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Autore: redsea    12/08/2013    12 recensioni
Sono fottuta. Cotta come una pera a 180° nel forno di Buddy Valastro. I suoi occhi, dio santo.. sono di un azzurro come il mare. Merda, sono fottuta. Non posso essere segretamente cotta di un mentecatto con l'intelligenza di un criceto che non sa andare sulla ruota, eppure io, Rose Woods, sono cotta come una torta per Louis Tomlinson, ventunenne con l'intelligenza di una scimmia che non sa sbucciare una banana. E come se questo non bastasse lui, come ogni storia d'amore non corrisposta per adolescenti depressi che si mangiano chili su chili, di gelato al cioccolato con tanta panna sopra, è fidanzato con la peggior troia che Dio abbia mai creato; deve essersi impegnato davvero tanto per creare una che preferisce fare un lavoretto di bocca, anziché tenere una conversazione con qualcuno di intelligente come me. Certo non porterò una quinta di seno, non avrò il culo più bello del mondo ma almeno il mio sangue affluisce al cervello, permettendomi di pensare a qualcosa di minimamente sensato,cazzo; invece, le tette di Jessica Summer ( un cognome, un programma come sono solita dire ), non permettono tale affluenza ecco perchè è stupida come un'oca... senza insultare le oche, ovviamente.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono fottuta. Cotta come una pera a 180° nel forno di Buddy Valastro. I suoi occhi, dio santo.. sono di un azzurro come il mare. Merda, sono fottuta. Non posso essere segretamente cotta di un mentecatto con l'intelligenza di un criceto che non sa andare sulla ruota, eppure io, Rose Woods, sono cotta come una torta per Louis Tomlinson, ventunenne con l'intelligenza di una scimmia che non sa sbucciare una banana. E come se questo non bastasse lui, come ogni storia d'amore non corrisposta per adolescenti depressi che si mangiano chili su chili, di gelato al cioccolato con tanta panna sopra, è fidanzato con la peggior troia che Dio abbia mai creato; deve essersi impegnato davvero tanto per creare una che preferisce fare un lavoretto di bocca, anziché tenere una conversazione con qualcuno di intelligente come me. Certo non porterò una quinta di seno, non avrò il culo più bello del mondo ma almeno il mio sangue affluisce al cervello, permettendomi di pensare a qualcosa di minimamente sensato,cazzo; invece, le tette di Jessica Summer ( un cognome, un programma come sono solita dire ), non permettono tale affluenza ecco perchè è stupida come un'oca... senza insultare le oche, ovviamente. 





-Signorina, Woods, pensa di rispondere alla domanda appena posta oppure preferisce guardare gli uccelli fuori dalla finestra?- domandò quell'acida della mia professoressa di letteratura. 
-Scusi ma il cantico delle creature mi ha richiamata!- risposi scatenando l'iralità generale della classe e strappando un sorriso a quella donna senza cuore, che mi ha odiata sin dal primo giorno di scuola. 
-Con questo suo intervento, particolarmente interessante, si è guadagnata un permesso di sola andata dal preside. Prego, lasci la classe.- disse quel roito dai capelli rossi tinti con la peggior tinta per casalinghe disperate. Presi il permesso e me ne andai in direzione della presidenza. In quattro anni avevo avuto l'occasione di andarci tre volte in presidenza, e tutte e tre le volte, a causa di quell'acida deficente che pensa di essere simpatica ma in realtà non sa che una pigna piena di resina nel didietro della Summer, sarebbe più divertente ed esilarante di lei. Arrivai davanti alla porta ed entrai senza bussare e, ovviamente, trovai Zayn Malik in pole position per una divertente chiaccherata con il preside più bonario del mondo. 
-Ehilà, R. L'acida ti ha mandato qua?- domandò sorridendo e provocando anche il mio di sorriso.
-Eh si pakistano del mio cuore. E tu invece sei stato beccato a fare il teppista di nuovo?- chiesi ironicamente e accarezzandogli i capelli, rovinando la sua bellissima cresta. 
-Mi hanno beccato con la Summer nei bagni.- rispose sorridendo in modo perverso, probabilmente ricordandosi cosa gli avrà fatto nei cessi più sporchi del mondo. 


Sta troia, se la prendo le infilzo un palo nel culo che non cammina per due settimane... anzi no, facciamo per un mese. 

-Che troia!- sbottai alzandomi dalla sedia e camminando su e giù per la piccola sala d'attesta. 
-R, ammetti che sei un po' felice. Sto soffiando la ragazza a quello che ti piace dall'anno scorso.- disse Zayn posando i gomiti sulle ginocchia e guardandomi con aria di sfida.
- Lui. Non. Mi. Piace.- dissi scandendo ogni parola della mia frase.

Chi sto cercando di convincere? Il mio migliore amico? Stupida Woods.


-Si e io sono Osama Binladen. Zitta e non fare la tua solita battuta "ma tu fai scoppiare le ovaie con una sola occhiata, piccolo pakistano del mio cuore".- replicò ammonendomi con l'indice e rifilandomi un'occhiata abbastanza cattiva. Abbassai la testa e mi sedetti vicino a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla. 
-E' così evidente,Zayn?- domandai seriamente. Nella mia vita ero stata poche volte seria e questa situazione lo richiedeva.
-R, si. Lui ricambia, lo conosco solo che..-
-C'è Troia Summer, lo so Zayn.- finì al suo posto la frase, prima che venne chiamato dalla segretaria dalle tette finte del preside. 
Chissà quando costa rifarsi le tette. Dovrei chiederglielo.
Aspettai pazientemente il mio turno che arrivò dopo venti minuti. 
-Signorina Woods, l'ha mandata qui la professoressa Smith?- domandò sorridendo bonariamente. Suo figlio viene a scuola qua e siamo amici io e lui.
-Preside, mi conosce bene!- risposi sfoderando il miglior sorriso del mondo, o almeno credevo fosse il miglior sorriso del mondo.
-Comunque, Rose, ti conosco da quando hai cinque anni e hai convinto mio figlio a fare il cane; torna pure alla tua lezione, non è successo nulla.- disse facendomi l'occhiolino e rispondendo al telefono. Uscì sorridendo dal quel posto piccolo come una tomba e andai verso la classe di psicologia, mia materia preferita e unica che avevo in comune con il piccolo pakistano del mio cuore. 
 
 
 
 


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-Rose del mio cuore!- urlò Styles fuori dal cortile della scuola.
-Styles, piantala di urlare come una foca a cui non danno il cibo.- dissi sorridendo e accendendomi una sigaretta, rubata da Malik. 
-Piantala di fare l'acida, non sei eccitata all'idea del ballo di questa sera?- domandò sorridendo e sfoderando quelle bellissime fossette, dove ci metterei un dito dentro talmente sono carine. 


Ho appena pensato che le fossette di Styles siano carine? Ma che cazzo...?!

-Penso che sia eccitata come un riccio morto, Harry.- una voce cristallina, bellissima e che apperteneva all'angelo dei miei sogni, si unì alla nostra conversazione.
-Louis, bel maschione, cosa ci fai qua tra i comuni mortali? Non dovresti essere all'università a studiare legge?- chiese il riccio sorridendo e mettendo un braccio sulle spalle del suo migliore amico. 


Woods,Woods, calma gli istinti sessuali e non saltargli addosso. 


-Son venuto a parlare con Jessica, dobbiamo chiarire una cosa.- disse serio e la luce che solitamente ha negli occhi si spense. 
-Haz, mi passi a prendere alle 22.00 ?- domandai per cambiare discorso ma soprattutto per andarmene. 
-Si, ci sarà anche Maddison. A dopo Rose del mio cuore.- rispose lasciandomi un bacio sulla guancia. Camminai velocemente verso casa mia e appena entrai corsi in camera mia e misi i Linkin Park a tutto volume, fregandome se mia madre era in casa o meno. Dovevo calmarmi e loro erano gli unici che ci riuscivano. 
 
 
 


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-Vicky ti odio, cazzo. Sembro una fottuta barbie o coniglietta di Playboy!- dissi guardandomi allo specchio. Indossavo un semplice ( secondo il modesto parere di mia sorella che lavorava presso Elle Magazine UK ) vestito nero abbinato a delle  scarpe nere ridicolosamente alte per i miei gusti; sapevo che prima della fine della serata sarei caduta, rovinandomi la reputazione. 
-R sei una donna, metti in mostra quello che hai, cazzo! Hai delle gambe perfette, una pacia piatta da fare invidia alle modelle, hai un seno abbastanza.. ehm... non è prosperoso ma si adatta al tuo fisico e un culo niente male. Come se la cosa non bastasse a farti odiare dalla sotto scritta, hai dei capelli lunghi, biondi e assolutamente divini, hai queste labbra carnose che si adattano perfettamente al rossetto rosso scarlatto che indossi e infine hai questi occhi azzurro ghiaccio che pietrificherebbero un morto!- disse tutto d'un fiato e alzando il tono della voce. 
-Rossa calmati,cazzo. Ho capito, sono una figa è questo che vuoi che ti dica?- lei annuì- SONO UNA FIGA!- dissi ridendo e afferrando la pochette nera, ovviamente, la maschera argentata e il mio bellissimo giubbotto di pelle. Era il mio marchio e nessuno, nemmeno mia sorella che lavorava per Elle Magazine UK, avrebbe mai potuto togliermelo. 
-Per quanto ti fermerai?- chiesi mentre scendevo le scale una alla volta molto lentamente.
-Sembri una papera con un palo nel sedere, R. Comunque starò per un mese,circa. Devo trovare un appartamento nel centro di Londra per essere più vicina al lavoro. Il grande capo non accetta i ritardi.- sorrise amaramente nel ricordare il perchè avesse dovuto lasciare il suo bellissimo appartamente con il suo ragazzo schifosamente ricco, il quale aveva deciso di andare negli Stati Uniti e troncare definitivamente con mia sorella. Maledetto bastardo. L'abbracciai e uscì di casa. Harry mi stava aspettando nel suo enorme Range Rover. 
-Cazzo Rose sembri una donna.- sbottò Maddison appena mi vide. Maddison Edwards era la tipica ragazza che all'apparenza sembrava una persona composta, tutta per bene ma appena apriva bocca diventava peggio di me.
-Sta zitta Edwards che quando parli sei peggio di un camionista, cazzo.- dissi causando l'iralità di Harry e della sua ragazza. Maddison è stata l'unica a riuscire a far cambiare testa a quel morto di un riccio. 
-Bellezza, sei pronta per far strage?- domandò Harry guardandomi dallo specchietto retrovisore. Alludeva a Louis.
-Sembro quasi una donna, posso provarci.- dissi prima che mi scappasse un rutto degno di un uomo delle caverne. Maddison iniziò a ridere spasticamente e Harry scosse la testa sorridendo. Mi portai le mani alla bocca, facendo attenzione a non toccare il rossetto rosso scarlatto che mia sorella mia aveva messo con tanta cura. 
 
 
 



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-R, cazzo, sembri quasi una donna! Dio se non fossi la mia migliore amica, un pensierino su di te lo farei cazzo.- disse Zayn mordendosi il labbro inferiore e avvicinandosi per stamparmi un bacio sulla guancia. 
-Ispettore Zàzà di Lupin terzo, tieni a freno gli ormoni che stasera hai un'accompagnatrice che mi sta incenerendo con lo sguardo.- replicai sorridendo alla ragazza dietro di lui e presentandomi. Scoprì che era del terzo anno e che si chiamava Nina. 
-Zayn sei il solito pervertito. Ti scegli le più piccole.- ed ecco che la solita voce cristallina e angelica e che suonava come una ninna nanna per me, si intromise in quella conversazione. Ovviamente Louis era accompagnato da quella troia della sua ragazza e ( ancora ovviamente ) la quale indossava un vestitino striminzito che le copriva solo le parti intime, lasciando poco alla fantasia. Le sue tette erano compresse in un vestito troppo stretto per loro; sorrisi malignamente, immaginandomi la sua disfatta mentre le uscivano le tette dal vestito. 
-Woods perchè sorridi?-domandò Jessica con quella sua voce da gallina in calore. 
-Nulla, davvero. Ma respirano?- replicai senza togliermi quel sorriso dal volto.
-Cosa?- chiese stupidamente.
-Le tue tette. Sai non mi sorprenderebbe il fatto che da un momento all'altro escano e urlino "LIBERTA',CAZZO!"- risposi alzando le spalle e facendo ridere tutti, per fino Louis. La sua risata era qualcosa di perfetto. Era la migliore cura alla droga che erano i suoi perfetti occhi azzurri. Jessica tirò uno schiaffo alla spalla di Louis e loro due iniziarono a litigare. 

Ben fatto Woods.

Indossammo tutti e cinque la maschera e, prima di entrare nella grande palestra che era stata allestita per quell'occasione, ci fermammo per la solita foto di rito. Quella sarebbe stata l'ultima con Harry,Zayn e Maddison. Noi quattro facemmo delle facce buffe; chi incrociava gli occhi, chi sembrava un coniglio e chi ancora metteva le labbra a forma di bacio e con le dita faceva il segno della pace; poi c'era la povera piccola Nina, che sorrideva timidamente vicino a Zayn. Entrammo e io e Harry, da bravi alcolizzati, ci fiondammo subito sul banco degli alcolici... se quelli che erano lì avevano l'onore di chiamarsi alcolici. Prendemmo due bicchieri e li riempimmo fino all'orlo di vino. Sapeva di tappo, che schifo. Tornammo dall'allegra combriccola e iniziammo a ballare. Harry e Zayn sembravano delle foche monache che battevano le pinne, mentre io, Nina e Maddison ci muovevamo a ritmo dei bassi che provenivano dalle casse. Sentì una mano appoggiarsi al mio fianco e vidi Maddison sorridere complice al ragazzo dietro di me. Mi voltai e riconobbi i suoi occhi. Li avrei riconosciuti fra mille, onestamente. Mi avvicinò a se e iniziammo a ballare insieme, o meglio, iniziamo a muovere i nostri bacini insieme. Si morse il sottile labbro inferiore e io incapace di tenere a freno i miei ormoni da adolescente incallita quale non sono, mi fiondai sulle sue labbra, togliendoli la maschera. Avevo bisogno di vedere tutto il suo viso, non solo una parte. 


Con questi capelli alla Zayn è ancora più sexy e bello del solito. Un attimo, ho appena detto che lui è bello e non assolutamente scopabile? Sono cotta,merda.


Ricambiò il mio bacio e fece scivolare la sua lingua all'interno della mia bocca; appena si scontrarono, ecco che le scintille nel mio stomaco esplosero come dei fottuti petardi. Non era un bacio dolce; era un bacio ricco di passione, desiderio e lussuria a livello primordiale. Era eccitante oltre ogni immaginazione. Era meglio di qualsiasi afrodisiaco o droga. Non mi interessava minimante il fatto che fosse fidanzato, non mi interessava minimante se era innamorato di quella gatta morta. Lo volevo e gli avrei dato me stessa per farglielo capire. Gli morsi il labbro inferiore e appena si staccò, iniziai a farmi spazio fra la folla e andai fuori. 


Inseguimi,inseguimi,inseguimi,cazzo. 


-Micetta, dove pensi di andare?- sussurrò al mio orecchio, cingendomi in fianchi e baciandomi il collo. Mi districai dalla sua presa ferrea, voltandomi verso di lui e facendogli cenno con l'indice di seguirmi. Mi ricordavo quale fosse la sua macchina e mi appoggiai alla portiera, mordendomi il labbro inferiore. 
-Stai scappando, micetta?- domandò bloccandomi contro la portiera della sua Mini Cooper nera. Il suo sguardo urlava sesso e penso anche il mio. Mi baciò di nuovo e questa volta mise le sue mani sul mio sedere, sollevandomi e facendomi sentire che qualcuno ai piani bassi si era svegliato. Gli baciai la guancia, il collo e tornai alle sue labbra che sapevo perfettamente che sarebbero diventate una fottutissima droga per una persona debole come me. 
-Devi dirmi il tuo nome,sai?- disse staccandosi da me e sorridendo. 

Grandissimo cazzone ritardato come fai a non capire che sono io, Rose Woods?! 

Lo guardai male e il mio telefono squillò rovinando la bellissima atmosfera che si era creata fra noi due. Guardai il numero ed era mia sorella. 
-Vicky che cazzo è successo?- sbottai mentre Louis continuava a baciarmi il collo.
-Allarme megere, cazzo, R! Stanno tornando a casa quelle tre coglione!- urlò dall'altra parte della cornetta. 
-Porca puttana. Ok arrivo subito, V!- replicai facendo cenno di mettermi giù. Misi il telefono nella borsa, mi tolsi i tacchi e iniziai a correre verso casa mia. 
-Devo sapere il tuo nome, micetta!- disse Louis in lontananza.
-Per gli amici sono R, Louis.- disse sorridendo e iniziando nuovamente a correre, lasciando cadere la mia maschera per terra. 




 
*****






 


Ed eccomi con una OS su lou. lol 
Bene che ne pensate? Vedete io l'ho messa come OS, ma non saprei se continuarla o meno. Voi che ne dite? 
Fatemi sapere attraverso una recensione, bellezze. 
E comunque io sono cotta come una pera a 180° nel forno di Buddy Valastro. Merda. 


KISSOLI, KISSOLI. xx
-Becks.
  
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