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Autore: Green 182    10/08/2013    3 recensioni
Dal primo capitolo:
(...)
Mi misi a dar da mangiare alle anatre nel laghetto.
“Dove vanno le anitre d'inverno?” pensai, e mi venne da ridere.
Quel libro era proprio forte.
Probabilmente il mio preferito.
Probabilmente l'unico che avevo letto.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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~Heart Attack~

 

 

 

6/3/95


 

Ecco.

È successo.

Dopo scuola dovevamo star su a mangiare, ma lui non aveva voglia.

Alla faccia che voleva rimanere con me fino alle 17.35.

Pensavo scherzasse finché alle 13 non sono arrivate le sue amiche troie (tra cui la ex) saltellando e ficcandogli un pezzo di focaccia in bocca.

Non ci ho più visto.

Per fortuna che aveva chiuso con lei.

Che bello.

Io stavo di merda dentro e non fuori.

Non mi rendevo, non mi rendo ancora conto di averlo perso.

Sembra che a lui non gliene freghi niente.

Quello che non mi è chiaro è perchè mi ha baciata.

Il giorno dopo Noah, prima di cominciare le lezioni, mi fa: -Figa, ma che faccia che hai!-

-Prova ad immaginare perchè-

-Vi siete mollati-

Poi gli ho detto tutto quello che era successo e mi ha dato ragione.

Noah.

Quando ho bisogno c'è sempre, anche se non ci parliamo quasi mai.

Meno male che non si è ritirato da scuola.

Poi l'altra cosa schifosa è stata la 'rottura del gruppo'.

Di noi 5.

Non andiamo più d'accordo come un tempo.

Probabilmente si pensa sia colpa mia e da una parte mi sento in colpa.

Però non lo è.

È tutto successo all'improvviso...un giorno la vita ti è a favore, il giorno dopo ti cade tutto addosso.

Comunque...hai detto che eri felice per il bacio e io continuo a crederlo.

Solo perchè non vuoi essere gay, dici che non ti è piaciuto.

E poi ti contraddici da solo.

Sei andato a cercarlo perchè te ne importava.

Hai detto che ti sei vestito veloce ecc...se non te ne fosse importato, l'avresti fatto con più calma, con meno voglia.

Beh...COMUNQUE non puoi notare chi sei, okay?


 

A sad Sally...


 

P.S. Ultimamente sto ridendo per robe che non fanno ridere e che non hanno senso...sono messa bene”


 

9/3/95


 

Oh cazzo.

La sua ex!

Dio, non ci voleva.

Mi dispiace un casino.

Che bastardi.

Carino Noah che ti ha 'consolato', diciamo.

Non sentirti in colpa se non è colpa tua.

Stai male il doppio.

Sono loro che l'han deciso.

Perchè dovrebbe essere colpa tua?

Hey, sai dove trovarmi.

Comunque non ero felice per il bacio.

Sono andato a cercarlo perchè la signora Fitzgerald me l'ha chiesta.

Non potevo mica deluderla.

So che non posso negare chi sono, infatti non lo sto facendo.


 

Jimmy”


 


 

La primavera era alle porte, ma faceva ancora un po' freddo.

Non avevo più visto David, non sapevo neanche se fosse ancora vivo.

Non me ne importava, sinceramente.

Sua nonna era preoccupatissima, le sarebbe venuto un infarto se il SUO David non fosse tornato a casa.

Il che mi faceva pensare che sarebbe morta da un momento all'altro.

Io non potevo farci niente, comunque.

Lui era una testa di cazzo, la mia parte l'avevo fatta.

Si sarebbe dovuto arrangiare, visto che non voleva il mio aiuto.


 

Camminai finché non vidi un'insegna di un Bed&Breakfast.

Entrai e vidi una ragazza giovane dietro il bancone.

Mi avvicinai e dissi: -Scusi, avete un posto per una persona?-

La ragazza, sorridendo, venne verso di me e, posandomi l'indice sotto al mento, rispose: -Per un ragazzo come te, si-

Rimasi indifferente.

-Vieni- mi disse, e mi fece cenno di seguirla.

Mi mostrò la camera.

-Grazie- dissi freddo.

Mi venne vicino e strusciò la sua gamba contro la mia.

-Chiamami se hai bisogno- mi avvisò, per poi allontanarsi.

Mah.

Non penso avrei avuto bisogno di lei.

Mi sistemai e rimasi un po' in camera.

Mi addormentai, e quando mi svegliai, mi ritrovai la ragazza nel letto.

Urlai per lo spavento.

-Che cazzo ci fai qui?- urlai, con gli occhi quasi fuori dalle orbite.

-Non mi ero presentata...Stella, piacere- esclamò e mi tese la mano, che non strinsi.

-Okay, potresti andartene?-

-Mmh- mormorò.

-Mmh si!- esclamai.

-Che rottura!- disse scocciata e si alzò dal letto.

Oh cazzo.

Era in reggiseno e aveva le calze a rete con gancini attaccati agli slip.

Hot, molto hot.

Me la sarei anche potuta fare, ma non mi andava.

Era pomeriggio tardi.

Decisi di chiamare mia nonna visto che, stando a quello che mi aveva detto Jimmy, era preoccupata.

-Pronto?- la sua voce dall'altra parte del telefono.

-Nonna-

-David?!- esclamò.

-Si, sono io...e sto bene, tranquilla-

-Torna a casa, non posso essere tranquilla-

E continuò così per mezz'ora.

Non sarei tornato a casa, quello era certo.

Per nessuna ragione al mondo.


 


 


 

~Heart Attack~

  
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