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Autore: fournipples    12/08/2013    1 recensioni
“Paul, WTF? Cosa pensi, noi non siamo ragazze pervertite!” urlò Claudia.
Proprio in quell'istante, io stavo osservando due apine che ci davano dentro.
“Vai così apina, fagli sentire la presenza” dissi agitando il pugno per aria.
“Ripeto, non li istigate” disse impertinente. Stupido Paul... non è vero, io ti amooo Paul! Non me ne resi conto e glielo urlai. “Paul io ti amo!”. Cazzo, Minchia.
“E' esattamente questo di cui parlavo” mi rispose come se non gli avessi detto niente.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 - Non sono una bambola gonfiabole. -

I ragazzi dovevano andare in studio, e mannaggia al procione in calore, noi non potevamo andare insieme a loro.
“Ragazze ci vediamo stasera, mi raccomando, non distruggete casa, non appiccate incendi e sopratutto non date fuoco all'alveare che c'è in giardino.” disse guardando Claudia che il giorno prima aveva tentato di far accoppiare le apine, ottenendo solamente l'incendio delle foglie cadute dagli alberi.
Mi sono fottuta dalla paura, le mie povere apine.
“E' inutile che mi guardi, lo sai che avevo uno scopo preciso.” disse la baddry offesa.
“AHAHAH certo farle procreare, ottimo scopo” le risi in faccia.
Sinceramente avevo paura di restare a casa insieme a Claudia, l'ultima volta l'avevo ritrovata con un barattolo di Nutella stesa a testa in giù sul divano, e avevo dovuto portarla in ospedale. Brr.
Salutammo anche quel bravo ragazzo di Paul ed entrammo in casa, era così vuota senza i ragazzi, sembrava un inutile casa.
“Hey, mi mancano già” dissi alla Baddry con un viso triste e scocciato allo stesso tempo.
“Sei sicura che ti mancano tutti tutti, non è che te ne manca solo uno?” mi chiese beffarda.
Io qualche giorno di questi la uccido, come si permette di farmi certe domande?!
“Certo che mi mancano tutti! Tu invece, non è che ti mancano gli abbracci di un certo biondo tinto?” le domandai con tutta la bastardità che avevo.
“Non preoccuparti, ne sono sicura” mi rispose, evitando la mia domanda.
“Vado a cambiarmi, questi tacchi mi stanno uccidendo, torno alle mie adorate Converse.” disse con un viso dolorante.
“Aaaaaaaaaaah, ho paura, chi sei tu? Cosa ne hai fatto della mia migliore amica?”
“Secondo me tu stai peggiorando da quando abbiamo conosciuto questi ragazzi.”
“Probabile.”
Andai in bagno, mi cambiai e andai in camera; mi addormentai appena misi la testa sul cuscino. Che abilità ragazzi.
Feci un sogno strano. Venivo rincorsa da un pollo gigante, che beveva Coca-cola, e io ero un forchettone. Mi svegliai terrorizzata.
Ho deciso, non mangerò mai più pollo in vita mia.
Vidi l'ora sul cellulare, erano le 16:00.
Andai in cucina e mi preparai un panino degno di Man vs Food, un programma in cui un tizio mangia porzioni enormi piene di roba buonissima. All'inizio pensavo fosse Niall travestito. “Ma dove cazzo è Claudia?” borbottai tra me e me.
Andai i giardino e la vidi mentre incitava le apine a procreare.
“Clà, ma sei scema? Secondo te le apine fanno sesso solo se glielo dici tu?”
“Mi hai fatto spaventare, non ti ho sentita. E comunque giuro di aver visto prima due darci dentro.” si giustificò. Pazza.
Ci sedemmo sull'amaca, dove in meno di 5 minuti finii il mio bellissimo e enormissimo panino, stavo per appisolarmi - sono peggio di un cavallo, posso dormire ovunque e comunque - quando mi vibrò il telefono.

Telefono.
“Ehi ciao, volevo chiedervi un favore, potete dire a Niall che stasera ci cucinerete una cena italiana? Perchè non vuole registrare, è troppo concentrato a pensare al vostro cibo.” chiese Liam. Mi sembrava troppo stanco per dirgli di no, così lo accontentai.
“Sì certo, passamelo”
“Chiara, giuro che se non mi fate trovare il cibo, non vi parlo più.” disse Niall in tono grave. Era la prima volta che lo sentivo così.
“Certo, non preoccuparti, già stavamo preparando tutto”
“Io lo sapevo, solo che Liam continuava a dirmi di no”
“Ok, ciao” lo liquidai.

“Chi era?” chiese la baddry.
“Niall, ha detto che dobbiamo cucinargli una cena italiana, altrimenti non ci parla più. Quindi adesso andiamo a fare la spesa”
Uscimmo in strada e quando entrammo in questa specie di Supermarket, iniziai a girovagare di qua e di là facendo finta di sapere cosa dovessi prendere.
“Chiara, dove minchia sei?” disse Claudia urlando da una parte all'altra del negozio.
”Sono qui” le risposi mentre andavo in giro per i vari reparti sperando di vederla.
Erano 5 minuti che non la trovavo più, ma che minchia di fine ha fatto?
Allora mi ruppi le palle e la chiamai.
“Cazzona dove sei?” le urlai, ,metaforicamente, in faccia.
“Sono alle casse scema, vieni.”
Arrivai finalmente da lei, e la vidi parlare tranquillamente con un gruppo di ragazze, non sembrava una conversazione molto animata, era abbastanza tranquilla.
Da lontano vidi una di loro prendere il telefono e comporre un numero, mi avvicinai alla Baddry e le sussurai “Mi sa che stanno chiamando altre amiche, e se non ce ne andiamo da qui si scatena il putiferio”.
“Okay, ma devo ammettere che sono state estremamente gentili”
La sua parte dolce viene fuori quando non dovrebbe esserci.
“Bhe ragazze scusateci, ma dobbiamo andare” conclusi io.
Uscimmo quasi correndo da quello squallido negozio e ci incamminammo verso casa.
Siccome il nostro senso dell'orientamento è pari a 0 ci perdemmo, ma grazie ad una vecchietta che era la nostra vicina, capimmo che eravamo arrivate.
Erano le 18.00 quando arrivammo a casa, calcolate il tempo che ci mise Claudia a cucinare, visto che io facevo solo finta di dare una mano, e con la scusa di assaggiare, praticamente finii quasi tutta la cena.
“Senti Chià, ho bisogno di un tuo consiglio”
“Dimmi tutto baby” dissi convinta.
“Devo parlare con Niall”
A quel punto divenni seria perchè sapevo a cosa si stesse riferendo.
“Di quello gli devi parlare,vero?” Le chiesi sicura della sua risposta.
“Sì. Non è che ho paura di dirgli qualcosa, ma sono fottutamente terrorizzata dalla sua reazione, ho paura che mi possa prendere per una pazza che ha frainteso i suoi gesti”.
Vidi la paura nei suoi occhi, ma anche la voglia frenetica di scoprire quel biondo cosa provasse.
“Senti amore, io lo so che hai paura, perchè stanotte, quando mi sono accorta che non ero nel mio letto, ma in quello di Harry...”
“Scusa, scusa, scusa, cos'è questa storia?” chiese improvvisamente felice.
“Te lo spiego dopo che mi hai detto cosa ci faceva Niall nel tuo.”
“Vabbè si, okay...”
“Senti, insomma, anche io ho paura di dire ad Harry che non può venire e baciarmi quando vuole, ma lo devo fare, ci dobbiamo buttare. E poi, Niall è un amore, lo sai che non sarebbe mai venuto nel tuo letto se non avesse provato nulla, no?” Era un'opera di auto-convincimento.
Claudia non ebbe il tempo di rispondere, che sentimmo Paul urlare “Fate i bravi”. Quell' uomo mi fa morire dal ridere.
“Buonasera a tutte le principesses” disse tutto sorridente Harold avvicinandosi per darmi un bacio.
Fui tentata, ma gli sorrisi e feci finta di dover lavare i piatti.
Imperterrito, mi abbracciò dai fianchi dandomi dei dolci baci sulle guance; ok stavo per scoppiare, non può farmi queste cose.
Mi girai verso di lui e, ancora vicinissimi, mi sorrise e disse “Buonasera anche a te”.
“Oh, ciao. Non ti avevo proprio visto” gli mentii.
Che bugiarda che sono.
“Come hai fatto a non veder... vabbè, cosa avete fatto oggi pomeriggio?” mi chiese molto tranquillamente.
Mi staccai dalla sua presa e mi avviai verso il giardino con le posate e la tovaglia per apparecchiare, e gli raccontai quello che ci era successo al negozio. Mentre Harry continuava a parlare, diedi un'occhiata a Claudia e capii che era visibilmente rigida.
Mi avvicinai e le sussurrai “Ehi, sembri un pezzo di legno, diventa acqua tesoro, sciogliti.”
“Anche tu dovresti, Harry mi è venuto a chiedere perchè fossi così rigida con lui.”
“Dimmi che non gli hai detto niente.” le dissi mettendo le mani come se stessi pregando.
“Sssh” mi sussurrò guardando dietro di me.
“Ho fameee!” si lamentò l'oggetto della nostra conversazione con la voce di un bambino di 3 anni. Era così adorabile. Chiara devi resistere!
Cenammo, e mentre stavo sparecchiando, si avvicinò Lou.
Non so perché ma avevo bisogno di un suo abbraccio.
Dopo quello in aeroporto, non ne avevo avuti più.
“Lou abbracciami, per favore” gli dissi quasi sussurrando.
“Oh, certo piccola.” - era così bello quell'abbraccio - “Cos'è successo, hahaha lo so che non chiedi abbracci tu” mi disse facendomi il solletico.
“Possiamo parlare lontano dalla gente” gli risposi guardando la casa.
Annuì, e andammo a sederci sull'amaca.
Quando ebbi finito di raccontargli la mia 'storia', mi rispose sorridendo
“Alza quel culo, vai da lui, guardalo negli occhi e bacialo. Mi hai detto che ti ha sempre baciato lui; bhe adesso fai la bastarda, e la sai fare bene, e bacialo”. Io amo quel ragazzo, giuro. Lo abbracciai, mi aggiustai i capelli e mi diressi verso il riccio che era seduto sullo sgabello della cucina, mentre mangiava una banana. “Harry” - mi guardò - “Puoi venire un attimo con me?” gli chiesi decisa.
Prima di andare, presi Baddry per il braccio e le dissi “Adesso tocca a te”.

Quando ci trovammo da soli non ebbi il coraggio di aprire bocca, neanche per baciarlo.“Dimmi tutto bella”. Era sciolto e disinvolto.
“ZITTO!” gli urlai in faccia, e poi lo baciai “Non mi piace il fatto che vieni e mi baci quando vuoi tu, io non sono una bambola gonfiabile” gli spiegai guardandolo negli occhi. Oh, quegli occhi, erano la cosa più bella che abbia mai visto.
Mi baciò.
Ma è sordo o cosa?! Io gli ho appena detto che non può fare così, e lui lo fa!
“Allora è guerra.” disse avviandosi verso il salone.
Lo raggiunsi e inizia a scombinargli i ricci, come erano belli.

Mi accorsi solo dopo un po' che Niall e Claudia non c'erano.
“Zazzà, dove sono il biondo e la Baddry?” gli chiesi sorridendogli.
“Non voglio sapere perchè mi hai chiamato così, comunque sono in giardino”.
Mi avvicinai e scostai la tendina dalla finestra, e vidi che i due bricconcelli si stavano sbaciucchiando.
BLEACH. Anche se l'avevo appena fatto, lo dovevo dire.

Claudia's POV

“Ottima cena baby, devo dire che sei un'ottima cuoca.” disse sorridendomi.
Quanto poteva essere bello? Quanto?
“Senti volevo dirti una cosa... iosonoinnamoratadite, ma se non ti piaccio dimmelo subito così non mi faccio troppo illusioni” dissi talmente veloce che non avevo più fiato.
“Mi sa che non ho capito l'ultima frase” rispose ridendo.
“Niall, ti amo” gli dissi guardando verso il prato. La mia timidezza è uscita nel momento sbagliato. “Ti prego dimmi qualcosa, qualsiasi.”
Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi, mi sarei persa.
Mi baciò, non l'aveva mai fatto, mai.
“E' questo quello che ti dico” rispose prendendomi con delicatezza il viso e baciandomi così dolcemente che avrei sentito anche lo zucchero.
Okey, ho rovinato un momento dolcioso.
Rientrammo in casa sotto gli occhi di tutti, forse perchè Niall aveva il mio rossetto rosso su tutte le labbra.
“Ehi amico, dovresti andare a battere, stasera sei così sexy”
“HA HA HA” rise ironicamente.
“BADRACCONI ANDIAMO A DORMIRE?” disse Chiara urlando come una pazza.
Ancora non ho capito dopo 18 anni che la conosco perchè urla sempre, anche quando è tranquilla.
“Sì ho sonno, domani devo andare da Perrie” disse Zayn inconsapevole di creare la terza guerra mondiale.
“Aaaaaaaaah veniamo anche noi” urlammo io e l'altra baddry.
Adesso sì che doveva urlare.

Chiara's POV

Ci demmo la buonanotte, e vidi Harry e Zayn che confabulavano tra di loro.
Di soppiatto, così saltai alle loro spalle urlando “VOGLIO SAPERE COSA VI STATE DICENDO”. Sono malefica.
“Niente che ti interessi, vai a dormire e mi raccomando, non sbagliare letto” disse ammicando Harry ammiccotroppospesso.
Gli feci una smorfia, e mi accompagnò in camera, mi fece sistemare nel letto e poi mi baciò.
“HARRY! LA DEVI SMETTERE” urlai.
“Sicura?” mi istigò.
“No” risposi sorridendo e mettendomi sotto le coperte.
“Buonanotte amore mio”.
O.M.J.
Biiiiiiiip.
*rumoremacchinainospedale*
MORTA.
“Notte anche a te” dissi mandandogli un bacio con la mano.
Aaaah, che giornata.
 
Allora, sono Chiara.
Sono a lutto, ho finito di scrivere la storia. Io ancora non ci posso credere, mi ero così affezionata a questa ff che addirittura mentre scrivevo un capitolo mi sono incazzata per la situazione che stavo creando. Sarà una fine poco scontata, almeno io non l'ho letta in nessuna altra storia. Ricordatevi che io vi ame pe davero tanto, ognuna di voi. Vi saluto anche perché sono in Calabria e adesso mi devo preparare per andare a mare, soffritemi. HAHAHAH OK BASTA.
  
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