Il letto gli sembrava troppo grande, lui era troppo piccolo per riempirlo, come era troppo piccolo per tutto quello.
La luna piena si beffava di lui, del suo dolore, del peso che gli curvava irrimediabilmente le spalle. I loro fantasmi lo venivano a trovare sempre la notte, sua madre, suo padre, tutti coloro che gli avevano voluto bene, lo maledicevano, lo chiamavano traditore, lo insultavano in modi terribili, ma lui sapeva che avevano ragione.
Allora il piccolo Itachi si rannicchiava tra le coperte e piangeva, senza emettere alcun suono. Poi di botto i fantasmi sparivano e la notte tornava buia e silensiosa e quel silenzio piú di tutto gravava sulla sua anima, come se anche coloro che aveva assassinato fossero troppo disgustati da lui. E il suo unico pensiero era :"È tutta colpa mia, sono solo un assassino"
parole 138
Note
Ho usato l'appelativo piccolo, che ho anche ripetuto più volte, perchè infondo aveva solo 13 anni, ed è anche questo a rendere tutto atroce.
thera