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Autore: You only live once_    11/08/2013    9 recensioni
"Chi sei?" le domandò ingenuamente la piccola. [..]
"Cercavo Zayn, sono una sua vecchia amica"
la donna annuì rasserenandosi, e spostandosi dall'arco della porta.
"Entri, Zayn sarà a casa a momenti"
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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' A volte mi sembra di violentare il silenzio col tuo nome. Altre volte, il tuo nome violenta i miei silenzi. '








Ero tranquillamente sul divano a vedere la tv quando il suono del mio cellulare mi ridestò da quel torpore.
Grugnii infastidita quando realizzai che l’avevo lasciato in cucina, così dovetti alzarmi e raggiungerlo per rispondere. 
“Pronto?” risposi prima di schiarirmi la voce, dopo aver realizzato quanto suonasse annoiata.
Non avevo nemmeno letto da parte di chi fosse la chiamata, ma l’avrei scoperto in una manciata di secondi.
“Em? Emma?” la voce allarmata della mia persona preferita al mondo, mi mise uno stato di agitazione addosso che non avevo mai provato.
“Niall! – fu la mia prima esclamazione di sorpresa –  Nialler amore che succede?” cercai di mantenere la calma, ma sentire il suo respiro affannato dall’altro capo del telefono non aiutava.
“Ti prego vieni qui, Emma vieni qui” mi supplicò, potevo giurare che era sul punto di piangere, in sottofondo si sentivano un casino di voci.
“Dove? Dove sei Nialler?”
chiesi, guardandomi intorno cercando con gli occhi le chiavi della macchina.
“A scuola di Zayn, ti prego corri” supplicò ancora, non me lo feci ripetere una terza volta che attaccai e mi precipitai dal mio migliore amico.
Andai all’ingresso, indossai le scarpe e dopo aver afferrato la borsa mi precipitai fuori di casa, scavando in essa alla ricerca delle chiavi.
Quando le trovai mi gettai in macchina e partii a tutta velocità verso quell’edificio che avevo conosciuto poche settimane prima.
Fortunatamente quella mattina avevo deciso di non spogliarmi tornata dal supermercato, quindi avevo ancora indosso gli jeans e una canotta, i capelli lunghi sciolti mossi e disordinati sulle spalle. Quando iniziai ad avvicinarmi all’edificio mi si gelò il sangue nelle vene, secondo dopo secondo.
Lo sentivo congelarsi nei canali del mio corpo, sentivo il mio cuore correre sempre più forte e il fiato mancare sempre di più.
Poliziotti, pompieri, c’era di tutto in quello spiazzale antecedente all’edificio scolastico. Parcheggiai poco distante per poi avvicinarmi a piedi, cercando con gli occhi Niall; lo vidi vicino ad alcuni poliziotti con gli altri ragazzi, non appena incrociò il mio sguardo sembrò trovare un pizzico di serenità.
Gli corsi letteralmente in contro accogliendolo tra le mie braccia non appena gli fui vicina, un grande sospiro lasciò le sue labbra ormai pallide quanto il suo viso. Non ci parlavamo e non ci vedevamo da una settimana esatta, dopo che ebbe lasciato casa mia al seguito di uno Zayn più che infuriato e deluso, non ebbi il coraggio di farmi viva. E nemmeno lui; però sapevamo che qualsiasi cosa fosse successa ci saremo stati l’uno per l’altra. Era così da sempre,e niente avrebbe potuto cambiare tutto ciò.
“Cosa succede?” chiesi senza fiato a Liam che mi guardava con l’ansia negli occhi.
“D-due ragazzi..sono entrati armati..” la voce instabile, gli occhi vuoti.
“Armati..” ripetei per realizzare l’informazione.
“Dov’è Zayn?” chiesi sull’orlo di una crisi di nervi, sapevo già la risposta.
“Dentro” sussurrò Harry, con gli occhi fissi sull’edificio, come se volesse mandarlo in frantumi solo per rivedere il suo amico. Un brivido di paura mi scosse, mentre cercavo di non farmi prendere dal panico e restare quanto più razionale possibile.
“Lou, Lou! – chiamai cercando di attirare la sua attenzione, parlava fitto con un poliziotto – Che dicono?” chiesi, mentre avevo sempre Niall tra le braccia.
“Em – sussurrò un po’ sorpreso un po’ sollevato – il ragazzo, si chiama Troy è stato bocciato l’anno scorso e rischia l’anno anche questa volta. Il problema è che non è solo arrabbiato, infatti è in cura da un’analista per disturbi della personalità, ha un passato difficile. Si è portato dietro Nicholas, un amico della stessa scuola nella sua stessa situazione scolastica” sembrava il più razionale, questa cosa non mi stupì affatto. Di solito infatti eravamo io lui e Liam i più risoluti in queste situazioni, ma questa volta nemmeno Liam pareva riuscire a mettere da parte la preoccupazione ed il panico.
“Cosa vogliono, Lou?” la mia voce tremante, timorosa di una risposta.
“Vendetta, e da chi se non da Zayn? Questo Troy ha un bel problema e ha messo su una sceneggiata. Dentro ci sono tutti gli studenti, i professori e ..Zaynsussurrò il suo nome come se pronunciarlo ad alta voce avesse potuto ricordare a quel ragazzo, che si trovava dentro l’edificio armato, di cercare il nostro amico. “Lilien?” chiesi ancora, ero sicuro fosse lì, per logica.
Lou me la indicò con un gesto del capo, mantenendo lo sguardo fisso su di me. Seguii la direzione incontrando lo sguardo della moglie del mio amico, che già mi stava fissando.  Era preoccupata, indubbiamente, le lacrime ancora gli bagnavano le guancie e gli occhi ma ,quando mi guardò mi gelò sul posto. Se gli guardi avessero potuto uccidere sarei morta stecchita.
“Amore aspetti un attimo? Vado a parlare con i poliziotti?” sussurrai nell’orecchio del mio biondo per sciogliere l’abbraccio.
“No, non mi lasciare” sussurrò stringendomi più forte. “Niallar..” “Non mi lasciare, ti prego. Lui non può morire, non di nuovo, è un incubo.. Emma, Emma ti prego” sussurrava in panico.
“Ha un attacco di panico” sussurrò Liam assente, guardandoci con occhi vacui.
“Amore mio, guardami..guardami” imposi facendomi guardare negli occhi.
Non appena i nostri occhi dello stesso colore e della stessa sostanza entrarono in contatto, mi sentii a casa in una situazione così fuori dalle regole e dalle logiche.
“Ti prego, puoi fare una cosa per me?” lui annuì mentre fissava i miei occhi, come incantato.
“Resta qui, mi tieni sott’occhio. Io vado solo a parlare con i poliziotti. Ti giuro Nialler che risolvo questo casino, Zayn esce di lì vivo, te lo giuro!”
una lacrima gli rigò il volto, ma subito l’asciugò. Gli anni erano passati , ma Niall era rimasto sempre il solito meravigliosa ragazzo, estremamente legato ai suoi amici.
“E respira” gli imposi, prima di allontanarmi.
“Scusi?”
attirai l’attenzione di un poliziotto che mi guardò di sfuggita mentre armeggiava con un qualche aggeggio
“Signorina non è il momento”
mi liquidò.
“Sono la migliore amica di Zayn Malik, il preside, e ho intenzione di capire qual è il vostro piano. Perché voglio vedere il mio amico uscire vivo da quelle mura” imposi seria.
L’uomo mi guardò per un momento, prima di sospirare e grattarsi il mento.
“Non abbiamo un piano per il momento, stiamo aspettando la chiamata del rapitore..se così si può definire” spiegò mortificato.
“Fantastico” sussurrai sarcastica. Tornai dai miei amici, al fianco di Niall.
“Che dicono?” sussurrò Harry.
“Che sono dei coglioni” sputai infastidita dalla loro incompetenza.







' “Tutto è fermo. Dentro gli occhi suoi. Tutto è fermo.
E tutto desidera muoversi, andare oltre, perdersi, schiantarsi, finire altrove, dove non esiste nient'altro che ciò che tanto attendono. 

Tutto è fermo dentro gli occhi suoi.
I suoi occhi sono luci indifese. I suoi occhi sono sale d’attesa.
I suoi occhi sono tenerezza che spaventa.
Dentro i suoi occhi, piccoli prati in fiore che attendono Primavera. ” '






Venti minuti dopo, dato che la situazione ancora non era cambiata, iniziai ad infastidirmi seriamente.
“Mi lasci entrare” pregai ad un’agente.
“Non  se ne parla signorina, è troppo pericoloso” impose con un cipiglio fastidioso.
“La prego” sussurrai frustata.
“Se c’è qualcuno che ha il diritto di entrare quella sono io” sputò Lilien guardandomi schifata, la mia bocca si spalancò letteralmente.
“Allora entra no? Che aspetti?” sputai avvelenata.
“Nessuno può entrare” ripeté l’agente rivolgendosi a Lilien, approfittai della sua distrazione e feci una corsa nell’edificio.
“Signorina, si fermi” mi reguardirono gli agenti.
“Em che cazzo fai?” trillò Louis impaurito. “Emma” l’urlo disperato di Niall fu l’ultimo che sentii ma non li considerai minimamente.
Mi addentrai nei corridoi silenziosamente, passando davanti a decine di classi chiuse.
Solo in un secondo momento mi resi conto che erano chiuse perché all’interno vi erano i ragazzi in ostaggio; mi avvicinai ad una di queste per sbirciare dal vetro, alcuni ragazzi mi videro e allargarono gli occhi così dovetti nascondermi per non farmi scoprire dai rapitori armati. In punta di piedi mi diressi in direzione, dove pensai fosse logico trovare Zayn, è così fu; il problema era il fatto che con lui ci fossero tutti gli insegnanti e gli impiegati, più un altro uomo armato che li teneva in ostaggio seduti a terra. Entrai fregandomene altamente del fatto che il rapitore potesse spararmi, e alla mia vista Zayn sbiancò letteralmente.
“Em”
un sussurro impercettibile che mi arrivò forte e chiaro.
“Chi cazzo sei, come sei entrata” mi urlò contro l’uomo mentre mi sventolava una pistola in faccia. Feci uno o due passi indietro intimorita.
Sono sola, voglio solo che liberi lui”  sussurrai sincera indicando Zayn con il capo.
Te lo sogni bambolina, il preside è il più importante..è la causa di tutto” sputò guardando con rancore il moro.
“Ti prego” supplicare? Si l’avrei fatto, di tutto per salvare Zayn.
“Emma vattene, così come sei venuta. Ti prego” mi disse Zayn mentre iniziava ad agitarsi.
“E tu credi che la lasci andare? Siediti anche tu lì bambolina”
ringhiò spingendomi di fianco a Zayn e gli altri per terra.
Il moro mi fece spazio al suo fianco, aiutandomi a mettere seduta, gli sorrisi timidamente.
“Mi dispiace” sussurrai mortificata “Volevo solo salvarti” lacrime incontrollate salirono inevitabilmente ai miei occhi, ma mi feci forza per non versarle.
“Em è tutto apposto. Sono felice tu sia qui” sussurrò dolcemente prendendomi la mano.
“Andrà bene” mi rassicurò, dov’era finita la mia risolutezza nel portarlo fuori di lì?
“Lasciaci andare” pregai attirando l’attenzione del rapinatore
. “Ti prego..sono incinta” sussurrai ormai in lacrime.
Potrei giurare di aver sentito i muscoli di Zayn contrarsi uno ad uno, anche se gli tenevo solo la mano.
“Ti prego” continuai a persuadere l’omone.
“Non se ne parla, me ne frego del bambino” a quanto pare però non avevo successo.
“Ti prego, ti supplico..lasciaci vivere” pregai disperata. Lui si guardò intorno con il panico negli occhi e poi poggiò i suoi occhi neri ancora su di me.
“Solo tu, esci. Non hai visto niente” disse dandomi il via libera, scostandosi dalla porta. Mi alzai con gambe tremanti, facendo scivolare la mia mano dalla presa di Zayn.
“Lascia che venga con me” sussurrai persuasiva avvicinandomi al rapinatore.
“Emma”
sussurrò Zayn come a volermi impedire di andare oltre e scappare via. Si alzò pronto ad intervenire qualora le cose di fossero messe male.
“Sta giù” ringhiò il ragazzo dagli occhi neri, puntando la pistola contro Zayn, impaurita cercai di restare lucida.
“Giuro che non diremo niente, ci dimenticheremo di tutto. Lasciaci solo andare via”
insistetti.
“Vattene via puttana”
urlò seriamente scocciato dalle mie chiacchiere.
“Non chiamarla puttana, stronzo” urlò Zayn infuriato.
“Non è il momento per fare il protettivo Zayn” ringhiai.
“Non è mai il momento di chiamarti puttana” imprecò serio.
“Smettetela di parlare” urlò l’uomo facendo scappare distrattamente un colpo dalla sua pistola. Il sangue mi si gelò nelle vene, mentre sentivo il mio cuore battere sempre più veloce e poi rallentare spaventosamente.
Percorsi lentamente la stanza con gli occhi, arrivai alla parete insanguinata e feci scorrere lo sguardo fino al pavimento dove giaceva, in una pozza di sangue, il corpo della segretaria di Zayn. Tirai inconsciamente un sospiro di sollievo, mentre Zayn mi tirava avidamente a se stringendomi forte.
“Sh” cercò di rassicurarmi, e placare il mio pianto che non mi ero resa conto di portare avanti. Sentii le voci indistinte degli altri rapitori che decidevano di scappare via, mentre Zayn mi cullava guardando la scena. Scapparono fuori dall’edificio, ma li avrebbero presi dato che era circondato.
Lentamente Zayn mi condusse attraverso i corridoi, rassicurando anche i suoi allievi dicendogli di restare calmi, mentre tutti raggiungevamo l’esterno dell’edificio. C’era un casino inimmaginabile, chi correva di là di chi di qua, ed io mi sentivo completamente persa.
“E’ tutto apposto, ora troviamo i ragazzi” mi sussurrò Zayn avendo capito la mia paura, annuii tremante.
“Zayn” urlò Lilien correndoci incontro, Zayn le sorrise ma lei si gelò sul posto vedendo il modo in cui mi teneva stretta a sé.
Il fatto che non mi lasciò per salutarla, non prendendo nemmeno in considerazione l’idea, la ferì ancora di più. Ma in quel momento non me ne preoccupai, ero troppo scossa.
Zayn le fece segno con il capo di seguirci, ma non so se lo fece o meno. Si mosse ancora un po’ tra la folla prima che quattro paia di braccia ci stringessero, facendomi sentire appieno il calore dei loro corpi. Sorrisi ed iniziai nuovamente a piangere.
“Sono morto dalla paura” sentii Liam sussurrare, mentre gli altri assentivano. Alcuni dottori ci fecero sedere all’interno di un’ambulanza dandoci dei plaid che rifiutai perché avevo caldo. 
“Non ti azzardare mai più a fare una cosa del genere” mi rimproverò Louis preoccupato e con gli occhi lucidi. Scossi il capo mentre continuavo a fissare gli occhi di Zayn, ora seduto di fronte a me, che non lasciavamo i miei mentre Niall mi stava accanto carezzandomi la schiena.
“Va bene?” mimò con le labbra, annuii mentre gli altri erano ignari dei nostri messaggi impercettibili.

Quando dopo poco uscimmo dall’ambulanza per raggiungere le nostre auto e tornare a casa, una scena ci si parò di fronte, e non potemmo far altro se non assistere. I ragazzi che avevano preso in ostaggio un intero istituto uscirono armati dall’edificio, con la rabbia a sfigurare i loro tratti adolescenziali. Guardai ad occhi sgranati lo stesso ragazzo che ci aveva tenuti in ostaggio poco prima, gli stessi occhi color pece ora mi fissavano arrabbiati..era colpa mia. Nemmeno il tempo di registrare i suoi movimenti, che mi sentii i polmoni bruciare mentre l’aria fuggiva via dal mio corpo impedendomi di respirare. Mi accasciai a terra sorretta da bracia forti che mi tennero stratta al proprio corpo. Sentii tutti i sensi e le forze abbandonare lentamente il mio corpo, l’uno dopo l’altro. L’ultima cosa che vidi fu il sorriso soddisfatto del mio assassino, poi il buio. Scuro quanto quegli occhi pece che mi avevano sparato.
 



Un respiro profondo, di quelli avidi come quando esci dall’acqua dopo aver trattenuto il fiato, e poi gli occhi si spalancarono mentre il mio corpo si contorceva in uno spasmo. La luce bianca mi colpì gli occhi facendoli bruciare quanto i miei polmoni. Tempo dieci secondi e misi a fuoco il soffitto bianco ed anonimo che avevo di fronte. Poi la visuale mi fu portata ancora una volta via. Nero pece. 












**
CIAO MERAVIGLIE
Eccomi finalmente, dopo mille peripezie sono riuscita ad aggiornare.
Giuro che sono mortificata per questo ritardo che però, ha una spieazione:
sto avendo grossi problemi con il pc che oggi, dopo mesi, si è deciso a collaborare.
In pratica non capiamo dove sia il problema per cui non sappiamo come risolvere.
Non so, per questa stessa ragione, quando riuscirò ad aggiornare nuovamente,per ora godetevi questo capitolo.
Spero vi piaccia e non vi deluda, data anche l'attesa.
Non è il mio preferito, ma adoro il finale.
Non so se ve ne siete accorti ma lascia in sospeso il tutto..
cosa succede ora?
E' questa la domanda che fate bene a porvi perchè ho in mente tanto di quel casino, chemi dovete stare dietro passo passo
Sarò il più chiara possibile, però voi dovete avere fantasia(?) ahahah
No più che altro dovete solo avere pazienza, perchè ripeto sto pensando a qualcosa di intrecciato
Comunque sia, sto abbozzando anche una nuova ff che per ora non posterò
Mi sembra stupido postare il primo capitolo per poi non sapere se e quadno
potrò aggiornare nuovamente.
In più sto iniziano a scrivermi tutti i capitolo ora che sono ispirata, poi perso l'isprazione e la lascio
Quindi scrivo un bel po', aggiusto il pc, e poi vi rendo partecipi lol
Non so se l'avete capito, ma ultimamente sto scrivendo e postando
ovvero non ho i capitoli pronti e per questo ci metto più tempo nell'aggioranre pc a parte.
Prometto che se mi va il pc, dopo il 15 aggiorno

Però me le fate trovare tante recensioni?
Lo so che vi ho 'abbandonati' ultimamente, ma le vostre recensioni
mi aiutano molto a scrivere..
perchè mi fanno sembrare che tutto questo lavore non è vano

Ora vado
Buone vacanze -che io non ho-
e Buon ferragosto
Un bacione enorme. xx



twitter : @1Dlifeblood (seguo tutti :)

  
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