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Autore: Gwenny Shepard    11/08/2013    3 recensioni
Per chiunque la conosca, Rose è una ragazza davvero fortunata,
chi può dire di abitare con la propria sorella, nonchè migliore amica, a New York, a soli 16 anni?
Nessuno però sa che la sua vita cambierà presto,
sarà la fine o l'inizio di qualcosa di speciale?
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Non feci caso al tempo che stavo passando lì dentro, non me ne curavo minimamente, l'importante era scaricare la tensione.
Qando finalmente posai la pistola e tolsi le cuffie, mi accorsi di non essere sola.
-Da quanto sei qui dentro?- chiesi,
-Ti sei calmata?- chiese lui,
-Ho detto, da quanto sei qui dentro?-
-A quanto pare no.. Però sei migliorata molto nel tiro.. Dovremmo farti arrabbiare più spesso!- disse ridendo e avvicinandosi, io presi la mia pistola e feci per uscire, ma lui si piazzò davanti la porta esclamando
-Nonono con quella, e in queste condizioni, non vai da nessuna parte, devi calmarti!-
-Per quanto voglia uccidere qualcuno e distruggere questo dannato posto, non sono così stupida e incosciente da farlo per davvero, ma forse potrei iniziare con te se non mi lasci passare! Perciò levati di mezzo!- gli ringhiai,
-Non lo farai!- rispose lui porgendomi una mano per dargli la pistola.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ci sono io qui ok?
Mi svegliai in un letto a baldacchino con coperte e veli bianchi, anche le pareti sembravano bianche ma quando aprii bene gli occhi mi accorsi che c'era una sola parete color crema, le altre erano finestre enormi che si affacciavano su New York, anche se non si sentiva la caciara NewYorkese .
Mi alzai per vedere meglio, eravamo come minimo al 50esimo piano, ecco perché si sentivano pochi rumori. -Andrè?- esclamai scendendo le scalette che portavano al resto dell'appartamento.
Nessuno rispose così mi diressi verso l'isola della cucina per fare colazione. Aprii il frigo ma non c'era nulla solo due bottiglie di latte, una andata a male, l'altra appena iniziata. La presi e ne scaldai un po' in un pentolino che sembrava non essere mai stato usato. Nel frattempo aprii un po' di credenze alla ricerca di qualcosa da mangiare come un pacco di biscotti o almeno cereali, quando aprii un armadietto che conteneva un enorme collezione di coltelli, non sapevo se fossero da cucina o se fossero stati usati anche per altro, non sapevo neanche se fossero mai stati usati! Poi sentii qualcuno giocare con la serratura della porta d'ingresso, dato quello che era successo la sera prima e dato che Andrè non c'era, presi un coltello e mi nascosi dietro l'isola della cucina.
Quando finalmente riuscì ad entrare aspettai che mi sorpassò e poi di sorpresa gli saltai sulla schiena puntandogli il coltello alla gola ed urlando
-Chi diavolo sei e cosa volete da me?!!!!!!- l'uomo mi prese per le braccia e mi buttò sul divano, però riuscii a graffiarlo con il coltello su un braccio.
-Ma che diavolo ti passa per la testa Rose!- esclamò Andrè mentre cercava di fermare il sangue,
-Non sapevo che fossi tu!- dissi alzandomi e correndo verso il lavandino per aiutarlo. -Dopo ieri pensavo fosse ancora uno di quegli uomini... Peró anche tu potevi lasciare un bigliettino no?-
-Credevo ti saresti svegliata più tardi, ero andato a prendere qualcosa per colazione pensavo avresti avuto fame!- disse indicando un caffè e un sacchetto con dei cornetti che aveva poggiato sul piano vicino al lavandino.
-Oh.. Si infatti hai il frigo vuoto! Si può sapere che mangi?-
-Io.. sto sempre fuori... E poi non sono cose che ti interessano!- intanto il latte stava uscendo dal pentolino affocando i fornelli, -Hai intenzione di mandarmi a fuoco la cucina!- commentò lui,
-Bhè sai mi annoiavo!- risposi sarcastica spegnendo il fornello e cercando qualcosa per pulire,
-Secondo sportello, ultimo ripiano a destra!- Dopo aver pulito i fornelli, mi offrii di fasciargli il braccio anche se sembrava già stesse guarendo,
-Comunque non hai ancora risposto alla mia domanda..-
-Rose.. Ti prego basta..-
-No! Io voglio saperlo! Non mi importa dei rischi e non dovrebbe interessarti se non interessa a me!- mi prese il viso con la mano libera, avrei giurato di non provare nulla per lui, insomma non mi piacciono quei tipi di ragazzi, ma quando mi toccò senti uno strano brivido.. O forse era solo paura..
-Rose devi fidarti di me.. Non vuoi saperlo..- disse guardandomi negli occhi, erano bellissimi, verdi, e guardandoli da così vicino davano la sensazione di stare a guardare l'infinito.. Quando mi ripresi dai miei pensieri esclamai
-Io.. Io voglio saperlo Andrè! E se non hai intenzione di dirmelo tu allora andrò a chiederlo a mia sorella!-
-Ahahahah non lo farai!-
-E cosa me lo impedisce? Tu? Ahahah non credo proprio!-
-No! Io ci proverò ma se non ci riuscissi e tu andassi a cercare tua sorella, prima che arriverai a lei sarai già morta!- concluse lui ridendo -Ed ora finisci questa fasciatura e andiamo dagli altri!-

Il viaggio in macchina fu lungo ma silenzioso. Nessuno dei due aveva qualcosa da dire o forse nessuno dei due ne aveva il coraggio.
-Oooh finalmente! Dove diavolo eravate finiti?- esclamò Anne quando aprimmo la bianca porta d'ingresso della villa che avevo capito essere il quartiere generale, e anche la casa del resto della.. Banda? Oh non saprei come definirli!
-Andrè puoi venire un'attimo di sopra?- disse Josh affacciandosi alla balconata sopra le scale,
-Arrivo subito!- rispose Andrè mentre tornava alla macchina a prendere le mie valigie.
-Eii se devi andare vai faccio da sola! Soprattutto con il braccio in quello stato!- gli dissi io raggiungendolo,
-È solo un graffio! E tanto se devo salire su porto le tue valigie con me!- commentò senza neanche degnarmi di uno sguardo. Odiavo quel tipo di comportamento! Come se lui fosse un dio! Ma chi si credeva di essere?
-Fa come ti pare!- dissi con tono arrabbiato accompagnato da una camminata sostenuta.
Anne mi aiutò a sistemare le mie cose nell'armadio, era immenso e lei decise di sistemare tutto per colore mischiando le mie cose alle sue, "tanto ce le presenteremo di sicuro!" Aveva detto, io avevo concordato, oltretutto lei aveva dei vestiti e scarpe niente male!
-Senti ti dispiace se vado un'attimo da mio fratello e Josh a vedere come vanno le cose?-
-Andrè è tuo fratello?- dissi incredula
-Ehm si!- rispose lei ridendo
-Non vi somigliate affatto! Tu sei molto gentile e disponibile, lui è completamente l'opposto! O forse non gli piaccio e si comporta così solo con me?-
-Ma no, è solo che... Non gli piace molto la sua vita..-
-C-cosa? Ha una mega villa, un'attico favoloso al centro di New York, tutte quelle macchine e..? Cos'ha la sua vita che non va?- chiesi sbalordita
-È più complicato di come sembra.. Comunque.. Posso andare?-
-Oh Sisi certo!- conclusi.

Quando finii uscii nel corridoio e mi affacciai alla balconata guardando gli ragazzi che giocavano alla play, poi mi girai e mi ritrovai davanti la camera in cui erano Andrè, Josh ed Anne.
-Andrè Devi raccontarle tutto!-
-No!-
-Andiamo qual'è il problema?!-
-Il problema è che rischia troppo! L'hai vista la sua reazione al video? Come pensi reagirebbe se le dicessimo tutto? Ci serve solo come esca! Angel tornerà vedendo che abbiamo la sua adorata sorellina!-
-Oppure, la alleniamo e le facciamo compiere la profezia! Fanculo Angel! Al compiersi della profezia morirà con loro!-
-E se non fossero loro le gemelle della profezia?! Morirebbero così, per nulla?-
-E se invece fossero loro? Per un momento pensa a noi Andrè! Se fossero loro avremo delle vite finalmente normali! Potremmo avere delle famiglie senza aver paura di creare dei mostri! E non dovremmo più vedere morire chi amiamo!-
-Hai detto bene: se! Non siamo sicuri!-
-E allora proviamoci!-
-Non posso ucciderla inutilmente hai capito?-
-Ma che diavolo ti prende?! Ora hai paura di uccidere? Quante volte abbiamo ucciso per questa fottuta maledizione Andrè? Adesso provi ribrezzo? Ti senti in colpa?! Bhè è lei l'unico modo per smettere!-
-Josh io non posso ucciderla! Lei..-
-Ragazzi..- provò a dire Anne guardandomi
-Anne stanne fuori!- urlarono entrambi all'unisono
-Ehm.. Credo che abbiamo un problema..- continuò lei nonostante l'ammonizione. Stavolta la ascoltarono e ne seguirono lo sguardo che ovviamente li portò a me,
-Merda!- urlò Andrè battendo un pugno sulla scrivania. Io me ne stavo lì immobile, perché mi avevano portata li se volevano uccidermi? Perché non mi avevano ucciso e basta? Iniziai a sentire la rabbia circolare nelle vene, non ne capivo il motivo ma ero arrabbiatissima.
-Qualcuno-vuole-dirmi-che-cavolo-sta-succedendo?- dissi scandendo ogni singola parola per assicurarmi di non scordarne dato che non avevo più il controllo di me.
Andrè se ne stava seduto sull'angolo di un letto con la testa fra le mani, Josh abbassò lo sguardo, Anne era incredula del fatto che nessuno si degnasse a parlare.
-Vieni con me!- disse prendendomi per un braccio,
-No! Lasciala! Ci penso io!- le rispose Andrè alzandosi dal letto e prendendomi la mano
-Adesso parliamo ma calmati ok?- disse stringendola forte,
-O..ok!- risposi sentendomi già più rilassata.
Scendemmo le scale e quando ci trovammo davanti al divano i ragazzi si voltarono sbalorditi
-Eii Andrè è tutto a posto? Vi abbiamo sentito urlare.. Sappiamo che le regole dicono "se senti urlare non chiedere e fatti gli affari tuoi" ma..-
-È tutto a posto!- li interruppe lui mentre attraversavamo il salotto.

Mi portò nel giardino sul retro e mi fece sedere sul bordo di una fontana al centro dell'immenso prato verde, tutt'intorno c'erano aiuole con delle rose rosse, in un altro momento sarebbe stato romantico.
Lui rimase in piedi e iniziò a camminare avanti e indietro. Dopo qualche minuto mi stavo innervosendo di nuovo così lo presi per un braccio
-Adesso basta! Parla!- lui mi guardò negli occhi,
-Bene..- iniziò sedendosi accanto a me, -Circa nel 1300 ci fu un'epidemia di peste e alcune famiglie si rivolsero ad una strega in segreto che fece loro un'incantesimo di protezione. La peste passò e tutte le famiglie sopravvissero.
Un giorno, alcuni dei ragazzi, mentre giocavano, rimasero chiusi in una casetta di legno che prese fuoco ma tutti non riportarono neanche una cicatrice. Spaventate queste famiglie cambiarono idea pensando di aver venduto le proprie anime al diavolo e chiesero di nuovo aiuto alla strega che... Come posso spiegartelo... Fece un contro incantesimo che però non ebbe buoni effetti, difatti alcuni tornarono a.. a soffrire, ma altri invece continuavano a guarire. Questi ultimi vennero rinchiusi in una cripta sotterranea sperando che prima o poi sarebbero morti.
Sai, a quei tempi se qualcuno avesse saputo della loro esistenza tutte le famiglie sarebbero state uccise e perseguitati i loro discendenti. Chiudendo i.. I maledetti nella cripta pensarono che il loro segreto sarebbe rimasto tale e che nessuno più ne avrebbe sofferto! Ma non fu così!
Una notte, due gemelli trovarono la cripta dove i primi maledetti vennero rinchiusi. Avendo vissuto per tanto tempo in un piccolo spazio i giovani litigavano tra loro e finivano per combattere così avevano sviluppato grandi capacità di difesa. La cosa "affascinante" fu che la loro età rimase immutata. Comunque dopo esser stati liberati "I maledetti" si abituarono alle nuove usanze e alla nuova epoca, si sposarono, ebbero delle famiglie. Alcuni dei loro discendenti assunsero le loro stesse capacità e anche loro divennero immortali. Per precisare prendevano il "gene" il primogenito di ogni generazione. Quando poi le loro famiglie morirono alcuni tra i primi "Maledetti" si fecero altre vite, e presero il nome di angeli perché la gente continuava a vederli immutati nonostante passassero gli anni e iniziarono a chiamarli così. Altri fondarono un.. Un ordine segreto.. E diventarono così i "Guardiani", il loro compito è quello di offrire una casa a tutti i loro discendenti che.. Che non vogliono essere Angeli!- io lo ascoltavo affascinata sembrava una di quelle storie che si raccontano ai bambini per mettergli paura, ma si vedeva che era serio.. -Però in tutta questa storia c'è una parte.. Una parte molto.. Macabra.. Quando vennero liberati, poiché affamati.. Si.. Si cibarono dei gemelli.. E questo per loro fu una maledizione perché da quel giorno dovettero cibarsi di carne umana per trovare la forza di vivere.. Però col passare del tempo.. I guardiani e i loro discepoli riuscirono a resistere e a sopravvivere anche solo con il sangue umano, mentre gli angeli continuano ad "onorare le loro origini" e a cibarsi di innocenti..-
-Mio dio..- furono le uniche parole che uscirono dalla mia bocca, quasi come un lamento..
-Lo so- riprese lui abbassando gli occhi, -Ma c'è una profezia che dice che quando il bambino ad ereditare il gene saranno gemelli la maledizione potrà essere spezzata con il sacrificio di uno dei due..-
-Angel ed io siamo gemelle...-
-Si ma di questa leggenda ne sanno solo i guardiani.. Gli angeli sanno dell'esistenza di una ragazza il cui sacrificio permetterebbe loro di tornare umani..- continuò lui -È già successo in passato che nacquero gemelli portatori di gene, ma si trasformarono prima che potessero essere uccisi..-
-Che significa "si trasformarono"?- chiesi
-I portatori di gene finché non bevono il sangue di uno dei primi maledetti non sono sottoposti alla maledizione, e infatti i guardiani istituirono delle leggi per le quali i portatori di gene dovevano essere trasformati solo se in punto di morte..-
-Perché dici "dovevano" e non "devono"?-
-Perché gli angeli non rispettarono questa legge e nacque così la guerra tra Angeli e Guardiani..-
-E voi cosa siete? Guardiani, discendenti o..-
-Angeli? Ahahah no affatto! Alcuni di noi sono discendenti.. Poi ci siamo io Josh ed Anne.. Noi siamo tre dei primi maledetti.. E stiamo dalla parte dei guardiani solo per.. Per l'alimentazione..-
-Quindi voi.. Siete una specie di vampiri?-
-Ahahhaha no i vampiri non esistono! Che ti dice il cervello?-
-Oh giusto che mi dice il cervello!- risposi io sorpresa della sua risposta e anche un po' offesa incrociando le braccia e alzandomi, -Dai vieni qui!- disse lui alzandosi e tirandomi a se, che cosa aveva intenzione di fare? Voleva bere il mio sangue? Voleva portarmi dai guardiani? Voleva uccidermi?
-Non voglio ucciderti, ne bere il tuo sangue, voglio solo abbracciarti, insomma hai appena scoperto di essere un mostro.. Serve un po' d'affetto?- chiese lui mettendomisi davandi e allargando le braccia,
-Ti faccio pena?- risposi io ancora più infastidita,
-Bheee..- lo fulminai con lo sguardo e iniziai a camminare verso la casa, lui mi corse davanti impedendomi di andarmene -Daii scherzavo! Come sei permalosa!-
-Ah pure?- risposi cercando di sfuggirgli e passare avanti, lui mi prese per le spalle,
-Mi dispiace ok? Non sono una di quelle persone sentimentali, proprio non ci so fare con queste cose, ti ho detto quello che dovevo dirti.. Per me sarebbe dovuta finire li.. Ma ti ho visto.. Un po'.. Beh dopo la tua reazione al video.. Ho pensato che..- mi sentii quasi svenire, la paura stava prendendo il sopravvento.
Di solito a quel punto sarei scoppiata a piangere, ma quella volta solo persi le forze,
-Ehy ehy ehy!- fece giusto in tempo a prendermi per i fianchi e stringermi a se -Ci sono io qui ok?- mi sussurrò.

 












 

Saaaalve a tutti questo spazio è dedicato all'autrice e ai ringraziamenti:
Tadaaaaaaaaaaa! 

Che ne pensate??? Ho chiarito la maggior parte delle vostre domande? 
So che fa un po' schifo come storia e mi merito qualsiasi commento negativo..
Spero comunque di non aver deluso chi la segue e che


ringrazio come sempre


-Riveer
-AriannaAndretta
-Ali_13
-Simo14 

per aver messo questa storia tra le seguite e spero di non averle deluse con questo capitolo!

-AriannaAndretta
per averla messa tra le preferite

-Ali_13 
per averla recensita!

Hope you'll enjoy! 
Baci Baci
:*


 

  
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