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Autore: Seekerofdreams_    09/08/2013    9 recensioni
Never ever give up è la storia di una ragazza che vive di musica, libri e scrittura.
Combatte contro qualcosa più grande di lei, ma non si arrende mai, ha imparato che bisogna lottare a denti stretti per ottenere qualcosa e vivere e ci riuscirà, grazie alla musica e forse, grazie anche a un paio di occhi color cioccolato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo cinque

Alla fine "tutto" è questione di tempo.






Mi sveglio all'alba, faccio una doccia per rinfrescarmi e preparo la borsa per scuola.
Ricontrollo il telefono e twitter per assicurarmi che tutto è successo realmente, passo un dito sulla scritta e sorrido davanti allo schermo come una scema.
Con le mani tremanti scrivo un tweet.

 

"@Real_Liam_Payne @zaynmalik Se oggi farò schifo al compito di fisica sarà colpa vostra!"


Invio sorridendo, mi vesto e scendo a fare colazione.
Cornetto fumante e latte freddo, resterei a casa solo per mangiarne a bizzeffe, ma il dovere mi chiama.
"Buongiorno!" dice mi madre sbadigliando.
"Ciao mamma, lavori oggi?" chiedo.
"Si, vado a fare un extra in albergo, c'è un matrimonio!" sbuffa, so quanto le pesi fare lavoretti qua e là, un pò di pulizie da una parte, qualche lavoro di cucito dall'altro e ogni tanto un extra in albergo, cucina o sala che sia, l'importante è portare qualche spicciolo a casa.
Le sorrido, è stanca. So che le manca la vicinanza di mia sorella e di mio padre, cerco di fare il possibile per non farle pesare tutto ma a volte è impossibile!
"In bocca al lupo per il compito!" mi dice prima di sorseggiare il suo caffè caldo.
Annuisco e le do un bacio sulla guancia prima di uscire e dirigermi alla fermata.
Mi siedo accanto al finestrino, come ogni mattina, saluto le solite persone che prendono l'autobus con me per il centro, dopo cinque anni qualche faccia è diventata familiare.
Sorrido alla signora che accompagna le sue nipotine all'asilo più vicino, ricambia con una pacca leggera sulla spalla.
Forse è per questo che a scuola non sono ben vista, perchè apprezzo le cose semplici, perchè non seguo la moda... me la creo da sola!
La mia famiglia non è ricca come quelle dei miei compagni, abbiamo uno stile di vita poco eccessivo e facciamo sacrifici per poterci permettere qualcosa in più, sinceramente preferisco spendere dei soldi in altre cose che in una giacca firmata da 600 sterline.
Scendo alla mia fermata, cammino per qualche metro e raggiungo i cancelli di scuola, come ogni mattina ci sono tantissimi studenti buttati sui prati, chi beve un caffè per svegliarsi del tutto, chi inizia a fare scherzi già dal mattino, chi ripassa in attesa del suono della campanella d'entrata.

Mi appoggio su una panchina, stranamente libera, e aspetto l'apertura delle porte, mi guardo in giro e trovo una ragazza a fissarmi. Mi muovo irrequieta sul posto, odio quando qualcuno mi fissa, mi sento in soggezione e inizio a fare cose stupide.
Riporto lo sguardo sul di lei e la trovo a mangiarsi le unghie, forse le serve qualcosa.
La vedo avvicinarsi un pò titubante per poi prendere posto al mio fianco.
"Scusa, non volevo disturbarti" mi dice sorridendo.
"Non ti preoccupare, hai bisogno di qualcosa?" chiedo gentilmente.
"Oh no, no! Volevo solo dirti che mi dispiace per quello che ti è successo quel giorno, sono stati veramente degli stronzi" dice tranquillamente.
"Oh, bè sto bene" dico un pò freddamente, so che vuole essere gentile, ma il tono in cui mi ha detto quella frase mi ha fatto innervosire, le faccio pena? Questo pensa la gente di me? Che faccio pena?
Le porte si aprono e io mi alzo lasciandola li, prendo le mie cose e corro in aula.
Ho il fiatone, corro lontano dalla ragazza gentile, dalle chiacchiere di corridoio, dalle persone che mi reputano debole.
"Basta" dico più a me stessa che agli altri, anche perchè in aula sono sola.
Gli altri entrano piano piano, c'è chi parla a bassa voce ma l'argomento è comprensibile, sono tornata a scuola dopo quell'episodio e adesso devono sparlare, altrimenti non stanno bene.
"Oh, ti sei ripresa?" entra Matt seguito dalla sua banda ridendo.
"Sta zitto o faccio il tuo nome" dico arrabbiata.
Forse è il modo in cui mi giro o il tono di voce che uso, ma da questo momento so che qualcosa è cambiato.
Lo vedo sgranare gli occhi, non si aspettava una reazione del genere, abbassa gli occhi e va al suo posto in silenzio.
Passo le prime tre ore in una tranquillità assurda, mi sembra quasi impossibile che mi stia godendo un giorno di scuola, ma la calma dura poco.

Compito di fisica.

La professoressa passa il compito tra i banchi, leggo velocemente tutto e butto la penna sul tavolo.

Non so niente.

Tipica frase da studenti in fase compito/interrogazione, adesso ci scrivo che non so calcolare niente perchè Liam e Zayn mi hanno seguito ieri sera e io non riesco a pensare ad altro.
Sbuffo, è passata mezz'ora ed ho scritto veramente pochissimo, tutto quello che ho studiato ieri pomeriggio è andato perso chissà dove, il telefono nella mia tasca mi avverte dell'arrivo di un messaggio.
"Professoressa posso andare in bagno?" chiedo.
"Certo vai pure!" dice dopo avermi rivolto un sorriso penoso.
Raggiungo la mia destinazione, prendo il telefono e leggo il messaggio.

 

"Se sei brava come al piano non avrai problemi! Possiamo vederci dal professore intorno alle quattro? Liam.... e Zayn!"


Rileggo il messagio cinque volte, non può essere lui, cioè si può essere lui, ma... mi guardo allo specchio e sorrido.
Chi l'avrebbe mai detto che mi sarei ritrovata con un messaggio di Liam Payne sul telefono?
Ok, manteniamo la calma, adesso torno di là, cerco di scrivere qualcosa e poi rispondo.
Torno in classe e con un sorriso da ebete stampato in faccia cerco di risolvere qualcosa almeno per ottenere la sufficienza.
Il suono della campanella ci avverte della fine del compito e per oggi anche della fine delle lezioni, il professore di matematica ha preso un giorno libero.

Metto tutto nello zaino e ancora felice esco dall'aula, la gente mi guarda in modo strano, non mi hanno mai visto così da quelle parti, ma oggi è un giorno speciale, oggi rivedrò Liam e... momento, momento.

Oggi conoscerò Zayn.
Cavolo.

Mi fermo di scatto, copro il viso con le mani e trattengo un urlo di gioia, Zayn Malik, il ragazzo più bello della terra gente!
Ok, uno dei cinque ragazzi più belli della terra!
Passo in edicola e come una quattordicenne compro una rivista dei ragazzi, la scelgo a seconda dei poster in regalo, rido e mi dirigo al parco.
Passeggio per un pò sfogliando il giornale, faccio passare un pò di tempo e poi mi siedo.
E' passato abbastanza tempo da quando mi ha scritto, adesso posso rispondere.
Ricordate, mai rispondere velocemente ad un ragazzo, anche se il ragazzo in questione è Liam Payne.
Mi sto facendo un sacco di pippe mentali, lo so bene ma l'immaginazione ce l'hanno data per un motivo.

 

"Perfetto, alle quattro sarò lì! La fisica non è il mio forte! Sere."


Lo invio anche se non mi convince molto, potevo scrivere in un altro modo, potevo salutare Zayn! Dai adesso gli scrivo di nuovo, no così sembro una rompiscatole.

Ma se Zayn si offende?
L'importante è crederci.
Zitta coscienza.

Digito velocemente e invio.

"Ah, saluta Zayn! xx"


Sorrido mettendo a posto il cellulare, tra dieci minuti ho l'autobus, torno indietro verso la fermata e già penso a come sarà il pomeriggio.
Nel tragitto verso casa chiamo mamma per sapere del lavoro e l'avverto che nel pomeriggio sarò a scuola di musica, ometto con chi anche perchè l'autobus è pieno zeppo di studenti.


Torno a casa e mangio qualcosa, per fortuna cucinare mi piace altrimenti sarei già morta visto che la mamma spesso è fuori.
Mi butto sul divano, chiudo gli occhi e mi addormento.




Mi sveglio di soprassalto, guardo il telefono sono le quattro e mezza.
"Dannazione!" urlo salendo le scale, infilo una maglia a caso, mi pettino in fretta, prendo la borsa e mi fiondo fuori.
Riesco a prendere l'autobus ma oggi il traffico ce l'ha con me, andiamo a passo d'uomo, mi faccio scendere e anche se so che è una follia, faccio la strada verso la scuola di musica di corsa.
Arrivo che sono ormai le cinque passate, mi maledico mentalmente prima di salire.
"Marta" dico e la porta si apre.
La sua faccia non promette niente di buono, busso ed entro nello studio.
"Si può sapere cosa non ti è chiaro della puntualità?" mi accoglie sulla porta il mio professore.
Sento gli occhi pizzicare, abbasso lo sguardo non riesco a guardarmi intorno, non riuscirei a sostenere lo sguardo di Liam e Zayn.
"Mi dispiace, ho fatto il prima possibile!" cerco di dire.
"Potevi avvertire sai? Sei tu che devi aspettare loro non loro te, sia ben chiaro!" dice duro e io scoppio.
"Mi scusi se non ho il servizio del traffico a portata di mano, ho corso per sette isolati per arrivare qui, ho detto che mi dispiace" dico fronteggiando il mio professore.
"Hai corso per sette isolati?" sento la voce di Liam arrivarmi come una dolce sinfonia nelle orecchie.
Annuisco guardandolo per la prima volta.
"Mi dispiace davvero, non succederà più!" dico mortificata.
"Non ti preoccupare, non è colpa tua!" dice dolcemente sorridendomi.
"Grazie!" dico ricambiando il sorriso.
"Vai a prenderti un pò d'acqua, scusa se ti ho attaccato così!" sento la voce del mio professore, vorrei ammazzarlo ma faccio come mi ha detto.
Vado in bagno per rinfrescarmi, esco e bevo un pò d'acqua prima di ritornare dentro.

"Si comincia?" dico ritrovando l'entusiasmo.
"A lavoro su!" dice Liam.
"Comunque è un piacere conoscerti!" tendo la mano verso Zayn che l'afferra sicuro e sorridente.
"Anche per me, non vedo l'ora di sentirti suonare!" dice e io l'accontento subito posizionandomi alla destra di Liam.

Ci guardiamo per darci il via e insieme diamo vita a quello che avevamo scritto in precedenza, mi accorgo che ha fatto una variazione e gli sorrido compiaciuta, è stata davvero un'ottima idea.
"Fantastico" sento dire da Zayn che applaude mentre Liam scuote la testa divertito.
"Come ti sembra?" mi chiede Liam.
"Perfetto davvero, quella modifica ci serviva proprio, adesso è molto scorrevole e orecchiabile! Che ne dici di provare con il testo?" dico entusiasta.
"Oh, abbiamo buttato giù qualcosa!" dice Zayn sorridendo.
"Bè, fatemi sentire allora, io vi accompagno!" dico ripartendo con le note.
Le loro voci risuonano nella stanza, illuminata dagli ultimi raggi del sole, mi lascio trasportare e cullare da loro, non presto tanta attenzione al testo e questo li fa fermare.
"Che c'è?" dico guardandoli.
"Sembravi in paradiso!" ride Zayn.
"Oh" dico arrossendo.
"E' bello lavorare con una nostra fan!" dice Liam prima di ricominciare a cantare.
Questa volta ascolto le parole attentamente, è una storia d'amore, ma un amore consumato e finito, un amore di quelli che ti lasciano ferite dentro difficili da ricucire.
Una fitta allo stomaco mi fa agitare sulla sedia, mi ritrovo ad essere gelosa, perchè in quelle righe c'è così tanto amore.

Mi lascio sfuggire una lacrima solitaria, è così bella, così profonda.
"E' stupenda" dico sorridendo ai due ragazzi al mio fianco.
"Ti piace davvero?" chiede Liam sorridendo.
"Si, come tutte le vostre canzoni del resto, le vostre voci sono talmente belle e uniche da fare emozionare chiunque!" dico sorridendo.
"Così ci fai arrossire però!" ride Zayn e io e Liam ci uniamo a lui.

Continuiamo a scrivere fino a tardi, sono ormai le nove passate e la mia pancia brontola un pò, spero che i ragazzi non lo sentono ma mi ritrovo quattro occhi addosso.
"Fame?" chiede Liam ridendo.
"Un pò!" dico.
"Allora stacchiamo, ci vediamo domani se per te va bene!" dice Zayn.
"Si, si certo! Domani sarò puntuale, alle quattro sarò qui!" sorrido alzandomi e rimettendo tutto in borsa.
"Come torni a casa?" mi chiedono dopo aver salutato il professore.
"Prendo l'autobus!" dico scrollando le spalle, saluto Marta e insieme scendiamo fino all'atrio del palazzo.
"Voi aspettate Paul?" dico sorridendo, mi guardano spaesati.
"Ah è vero sei una Directioner, comunque Paul è a Londra con gli altri, c'è Mark con noi!" ride Zayn.
"Mmh, lo terrò a mente!" dico ridendo.
Devo andare via, non so se salutarli con un bacio, effettivamente da quando ho conosciuto Liam non l'ho mai salutato.
"A domani allora!" dice Liam.
"Certo ma, ecco posso darvi un bacio?" chiedo torturandomi le mani e loro scoppiano a ridere.
Li saluto abbracciandoli e baciandoli e loro ricambiano dolcemente, mi stacco e dopo avergli regalato uno dei miei sorrisi migliori mi chiudo la porta alle spalle.
Salterellando felice scendo le scalle, corro fino all'autobus che mi porterà a casa, verso un'altra notte di sogni popolata da loro.


__________________________________________________________________________
Mamma mia, questo è stato difficile da scrivere, non sapevo come far comportare Zayn ahaha
Sere arriva in ritardo, che figura, è proprio una cosa che potrebbe succedere a me eh!
Sbadata come sono! Mi addormento ovunque!
Spero di aver soddisfatto le vostre aspettative, nel prossimo torneranno i pov di Liam :)
Sere xx
   
 
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