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Autore: Serpe_    11/08/2013    2 recensioni
Rieccomi qui con una nuova fanfiction, naturalmente su Harry Potter.
Dunque, la storia ha come protagonista una ragazza che non c'è nel mondo di Potter della Rowling. Si chiama Alexandra Ann Mayfire, ha 3 fratelli maschi e crede di essere una normalissima adolescente con problemi di cuore.
La sua passione per la lettura la porterà a scoprire un mondo che non conosceva e si ritroverà catapultata li e ancora una volta dovrà affrontare la morte, ma soprattutto la paura di perdere le persone che ama.
Vi aspetto, leggete e recensite mezzosangue!
Serpe_
Ps: il titolo è provvisorio perchè non mi convince molto :3
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson, Un po' tutti | Coppie: Blaise/Pansy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Escape.
                                                                              Corro perché molto prima che le mie orme
                                                                              svaniscano, forse avrò ispirato qualcuno a
                                                                              Rifiutare la strada facile, a scendere in
                                                                              Pista, a mettere un piede davanti all’altro
                                                                              e ad arrivare sempre alla mia stessa     
                                                                              Conclusione: corro perché questo mi porta
                                                                             Sempre dove voglio andare.(Dean Karnazes)

Caro diario,
Due giorni.
Sono passati solamente due giorni e io voglio tornare la.
Stasera c’è la festa del paese, per fortuna. Almeno posso svignare via da casa senza problemi. I ragazzi staranno con i loro amici, il problema sono i miei, di amici.
Mi dispiace non dirgli la verità, ma è meglio cosi. Devo ancora capire che mondo è quello in cui sto entrando, perciò li proteggerò ad ogni costo.
Oh, Lorcan chiama.
Alex.

Posò penna e diario nel comodino e urlò: “Che vuoi?”
“Preparati che dobbiamo andare! È tardi!” urlò suo fratello dal corridoio.
Si alzò, indossò un paio di leggins e un top color sabbia, con sopra il suo amatissimo cardigan marrone. Stivaletti con il tacco, borsa e via. Fece in tempo ad uscire dalla camera che suo fratello urlò per la venticinquesima volta che era tardi.
**
“Per fortuna vi ho trovati, mio fratello era insopportabile.” esclamò Alex appena vide gli altri.
Si incamminarono tra le bancarelle nel caldo estivo, tra chiacchiere, balli e risate.
“Stasera vai dal bel tenebroso?” sussurrò Sylvie all’orecchio dell’amica.
“Si, ma non so come svignare… mi va bene che Jenna è in giro fino alle 3.”
“E con loro?” chiese indicando con il volto i loro amici.
“Non lo so, troverò una scusa.” rispose lei sconfortata.
La serata passò velocemente, abitare in una cittadina così piccola può essere sia un bene che un male: conosci tutti, ma tutti conoscono te e ciò che succede nella tua vita.
“Tu la devi smettere di bere quella roba” esclamò Andreas ridendo per colpa dell’alcol.
“Maddai, non fare il guastafeste!” ribattè Sylvie ridendo.
“Solo un goccino, promesso” disse la sua anche Vivienne. L’unica che aveva fatto finta di bere era Alex che, voleva approfittare della debolezza mentale degli amici, per svignare.
“Ragazzi, c’è Blake io vado da lui. Ci becchiamo dopo ok?” disse salutando i suoi amici seduti sulla panchina a bordo pista.
“Blake! Ei!” esclamò muovendo in aria la mano per farsi vedere in mezzo alla folla.
Il ragazzo appena la vide, la baciò per poi prenderla per mano e trascinarla lontano dalla confusione.
“Ti va di fare un giro?” chiese lei.
“Ma certo! E gli altri?”
“Stanno bevendo, lasciamoli divertire.” rispose lei sorridendo.
I due passeggiarono cercando di evitare la folla.
Blake stava raccontando qualcosa alla ragazza, ma non ci è dato di saperlo perché la ragazza era assorta nei suoi piani per svignarsela.
“Oh, è tardi. Mia madre mi starà cercando, vuoi che ti riaccompagno dagli altri?” esclamò Blake ad un certo punto, attirando l’attenzione della ragazza.
“Oh, no davvero non preoccuparti. Faccio un giro io.” rispose lei, sorridendo affabile.
“Da sola? Non ci pensare nemmeno, ti riacc…” provò lui, ma fortunatamente lei vide una ragazza.
“Guarda c’è Lisa, è al corso di bio con me. Faccio un giro con lei, ok?”
Seccatisima di dover chiedere il permesso a uno che non è nemmeno il suo ragazzo.
“Ok. Buonanotte tesoro” sussurrò lui baciandola.
La ragazza corse verso la sua amica, ma, non appena Blake ebbe girato l’angolo la salutò dicendole che andava di fretta.
Guardò l’ora, mancavano dieci minuti a mezzanotte.
Non ci sarebbe mai arrivata.
A meno che…
… non avesse preso la scorciatoia. È una strada un po’ buia e deserta, ma doveva sbrigarsi e altre soluzioni non c’erano.
Si incamminò in quella vietta stretta stretta, facendo memore alle mosse di karate che sapeva , si voltava ad ogni minimo rumore, ma evidentemente qualcosa le era sfuggito perché quando si voltò, trovò due uomini a seguirla.
“Ei bella! Vieni qui dai!”
“Vieni con noi!”
Alex si voltò, prese un bel respiro e poi iniziò a correre più veloce che poteva.
Con i tacchi.
La strada rovinata.
Il fiatone.
Gli uomini la stavano raggiungendo.
Svoltò nella via del campanile, deserta anche quella a quell’ora.
Era quasi arrivata, quasi.
Qualcosa le strattonò il cardigan così si voltò tirando un pugno al suo aggressore, che dovette mollarla.
Riprese la sua corsa frenetica, e, proprio quando pensò che non ci sarebbe mai riuscita, si smaterializzò.
Ma, ovviamente, qualcosa andò storto.  
**

Era seduto sul solito tronco vicino al lago ad aspettarla, sapeva che sarebbe arrivata, perciò al suono della smaterializzazione non si voltò.
Passò un secondo.
Due.
Tre.
Quattro.
Ok, c’era decisamente troppo silenzio.
“Che fai? Non saluti più?” chiese Draco al vento.
Ma non ottenne risposta.
“Alex?”
“D..dra…dra..co” balbettò una voce flebile.
“Ma che diavolo… Alex!” esclamò il ragazzo vedendola stesa in una pozza di sangue.
“Mi… so..no..spac..cata.” tentò di sussurrare lei.
“Ma come…?! Shh, stai zitta. Ti porto in infermeria.” sentenziò lui
“Ti scopri…ranno. Fi..nirai…gu…ai”
“Pazienza. Tu stai morendo, lo capisci?!” esclamò lui furibondo.
La prese in braccio cercando di trasportarla il più delicatamente possibile.
“Dra…”
“Shh, siamo arrivati” sussurrò lui spalancando la porta dell’infermeria.
“Signor Malofy! Che cosa ci fa qui?” sbraitò madama Chips, per essere stata svegliata.
“Uno in infermeria ci va per due cose, o sta male lui o sta male qualcun altro. Bene, io sono qui per la seconda.” ribattè lui seccato.
“Chi è?” chiese madama Chips facendo adagiare la ragazza su un letto.
“Storia lunga. La curi e basta!” sibilò lui, con un tono che non ammetteva repliche.
“Io la curo, signor Malfoy. Ma lei vada a svegliare Albus, per la storia lunga.” ribattè l’infermiera.
Il ragazzo la guardò truce, ma non aveva altra scelta. Si voltò verso Alex, ormai svenuta, le posò un bacio sulla fronte e uscì dalla stanza.

Spazio Autrice:

Eccomi qui dopo tanto tempo, lo so. Avevo perso l'ispirazione per via delle poche recensioni ricevute, ma pochi giorni fa ho visto una recensione, la prima di questa fanfic, scritta da emily123 è mi ha davvero aperto gli occhi. Da qualche parte ci sei tu Emily e come te anche pochi altri che avete iniziato a seguirmi e che meritate di sapere dove la mia fantasia voleva arrivare con questa fanfic. Grazie di cuore Emily!! Questo capitolo è per te che mi hai detto di non vedere l'ora di leggerne altri. Un abbraccio a tutti,
Serpe_
E ricordatevi: Don't let muggles get you down! :3
  
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