Grazie come sempre a tutti ♥
Only us ~ Il nostro amore su una nave pirata♥
Zoro sapeva quanto avrebbe dovuto faticare.
Era finito sull'isola in cui si trovava anche il suo nemico
numero uno, Drakul Mihawk. Non sarebbero stati due anni facili, ma aveva
promesso a se stesso che si sarebbe impegnato fino in fondo.
Ogni giorno doveva affrontare allenamenti massacranti che lo
costringevano a mettere in dubbio la sua forte determinazione.
Ce l'avrebbe fatta a
resistere per tutto questo tempo?
Mentre pensava a ciò riuscì a evitare per miracolo il
fendente del suo avversario. Velocemente con un balzo si allontanò da lui per
riprendere un po' di fiato. Dannazione, doveva rimanere più concentrato! Mihawk
lo fissava serio, curioso di vedere la prossima mossa del giovane spadaccino.
Zoro si lanciò in un attacco diretto.
"Rischioso", pensò lo spadaccino più forte del
mondo mentre impugnava la Spada Nera, "ma efficace."
Ad ogni falcata la distanza tra di loro si faceva sempre più
breve e, stringendo le sue fidate katane, Zoro si preparò all'attacco.
Improvvisamente nella sua mente si materializzò l'immagine
di una ragazza con i capelli rossi. La rivide per una attimo sul ponte mentre fissava
il cielo e, sorridendo, annunciava che stava per verificarsi quello che
esattamente aveva previsto tempo prima.
Scacciò velocemente quell'immagine e ritornò a concentrarsi
sull'obiettivo. Assottigliò lo sguardo, impugnò con più forza le spade e...
<< Se resti qui
da solo va a finire che ti addormenti come al solito. >> Nami si avvicinò
al suo posto di vedetta con due bottiglie di sakè e una grande coperta di lana.
<< Spostati in là buzzurro, stasera faccio la guardia insieme a te.
>>
...quello che accadde dopo non fu in grado spiegarlo.
Era convinto che l'avrebbe almeno sfiorato con quell'attacco
e invece si ritrovava disteso a terra con le katane sparpagliate intorno a lui
e mezza faccia coperta di sangue. Non aveva nemmeno visto cos'era accaduto
tanto era stato veloce...
...o da tanto lui
fosse concentrato su qualcun'altro, o meglio, su qualcun'altra.
Disteso sul letto pensava e ripensava a quello che gli stava
accadendo da quando era arrivato su quell'isola. Non era mai stato un tipo
nostalgico, nè tantomeno sentimentale, anzi non gli importava nulla se si
dimenticava di qualche viso.
Ma allora perchè il volto di Nami continuava a tormentarlo?
Se non era quello erano gli occhi, o il sorriso, o i capelli, o le curve...
Non riusciva a concentrarsi dovutamente e, di questo passo,
non sarebbe arrivato vivo ai due anni perchè Mihawk lo avrebbe ammazzato
durante un suo personale attimo di distrazione.
Si passò una mano sulla benda che gli copriva l'occhio
sinistro. Sospirò pesantemente. Perona aveva detto che molto probabilmente
avrebbe perso l'uso dell'occhio per sempre.
<< Sei il solito
idiota! Si può sapere a cosa stavi pensando? Possibile che tu abbia la testa
fra le nuvole anche mentre combatti con Occhi di Falco? Quello poteva ferirti molto
più gravemente, lo sai? Guarda, ti sta proprio bene, così impari!! >> Non
capiva perchè Perona fosse così arrabbiata. Si era fatto male lui, mica lei.
<< Vattene, devo
riposarmi per domani.>> Zoro si girò sul fianco opposto come segno che la
conversazione era finita lì.
<< Va bene, come
vuoi >> Perona fluttuò verso la porta, ma prima di uscire si girò ancora
una volta verso di lui, fissandogli la schiena. << Spero solo che quella
persona valga l'occhio che hai perso. >>
Zoro si girò di
scatto, ma la porta si era già richiusa alle sue spalle. Ma che diavolo, ora
quella mocciosa riusciva pure a leggergli nella mente?
Se Nami valeva l'occhio che aveva perso? Oh sì, senza
dubbio.
Se l'avesse rifatto un'altra volta? Forse.
Ma ora aveva capito. Per sopravvivere avrebbe continuato ad
allenarsi solo per loro.
Per aiutare il suo capitano.
E per proteggere la sua
Nami.