09/08/2013
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Prologue.
Ama la sua famiglia ma detesta essere figlia unica, adora il suo migliore amico soprattutto
quando la mattina le porta i muffin al cioccolato così da poter fare una buona colazione, le
piace leggere ma qualche volta è troppo pigra per farlo, il canto è la sua vita non potrebbe
vivere senza ma al contrario detesta ballare, ama la sua migliore amica che nonostante tutte
le delusioni che in questi anni le ha dato resta sempre al suo fianco, sempre con lei, ma soprattutto
ama il suo cane.
Odia i temporali e tutto quello che li riguarda, soprattutto quando vede il suo film preferito e va via la
corrente, odia i gatti perché la riempiono di graffi ogni volta che cerca di avvicinarsi, soprattutto
quello di sua cugina.
Sogna di laurearsi al più presto così da fare l’interprete grazie alla sua buona conoscenza delle
lingue straniere.
Zoe dopotutto, sotto le sue magliette strette, e i suoi adorati vestiti, è una ragazza normale,
magari più seria delle sue coetanee, per esempio preferisce rimanere a casa a coccolare il suo
cane piuttosto che uscire, ubriacarsi e poi magari ritrovarsi la mattina dopo, nuda, nel letto di
uno sconosciuto.
Ma Zoe non è nemmeno un’asociale, gli amici ce l’ha e tanti.
Negli ultimi anni ha cercato di cancellare i ricordi delle persone a cui ha dato il suo cuore per poi
farlo in mille piccoli pezzettini, così da non poterlo più ricostruire del tutto, ed ha anche promesso
a se stessa di non affezionarsi davvero ad una persona.
Zoe chiusa nel suo piccolo mondo, ha paura di molte cose. Ha paura che un giorno il mondo
finisca e che lei venga inghiottita senza aver potuto fare quello che voleva, ha paura dei suoi
genitori quando litigano, perché sa che non sono mai andati veramente d’accordo e quindi,
che prima o poi uno dei due chieda il divorzio, ha paura dell’anziano signore che abita sotto
casa sua, perché ogni tanto lo sente urlare e parlare da solo, ma questo non l’ha mai detto
a nessuno, ma soprattutto ha la fobia dei ragni, non appena ne vede uno si sente svenire.
Adora passeggiare di sera nel parco vicino casa sua, anche se sa che a quell’ora ci sono solo
drogati e violentatori, ma a lei non importa.
In diciassette anni di vita non è mai riuscita a vedere una stella cadente, nonostante ci provasse
quasi tutte le domeniche e forse, si dice che è per quello che i suoi desideri non si avverano quasi
mai, ma infondo la sua vita le va bene cosi com’è, monotona, ma piena di persone speciali.
Zayn Malik ha vent’anni e già una grande reputazione nel collegio in cui si trova.
Fuma, beve e va a letto con qualsiasi essere vivente di sesso femminile, e nonostante la sua
vita non sia delle migliore, lui sta bene anche se tante volte si chiede perché tutto questo è dovuto
succedere proprio a lui.
Sono poche le cose che ama. Ama il sorriso della madre che ogni volta si forma quando lo va a
trovare, ama l’odore del fumo della sigaretta ed in fine ama la ragazza che ogni mattina gli porta la
colazione, e poi pensa a quanto vorrebbe finire tra le sue gambe, e sorride.
Invece sono tante le cose che odia. Odia stare rinchiuso in quel fottuto collegio per colpa di suo padre,
odia il rumore del tagliaerba che ogni mattina presto usa il giardiniere fuori il cortile, odia il cibo di
quel posto, odia sfruttare le donne per il suo piacere, ma lo fa ugualmente, odia dover fumare di nascosto
una semplice sigaretta solo perché alla direttrice non va a genio, ed odia ancora tante, troppe cose.
Zayn spera, ma non sogna. Spera di poter uscire da lì il più presto possibile per poter respirare una
nuova aria, e perché no, per cercare di aggiustare la sua vita.
Agli occhi degl’altri appare come un cattivo ragazzo, ma lui sa bene che infondo non è così.
E qualche volta ha anche paura. Ha paura che un giorno sua sorella possa scordarsi di lui, ha paura
che un giorno anche sua madre lo faccia ed ha paura di morire, così come sono morti tanti ragazzi lì dentro,
ma non lo dimostra.
A volte si sente uno schifo. Uno schifo perché entrando qui dentro ha dovuto lasciare le persone a cui
teneva di più, senza nemmeno una spiegazione, così, da un giorno all’altro e sa che ormai lo odiano.
Zayn è odiato da molte persone lì dentro e, spesso, si ritrova a fare a pugni per legittima difesa ma
nonostante tutto, la colpa ricade sempre su di lui e qualche volta le punizioni sono davvero esemplari.
In vent’anni di vita non è mai riuscito a capire le donne, nonostante ci stesse molto a contatto, all’apparenza
così ingenue ma la verità è che alcune erano veramente delle poco di buono, e lì dentro ce n’erano tante.
Era la sua vita, e gli andava bene così.
SBAMMMM!
Ma con quale faccia mi ripresento qui, sopratutto con un'altra storia,quandi vi avevo promesso che continuavo le altre C:, sorry, solo che per le altre non ho ispirazione uu.
Allora, partendo dalla storia, cosa ve ne pare? e il banner? eh? eh? eh? eh? l'ho fatto io, e sinceramente boh, mi piace **
Fatemi sapere cosa ne pensate,vituzze (?)