Fanfic su artisti musicali > One Direction
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Autore: 3words8letters    10/08/2013    6 recensioni
Dal capitolo 37:
Uno sbuffo divertito le uscì impercettibile dalle labbra.
"Non è una novità...quello che c'è stato tra noi, che tra parentesi ho già rimosso, non cambia la repulsione che provo per te"
Stavolta toccò a me ridacchiare. Quella era una scusa bella e buona.
Mi avvicinai a lei, mentre continuava a tenere la testa alta, poi le afferrai piano il polso. La sua mano, stretta pugno, si aprì, facendo cadere il bracciale nella mia.
"No, Meg...io so perché ce l'hai con me" dissi inclinando un angolo della bocca in un sorriso strafottente "Perché con me hai ceduto..."pronunciai piano, con voce roca "E perché io ti faccio sentire debole...dico bene?" osservai a lungo i suoi occhi, con attenzione, e una scintilla quasi impercettibile attraversò le sue iridi cerulee.
"Io ti odio perché sei un impertinente, arrogante e pieno di sé" pronunciò con astio.
"Però nonostante questo sei venuta a letto con me..." ribattei crudele.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV Harry 


Il suono degli ultimi gemiti di piacere riempiva l'angusta lavanderia in cui ci ritrovammo intrecciati.
Le sue gambe erano allacciate intorno alla mia vita, il vestito sollevato a lasciare scoperta la pelle delicata delle cosce. La ragazzaccia non portava mutandine quel giorno. Le sue braccia stringevano forte il mio collo, mentre le mie la sostenevano dal sedere. 
Aveva la testa nascosta nella mia spalla, potevo sentire le sue labbra premere contro la pelle calda del mio collo, mentre i suoi gemiti sempre più accelerati mi riempivano le orecchie. 
<< Non fermarti...non ancora >>mi disse quasi supplicandomi.
Sapevo che era giunta sul bordo del precipizio, così come lo ero io. 
Cercai le sue labbra e insieme ci gettammo in un bacio famelico. 
La sentivo gemere sempre più forte, quindi portai una mano alla sua bocca per farla smettere. Non sarebbe stato carino se lei ci avesse sentiti. Aspettava sola da un secolo. 
Con un ultima spinta, che fece sbattere violentemente la schiena della ragazza contro le piastrelle fredde del muro, entrambi raggiungemmo la vetta. Restammo abbracciati in questa posizione per un po', mentre i gemiti si calmavano, ed i muscoli si rilassavano. 
<< Bella sveltina Styles >>mi disse lei in un sussurro affannato. 
Poggiando la testa sulla sua spalla sorrisi. 
Improvvisamente mi allontanai, allentando la presa e mettendola in piedi. 
Lei si lamentò come fa una bambina capricciosa. 
Le gettai una rapida occhiata, poi raccolsi i miei boxer e i miei pantaloni della tuta, affrettandomi a indossarli e a precipitarmi fuori dalla mia lavanderia. 
Perché farlo in lavanderia quando hai un'intera casa a disposizione? Non lo so nemmeno io. Forse la presenza di qualcun altro in casa ci aveva fatto venire quest'idea. In quei pochi giorni che io e Eva stavamo insieme, stavo provando ciò che non avevo mai provato con nessun altra. Lei era un angelo, era la perfezione. La guardai per l'ultima volta, ancora scossa dopo l'orgasmo, coi capelli arruffati e la spallina del vestito scivolata. Le feci un sorriso, di quelli dolci, di quelli che a lei piacevano così tanto e aprii la porta, richiudendomela subito dopo. 
Proprio in cucina trovai un'infuriata Meg che mi attendeva a braccia conserte, col piede che meccanicamente batteva sul pavimento. 
Cercai di aprire la bocca per giustificarmi ma lei mi interruppe subito. 
<< Fattela da solo la campagna elettorale! >>poi prendendo le sue cose si precipitò fuori dalla porta. La seguii. 
<< Aspetta Meg, ti prego! Mi dispiace! >>la supplicai. 
Lei si voltò verso di me, furiosa: << Beh d'ora in poi puoi fottere con la tua ragazza tutte le volte che vuoi, addio! >>
Merda. Ci aveva sentito. Beh, era ovvio, Eva gridava troppo forte. 
<< Ho bisogno di te, ti prego, non puoi abbandonarmi! >>dissi afferrandola per un braccio in modo da trattenerla. Lei strinse i denti mentre si voltava nuovamente verso di me. Mi avrebbe fatto fuori, me lo sentivo. 
<< A te interessa solo scopare, tutto il lavoro lo devo fare io! >>
<< No! Ti giuro che d'ora in poi ti aiuterò, starò sempre con te! >>cercai disperato di convincerla. Senza il suo aiuto non ce l'avrei mai fatta. Aveva ragione lei, per il momento l'unico pensiero era quello di scopare con Eva. Non avevo per nulla pensato all'elezione. A cosa significasse per me essere eletto. Significava nuovo pubblico, nuove conoscenze, nuovi fans, nuove possibilità, nuove opportunità. Non potevo lasciarmi sfuggire quel posto. Era stata lei stessa a convincermi a candidarmi, per ostacolare quel moretto di Zayn. Fra di loro era in corso una battaglia in cui io mi ero ritrovato inevitabilmente coinvolto. 
<< Pensa a Zayn...se mi abbandoni sarà lui a vincere >>buttai lì come ultima possibilità. Il suo sguardo si infiammò ancora di più. 
<< Arrivati a questo punto non so chi sia peggio, il prepotente o il viziato >>disse con disgusto << l'unica cosa che so è che siete entrambi dei montati >>con uno scatto mi voltò le spalle e si allontanò in fretta, per non tornare più. 
Mi maledissi, soprattutto perché sapevo che ciò che era uscito dalla sua bocca con odio era la verità. Semplice e pura verità. Ero un ragazzo viziato e capriccioso, sempre stato troppo sicuro di sé, accecato dalla boria e dalla vanità. 




POV Meg

Mai al mondo avrei sognato di subìre un umiliazione peggiore. Non solo ero disgustata da ciò che avevo involontariamente udito, ero anche profondamente offesa. 
E io che credevo che Harry fosse diverso. Ma col cazzo! Era anche peggio di tutti gli altri. A questo punto qualsiasi modo fosse andata l'elezione la scuola sarebbe caduta in sfacelo. Fortunata che Emily non fosse voluta venire. Quello spettacolo sarebbe stato sicuramente straziante per lei. 
Camminai in fretta per arrivare a casa mia e distrarmi in qualche modo da ciò che mi tormentava l'anima: avevo permesso a Styles di sfruttarmi malamente per i suoi scopi. 
Arricciai il naso, contrariata. Avevo già da un po' avuto questa impressione, ma almeno i giorni precedenti il riccio faceva finta di avere considerazione di me, del mio lavoro.  
Rimaneva ormai poco più di una settimana alle votazioni, almeno mi compiacevo del fatto che Styles non ce l'avrebbe fatta a completare tutto il lavoro senza il mio aiuto. Lui aveva bisogno di me. Finora non se n'era reso conto, ma adesso non avrei acconsentito ad aiutarlo nemmeno se mi avesse supplicato in ginocchio. La prima cosa che feci quel giorno fu andare a cercare Jawaad. Passai per il noto bar vicino alla stazione, e puntualmente lo trovai lì, con la sua solita sigaretta e il solito casco. Ma non si stufava mai di fare le stesse cose? Un po' di novità per la miseria! 
Lui fu sorpreso di vedermi lì. E fu ancora più sorpreso quando, senza nemmeno chiedergli se fosse occupato, presi la sedia di fronte a lui e mi accomodai. 
<< Che ci fai qui? >>mi chiese sospettoso. 
Strano che non avesse il suo solito ghigno sfacciato. Che le elezioni lo stessero stressando e stessero mettendo a dura prova le sue capacità?! Naaaah! 
<< Ci tenevo a dirti una cosa >>dissi squillante. 
Lui aggrottò la fronte, posando la cicca di sigaretta nel posacenere. 
<< Sei venuta a sfottermi perché tu e Styles mi batterete? Beh, puoi anche andartene allora >>disse con durezza << e questo posto non era libero >>aggiunse brusco. 
<< Ah no? E chi aspetti? >>dissi mettendo il piede a cavallo e facendogli un ghigno di sfida. 
Era tutto inutile, anche se mi proponevo di cambiare carattere rimanevo sempre la ragazzina sfacciata e insopportabile. 
<< Aspetto la troia con cui devo andare a letto stasera...ma visto che ti sei seduta tu... >> 
Okay. Ho cambiato idea. Era lui che rimaneva sempre il solito ragazzo insopportabile e sfacciato. 
<< Sei disgustoso...come hai potuto pensare che io ci volessi davvero provare con te? >>dissi con tono velenoso. 
Il colpo andò a segno e lui mi rivolse un'occhiataccia. 
<< In fondo in fondo tu sei attratta da me Stevens...lo so >>
<< Sì, contaci >>gli dissi ironica. 
Rimase zitto per un po', pensieroso, poi mi porse il pacchetto di sigarette. 
<< Beh, visto che sei qui...e non accenni ad andartene, ne vuoi una? >>mugugnò. 
Rifiutai cortesemente. Mi ero messa in testa di smetterla col fumo. 
<< Comunque non è vero che sto aspettando una ragazza, sto aspettando il tizio della stamperia, per i volantini... >> disse calmo << quindi se veramente non devi dirmi niente di importante ti suggerirei di andare ad aiutare il tuo Styles, perché non ti lascerò spifferare la mia idea >>
Alzai le sopracciglia, sorpresa. Wow, allora aveva deciso di impegnarsi per queste elezioni. 
<< Va bene, ti dico solo questo...d'ora in poi non lavorerò più con Harry, sarà una lotta solo fra te e lui >>
Stavolta fu lui ad essere sorpreso. Un leggero sorriso gli illuminò il volto. Forse per lui non era detta l'ultima parola. 
Soddisfatta, mi alzai in fretta, salutandolo con un gesto della mano. 



<< Allora, come sta andando? >>mi chiese Emily il giorno dopo. 
Camminavamo nel corridoio, chiacchierando fra noi dopo che avevamo lasciato Lou nella sua classe poco più indietro. 
Sviai il suo sguardo, alzando le spalle. 
<< E' giunto il momento che faccia da solo... >>dissi con una nota di rabbia che alla mia amica non sfuggì.
<< E' successo qualcosa? >>mi domandò incuriosita, avvicinandosi. 
Tolsi lo zaino dalle spalle, facendo finta di cercare monetine. 
Mugugnai un 'niente di che', poi la trascinai al bar per comprare qualche stupidaggine. 
Feci la fila alla cassa mentre lei aspettava più indietro e gettando un'occhiata al bancone decisi di prendere delle semplici gomme da masticare. 
<< Ehi Meg >>mi disse una voce cauta poco dietro di me. 
<< Scusa Styles adesso non posso parlare >>risposi asciutta, poi mi girai verso il cassiere che aspettava. Finita la fila mi precipitai dalla mia amica senza nemmeno uno sguardo ma mi sentii afferrare dalla manica. 
<< Che cosa vuoi? >>urlai esasperata voltandomi nella direzione dello scocciatore.  
Un ragazzo bassino mi guardava sconvolto. Poteva essere uno studente di primo anno.  
<< Hai...dimenticato il resto >>mi disse timidamente, porgendomi il palmo della mano dove brillavano luccicanti monetine. 
Le afferrai brutalmente e lo ringraziai, tornando ad osservare la fila. 
Styles stava tranquillamente aspettando il suo turno. 
Sbuffai poi raggiunsi la mia amica che mi guardava con le sopracciglia sollevate e le braccia conserte, in un espressione che esigeva subito delle spiegazioni. 
<< Oggi ho il ciclo >>inventai lì per lì << ora sbrighiamoci ad andarcene >>
<< No, devo salutare Harry >>mi disse lei con uno sguardo di sfida. Maledizione, era troppo sveglia la ragazza. 
Alla fine mi arresi, e lasciai che il riccio con tranquillità ci raggiungesse, salutandoci. 
<< Meg ti posso parlare un secondo? >>mi chiese ad un certo punto. Rivolsi un'occhiata alla mia amica e i suoi occhi celesti mi spinsero, anzi mi obbligarono, ad accettare. 
Acconsentii mio malgrado, e andai via con Styles, fuori dalla confusione. 
<< Posso...chiederti un favore Meg? >>
<< Ne hai perso il diritto... >>risposi brusca ancora una volta. Osava anche chiedermi un favore? E quale, lavargli la biancheria o le lenzuola?? 
Nonostante non fossi stata d'accordo lui parlò lo stesso.
<< Puoi...puoi non dire niente a nessuno di quella cosa? >>mi chiese timidamente, rivolgendomi i suoi pietosi smeraldi. 
<< Perché? >>chiesi senza pensarci. 
Lui abbassò gli occhi al pavimento, lasciando che dei riccioli bruni gli scivolassero sulla fronte.
<< Perché...mi vergogno... >>disse mordendosi il labbro. 
Io scoppiai inevitabilmente in una fragorosa risata. Era impensabile. 
<< Ti vergogni a dire che hai scopato con la tua ragazza?? >>chiesi sorpresa, ancora fra le risate. 
<< Vedi non mi sembra una cosa carina da dire in giro né per lei né per me...non sono il tipo di ragazzo che lo va a sbandierare per sentirsi più figo... >>disse prendendo un po' di coraggio dopo essere rimasto senza parole in seguito alla mia reazione. 
<< ...e poi perché mi vergogno per quello che ho fatto a te >>disse calcando l'accento sull'ultima parola. 
Alzai lo sguardo verso di lui, chiudendo la bocca. 
<< Io non ho mai fatto una cosa così vergognosa a qualcuno, e ci tenevo a dirti che mi dispiace tanto e che avevi ragione >>continuò, mentre si torturava le dita delle mani. 
Sembrava un bimbo che chiedeva scusa davanti alla mamma per aver fatto una monelleria. 
<< Avevo ragione su cosa? Sul fatto che fai schifo? >>dissi con indifferenza quasi crudele. Sicuramente non gli avrei messo le braccia al collo perché aveva quell'espressione da cucciolo. 
<< No, sul fatto che sono un egoista, meschino, approfittatore, viziato, montato... >>
<< Sono sicura di non avere usato tutti quegli insulti >>lo interruppi io ad un certo punto mentre un sorriso si affacciava sul mio volto anche se non volessi. 
<< Beh lo dico io... >>sorrise a sua volta << credimi Meg, mi dispiace tantissimo per come ti ho trattato in questi giorni...meriterei di essere lasciato solo come un cane ma... >> 
<< Harry smettila, non ti aiuterò, non avrei dovuto aiutarti fin dall'inizio...sei tu il candidato e tu dovresti occuparti di queste cose...quando diventerai rappresentante non potrai fare affidamento su di me >>dissi meno dura di prima. 
<< Lo so! Ma mancano ormai solo pochi giorni! Ti prego dammi un'altra possibilità... >>mi disse implorandomi e rivolgendomi quei suoi maledettissimi occhi bellissimi.
<< Mi dispiace, Harry, ho promesso a Zayn che non avrei interferito d'ora in poi... >>
<< E dai! Lui non verrà a saperlo! Ti sto chiedendo solo un consiglio! Vieni a casa mia oggi pomeriggio, solo tu, solo oggi, non lo saprà nessun altro, nemmeno Eva! >> 
Mi stava chiedendo di mentire? Un pomeriggio solo lui e me a casa sua? Nemmeno Eva e Emily dovevano saperlo? No non potevo mentire così alla mia migliore amica. 
<< No, Harry, non posso fare questo a Emily... >>dissi per la prima volta con rammarico. Quegli occhi verdi diventarono più accesi. 
<< Se ci fosse anche Emily lo faresti? >>
Merda. Mi aveva messo nel sacco. Fanculo Styles, dove hai imparato cotale arte della persuasione? E poi c'era chi diceva che non era adatto al mondo della politica. 
Alzai gli occhi al cielo, facendogli intuire la mia decisione. 
Le fossette spuntarono all'istante, e dopodiché capii che non desideravo altro da quella discussione: solo rivedere quel sorriso fanciullesco e quegli occhi che brillavano per la felicità. 


Quando Emily venne a saperlo fece i salti di gioia, specialmente per la notizia che Eva non sarebbe stata tra i piedi. 
Quella sera, lavoro tutto il pomeriggio e poi pizza a casa di Styles. Non poteva desiderare di meglio. 
Io invece mi sentivo un po' in colpa...per Zayn. Ecco okay, l'ho detto, ormai l'ho ammesso. Mi dispiaceva un po', specialmente dopo aver visto come si stava impegnando. Forse......ma sì dai, potevo dargli un piccolo aiutino, tanto per equilibrare le cose. 
Lo so, stavo diventando sentimentale e....generosa. Io generosa?? Puah, certo, come no. 
Eppure penso che fu la generosità a spingermi a parlare con Zayn, in toni educati e con un bel sorriso stampato in faccia, che nascondeva tutto il disgusto che provavo per lui. 
<< Che cosa hai detto? >>mi chiese lui per l'ennesima volta, allibito. 
<< Ho detto che voglio aiutarti! C'è qualcosa che posso fare? >>dissi spazientita. A causa della sua ottusità stavo mandando tutto all'aria. Non potevo mettermi a spiegargli tutto! O accettava o no. Punto. 
<< Perché dovrei fidarmi? Fino a ieri stavi con Styles! >>
<< E' proprio per questo che voglio aiutarti! Praticamente per lui ho fatto tutto io e non mi sembra giusto...quindi sono venuta da te per aggiustare un po' la situazione...e che vinca il migliore >>dissi speranzosa. Se aveva capito bene, se no avrei preso le mie cose e sarei andata subito. Era evidente che non voleva il mio aiuto. 
Restai in attesa per un po', dopodiché mi drizzai sulle spalle, voltandomi. 
<< Okay va bene Meg! >>si affrettò a richiamarmi << In effetti credo ci sia qualcosa che puoi fare per me... >> rimase sul vago. 
<< Se è una delle tue solite frasi da maiale me ne sto andando subito >>dissi seccata. 
Lui aprì la bocca per ribattere, poi però sorrise: << Come hai fatto ad indovinare? >>
<< Ormai li conosco troppo bene i ragazzi come te... >>dissi con delusione. 
<< No vabbé parlando seriamente >>disse serio, fissando i suoi occhi cioccolato a lungo nei miei. << Avrei un favore da chiederti >>

 

Tadààààààà 
Ecco vedete? Ce l'ho fatta! Ce l'ho fatta! Certo è passata mezzanotte, però solo di qualche minuto...spero che ci sia qualcuno che lo legga anche a questo orario hahha 
Bene, passiamo al capitolo...non so perché ma stranamente mi piace...forse perché sono soddisfatta della prima volta che descivo una scena a luci rosse ahahha 
Lo so che volete ammazzarmi perché ho descritto Eva con Harry :S ma lo faccio per esercitarmi quando poi verrà il momento davvero importante! 
Comunque...il capitolo è finito un po' in aria, però spero di non lasciarvi troppo col fiato sospeso (: 
Bene, detto questo mi dileguo , a presto bellezze ;) 
 
 


   
 
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