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Autore: Pichan    12/08/2013    2 recensioni
Non appena ebbe girato l’angolo si ritrovò di fronte una ragazza completamente inzuppata, sola, con il volto nascosto sotto ad un cappuccio scuro, che camminava sotto i balconi delle case cercando di non peggiorare le sue condizioni, inutilmente però.
La vide alzare il volto e si rese conto di conoscere molto bene quegli occhi perlacei.
‘Hanabi!?’- la chiamò lui.
‘Cosa vuoi Inuzuka?’- rispose lei, un po’ sulla difensiva.
‘Che ci fai in giro con questo tempo? Sali in macchina che ti porto a casa!’
‘Scordatelo, io là non ci torno!’-rispose con tutta l’ira che sentiva, riprendendo a camminare.
Sbuffò sonoramente.
L’unica cosa che gli mancava quel giorno era di dover convincere quella Hyuuga, e avrebbe fatto tombola, dato che era praticamente impossibile.
Sospirò, scendendo dall’auto, correndo sotto la pioggia, per poi prendere quella ragazzina in spalla e ficcarla in macchina a forza.
[KibaHanabi♥]
_______________________
COMPLETA!! :D
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanabi Hyuuga, Kiba Inuzuka, Un po' tutti | Coppie: Kiba/Hanabi
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Se ti avessi detto che ti amavo, tu avresti potuto pensare che c'era qualcosa di sbagliato.

'Sono sotto casa tua'- le aveva scritto per messaggio e non appena ebbe bloccato il cellulare, si precipitò di sotto, sotto lo sguardo di Hinata che l'aveva capita.
Dovevano parlare e date le circostanze, sarebbe stata la cosa migliore da fare.
Hanabi uscì dal portone di casa, chiudendoselo alle spalle, mentre Hiashi se ne stava in salotto, ignorando che sua figlia fosse uscita con la pioggia che scendeva a secchiate.
Si coprì la testa con il cappuccio della felpa, la strada era buia, l'unica luce erano i fari dell'auto dell'Inuzuka, appostata un po' più in là.
Cercava di non farsi vedere da suo padre.
Corse sotto la pioggia, sapendo già quello che il ragazzo le avrebbe detto.
'No' era stata la risposta di suo padre e lui non poteva di certo dirle il contrario, anche perchè già sapeva tutto.
Hinata e Yuki, avevano parlato, sapevano tutto.
Aprì lo sportello, infilandosi all'interno dell'abitacolo, leggermente bagnata.
'Ehi!'-la salutò lui non molto entusiasta, per via del discorso che avrebbero dovuto affrontare.
'Ciao Inuzuka!'- disse lei, con la testa già fasciata prima dell'urto.
Si sistemò meglio i lunghi capelli scuri sotto lo sguardo di lui.
La pioggia che batteva contro i vetri, il suo profumo, i suoi capelli morbidi e disordinati gli fecero venire una certa voglia, ma preferì mettere da parte i suoi istinti animaleschi, per concentrarsi sulle parole da dirle.
'Già so tutto.'-lo anticipò la ragazza che lo guardava negli occhi.
Lo metteva in confusione vederla così cupa e triste, non era lei, non era la solita Hanabi.
'Ah!-fece lui, sorpreso e poi aggiunse- e cosa pensi di fare ora?'
La sentì tirare fuori un profondo sospiro.
'Non mi resta che sposarmi.'-ammise amaramente.
Non voleva chiederle cosa sarebbe stato di loro due.
Non poteva, il suo orgoglio glielo impediva, ma ne sentiva il bisogno perchè anche se la storia andasse avanti da poco, la ragazzina, la sua mocciosa lo interessava veramente e non gli era mai successo.
Non in quel modo.
'Quindi?'-si spinse a chiedere.
'Ti riferisci a noi?-capì lei, sveglia come al solito- lasciami stare Kiba, finiremmo per farci del male entrambi, tanto vale lasciar perdere da principio.'
Ora era lei che lo sentiva sospirare con pesantezza.
'Spero che riuscirai a dimenticarti di me, anche se non ero poi così impor...'
'Lo sei! Sei importante e te l'ho già detto, ma a quale scopo dovremmo continuare a farci del male?'-lo interruppe lei.
Lui abbassò il capo.
'Fai come vuoi.'-sospirò ancora.
Lei gli si avvicinò al viso, alzandoglielo dal mento, con due dita, mentre i loro occhi si fondevano.
Un attimo dopo le loro labbra si incontrarono nel loro ultimo bacio, profondo, puro, casto, il vero segno che non si sarebbero mai dimenticati, fosse anche passata un'eternità.
Sentì le mani di lui sfiorarle i capelli e a malavoglia, guardandolo, scese dall'auto correndo verso casa, restando sull'uscio fino a quando non lo sentì ripartire sgommando.
Gli avrebbe fatto male, ma era la cosa giusta da fare.
Per lei, per lui, per Konohamaru.
Finalmente rientrò in casa, vedendo Hiashi in piedi che si stava dirigendo proprio verso il portone di casa.
'Cosa facevi fuori?'-le chiese arrabbiato.
Lei non rispose, arrabbiata ancora per tutto quello che le aveva fatto.
'Se pensi che non ti abbia vista con l'Inuzuka ti sbagli di grosso, Hanabi. Gli ho già detto di starti lontano, perchè tu sposerai Konohamaru, quindi ora vai in camera tua e restaci. Non lo voglio più vedere dentro questa casa, sia ben chiaro.-la vide sorpassarlo e salire le scale. Mentre la seguiva con lo sguardo era arrivata all'ultimo gradino e aggiunse- Domani mattina non andrai a scuola, andremo a comprare il vestito per la cerimonia.'
E a quelle parole, non poté che correre in camera sua, sbattersi la porta dietro le spalle e gettarsi sul letto.
Non aveva più nulla.
Sua madre, Kiba, la sua libertà.
Le era stato tolto tutto.
 
* * *
 
Si guardò allo specchia davanti a se e si vide bella.
Non era felice però di indossare quell'abito bianco, romantico, liscio, morbido, che avrebbe voluto indossare per tutt'altro matrimonio.
Inoltre i due solchi sotto agli occhi la facevano sembrare un vero e proprio cadavere e non riusciva a vedersi la sposa che sarebbe dovuta essere nonostante la sua bellezza.
Il malessere partiva da dentro.
Pensava continuamente a Kiba, alle notti trascorse con lui, abbracciati, stretti l'uno con l'altro e per poco non si sentì mancare pensando che nulla sarebbe tornato.
Arrivò l'organizzatrice dell'evento, felice più che non mai.
'Signorina Hyuuga, gli inviti che ha scelto suo padre sono questi - le porse un foglietto con sopra una scritta in corsivo con il suo ed il nome di Konohamaru, una data, qualche frase e delle eleganti rose bianche, molto delicate- cosa ne pensa?'
'Vanno bene!'-rispose atona.
In verità aveva la testa da tutt'altra parte.
Continuava ormai da un quarto d'ora a guardarsi nello specchio, ma il senso di abbandono, si rancore, di rabbia non si spegneva.
D'un tratto, un pensiero si fece largo nella sua mente.
Non voleva che Kiba si condannasse ad assistere a quella stupida cerimonia, ma sicuramente Hinata, questo non lo sapeva, o meglio non ci pensava.
Attraversò l'atelier fino al reparto delle bomboniere e degli inviti, dove la Hyuuga maggiore faceva la lista degli invitati.
'Hinata, se l'hai messo togli Kiba.'-le disse avvicinandosi al suo orecchio.
'Tranquilla, non l'avevo ancora inserito!'-la rassicurò lei.
'Perfetto!'-esclamò Hanabi, voltandosi, tornando ad attraversare l'immenso negozio.
Negli occhi di Hinata una strana luce, una strana idea.
Non appena sentì il rumore dei tacchi abbastanza lontano, guardò i foglio bianco e sotto il nome di Sakura, aggiunse 'Kiba Inuzuka'.
 
* * * 
Era ormai sera, quando dopo aver cenato, si era buttato sul divano, le luci soffuse ed un bicchiere di rum nella mano destra.
Nell'altra un cioccolatino fondente che mise in bocca, lasciandolo sciogliere sulla lingua.
Sorseggiò il liquido ambrato, collegando il gusto alla bocca invitante di Hanabi, che non era lì a riempire casa di risate, a riempirlo di insulti, a tenergli testa e giocare con lui, ad abbracciarlo, a scaldarlo.
Non sarebbe più tornata da lui, ma l'idea che lei avesse provato dei forti sentimenti nei suoi confronti, lo facevano felice.
'Non si può avere tutto dalla vita, no?'-chiese guardando la palla di pelo accanto a sé ed Akamaru rispose abbaiando, mentre scodinzola.
Non capiva quanto stava male per una piccola mocciosa e questo gli mise ancor più tristezza.



Non uccidetemi vi prego!
Vi ripeto che la pazienza è la virtù dei forti e per questa fic ce ne vuole molta.
Insomma io faccio le cose con calma! u.u
Arriverò sicuramente a 17 capitoli e mi fermerò lì.
Nel prossimo, quindi nel penultimo ci sarà un salto di tempo, ma poi capirete leggendo, cosa voglio intendere.
Per ora mi limito a ringraziarvi tutti perchè siate diventati in tanti a seguire la storia e questo non me lo aspettavo di certo, dati i scarsi risultati iniziali.
Un bacione a tutti!
   
 
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