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Autore: Pterie Scrive    10/08/2013    2 recensioni
Lo sai che tra di noi esistono persone diverse? Intendo dal punto di vista fisico e potenziale. Una persona normale può usare il cervello fino al 11%, mentre un mutante può svilupparlo fino al 99,9% perfezionando una certa abilità. Rose e Harry sono mutanti. Harry è veloce, Rose è... beh... lei vede il passato, il presente e il futuro. Chi dovrà aiutare chi?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Superhuman – iV

paura.

Quella mattina dovevo pensare solo al baseball. Dovevo dimenticarla, non faceva per me. Era troppo misteriosa. Però tutto questo mistero mi opprimeva e lei era diventata come una droga. Quasi avevo paura a pronunciare il nome di quella sostanza così inevitabile per me. Rose. Rose Jay Layer, colei che aveva rubato il mio cuore.
Come potevo dimenticarla? Al diavolo gli allenamenti, al diavolo la scuola. Io avevo bisogno di assaporare il suo profumo, la sua essenza.

Arrivai fino alla famosa stanza duecentoquarantotto, la SUA stanza. Bussai una prima volta, ma nessuno mi aprì. Bussai una seconda volta, ma niente. La terza volta qualcuno aprì. Ma non lei, bensì Perrie.
“Ciao Harry!” mi disse spalancandomi un sorriso.
“Ciao Perrie… Non c’è l’americana?” chiesi, cercando di intravederla, nascosta dietro Perrie.
“No, non è ancora tornata… Pensavo fosse con te, a essere sincera”
“Ma sono le due di notte!”
“Beh, lo sai che il sabato non c’è il coprifuoco”
“Hai ragione… beh se torna avvisami. Ciao Perrie”
Iniziai a correre verso… non sapevo nemmeno io dove iniziare a cercarla!
Forse un posto c’era… Il luogo dove l’avevo persa. Forse era lì che dovevo iniziare le mie ricerche.
Arrivai sulla soglia della riserva. Non ero mai entrato nel bosco a quell’ora della notte. Ma perché ero così sicuro di trovarla lì? L’ultima volta si era spaventata a morte! Però… in fondo lei non era la solita ragazzina “facile” da spaventare. No, non la Rose che avevo imparato a conoscere. Probabilmente aveva visto qualcosa… e voleva capire cosa.
A interrompere i miei pensieri fu un urlo. Qualcuno all’interno del bosco aveva gridato, e sapevo bene chi era.
Iniziai a correre alla ricerca di Rose, poco più su del punto in cui mi ero fermato il pomeriggio prima, vi era un cespuglio. Mi fermai. Avevo corso troppo ed ero sfinito, ma non potevo sostare a lungo. Notai sul cespuglio delle gocce di sangue. Così rosse e pure. Non potevano essere di un umano!
Ero sempre più sicuro che ad aver urlato fosse Rose.
Rincominciai a correre, finché non la vidi.
Era sdraiata a terra, con i jeans e la camicetta sporca strappati. La pelle era pallida, più del solito. Le mani fredde, il battito debole e il respiro affannato. I capelli rossi e spettinati le cadevano sulle spalle. Notai un piccolo tagli sullo zigomo. Ma non era grave quello.
La presi tra le mie braccia e solo dopo poco sentii un liquido caldo sfiorarmi la mano. Un enorme squarcio sulla camicia mostrava una ferita sanguinante sul fianco.
Mi guardai intorno, per assicurarmi che qualsiasi cosa le avesse fatto questo, se ne fosse andata.
Iniziai a correre più veloce che potevo verso l’uscita. La sentivo tra le mie braccia, sempre più debole, sempre più fredda. Il battito diminuiva, il respiro iniziava a lasciarla. Dovevo sbrigarmi.
Uscii dal bosco e iniziai a camminare, in fretta, ma camminavo. Mi stavo stancando.
Evitai di chiedere aiuto, a quell’ora dormivano tutti.
Corsi in infermeria, dove, fortunatamente, ci stava il preside.
La posai sul lettino.
“Faccia qualcosa!!” gridai freddo all’infermiera.
“Calmati, Harry” mi tranquillizzo la vecchia figura del preside Hugmun.
“Come posso calmarmi?! Sta morendo sotto i miei occhi!”
“Starà bene, si riprenderà”
“Lo spero”
Mi posò un braccio sulla spalla.
Albert Hugmun aveva la capacità di leggere nel pensiero e, con il tempo, l’aveva sviluppata. Poteva pure trasmettere i suoi pensieri. Come un nuovo metodo di comunicazione.
Sapeva come mi sentivo, sapeva cosa pensavo. Conosceva le mie debolezze, le mie paure. Sarebbe stato il mio peggior nemico, se non fosse che tutti si fidassero ciecamente di lui.
Improvvisamente entrarono Niall, Liam, Louis e Zayn.
Louis mi spiegò:
“Il professor Hugmun ci ha chiamati. Come stai?”
“L’ho trovata priva di forze nella riserva! Era fredda e… ferma. Il battito quasi non c’era più!”
“Tranquillo Harry, ci siamo noi” mi rassicurò Liam.
“Cosa avrà di tanto speciale, poi!” sbuffò il ciuffo.
“Zayn!” lo rimproverò Niall.
“Insomma! Per lei ha rischiato di rimetterci la pelle!!”
Tolsi lo sguardo dal mio amico, e tornai a guardare quella figura ora innocua.
“Me lo chiedo anche io… Qualcosa mi impedisce di starle lontano” confessai.
L’infermiera uscì, lasciando noi cinque da soli con Albert e Rose, priva di sensi.
“Professore! Perché l’infermiera se n’è andata? Rose sembra ancora una mozzarella!!”
“Rose sta bene, deve solo riposare un po’. Abbi fiducia! Non abbiamo mai fatto morire nessuno…” mi rispose con un sorriso.
Zayn chiuse la porta alle sue spalle, come gli aveva chiesto poco prima il professore.
“Ragazzi – iniziò – dopo quello che è successo stanotte, non posso più nascondervelo. Siete gli studenti più in gamba, e sono sicuro che non trapelerà una sola parola dalla vostra bocca. Sbaglio?”
“No, signore” si affrettò a precisare Liam.
“Bene. Come, spero, avete intuito da tempo, non tutti i mutanti si trovano o si sono trovati nella mia scuola. Qui noi impariamo a vivere come le persone normali. Impariamo a nascondere, ma allo stesso tempo ampliare, le nostre capacità, per poter vivere come loro, con loro, e non perdere nulla”
“Professore, vada al sodo!” insistette Zayn.
“Mio fratello ha preferito ribellarsi alla mia politica. ‘Non dobbiamo nasconderci’ mi ripeteva. Ora lui e chissà quanti altri mutanti, stanno cercando di sopravvalere su di noi. Rose ha una capacità unica. O almeno, unica insieme a quella di mio fratello”
“No! Non può essere! Un mutante del suo livello non può avere un doppio!”
“Pensavo la stessa cosa, finché sua madre non mi contattò. Pochi giorni fa”
“E quindi? Hanno la stessa capacità, ok, ma non ci avete mai parlato di una situazione così”
“Mi sembri uno intelligente, Harry. Pensa un attimo: cosa contiene il DNA di un mutante?”
“Un errore nella replicazione di questo, quindi nuovi caratteri”
“Sì, Harry. Quindi immagina cosa accadesse se un mutante come mio fratello scoprisse di avere qualcuno che, in qualche modo, potesse sconfiggerlo?”
“Lo vorrebbe uccidere…”
“O…?”
“…o farsi che ‘lavori’ per lui”
“Harry, mio fratello vuole Rose, per dimostrare che è il più forte”
“E può averla?”
“Penso che se potesse tu non l’avresti nemmeno conosciuta”
“Cosa glielo impedisce?”
“Penso che non sappia dove trovarla. Lui può vedere il passato, il presente e il futuro, cosa che Rose deve ancora potenziare, ma il fatto che lei abbia la stessa capacità… lo blocca. Come se lei non potesse vedere lui e lui non potesse vedere Rose”
Mi voltai a guardarla, la pelle aveva ripreso colore e il respiro era tornato normale.
“Ancora una cosa non mi torna… lei questo pomeriggio aveva visto qualcosa. Si era spaventata. Ma se lei non può vedere suo fratello, cos’era ad averla spaventata tanto?”
“Parli come se non ti ricordassi chi è Rose Jay Layer. Non un leone la spaventerebbe. Ti sarai immaginato tutto. – mi rispose freddo – Ora andate. E, Harry, porta Rose nella sua stanza. Tra poco si sveglierà.”
“Sì, signore”
Presi in braccio la rossa e m’incamminai verso i lontani dormitori femminili.
Durante il viaggio Rose iniziò a svegliarsi.
“Ho sentito tutto, Styles” mi sussurrò.
“Come stai?”
“Sono distrutta. Mi fa male tutto.”
“Mi spiace…”
“Mettimi giù, cammino benissimo da sola!”
Per fortuna, era ritornata la solita Rose. Acida, senza peli sulla lingua.
“Non resisteresti un secondo”
“Invece ce la faccio!! Mettimi giù, caspita!”
La misi in piedi davanti a me, pronto a riprenderla casomai cadesse. Mi sbagliavo, era in piena forma!
“Posso andarci benissimo da sola fino alla mia stanza”
“Lo so. Potresti. Ma io vengo con te”
“Sei colui che rompe, Styles”
“E te sei colei che mi deve spiegare cos’è successo”
“Un giorno o l’altro, Styles”
Sbuffai. Possibile che doveva avere così tanti segreti con me? Le avevo appena salvato la vita!!

Arrivati davanti alla sua porta, sfoggio la chiave.
“Grazie, Harry”
Mi baciò sulla guancia. Finalmente un segno di riconoscimento. Tutto quello che volevo lo avevo avuto. Le sue labbra calde, rosee… avevano sfiorato la mia pelle. Avevo sentito davvero il suo fiato su di me.
Chiuse la porta.
‘Grazie, rossa’.

OKAAAAAAAAAAAAAY,

bene, chiedo scusa per il ritardo, avevo perso la chiavetta c.c ma finalmente eccoloooooooooooo! allora, com'è? cosa ne pensate? sono curiosaa u.u il prossimo-prossimo (intendo tra due capitoli lol) capitolo sarà molto... "affascinante", nel senso che ci sarà un colpo di scena, e girerà tutt'intorno a questo. Anche se non verrà ancora svelata la visione di Rose MUAHAH. 

un bacino,

Vale xx 

#neversaynever

   
 
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