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Autore: Kalie    18/02/2008    0 recensioni
Eccola. Seduta. Sola su un divano arancione, ad aspettare il trillo del campanello. Vide due figure avvicinarsi alla porta, fortunatamente è stato Remus ad accompagnarlo, non avrebbe sopportato nessun altro durante quella lunga giornata di ricordi, forse di lacrime, forse di abbracci, forse di semplici sorrisi. ------- La mia visione degli anni passati dai Malandrini, Lily Evans e Kalie Diggory, una ragazza della loro stessa età. Ci penso da un bel po', potreste trovare miei disegni su di lei in giro. XD leggete per favore e commentate. Spero vi piaccia.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ormai l’estate era agli sgoccioli, a giorni sarebbe arrivato il gufo con l’elenco delle cose da comprare per la scuola

Ormai l’estate era agli sgoccioli, a giorni sarebbe arrivato il gufo con l’elenco delle cose da comprare per la scuola. Aveva passato l’intera estate insieme con lei, se non per quella breve settimana passata a casa della sua amica Lily “Me lo devi! Non posso passare tutta l’estate con te, James!” gli aveva detto, e in quel periodo di tempo aveva riflettuto. Le cose erano due, o gli era estremamente antipatica la ragazzina dagli occhi verdi, oppure… beh… oppure era geloso di Kalie e, di conseguenza, gli piaceva. “Perfetto brutto idiota, aspettavi solo di fare la cavolata dell’anno così da poter vincere il premio Nobel per l’imbecillaggine?” si era detto. Però non riusciva a pensare ad un’altra risposta, anche perché Lily gli era simpatica, anche se veramente rompiscatole, e allontanava la sua Kalie… ecco la sua… sì perché è così. Non può essere di nessun altro.

 Quindi mia cara Lily, non puoi portarmela via! Oh oh oh!!!” ecco era diventato pazzo.

 

In effetti lei non era molto giusta con James, cercava di allontanare Kalie da lui solo perché pensava che lui fosse una persona odiosa e spocchiosa. “Ma chi si crede di essere? Non mi conosce neanche….” Pensò tra sé e sé. Mancava una settimana al ritorno a Hogwarts, e un po’ per scappare dalla famiglia che lo additava per essere andato a Grifondoro, un po’ per stare insieme, Sirius sarebbe arrivato quel giorno, lo stesso del ritorno di Kalie. Chissà cos’avrebbe fatto? Sarebbe salita di corsa nella sua stanza ed avrebbe spalancato la finestra dicendo “James! Sono tornata!” sorrise al pensiero. Ma gli venne da ridere a pensare alla faccia che avrebbe fatto una volta vista la figura di Sirius accanto alla sua affacciata alla finestra, pronto a prenderla in giro, ma lui l’avrebbe difesa. È questo che si fa, no? Si difende ciò a cui si tiene.

 

Ecco il suono del campanello, non può essere Kalie. Lei salterà dalla vicina finestra, se proprio vuole abbracciarlo. Non prende mai la strada più semplice. Come previsto, era Sirius, che dopo qualche minuto di saluti e presentazioni con i genitori, era entrato nella stanza di James.

 

“Ehilà amico! Sono arrivato finalmente! Tua madre mi ha travolto con la sua parlantina, ma è molto gentile. Per un attimo mi ha ricordato Diggory, ma lei non è così disponibile” Sirius ghignò “Mi ha detto che mi devi mostrare la stanza… ma perché fissi la finestra di fronte?”

“Così, è chiusa già da una settimana. Mi chiedo quando si deciderà ad aprirsi…” si voltò verso l’amico e gli sorrise “forza seguimi, ti aiuto a portare il baule” prese un lato di questo e si mosse, mandando avanti Sirius che non capiva le parole dell’amico, non sapendo a chi appartenesse la stanza davanti, una volta uscito dalla porta si imbatté in una folta chioma biondo-cenere.

“ehi James, qui c’è una parrucca che vola!” rise Sirius, e la parrucca si girò verso l’alto. Una bimba dagli occhi castani e la bocca sporca di panna sorrise.

“Ciao! Tu devi essere Sirius, io sono Sharon, la sorellina di James! Vuoi un dolcetto?” tese la mano mostrando un dolcetto alla panna mezzo morsicato ed una finestrella al posto dell’incisivo di sopra.

“Immaginavo fossi tu, no ti ringrazio. Magari più tardi ok?” le scompigliò i capelli.

Emh… non so se te ne sei accorto ma il tuo baule pesa, amico! Ti muovi o no?” disse James. Poi raggiunsero la stanza accanto, tra quella di James e quella di Sharon, e prima di chiudere la porta sentirono un “Sharon! Hai rubato un altro dei miei dolcetti alla panna?” della madre e una risatina cristallina della bimba.

“Ha due anni in meno di noi giusto? È molto… vivace e golosa a quanto ho capito, eh?” rise Sirius.

“Credo sia colpa mia, le do sempre troppi dolci, ma come si fa a resisterle?” sorrise dolce James “ecco il tuo letto, ti piace la tua stanza?”

“Molto! Meglio della mia, almeno. Sai che per dispetto ai miei ho messo dei poster di ragazze babbane?” rise all’idea. “e ho anche fatto un incantesimo di adesione permanente” di nuovo una risata, seguito dall’amico.

“James! James! È tornata! Corri vai in camera!” disse la voce di Sharon.

“eh?”chiese confuso Sirius, ma James improvvisamente aveva smesso di ridere e si era diretto fuori dalla camera. Così decise di seguirlo, vide la bimba aggrappata alla mano di James che saltellava, ora verso la finestra. James si era seduto sul letto, ancora serio, seguito da Sirius confuso.

Come previsto la finestra si spalanca ed una voce, vagamente familiare a Sirius, chiamò:

“James! Sono tornata!” lui si era alzato di scatto improvvisamente con un sorriso stampato in faccia, e si era diretto verso la sua finestra.

“Kalie! Ce l’hai fatta a tornare! No! No no no no no!!! Non ci provare! Non lo fare… Kalieeeeeeeeeeeeeeee!!!” troppo tardi, lei si era arrampicata sulla finestra e si era buttata tra le braccia di James facendolo cadere all’indietro, scoppiando entrambi a ridere giù per terra. Sirius guardava la scena senza riuscire a dire nulla, non si sarebbe mai aspettato di trovare Kalie nella casa accanto.

“E’ inutile che continui a dirmi di non farlo se sai che lo faccio comunque!” la ragazza si tirò su ancora abbracciata a lui. “Mi sei mancato e…” alzò lo sguardo verso Sharon, non vedendo ancora Sirius, le due si guardarono dritte, fisse negli occhi, poi Sharon sorrise mostrando il dentino mancante. Pian piano Kalie diventò più rosea, e di slancio abbracciò anche la bimba “Sharon! Mia piccola tesora! Mi sei mancata ancora di più tu!”

Anche tu mi sei mancata” ricambiando l’abbraccio “vuoi un dolcetto?” tendendo lo stesso dolce ancora più mangiucchiato.

“No ti ringrazio…” lasciò Sharon e si alzò in piedi, e sentì una voce arrivare dalla sua finestra. “Kalie? Sei viva? Che fine hai fatto? ma sei pazza a fare cose del genere?”

Accadde tutto in un attimo, lei in piedi girata verso il letto, James si era tirato su e sentita la voce si era girato, pensando che fosse la sig.ra Diggory. Ma era Lily, che si ritrovò faccia a faccia con James. Sirius che fissava Kalie, un po’ divertito. Calò il silenzio per tre secondi nei quali Sharon si guardava intorno confusa.

“TU?!?!?!?! COSA DIAVOLO CI FAI QUI?!” un unico coro di voci. James e Kalie si girarono l’uno verso l’altra “Hai invitato quello/a là qui? Ma sei impazzito/a?” ecco il loro peggiore timore, doveva dirglielo prima che lo potesse scoprire da solo/a.

“L’ho invitato per stare qui l’ultima settimana, mi sembrava un’idea carina… la tua è stata un’idea pessima invece” disse James con aria contrariata.

“A me sembra l’esatto contrario… beh.. vorrà dire che ci vedremo in giro, non ho alcuna intenzione di passare più del necessario con quello là…” disse Kalie in risposta con aria dura.

“Che cosa?!” alzò lo sguardo verso Lily e la guardò storto, sguardo che Lily ricambiò “sei proprio una stupida Kalie… torna in camera tua… ma ti conviene passare dalla porta, non ci sono io di là a prenderti.”

“Perfetto! Lo farò! Ma solo perché voglio salutare i tuoi genitori…” detto ciò sparì, senza un sorriso, fatta eccezione per quello rivolto a Sharon. “Perfetto… davvero perfetto…” disse James prima di buttarsi sul letto.

Dalla finestra di fronte, Lily era scomparsa, e Sharon aveva preso per mano Kalie e l’aveva seguita.

“James… è solo Diggory, perché te la prendi?” disse Sirius seduto accanto. “non ti sei ancora accorto di quanto sia matta? Cioè… ma hai visto che si è lanciata dalla finestra?” ma lui non rispose. Il moro sospirò “sei strano…”

“Sei tu che sei strano, non ti accorgi di quanto sia meravigliosa? Si fa in quattro per trovare il tempo di vederci, cercando di non escludere Evans. E cercare il tempo per stare con lei senza ferire me…” si rigirò per guardare in faccia Sirius.

“Semplicemente mi diverto a prenderla in giro… si accende subito, ma credo lo faccia solo con me.” Alzò lo sguardo “pensi che mi odi?”

“Certo che no!” rise James “ si diverte anche lei! Secondo me lei non sa cosa sia l’odio…” gli scappò un sorriso a pensare a lei. “è unica…”

“Secondo me tu la vedi troppo perfetta… tutti hanno i loro difetti. Disse lui.

“Lo so, ma è unica anche con i suoi difetti no?” lo guardò, stava cercando di fargli capire cosa provava per lei, ma forse Sirius era troppo tardo su certe cose.

“Ah ah ah! Se non ti conoscessi bene direi che ti piace, ma non è proprio possibile. Lei non è la tipa per te!” rise il moro “Meriti di meglio amico!” ma aveva uno strano sguardo mentre diceva questo. James abbassò lo sguardo e poi riprese a ridere, un po’ sforzato.

Ma mi può piacere lei? È…” si bloccò “è la mia migliore amica…” disse quasi in un sussurro. “Ancora più perfetto… mi piace la mia migliore amica…” pensò guardando in basso. Non si era mai trovato in una situazione peggiore, ed ora sperava solo che la settimana passasse il prima possibile, non poteva certo lasciare sola Evans, perciò sarebbero stati distanti in quel periodo no? Per la prima volta in tutta la storia dell’insegnamento, uno studente non vedeva l’ora che ricominciasse la scuola.

 

 

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In effetti, il tempo passò molto in fretta in quella settimana, l’arrivo dei gufi, la spesa a Diagon Alley, il gufo di Kalie:

 

“Caro James,

Mi dispiace per l’altro giorno.. abbi pazienza, Lily è mia ospite e devo stare con lei. Al ritorno a scuola torneremo a chiacchierare come sempre, se non di più… lo sai che mi manchi?

Bacini ***,

Kalie”

 

 

Arrivò così il giorno della partenza per Hogwarts. Alla stazione di King’s Cross arrivarono tutti insieme e davanti al binario 9 ¾ salutarono i loro genitori e la piccola Sharon, che sarebbe arrivata solo l’anno dopo in quella scuola.

Salirono sul treno uno ad uno, con un compromesso per tutti, almeno durante il viaggio sarebbero stati tutti insieme, anche con Remus e Peter, che ancora Kalie non aveva avuto modo di conoscere bene.

Una volta trovato lo scompartimento adatto si sistemarono, Kalie e Remus vicino al finestrino l’una di fronte all’altro, accanto a Kalie, James e di seguito Peter. Di fianco a Remus c’era Sirius e di seguito Lily ed Alice. Il povero Peter venne spiaccicato addosso alla porta poiché James voleva sdraiarsi poggiando la testa sulle gambe di Kalie, con non poche proteste di una lei imbarazzata. Il viaggio in compenso fu tranquillo. James e Peter russarono rumorosamente per tutto il viaggio, Sirius fu silenzioso per tutto il tempo a parte qualche battutina rivolta a Kalie. Lily e Alice chiacchieravano tranquille tra di loro, mentre Kalie passò delle ore a mangiare cioccolata insieme a Remus e a parlare dei suoi effetti benefici. Il che per lei era abbastanza divertente, perché le avevano sempre detto che la cioccolata attentava alla vita delle persone. Alla vita intesa come parte del corpo, ovvero superciccia-mode-on.

Una volta arrivati ad Hogwarts si divisero, con grande dispiacere di James che si lamentava, ma non potevano certo entrare in sette in una carrozza e dopo il banchetto di inizio anno, non si incontrarono più poiché si buttarono immediatamente nel letto a riposare. Si sarebbero visti tutti quanti solo il giorno dopo, durante la prima ora del mattino, Pozioni con il professor Lumacorno.

 

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Nei mesi seguenti molte cose cambiarono. L’improvviso avvicinamento di Kalie e Remus, l’irritazione poco velata di James e quella inspiegabile di Sirius, forse perché ora Kalie lo ignorava completamente, Lily e Alice che ridacchiavano ogni volta che scorgevano il gruppo dei quattro ragazzi.

 

Ma insomma ragazze! La volete piantare?” disse Kalie guardando le due di sbieco “anche se vado d’accordo con Remus, non vuol dire che mi piaccia!” sospirò dopo l’ennesima risatina post passaggio vicino al gruppetto di James.

“Guarda mia cara, che non ci sarebbe niente di male – la guardò con sufficienza la rossa – è il più decente tra i quattro, almeno per quanto riguarda la decenza di comportamento!”

“E poi è così affascinante…” Alice si voltò all’indietro per guardare le spalle dei futuri Malandrini “anche se il più carino è Sirius!” voltandosi verso Kalie  “a dirla tutta ti vedrei meglio con lui”

“Che cosa?!” quasi si mangiò viva la povera Alice che rideva divertita “con quell’essere là?! Neanche morta, mi metterei con lui” scosse la testa la castana.

“In più devi stare attenta a quello che dici quando Potter è nei paraggi, Alice!” sorrise maliziosa Lily.

Che vuoi dire?”

“Beh… potrebbe prenderla male, sentire queste cose. Potrebbe… essere geloso” sorrise divertita, spostando lo sguardo su Kalie “anche per quanto riguarda Remus Lupin

“Continuo a non capire…” stavolta fu Kalie a parlare. “in che senso geloso? Della mia amicizia con Remus? E allora che c’entra Black?” la guardò con aria sempre più interrogativa.

“Kalie, quanto sei ingenua! Non ti sei accorta che James si comporta… in un certo modo con te?” rise la rossa. Ma vedendo il volto totalmente confuso dell’amica continuò “Andiamo, non ti sei accorta di piacergli?” Kalie cercò di capire al meglio le parole di Lily e quando le comprese si mise a ridere.

“No ti sbagli di grosso, non è possibile! James è il mio migliore amico” scosse la testa e guardò verso Alice “anche tu la pensi come lei?”

Emh… Kalie, guarda in faccia alla realtà: è geloso, ti abbraccia non appena ne ha la possibilità, ha addirittura iniziato a difenderti da Black!” stavolta fu Kalie a girarsi, ma non vide più le loro figure. Probabilmente si erano diretti verso la Sala Comune.

“Secondo me non è così…” abbassò lo sguardo. No, non poteva essere, sarebbe stato tutto troppo complicato. Loro erano amici, da sempre! Non voleva che niente rovinasse il loro rapporto, ma che davvero lui era geloso? Davvero lei gli…

“Forza andiamo in Sala Comune!” la interruppe dai suoi pensieri l’amica sorridente dagli occhi smeraldini, prendendo entrambe per mano ed iniziando a correre. Senza neanche accorgersene, si ritrovò a ridere insieme alle due, andando veloce verso le scale. In un attimo intravide James, i loro sguardi si incrociarono per un solo istante, lei gli sorrise dolce e poi salutò Remus, sorridente anche verso di lui. James lo notò e Kalie non potè fare a meno di sentire una stretta al cuore quando, rincontrando lo sguardo di James, notò un leggero velo triste.

“No… non è possibile” sussurrò lei fermandosi insieme alle due davanti alle scale.

 

 

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Giornata storta. Per lui, irritato come non mai dal comportamento di alcune persone. James se ne stava in disparte da giorni, era nervoso specialmente nei confronti di un sorpreso Remus, che oltretutto aveva l’aria particolarmente malaticcia in quel periodo, cosa che continuava a far notare quel piccoletto di Peter e aumentava le preoccupazioni di Diggory nei suoi confronti. E il ciclo ricominciava, le premure di lei verso il ragazzo e la totale indifferenza che dimostrava invece verso di lui, lo irritavano ancora di più, e il non sapere perché peggiorava la situazione. Colpa sua, di quella ragazzina, che faceva aumentare il distacco di James. E le frecciatine verso Remus. Quindi rieccoci qui, quello stupido ciclo continuava. E tutto per lei.

“Stupida!” disse infine Sirius, guardando di sottecchi Kalie.

“eh? Detto qualcosa Sir?” disse l’amico dai capelli scompigliati, risvegliando lui e sé stesso dai pensieri.

“No, niente…” altro sguardo verso la ragazza che scriveva sul tema di Trasfigurazione, ridendo con Lily. Sfortunatamente non aveva sentito, almeno si sarebbero messi a litigare ed il periodo di indifferenza sarebbe finito, ma niente.

“Ehi Sirius!” Peter si mise davanti al ragazzo, in mezzo alla traiettoria visiva verso la castana “perché non mi fai rivedere nuovamente il giochetto dell’altra volta? Quello con la bacchetta!” disse guardandolo con occhi brillanti ed acquosi.

“Non ti sei ancora stancato?” sospirò annoiato il moro tirando fuori la bacchetta e facendo spruzzare alcune scintille rosse e oro da essa, questa volta più luminose e grandi. Kalie che alzò lo sguardo verso di lui sollevando un sopracciglio.

“Il solito spaccone…” scosse la testa la ragazza, sorridendo ora verso Lily. Bingo! Pensò Sirius.

“Hai detto qualcosa, Diggory?” spostando con il braccio un Peter un po’ deluso dal gesto.

“Sì, che sei uno spaccone” ribadì la ragazza, catturando lo sguardo di James e Peter, mentre Remus continuava a leggere tranquillamente.

“Meglio essere spacconi, che stupidi pericoli pubblici” le sorrise con aria di sfida. Lei si alzò e si diresse verso di lui. “non fare movimenti troppo bruschi o potresti rompere qualcosa, con la tua delicatezza da elefante!” lei lo guardò storto chinandosi leggermente verso di lui a braccia incrociate.

“ah si?! Per tua informazione io sono leggiadra come una farfa… ehi James che ti prende?” quest’ultimo l’aveva interrotta prendendola per un braccio e trascinandola fuori dal ritratto sotto gli sguardi stupiti degli altri e quello irritato e sbalordito di Sirius: si stava divertendo, perché gli stava portando via l’unico momento divertente di tutta la settimana?! Una volta fuori, James si intrufolò in un corridoio privo di quadri.

Cosa c’è?” gli disse lei guardandolo incredula. Di nuovo lo sguardo dell’altra volta negli occhi di James, un po’ triste, con qualcosa in più stavolta, era serio. Determinato.

“Ti…” abbassò il viso ora imbarazzato “ti piace Sirius?” era quasi un sussurro, ma lei lo sentì chiaramente e sbattè le palpebre un paio di volte sorpresa, prima di guardarlo sconvolta. Possibile che negli ultimi mesi l’avevano accoppiata a tre dei quattro ragazzi del gruppo?!

“Ma che diavolo stai dicendo?! Come ti viene in mente, scusa?” rise ora la ragazza.

e allora… Remus?” sempre più imbarazzato, ma guardando ora Kalie.

“No James, ma si può sapere che ti prende?”

“Non… ti piace… nessuno dei due?”

uff… Remus è solo un amico, e Sirius è solo tremendamente irritan…” di nuovo venne bloccata dall’amico che l’abbracciò “…te! James, che fai?” disse arrossendo. Silenzio. Lui non mollava la presa dalle spalle di lei, imbarazzata e confusa. No, non era possibile… cosa gli prendeva?

“E’ che tu… tu mi piaci Kalie!” spostò leggermente la ragazza e le diede un leggero bacio sulla guancia prima di allontanarsi da lei e sparire nuovamente dietro al quadro della Sig.ra Grassa , lasciando la ragazza con gli occhi spalancati e la testa con tremila immagini confuse.

 

 

Ed ecco la fine del nuovo capitolo! Lo so, non è lunghissimo ma non sono riuscita a trattenermi dal concluderlo così ^^

Spero che vi piaccia! Commentate numerosi! A presto con il nuovo capitolo!

 

Hikary: grazie per la recensione, sono contenta che ti piaccia! Come puoi vedere, i disastri non vengono mai da soli per la povera Kalie, che sembra amata da tutti ma… chissà! XD kisses a presto!

  
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