CAPITOLO 6: The Tower and The Moon
Luna se ne andò poco dopo, dicendo
di non volersi far vedere lì quando sarebbero tornati i compagni di camera di
Jack.
Il moro rimase per il resto del
pomeriggio immobile, disteso sulla schiena sul morbido letto a guardare il
soffitto. Aveva incrociato le mani sulla nuca e anche le gambe erano leggermente
accavallate all’altezza delle caviglie. Il suo respiro era denso e
profondo,mentre nella sua mente si ricorrevano immagini confuse e affannate.
Se ne stava lì, immobile, a pensare e a ricordare. Ricordare qualcosa di
importante, di bellissimo e al tempo stesso dolorosissimo della sua breve vita:
le ragazze. Nei suoi pensieri si sovrapponevano le figure di due ragazze, tanto
diverse quanto fondamentali per lui. Una faceva parte del suo passato, qualcuno
che anche volendolo non avrebbe saputo dimenticare. Era una ragazza eccentrica e
fascinosa, oscura, gotica, maliziosa e presuntuosa.
L’altra invece era una
dolce ragazzina con lunghi capelli biondi, occhi cristallini e il volto
sognante.
Jack si strofinò una mano sul viso rassegnato e si domandò perché
quei pensieri facevano capolino proprio in quel momento.
Stanco e vagamente innervosito si
addormentò nella stessa posizione senza neanche accorgersene. Lo svegliarono le
voci dei compagni qualche ora dopo. Lentamente allora si alzò, si cambiò e scese
per la cena domandandosi seriamente cosa avrebbe dovuto fare con Luna a quel
punto…
Il giorno successivo trascorse
esattamente come tutti gli altri, almeno in apparenza. In verità dentro a due
studenti c’era un uragano che non accennava a volersi
quietare.
Ovviamente, queste due persone erano
Luna e Jack. Non si erano più visti dal pomeriggio precedente ma non riuscivano
a smettere di pensare l’uno all’altra senza sussultare o arrossire. Si sentivano
entrambi attratti dall’altra persona, indubbiamente. Eppure qualcosa li frenava:
Luna si sentiva ancora insicura sul cosa fare, cosa dire, come comportarsi con
il bel moro. Ques’ultimo invece temeva di averla spinta troppo, e non voleva
indurla a fare nulla di cui avrebbe potuto pentirsi. Ma la biondina aveva già
preso una decisione… l’unica problema che rimaneva era come comunicarla a Jack.
E ancora una volta il destino (cioè la
sottoscritta autrice….ndBecky) si prodigò benevolo per
aiutarli.
Quella notte era un’altra di quelle
in qui non sarebbe riuscito a dormire, lo sapeva. Quando era particolarmente
nervoso, stressato, preoccupato, non riusciva a prendere sonno. Ci era fin
troppo abituato per stupirsi o tentare l’impossibile. Così si alzò
svogliatamente dal letto, indossò un paio di semplici pantaloni grigi e una
maglia nera, ed uscì per la solita passeggiatina notturna.
Mentre camminava silenzioso nei
corridoi deserti gli ritornò in mente l’ultima volta che aveva fatto una sortita
notturna come quella…aveva incontrato per caso Luna davanti ad una finestra e
l’aveva baciata…Sul suo bel viso scuro comparve l’ombra di un sorriso sincero e
con le mani in tasca aumentò istintivamente il passo.
Le sue gambe si muovevano da sole e
per uno scherzo del destino lo
condussero verso la torre di astronomia del castello. Immerso nei suoi pensieri
salì rapido le scale di pietra e raggiunse la pesante porta di legno. La
spalancò con un colpo secco e uscì all’aria aperta.
L’aria fredda fu come una scossa, ma
sorrise ugualmente, respirando a pieni polmoni. Si affacciò al parapetto e
guardò le montagne in lontananza…alcune tra le cime più alte erano già innevate.
Passarono alcuni minuti, poi
improvvisamente la porta si spalancò nuovamente e sulla soglia apparve Luna.
Jack si voltò di scatto e rimase interdetto, senza osare dire una
parola.
Mai si sarebbe
aspettato di vederci proprio Luna su quella stessa torre. Rimase per un secondo
incantato ad ammirarla, mentre lei ricambiava lo sguardo .Era davvero una
visione bellissima: indossava solamente la gonna corta della divisa e un
maglioncino color panna. La luce notturna la faceva apparire ancora più pallida,
mentre la sua esile figura si stagliava nitida nel cielo stellato. I folti
capelli biondi e mossi si muovevano sospinti da un leggero venticello freddo.
I due ragazza si guardarono negli
occhi in silenzio. Poi Jack esclamò – Piccola…perché sei qui? Va tutto bene?-.
La ragazza abbassò istintivamente lo sguardo a terra e prese ad arrotolarsi un
dito attorno ad una ciocca di capelli – Io…ti ho visto mentre venivi qua…-
mormorò con un filo di voce. Lasciò la frase a metà, indecisa se proseguire o
meno.
Come poteva dirglielo? Era la prima
volta che lei si trovava così a suo agio con qualcuno… si, di amici ne aveva
tanti, e molti la sapevano comprendere in modo eccellente, come Harry e Ginny
ma… ma con Jack era diverso. Non era solo comprensione o affetto, era qualcosa
di più intenso. Lei non aveva mai avuto un ragazzo, e non ci aveva mai pensato
seriamente a stare con qualcuno…baciare qualcuno…fare l’amore con
qualcuno…
Improvvisamente però tutto questo
era cambiato. Ora pensava a Jack continuamente, e provava una fortissima
passione nei suoi confronti, un desiderio che non aveva mai provato prima di
allora…
Il moro la vide così pensierosa e
qualcosa scattò dentro di lui. In pochi passi la raggiunse e la strinse stretta
a se. Le circondò la vita e le spalle con le braccia forti e immerse il viso tra
i suoi capelli dorati. Cos’era quel calore improvviso che sentiva dentro di se?
E quel senso di protezione e di tenerezza?
La ragazza appoggiò la guancia sulla
spalla del moro e si lasciò stringere da lui. Si abbandonò completamente al
compagno, sicura ed emozionata. Respirava il suo profumo esotico e ancora
misterioso, accarezzava la sua schiena forte e poteva udire i battiti forsennati
del suo cuore. Anche Jack era invaso dal dolce profumo di vaniglia che lei
emanava e il respiro profondo della ragazza gli solleticava languidamente il
collo scoperto. Luna chiuse gli occhi coccolata dall’abbraccio di Jack. Si rese
conto di non essere stata mai tanto bene come in quel momento e così prese
coraggio. Riaprì gli occhi con nuovo slancio e sollevò il viso. Gli occhi scuri
del ragazzo si incrociarono a pochi centimetri di distanza con quelli chiari di
Luna e rimasero incatenati tra di loro. Luna si sporse leggermente verso di lui
e lo baciò, prima con grazia e delicatezza, poi con passione. Jack sgranò gli
occhi per tutta quella intraprendenza inaspettata, ma in seguito anche lui
ricambiò il bacio con altrettanto interesse.
Quando si staccarono Luna gli
circondò il collo con le braccia e abbassò lo sguardo. Socchiuse le labbra
tremante e sospirò. Jack la guardò incuriosito ma non osò proferire parola. Fu
lei infatti la prima a mormorare pianissimo – Jack…io…-. La sua voce era appena
un sussurro appena udibile, ma Jack non perse nemmeno una sillaba. La strinse
maggiormente a se, stupendosi di come suonasse bene il suo nome pronunciato
dalla biondina. Continuò sempre con gli occhi bassi – Io…sto davvero bene con
te…e…- seguì un altro sospiro incerto e infine -…voglio…voglio farlo con te la
prima volta…-. Il cuore del ragazzo perse un battito, forse anche due. Spalancò
gli occhi e la saliva gli si azzerò. Quelle parole…lo avevano colpito in modo
impressionante. Era la prima volta che qualcuno si affidava così tanto a lui,
che gli donava un tale prezioso dono. Si sentì al settimo cielo, la gioia si
impadronì di lui e un sorriso spontaneo e realmente felice apparve sul suo
volto. Con una mano le sollevò il viso con delicatezza, in modo da poter
incontrare ancora una volta gli occhi azzurri della ragazza. Le sussurrò a fior
di labbra – Non hai idea di quanto sia felice in questo momento, Luna…grazie …-.
E dopo ciò la baciò con ardore e amore.
La biondina strinse maggiormente le
braccia attorno al collo di Jack come per sorreggersi, avendo le gambe che
tremavano, e lui iniziò ad accarezzarle la schiena e i fianchi con dolcezza.
Dopo un lunghissimo bacio che si sarebbero ricordati per il resto della loro vita Jack le mormorò all’orecchio malizioso –Quando…- ma Luna non lo lasciò finire e disse – Subito - (O_O). Una sola parola che fece già eccitare Jack. Si guardarono per un istante maliziosamente. Uno sguardo ricco di aspettative e doppi sensi. Luna sorrise e gli afferrò una mano – Vieni con me…- e lo trascinò giù per le scale della torre. Percorsero velocemente alcuni corridoi dove Jack non era ancora mai stati per giungere in un largo corridoio ricoperto di arazzi medioevali. Si guardò attorno incuriosito, ma la ragazza non gli diede il tempo di fare domande. Sfilò la mano da quella grande di Jack e iniziò a camminare in silenzio davanti ad una parete. Le passò di fronte tre volte. Il moro stava per chiederle se era impazzita ma improvvisamente sul muro apparve una grande porta in legno. Si avvicinò per controllare e Luna, con un sorriso soddisfatto, gli disse anticipandolo – Questa stanza la usavamo qualche anno fa per allenarci… rispecchia i desideri delle persone!-. Jack era sconvolto ma non disse nulla. Si strinsero nuovamente la mano e insieme spalancarono la porta ed entrarono nella stanza dei loro desideri.
Eh eh eh…ma quanto sono fantastiche le
mie lettrici? Grazie mille per i commenti…
E grazie anche al tuo aiuto, mio
carissimo correttore!
PS: forse dovrò aumentare un po’ il
rating da adesso in poi…kiss
(becky)