09/08/2013
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Camminavo per le vie del mio paesino diretta all’OraTroviamoci.Non passavano molte macchine, una ogni tanto.
Vivevo in un paesino piccolo e non c’era mai traffico.
Mentre camminavo, ogni tanto, salutavo qualcuno che conoscevo.
Casa mia era lontana su per giù un chilometro e mezzo dal centro vacanze.
Ero partita da poco più di cinque minuti quando qualcuno mi parlò.
-Certo che diventi ogni anno più bella!- aveva detto la prima voce.
-Ehi, non provarci con la mia migliore amica! Però devo ammettere che hai ragione.- aveva risposto la seconda voce.
Quelle due voci le avrei riconosciute ovunque.
Mi ero girata di scatto e avevo iniziato a correre verso i due ragazzi che avevano parlato.
Li avevo abbracciati stretti stretti prima di guardarli in viso.
Erano due gemelli.
Si chiamavano Daniele e Lorenzo, rispettivamente il mio migliore amico e il ragazzo più figo che conoscessi.
Erano alti e di media corporatura, avevano gli occhi azzurri e i capelli biondi, Dani faceva sempre la cresta mentre Lore aveva il ciuffo.
Ero sempre stata convinta che tra gemelli ci si odiasse, un odio dovuto al fatto che qualcuno era uguale a te e non riuscivi ad accettarlo, ma poi ho conosciuto loro due.
Avevano un rapporto di odio-amore che non mi era mai sembrato reale.
Si volevano un bene dell’anima ma non lo davano mai a vedere.
Con la maggior parte delle persone mostravano la parte stronza del loro carattere, si prendevano per il culo a vicenda e non la smettevano di scherzare su chiunque vedevano; ma il loro carattere era del tutto diverso, erano dolci e sapevano come tirar su il morale, scherzavano in qualsiasi caso ma senza voler offendere.
-Ma quanta tenerezza! In un anno sei diventata più dolce, oltre che bella!- aveva detto Lore.
-Daii! Non dire robe! Mi sei mancato troppo. Oddio, ti ordino di abbracciarmi!- avevo risposto.
Mi aveva abbracciata di nuovo.
Cavolo quanto mi era mancato!
-Scusate se ci sono anch’io, se volete posso tornarmene a casa..- aveva detto Dani facendo finta di essere infastidito.
-Dani, immenso scemo, anche tu mi sei mancato!- avevo detto.
Mi aveva dato un bacio sulla guancia.
-Adesso andiamo che la Sha e l’OraTroviamoci ci aspettano.- avevo detto.
La Sha era Sharon, la mia migliore amica. Una ragazza bellissima, quelle che guarderesti per ore. Era un po’ bassa e magra. Aveva dei bellissimi capelli biondi e lisci che aveva sempre odiato, così si era fatta fare le punte sfumate viola. Gli occhi erano marroni.
Le non si piaceva ma era la perfezione.
La conoscevo dalla prima media e da quel giorno eravamo unite come sorelle.
Io ero Monny (una fusione tra Anny e Monsu) e Sharon Sha grazie ai nostri compagni di classe delle medie.
- Monny, dobbiamo darti una notizia.- aveva detto Dani dopo un po’ che camminavamo.
-Ditemi tutto subito.
-Allora….a settembre ci trasferiamo e veniamo ad abitare qua! Abbiamo venduto la casa a Verona e i nostri nonni ci hanno trovato una villetta qui!
-Oddio! I miei migliori amici bellissimi vengono ad abitare qua! Cazzo! Non ci credo! Io vi amo!
-Calmati! Vedrai quando tu e la Sha dovrete sopportarci anche in classe, sclererete più di quanto non lo siete adesso!
Mentre continuavamo a parlare non ci eravamo accorti di essere arrivati all’OraTroviamoci.
A un certo punto due mani calde e morbide mi avevano coperto gli occhi.
Non avevo dubbi su chi fosse.
Dopo essermi girata avevo trovato davanti a me Sha.
L’avevo abbracciata e poi le avevo dato un grosso bacio sulla guancia.
-Mi sei mancata piccola pazza!- le avevo detto.
-Anche tu cucciola di una riccia.- mi aveva risposto tirandomi una ciocca di capelli.
Sha aveva abbracciato anche i gemelli e poi eravamo andati a sederci per conto nostro.
Avevamo chiacchierato del più e del meno, di qualcosa di particolare che ci era successo.
Poi Lore aveva proposto la pazzia del giorno.
-Che ne dite di marinare il centro vacanze e andare un po’ in giro per conto nostro?
-Io direi di si, tanto l’importante è essere tutti e quattro insieme.- aveva detto Sha.
-Fatta, andiamo adesso o aspettiamo che nessuno ci veda?- avevo chiesto.
-Andiamo!- aveva detto Dani.
Eravamo partiti a piedi, in riga, nel mezzo della strada, verso un qualche posto che non avevamo ancora deciso.
Dopo un po’ avevamo optato per andare a casa mia.
Abitavo in una villetta abbastanza grande.
Tutto in giro alla casa c’era un grande giardino, d’estate era fantastico.
Fin da piccola volevo che mio papà facesse costruire una piscina con un trampolino in mezzo al giardino ma non ce la potevamo permettere, così mi sono sempre accontentata di quelle per bambini, alta quasi un metro e abbastanza larga.
La casa era vuota, mio papà era andato a lavorare mentre mia sorella era uscita.
Io e i miei amici avevamo deciso di passare la giornata rilassandoci in piscina e prendendo il sole.
Avevo prestato un mio costume a Sha e a Dani e Lore avevo prestato due di quelli di mio papà.
L’acqua della piscina era abbastanza fredda e io e Sha non avevamo voglia di bagnarci così ci eravamo distese a pancia in giù per prendere il sole.
Parlavamo dei compiti e dei nostri compagni di classe, entrambe ci eravamo trovate molto bene nella nuova scuola.
Dopo un po’ Dani e Lore si erano messi dietro me e Sha e avevano iniziato a bisbigliare.
Ci stavano facendo ombra così mi ero girata per rimproverarli ma non avevo avuto il tempo per parlare.
Avevano in mano un tubo d’acqua in gomma a ciascuno e ci guardavano sorridendo.
Di colpo avevano iniziato a bagnarci e io e Sha avevamo iniziato a correre per tutto il giardino inseguite da loro.
Poi Sha era scivolata ed era caduta dentro la piscina.
Io mi ero buttata a mia volta seguita da Dani.
Lore, invece, era andato in casa ed era uscito con in mano il suo gioiellino.
Alla fine degli esami di terza media i suoi parenti gli avevano regalato una macchina fotografica di quelle professionali, da quel giorno chiunque gli avesse toccato la sua Canon poteva considerarsi morto.
Si era seduto sul prato e aveva iniziato a fare foto e a regolare non so cosa.
Io ero uscita dalla piscina ed ero andata a sedermi vicino a lui per farmi mostrare le foto fatte.
I soggetti eravamo io e gli altri che ci schizzavamo, non avevo mai visto foto così ben fatte, era davvero molto bravo.
-Ma sei bravissimo!- gli avevo detto.
-Non è molto difficile, basta fare un po’ di pratica.- aveva risposto.
-Bon, io non ci riuscirei mai.
-Adesso metto l’autoscatto di quindici secondi, quando lo faccio partire mi posiziono davanti all’obbiettivo e appena mancano tre secondi fai un salto mettendo le mani sulle mie spalle. Ok?
-Credo di aver capito.
Aveva posizionato la Canon e quando mancavano tre secondi avevo fatto il salto.
Poi ci eravamo avvicinati alla macchina fotografica per vedere il risultato della foto.
Era venuta perfetta, inquadrava Lore che sorrideva mente io stavo saltando.
-Lore, caspita, hai talento!- avevo detto.
-Grazie Monny.- mi aveva risposto mettendomi un braccio attorno alle spalle.
Gli altri erano usciti dalla piscina e si stavano avviando verso di noi.
-Mi fai schifo! Schifo! Mi fidavo di te e adesso mi abbandoni così! Stronzo! Sei una merda!- aveva urlato una voce da dentro casa.
Ero corsa verso la porta sul retro per entrare in casa, poi ero andata in salotto.
Mia sorella aveva appena sbattuto la porta in faccia al suo fidanzato e si era buttata sul divano piangendo.
-Sari! Che succede? Perché hai litigato con Luca?- le avevo chiesto.
-Nanna, sono incinta!- aveva risposto lei facendomi restare di merda.
Macciao:')
Ciao mondo!:)
Scusate se aggiorno solo adesso ma è estate, sono sempre in giro.
Questo capitolo è ancora una specie di introduzione, dal prossimo la storia entrerà 'nel vivo'.;)
Non ho molte cose da dirvi.
Ringrazio le 42 persone che hanno letto il primo capitolo e Pen_and_paper per aver lasciato una recensione.
Vi saluto e vi mando un grosso bacione.
Se scrivete una recensione sarei davvero felice:)
Ciao, a presto:*