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Autore: world_magic    12/08/2013    1 recensioni
"A quel punto la maschera di Hermione crollò e lei spalancò la bocca: Draco Malfoy, uno dei Serpeverde più irritanti e maligni che avesse mai conosciuto, le aveva appena chiesto scusa?!"
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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NEMICI-AMICI
                       
Hermione aveva letto il messaggio di Draco nel succo di zucca.
Vediamoci subito dopo cena nell’aula di Trasfigurazione. D.
Aveva alzato gli occhi verso il biondo e aveva notato che lui la stava fissando; lentamente, cercando di non dare nell’occhio, aveva annuito e la mascella di Draco si era rilassata.
-Sbaglio o il furetto ti sta fissando? – disse Ginny all’orecchio di Hermione per non farsi sentire da Ron, che era seduto di fianco alla sorella.
-Vorrà sapere come l’avete presa. Gli avevo detto che oggi avevo bisogno di tempo per parlarvi. – mentì Hermione.
-Cosa avete da bisbigliare voi due? – sbottò Ron.
Hermione si voltò e basta, come se non l’avesse sentito, mentre Ginny esplose.
-Che cosa vuoi adesso, Ron? Che ti diciamo anche quando abbiamo sete, o quanti sorsi di succo abbiamo bevuto? Se hai qualche problema, dillo direttamente, altrimenti sta zitto e affoga nel Whisky incendiario! –
La Grifondoro riccia stava fissando l’amica con la bocca aperta: non aveva mai risposto così al fratello maggiore, cosa le era preso?
-Ginny calmati … - disse Hermione.
-Non mi calmo, accidenti! Se sto pesce lesso … -
-Adesso basta, Ginny. – intervenne Harry. – Ne riparleremo dopo, nella sala comune, quando sarete entrambi più calmi. –
Hermione alzò lo sguardo verso il tavolo dei Serpeverde, e vide che Draco se ne stava andando.
-Harry, Ginny, - disse rivolgendosi di proposito solo a loro due, - non mi sento molto bene. Vado a vedere se Madama Chips è in infermeria. –
-Hai bisogno di aiuto? – si offrì Harry.
-No, ho solo un po’ di mal di pancia. Ci vediamo dopo in sala comune! –
Uscì con calma dalla sala grande, ma appena svoltò l’angolo si mise a correre verso l’aula di Trasfigurazione.
Quando vi arrivò, aprì la porta con calma, pregando con tutta se stessa di non fare rumore e attirare l’attenzione di Gazza, entrò e richiuse le due ante pesanti. Prima di voltarsi verso i banchi vuoti dell’aula, prese un respiro profondo.
Quando si girò, vide che era tutto buio: l’unica luce proveniva dalla finestra sulla parete sinistra dell’aula. Nella penombra, si vedevano i banchi degli studenti, con le piume e i calamai sopra. La cattedra della McGranitt era piena di pergamene, probabilmente erano compiti da correggere.
Hermione si guardò in giro, ma non vide traccia di Draco.
-Draco? – lo chiamò sottovoce. – Draco dove sei? –
Non ricevette risposta.
Iniziò ad andare verso la cattedra, sperando che il suo furetto fosse nascosto in qualche angolo della stanza. Stava iniziando ad avere paura.
-Draco, sei qui? –
In quel momento le porte dell’aula di Trasfigurazione si aprirono all’improvviso e si richiusero velocemente. Nel buio, Hermione non vide chi era entrato, ma chiunque fosse l’aveva vista. Qualcuno afferrò la Grifondoro per un braccio e la trascinò nell’angolo più buio della stanza: Hermione stava per urlare sperando di trovare aiuto, ma la persona che era entrata la anticipò e le mise una mano sulla bocca.
La ragazza stava per mordergli una mano, quando le porte si spalancarono di nuovo ed entrò Gazza.
-Chi c’è? – chiese il Maganò.
Gazza restò lì un paio di minuti, poi se ne andò. Non appena “l’aggressore” lasciò Hermione libera, lei gli tirò un pugno nello stomaco e tentò di fuggire, ma lui riuscì comunque a prenderle il braccio.
-Hermione, ma cosa fai?! Sono io! –
-Draco? – chiese la ragazza, non riuscendo a distinguere la faccia del ragazzo.
-Sì, sono io. –
-Oh Merlino, scusami! – la ragazza si sedette vicino al Serpeverde che si era accasciato a terra. – Non sapevo che eri tu e … -
-Non ti preoccupare, per fortuna non sei molto forte. –
-Ehi! – disse lei tirandogli una pacca sulla spalla.
-Scusami se sono arrivato tardi, ma quando stavo per entrare Gazza mi ha visto e sono corso per mezzo castello tentando di seminarlo. Per la sua età corre veloce, comunque! –
Hermione rise e abbracciò il ragazzo: le era mancato tantissimo, e il fatto che Ron si fosse comportato così l’aveva anche messa di malumore.
Draco ricambiò l’abbraccio, poi la baciò con dolcezza.
-Allora, - disse lui quando dovettero riprendere fiato, - mi dici cos’è successo? A cena sembravi un po’ giù. –
-Ho detto ai ragazzi di noi due, e Ginny e Harry l’hanno presa abbastanza bene. Beh, tu sai di non essergli proprio simpatico, ma mi hanno promesso di provare a conoscerti meglio, dato che tu … beh, mi piaci. – disse lei imbarazzata.
-E invece Lenticchia l’ha presa male? A cena aveva la faccia di uno che sta per vomitare lumache . – disse Draco ricordando quando al secondo anno Ron aveva tentato di fargli un incantesimo Mangialumache che gli era rimbalzato addosso.
-Ron mi ha praticamente dato della pazza, non mi ha neanche lasciato spiegare. –
-Non ti preoccupare. Se Lenticchia ti dà ancora fastidio, gliela farò pagare. Ora godiamoci un po’ di tempo insieme. –
E Hermione spense il cervello.
 
Dopo un’oretta Hermione tornò nella sala comune. C’erano solo Harry e Ron seduti sulle poltrone, che stavano parlando molto animatamente quindi non la sentirono arrivare.
-Harry, come puoi accettare che Hermione esca con quella serpe! Io non credo che sia cambiato da un giorno all’altro! –
-Ron, neanche io sono così contento, però Hermione finalmente è felice di nuovo. Perché non puoi dare una possibilità a Malfoy? –
-Ha sempre insultato la mia famiglia ed io devo accettarlo?! Tu sei pazzo Harry! –
-No. – disse Hermione facendosi notare. –Sono stata io quella pazza. Sono stata pazza a pensare che tu potessi essere veramente mio amico, Ron. Posso capire che tu odi Draco, ma non capisco perché non vuoi la mia felicità. Sai una cosa? Fino a quando non ti deciderai ad accettare la mia nuova situazione, non rivolgermi più la parola! E i compiti di Piton, d’ora in avanti, te li farai da solo! –
Detto così, la Grifondoro corse nel suo dormitorio.
 
Spazio autrice
Ciao a tutti! So che avrei dovuto pubblicare il capitolo domani, ma ho preso degli impegni e ho deciso di pubblicarlo oggi.
Spero vi piaccia!
Un’altra cosa: grazie di cuore a tutte le persone che stanno leggendo la storia e a tutti quelli che la recensiscono. Mi fa molto piacere! :) Mercoledì posterò il nono capitolo! 
World_magic
P.S. recensite :)
  
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