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Autore: sunako91    16/02/2008    0 recensioni
Questa storia l'ho scritta per partecipare a un concorso letterario. Ora la pubblico qui... Leggete e lasciate commenti!!!
Genere: Triste, Malinconico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Molte persone si preoccupano, sono agitate, nervose per molti problemi, che alla fine hanno tutti

Molte persone si preoccupano, sono agitate, nervose per molti problemi, che alla fine hanno tutti. Sono sempre gli stessi problemi, e se, agli occhi degli amici, non sono importanti o non serve agitarsi perché alla fine questi problemi non sono particolarmente gravi, tutti si preoccupano lo stesso. Questo perché questi problemi avvengono nel nostro presente, infatti se in futuro si ricordano, non hanno mai la stessa importanza che hanno nel presente. Stefano Torreggiani si trovava invece in una situazione diversa da tutto ciò. Il problema questa volta non riguardava una sola persona, ma riguardava la vita di tutti. Se egli poi accettava questa proposta, doveva prendersi la responsabilità di tutti, perché a un suo solo piccolo errore, poteva perdere questo cosiddetto gioco e rischiare la vita di molti. La decisione dunque era solo la sua. Rimase così in silenzio per riflettere sul da farsi, mentre l’uomo, dinnanzi a lui, sorrideva, come se sapeva già la sua risposta ed era pronto con altri dei suoi piani. Passarono pochi minuti e Torreggiani gli diede la risposta.

 

Torreggiani – Ok ho deciso, parteciperò a questo tuo gioco… -

Uomo – Bene!! Ottima decisione, proprio quella che speravo!! Ora devi solo scoprire la mia prossima vittima… Non serve a niente indagare sull’ultimo omicidio, perché la tua squadra non troverà nessuna traccia, e questo tu lo sai benissimo… Non ne avete mai trovato… -

Torreggiani – Questo è vero, ma ti ricordo che una traccia l’abbiamo avuta e con essa abbiamo preso te!!

Uomo – Ahahhahahh!! Tu credi davvero che uno come me avrebbe fatto l’errore stupidissimo di lasciare un suo capello in quelli della vittima?? E poi quello di non sbarazzarsi dell’arma??

Torreggiani – Non dirmi che l’hai fatto… -

Uomo – Proprio così!! L’ho fatto di proposito perché ero sicuro che mi avresti preso, e poi volevo, una volta incontrati, proporti il mio gioco. È andato tutto secondo il mio piano… –

Torreggiani – Complimenti… sei molto ingegnoso, anzi di questo me ne sono reso conto con i primi omicidi. Però sono sempre con la convinzione che il crimine perfetto non esiste!! Ogni assassino, anche il più abile, può commettere un errore che gli costerà molto… -

Uomo – Sei molto perspicace, ma sappi che da ora il tuo destino e quello di molti è già segnato e alla fine dovrai fare una scelta… -

Torreggiani – Quale scelta??

Uomo – Devi capirlo da solo… -

 

Domande e risposte. Destino o fato. Vivere o morire. Paura. Mistero. Voglia di giustizia. Lotta. Tutto ciò vive non solo in Torreggiani ma in tutti coloro che devono rischiare la propria vita e salvare quella dell’altro.

Torreggiani si trovava nel suo studio. Seduto sulla sua poltrona, con lo sguardo perso, rivolto verso la finestra, pensieroso, pronto a cercare una soluzione!! Aveva preso la responsabilità su tutti, quindi doveva stare attento a quello che gli si presentava davanti, riflettere su ogni decisione da prendere. Si trovava proprio sull’orlo di un baratro, una situazione che con un minimo errore poteva scatenarsi l’inferno, qualcosa che l’avrebbe avuto sulla coscienza per molto tempo. Interruppe i suoi pensieri l’arrivo di Nadia Orsani, che aprì violentemente la porta del suo ufficio, in cerca di risposte.

 

Orsani – Perché hai fatto concludere il caso??

Torreggiani – Nadia… -

Orsani – Perché ci hai fatto concludere le indagini?? Non eri forse tu quello che diceva di trovare e trovare prove?? Perché questa decisione tutto a un tratto??

Torreggiani – Scusa, hai ragione, ma ora dobbiamo affrontare un'altra questione… Dove sono Roberto e Giorgio??

Orsani – Di là, che aspettano risposte come le voglio io!!

Torreggiani – Le avrete, quindi spostiamoci nell’altro ufficio. Chiama anche Roberto e Giorgio!!

 

Torreggiani si alzò dalla sua scrivania, mentre la Orsani uscì dal suo ufficio per chiamare Orlandi e Bernardi. I quattro entrarono in una stanza molto più grande delle altre, che veniva usata per le riunioni importanti. Un grande tavolo era situato al centro, c’era anche una lavagna, una televisione e vari mobili. La stanza era colma di silenzio. Nessuno proferiva parola. Tutti e tre aspettavano che Torreggiani iniziasse a parlare, mentre egli, nella propria mente, cercava le parole adatte per spiegare una situazione così delicata. Ed ecco che, dopo un paio di minuti, Torreggiani iniziò a parlare, raccontando per filo e per segno ciò che era successo poco prima. I suoi colleghi lo ascoltavano in silenzio e ad ogni sua parola, essi si rendevano conto del perché egli aveva concluso quel caso. Quando poi finì il suo discorso, Torreggiani si rivolse a loro con una semplice domanda, sperando poi che la loro risposta fosse positiva.

 

Torreggiani – Questo è tutto. Voi potete pensarla come volete, ma sono stato costretto a prendere questa decisione. Allora, siete con me??

Rimasero un attimo in silenzio per riflettere, e questo silenzio aveva fatto credere che la loro risposta fosse contraria alla sua, ma poi fu Orlandi a rompere quel silenzio.

 

Orlandi – Come puoi chiederci se siamo con te?? Certo che siamo con te!! Siamo una squadra, sei tu quello che prende le decisioni e comanda e noi ti dobbiamo seguire!!

Bernardi – Hai ragione!! Siamo una squadra e la squadra è più forte di un singolo. Quattro persone riescono a lavorare meglio di una sola!!

Orsani – Già è vero!! Scusa se me la sono presa con te, dovevo prima chiederti il motivo e non reagire in quel modo… -

Torreggiani – Non preoccuparti. Avrei reagito anche io in quel modo. Bene, io direi di iniziare subito con il lavoro!!

Orlandi – Scusa, ma come si fa a prevenire un omicidio??

Torreggiani – Dovremo innanzitutto analizzare tutti gli omicidi. Trovare un qualcosa che li collega, qualcosa per cui le vittime hanno in comune, e poi, capendo ciò, potremo capire chi saranno le prossime vittime!!

Orsani – Ottima pensata!!

Torreggiani – Bene, se siamo tutti d’accordo, iniziamo subito!!

 

Bernardi e Orlandi iniziarono a controllare le cartelle delle prime vittime, cercando un qualcosa che li accomuna, cosa per niente facile e veloce.

 

Orlandi – Allora, qui abbiamo Giulia Greco 20 anni, trovata morta in una piscina. Causa della morte annegamento…-

Bernardi – Secondo caso, Chiara Amato 20 anni, trovata morta nel suo appartamento. Causa della morte: colpo alla testa… -

Orlandi – Terzo caso, Anna Bianchi 20 anni, morta sul colpo dopo essere precipitata dal suo balcone… -

Bernardi – Quarto caso, Teresa Rossi 20 anni, morta per strangolamento… -

Orlandi – Ultimo caso, Alice Gentile 20 anni causa della morte colpo d’arma da fuoco… -

Bernardi – A prima vista possiamo dire che la cosa che accomuna ogni vittima sono gli anni… -

Orlandi – Già, ma mi sempre troppo semplice da capire. Gli assassini scelgono bene ogni loro vittima e cercano sempre di svolgere un omicidio perfetto, in modo da non farsi scoprire. Se un assassino sceglierebbe la propria vittima secondo gli anni, non sarebbe mai un omicidio perfetto. L’omicidio perfetto è quello quando l’investigatore non riesce a trovare il modo per incastrare il colpevole, tanto che è stato così ingegnoso e calcolatore da non sbagliare nulla e da far impazzire l’investigatore che non riesce a trovarlo!!

Bernardi – Sei davvero molto informato… -

Orlandi – Non dirmi che non guardi neanche un telefilm su questo?? E poi è anche il tuo lavoro… Devi ancora imparare molto tu… -

 

Torreggiani entrò nella stanza, seguito dalla Orsani, che teneva tra le mani vari moduli riguardanti la vita privata delle loro vittime.

 

Torreggiani – Avete scoperto qualcosa voi??

Orlandi – Per ora ancora niente. Da questi documenti possiamo solo dire che le vittime avevano la stessa età. Tutto il resto sono una diversa dall’altra per quanto riguarda il loro lavoro, il fisico, il colore dei capelli… -

Torreggiani – Solo questo non basta . Dovremo guardare anche questi moduli… -

 

Iniziarono quindi questa ricerca disperata, riflettendo su qualsiasi dettaglio e confrontarlo con un altro. Dopo quasi cinque ore di duro lavoro, Orlandi e Bernardi fecero una pausa, appisolandosi sul divano vicino. La Orsani si allontanò un attimo per prendere qualcosa da bere, mentre Torreggiani era ancora immerso in quel duro lavoro, non preoccupandosi della sua stanchezza e dell’orario. Sfogliava e leggeva moduli su moduli senza fermarsi, fino a quando poi si fermò, portandosi le mani sulla faccia, stanco per aver lavorato tutta la giornata. La Orsani entrò di nuovo nell’ufficio e si avvicinò a Torreggiani.

 

Orsani – Stefano fermati un attimo, riposati!! Se sei stanco non potrai continuare!!

Torreggiani – No non posso farlo!! Devo continuare! Quel pazzo potrebbe far commettere un omicidio anche domattina!!

Orsani – Ma non vedi che non riesci a tenere neanche gli occhi aperti??

Torreggiani – Si hai ragione. Mi riposerò per qualche minuto… -

 

Torreggiani si coricò sul divano vicino, chiudendo gli occhi. La Orsani accese la televisione, posizionandola sul canale dove veniva trasmesso il telegiornale di quell’ora, mantenendolo a volume basso. Il telegiornale stava trasmettendo notizie politiche riguardanti le elezioni vicine. Un giornalista diceva che uno dei politici aveva ritirato la sua candidatura, a causa della morte della figlia. Torreggiani sentendo questa notizia, aprì gli occhi, ascoltando più attentamente quel fatto. Quando poi il giornalista fece il cognome di questo politico, Torreggiani si alzò di scatto, perché era lo stesso di una delle ragazze.

 

Torreggiani – Rossi?? Può essere che… -

Orsani – Che hai scoperto??

Torreggiani – Hanno appena detto che il ministro Rossi si è ritirato perché è morta sua figlia… è sua figlia è proprio una delle nostre vittime. Che lavorano fanno i padri delle altre vittime??

Orsani – Amministratore, giudice, avvocato, sindaco… -

Torreggiani – Tutti lavori importanti quindi… questo sarà ciò che li accomuna!! I loro padri sono gente importante e famose. Dobbiamo capire chi è la prossima!!! Presto cerca quale politico ha una figlia di 20!! –

Orsani – Subito!!!

Torreggiani – Se la mia supposizione è esatta, abbiamo trovato la ragazza!!

Orsani – Ok!! C’è un solo politico che ha una figlia di 20. Il suo nome è Claudia Manfredi… -

Torreggiani – Bene bel lavoro!!!

 

Torreggiani uscì subito dall’ufficio, per andare subito da quell’uomo e riferirgli ciò che aveva scoperto, e sapere poi se aveva vinto questo “gioco”. Torreggiani gli raccontò tutto e l’uomo, dopo averlo ascoltato, scoppiò in una risata, come per far capire che quella era la prima cosa e che ce ne sarebbero state altre.

 

Uomo – Ahahhahahh!! Complimenti hai capito in fretta!! Pensavo che ci avresti impiegato più tempo!!

Torreggiani – Non è stato facile infatti… Ora la finirai con questi omicidi vero?? –

Uomo – Finirla?? È ancora l’inizio del gioco… -

 

  
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