita tra i suoi capelli.
-Stein... non dovresti essere così premuroso... inf- le metto un dito davanti alla bocca impedendole di terminare la frase
-Ti ho detto che non devi fiatare, e non devi sentirti in colpa- dopodiché le do un bacio su una guancia.
Lei è sorpresa dal mio gesto, arrossisce ma allo stesso tempo pare aver gradito.


-S-Stein.. ma cosa...?-
- Oh, scusami... sono stato avventato. - giro la vite
-Qual'è il motivo di ciò? -
-Beh nulla di speciale- dico con il mio solito tono piatto
-Nulla di speciale? Ora sono curiosaaaaa!- inizia a darmi dei colpetti scherzosi in testa, menomale, il sorriso le è tornato.
-Vedi... pensavo che questo potesse farti sorridere, ed infatti vedo che ha funzionato-
- Come mai hai voluto che il mio sorriso tornasse? Insomma, non è da te-
-Perchè mi sentivo in colpa... se tu ora soffri è perchè io sono ferito, ti sto facendo preoccupare- dico abbassando lo sguardo -si, lo so. Sono patetico-
-No.. anzi grazie-
-Non devi ringraziarmi- solo ora mi accorgo che è ancora stretta tra le mie braccia -Ehm... potrei lasciarti ora? Le ferite iniziano a farsi sentire-



-Ecco mi tolgo- poi mi guarda le fasce della schiena -Come mai sono tutte insanguinate?-
-Nulla di grave, Spirit scherzando mi ha dato una pacca sulle spalle scordandosi le ferite. -
-Quell'idiota!-
-Dai su, non esagerare. Capita a chiunque di avere un po' di amnesia momentanea-
-Sarà...- dice in modo un poco arrabbiato, poi torna calma -Su dai- mi sorride -Ora ti cambio le fasciature-
-Ma non ce n'è bisogno-
-Ed invece si -
-E va bene... quanto sei assillante..-
Inizia a cambiarmi le fasciature, ed in tutto ciò vorrei si sbrigasse. Finora ho solo sprecato tempo, tempo che avrei potuto usare per esprimere i miei sentimenti. Sono un vero pazzo, non che la cosa mi dispiaccia.




Come... come posso uscirmene? Che dirle? Non basta dire un “ti amo” così all'improvviso, mi penserebbe maniaco peggio di Spirit. Uffa, che faccenda complicata.
Basta... troverò un modo, non devo rimandare.

-Ecco fatto, ho finito con i medicamenti- mi sorride
-Ti ringrazio, tu sei sempre premurosa e dolce... nonostante io trovi sempre il modo di stuzzicarti...-
-Tranquillo, infondo voi uomini siete tutti uguali-
-Si, ma io... io ci sono andato parecchio pesante...-
-Rinfacciarmi il gabinetto non è andarci pesante, su dai, tranquillo-
-Non mi riferisco al gabinetto... ma al fatto che ti prendevo in giro ogni volta che parlavi dell'amore, ogni volta ti davo della cretina, e dicevo che le tue erano stupidaggini....-
- Tranquillo, infondo cosa ci si può aspettare da un pazzo?- inizia a ridere in modo dolce, ma la mia espressione rimane cupa
-E quando ridevo per il tuo primo amore? Non ti ha fatto star male la cosa? Ho ferito i tuoi sentimenti infondo...- giro la vite
-Beh... ammetto di esserci rimasta male, ma infondo è questo il rischio dell'amore. Ci si innamora, si viene o non si viene ricambiati, ma il rischio più grande è uno soltanto. Si può essere presi in giro, e molto spesso anche per vecchi amori e vecchie cotte, ma va bene così-
-Capisco-



-Wow, mi hai ascoltata senza distrarti... - mi tocca la fronte -eppure non hai la febbre...-
-Ti ascolto perchè non ho di meglio da fare, hai visto in che condizioni sono, no?-
-E' vero scusami...- -Non preoccuparti- poi le afferro una mano
-Che fai?-
-Ti avvicino a me... oppure ti dispiace?-
-N-no... è che mi prendi alla sprovvista- dice un po' sconcertata
-Dai, siediti vicino a me, se vuoi- mi siedo sul lettino e lei si siede accanto a me
-Come mai... come mai vuoi che io stia così vicina a te? Spero tu non voglia sezionarmi!-
-Tranquilla, non è mia intenzione- affermo calmo
-Allora... perchè?-
-Perchè ti devo alcune spiegazioni-
-Su cosa? Non riesco a capire...-
-Ti ricordi che avevo detto che in me era ancora rimasta la follia del Kishin? Che ero impazzito ma che poi con Spirit avevamo risolto?-
-Si, allora?-
-Ecco... beh... è vero che sono impazzito, ma non a causa della follia del Kishin-
-E dimmi... qual'era la causa? Così impediamo che riaccada- è preoccupata ma allo stesso tempo ottimista





- Ecco, è iniziato tutto quando in me sono avvenuti alcuni cambiamenti e comportamenti che non mi spiegavo. Dovevo cercare soluzioni senza avere un minimo indizio. Mi sono confidato con Spirit... lui ipotizzò la soluzione come una battuta, ma poi gli dissi che non doveva dirlo nemmeno per scherzo- dico girando la vite
-E le soluzioni le hai trovate alla fine? - mi chiede con tono innocente, infondo è ignara di esser stata coinvolta nella causa, che carina...la dissezionerei.
-Si, l'ho trovata però ti prego, non farmi perdere il filo del discorso, oppure sarò costretto a sezionarti...-
-Non è mia intenzione...-
-In quella stessa notte iniziai ad avere un incubo, era del tutto confuso... fece aumentare del tutto i miei quesiti, insomma: il puzzle si faceva sempre più complesso. Quell'incubo era tremendo, e si ripetè per circa un mese: ogni notte, per giorni e giorni, sempre lo stesso; solo due volte subì delle variazioni. -



-Dimmi, è così che hai scelto di andare da Spirit per un po'?-
-Insomma, l'idea venne a lui. Quel giorno era venuto a trovarmi per chiedermi come stesse andando la ricerca delle mie risposte, io cercai sempre più di distrarlo da ciò che voleva chiedermi;addirittura gli mentii usando appunto la scusa della follia del Kishin. Purtroppo capì subito che stavo fingendo-
-Davvero?- è meravigliata da ciò che dico, non me lo sarei mai aspettato -E come c'è riuscito? Insomma, non per offenderti Stein, ma è difficile capire ciò che ti passa per la testa, figuriamoci capire se menti-
-Già, mando in confusione- giro la vite con fare indifferente – Beh, purtroppo il mio corpo mi tradì, ebbi come un capogiro poiché per colpa degli incubi erano ormai notti che non dormivo. La mia espressione cambiò per una frazione di secondo, eppure lui se ne accorse. Dovetti dirgli la verità, e lui escogitò appunto un piano. Ci accordammo con Shinigami a patto che a mistero risolto noi gli avessimo detto tutto. -
- Sono stata una stupida a non accorgermi che tu non stavi bene, scusami Stein- è dispiaciuta, non ne capisco il motivo
-Non dispiacerti, infondo io recitai molto bene, addirittura continuavo a stuzzicarti, comunque meglio che continui a parlare. Quella sera a casa di Spirit non avevo voglia di dormire, tanto ero sicuro che l'incubo sarebbe tornato... addormentarsi sarebbe stato inutile; però lui non la pensava come me. Cercò in ogni modo di rassicurarmi, dovevo dormire a suo parere, perchè sennò la mia salute ne avrebbe risentito troppo. Si sarebbe persino fatto sezionare il giorno successivo. -



-Non credo a ciò che sento... dovevi essere proprio spaventato allora, povero cucciolo-
-Povero cucciolo!? Chiamami un'altra volta così ed io ti sgozzo!- mi arrabbio, ok si che la amo... ma nessuno può chiamarmi in modi così sdolcinati e nauseanti.
-Eddai, per una volta che posso essere io a stuzzicarti- si imbroncia
-Stuzzicami in altro modo se devi, perfavore... ora sono serio, molto serio. Oppure non ti interessa sapere come è andata a finire?-
-Mi interessa invece-
-Ne sono contento. Il giorno dopo iniziai ad impazzire, l'incubo mi aveva torturato anche quella notte. Ero impazzito molto forse troppo; ma non avrei immaginato che per un attimo la mia mente fosse rimasta abbastanza lucida per trovare un minimo indizio. -
-Quale?-
-Il sogno nascondeva le risposte a tutto, bastava analizzarne il significato attimo per attimo, mi bastava mettere assieme i pezzi dell'ingranaggio. Finalmente dopo tanto ragionare.. trovai tutte le risposte. L'ipotesi che fece Spirit quella volta... si rivelò dannatamente giusta; ma io ero incredulo, la risposta era vicinissima, mi sentii uno stupido. Anzi no: anche ora mi sento così-





-E le risposte qual'erano? Non tenermi sulle spi...- non le do il tempo di finire la frase, impulsivo la avvicino a me e carezzandole la testa con una mano le do un bacio, non come prima; stavolta la bacio in bocca. Il bacio dura vari secondi, poi stacco le mie labbra dalle sue e le avvicino alle sue orecchie.

-Ho scoperto di essermi innamorato di te, che tu ci creda o no... io mi sono innamorato di te- le sussurro all'orecchio, poi la abbraccio -E tu... provi qualcosa per me?- la guardo dritta negli occhi, con sguardo serio e innamorato.
-Oh Stein...- imbarazzata e con sguardo dolce fissa i miei occhi verdi e tenta di rispondermi -non pensavo sapessi essere così dolce -
-Tutto qui? Sai, non posso dedurne una risposta- stringo leggermente l'abbraccio -Comunque, io non sono dolce... io sono impulsivo e sadico- le dico all'orecchio con un tono leggermente inquietante.
Lei trema, dopodichè la bacio un'altra volta; passano pochi secondi, e stacco di nuovo le mie labbra -Allora, ti basta per sapere se dirmi di si oppure no? Dopo tanto impazzire... una risposta la vorrei- giro la vite



-Oh Stein... io...- mi sorride, poi comincia a piangere. Cos'ha? Non capisco proprio. -Stein si, la risposta è si!- senza pensare mi abbraccia per la gioia, le mie ferite si fanno sentire, ma non voglio farla dispiacere, sopporterò in silenzio
-E come mai piangi? Se sei felice non dovresti...-
-Beh, piango di gioia!-
-E come mai? E' tanto bello ricevere proposte da tizi come me, che forse non sanno neanche amare?-
-La verità... è che non ho mai smesso di amarti Franken! - esclama piena di gioia -Sai, il primo amore... non si scorda mai-
-Ne sono felice, ma allo stesso tempo mi sento stupido a non essermi accorto prima dei tuoi sentimenti. Anzi... fino a poco tempo fa pensavo che i pazzi non potessero innamorarsi, che non potessero conoscere l'amore, beh... mi sono sbagliato-
-Oh Stein..- non la lascio continuare, inizio a baciarla con dolcezza, avvicinandola sempre di più a me, stringendola amorevolmente, poi le passo una mano tra i capelli.






Lei si lascia baciare, apprezza, e mi abbraccia a sua volta; non se ne rende conto forse, ma le ferite fanno sempre più male... spero non le dispiaccia se mi stendo sul letto.
Lentamente mi distendo sul letto, con Marie stesa sopra di me; continuo a tenerla stretta a me.
-Spero non ti dispiaccia se mi allungo sul letto, purtroppo inizio a sentirmi stanco-
-Tranquillo, infondo le ferite devono farti male-
-Si, mi fanno male... ma il tuo amore allevia ogni briciolo di sofferenza-



Continuo a baciarla appassionatamente, il tempo passa... man mano inizio a chiudere gli occhi. Insieme ci addormentiamo: lei tra le mie braccia, ed io che la tengo ben salda a me. Le nostre teste sono l'una accanto all'altra, che sensazione magnifica.
Tutte quelle domande, tutti quei tasselli... il tempo passato a contorcere la mia mente per ragionare... tutte quelle notti passate in bianco, tutti quegli incubi; dopo tutto ciò posso affermare che sono contento di non essermi arreso, perchè ora mi sento benissimo, questa sensazione è gradevole ed indescrivibile.




Ora mi viene da riflettere, da riflettere su di me e la mia pazzia. Che lo dice che un pazzo non comprende l'amore?
Sono stato sempre convinto di non potermi innamorare, di non poter comprendere il significato di ciò, per fortuna ho scoperto che mi sono sbagliato.


Chiunque può innamorarsi, basta trovare la persona giusta. Io l'ho trovata, ed ora sono pronto a trascorrere ogni singolo giorno della mia vita insieme a lei, insieme a Marie.

_.-._.-FINE-._.-._
  
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