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Autore: Silvi_MeiTerumi    09/08/2013    2 recensioni
Lily e Harry.
Due ragazzi diversi, ma che si completano a vicenda.
Lui, serial killer professionista.
Lei, studentessa.
Due mondi diversi che si incontrano.
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DARK SIDE
 
Pov. Lily.
 
-Svegliati! – una calda voce mi perforò i timpani e quando stropicciai gli occhi mi trovai di fronte a due smeraldi.
Dei brividi mi percorsero la spina dorsale, cosa voleva farmi ora?
-Scendi, alloggeremo qui stanotte – disse prendendo il mio zaino per caricarselo in spalla.
Lo seguì senza storie e mi sorpresi nel vedere in che hotel di lusso ci trovavamo.
-Una stanza per due – disse il tipo misteriosi buttando sul bancone parecchie banconote.
Dopo aver ricevuto le chiavi ci dirigemmo verso la stanza assegnata in religioso silenzio.
-Cosa vuoi da mangiare? – domandò guardandomi e sdraiandosi sul letto.
-Niente – preferivo morire di fame che venire uccisa da lui.
-Come vuoi, ora vai pure a lavarti – detto fatto, mi chiusi in bagno e mi infilai sotto il getto bollente.
Dopo una mezzoretta buona uscì e coperta solo dall’asciugamano sbirciai al di fuori del bagno, lui non c’era, sparito.
Era il momento buono per scappare e così cercai di aprire la porta, ma con vani risultati.
-Cazzo! – era chiusa.
-Cerchi queste? – la sua voce mi fece voltare. Se ne stava lì a fissarmi con le chiavi in mano.
-Non puoi fuggire – mi canticchio avvicinandosi.
-Non ti avvicinare! – sbottai vedendolo avanzare sempre più.
-Mangia o morirai, la frutta è sul tavolino – disse per poi voltarsi e dirigersi in bagno, per farsi una doccia, pensai sentendo l’acqua scorrere.
Mangiai una mela e una pesca, la fame si era fatta sentire.
Mi alzai per buttare il nocciolo quando sul davanzale notai dei fogli.
Inorridì quando vidi tutta la mia vita scritta su un pezzo di carta.
-Sai che non si fanno gli affari degli altri? – di nuovo lui. Colta sul fatto.
-Sei tu piuttosto che ti fai gli affari miei! – osai sfidarlo.
-Mmmmh. . . – disse avvicinandosi e prendendo i fogli tra le mani.
La sua vicinanza mi incuteva terrore anche perché era molto più alto rispetto a me e era mezzo nudo.
-Vero – ghignò e un secondo dopo essersi voltato si spogliò.
D’istinto portai le mani sugli occhi. Che svergognato!
-Non ti imbarazzerai mica, ahahahhahhaha, puoi guardare, sono vestito – feci come detto.
Almeno diceva la verità, aveva per lo meno indossato dei boxer neri e come prima si buttò sul letto.
-Vieni, mica dormirai in piedi – disse battendo con la grande mano il materasso.
Insicura mi avvicinai e presi dallo zaino il ricambio intimo e il mio fidato pigiama.
-Metti quello nero, è più sexy – disse ridendo.
 
Inutile dire che la notte la passai insonne, sentivo il leggero ronfare alle mie spalle.
Aveva paura che mi facesse qualcosa, sperai con tutto il cuore che papà avesse chiamato la polizia e non avesse pensato che fossi andata da qualche ‘amica’.
Sobbalzai quando la grande mano del ragazzo si poggiò sul mio ventre e piano piano mi si avvicinò cingendomi con le sue muscolose braccia.
Che mi volesse soffocare? Niente paranoie Lily, pensai.
Mi soffermai a guardare le sue braccia, chissà se faceva palestra.
La sua mano aveva un piccolo tatuaggio a forma di croce, era carino diciamo.
-Ummh. . – brontolò poggiano il mento sulla mia spalla.
Sentivo il suo respiro nell’orecchio e dei riccioli neri mi facevano il solletico.
I minuti passavano lenti e dopo un po’ non sentivo più un braccio, cos’ mi voltai lentamente affinchè potessi vederlo in faccia.
Era davvero bello, non lo metto in dubbio, la sua pelle era perfetta, nessuna imperfezione.
Con mano tremate avvicinai le piccole dita alla sua tempia, scorrendo fino al mento.
Mi soffermai sulle labbra, grandi e morbide. Chissà come si chiamava. . . Doveva avere un nome misterioso, come lui.
-Continua, mi rilassa – era sveglio? Oddio, che figura!
Continuai a percorrere il suo profilo lentamente fino a quando Morfeo si decise a portarmi nel mondo dei sogni.
 
Una mancanza di calore di fianco a me mi fece aprire gli occhi.
Trovai sul comodino un cappuccino e una gustosa brioche al cioccolato.
-Mangia in fretta, tra poco ripartiamo – esordì sbucando da chissà dove.
-Come ti chiami? – la curiosità mi stava divorando.
-Non lo vuoi sapere realmente, vero? – che razza di domande fa?
-Si, lo voglio sapere. Almeno so come chiamarti – dissi continuando a guastarmi la colazione.
-Harry – disse infilandosi la pistola  nella giacca.
Verso le undici lasciammo l’hotel e un senso di tristezza si impossessò di me.
Chissà dove eravamo diretti.
Potevo sentire lo sguardo di Harry scrutarmi attraverso lo specchietto retrovisore.
-Che tipo di musica ti piace? – chiese a bruciapelo facendomi voltare verso di lui.
 
 
Hello! :)
Cosa ne pensate? :)
Non è tenero Harry? Per adesso si. .  . ;)
Vi prego di scusare il ritardo, ma ho avuto degli impegni :)
Alla prossima, baci xxx 
  
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