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Autore: Kokky    19/02/2008    2 recensioni
Un mondo parallelo e antico, popolato da vampiri che si muovono nell'ombra e umani troppo ciechi sui nemici succhiasangue. L'esercito, i positivi e gli alchimisti sono gli unici che possono proteggere l'umanità da ciò che stanno bramando i vampiri...
Un'umana insicura. Due piccoli gemelli. Un vampiro infiltrato. Una squadra di soldati. Una signora gentile e un professore lunatico. Una bella vampira e il capo. Due Dannati. L'Imperatore e i suoi figli. Una dura vampira. E chi più ne ha più ne metta!
Di carne sul fuoco ce n'è abbastanza :)
Provare per credere!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Positive Blood' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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29 – Il nuovo volto di Logan

 

Sangue gocciolava dalla ferita a forma di mezzaluna e scendeva a bagnare il terreno.

Logan tremò per l'ultima volta, quella notte.

Non poteva rimanere un ragazzino viziato e fifone, ne andava della salute di Jack e degli altri soldati. Poteva fare lo spavaldo, ma poi non doveva tirarsi indietro, tentennare, perdere tempo.

Doveva essere svelto, combattere ammaestrando la paura.

Così si chinò sul volto di Jack e tracciò con un gessetto azzurro un cerchio alchemico.

Poi pronunciò qualche parola della sua strana lingua.

Il sangue infetto e il veleno uscirono dalla ferita, scivolando sulla pelle scura, grazie ai poteri di Logan.

Solo dopo essere certo che Jack fosse fuori pericolo, l’alchimista si lasciò sfuggire un sorriso.

 

Jack si risvegliò la mattina dopo in un lettino nel capannone dell’infermeria.

Guardò spaesato in giro e trovò un’infermiera che lo stava controllando accuratamente.

Aveva due codine nere e una piccola frangetta sulla fronte ampia, gli occhi grandi e sorridenti e la pelle olivastra.

Si assicurò che Jack stesse bene e poi lo lasciò andare, in fondo si era solo ferito alla guancia.

Il morso bruciava, pizzicava, richiedeva la sua parte, ma Jack non sarebbe diventato un vampiro, quella volta l’aveva scampata. L’infermiera gli aveva raccontato che era stato Logan a estrarre il veleno.

Era felice che Logan stesse bene. Era contento che lo avesse aiutato, rendendosi utile.

Il gigante vagò per il campo che lentamente si stava riprendendo dall’attacco. C’era chi aiutava i feriti, chi riparava le tende, chi scorrazzava qua e la aiutando un po’ tutti.

Jack avrebbe fatto la sua parte, ma prima doveva trovare il suo compagno.

Cercò fra le persone che lavoravano  una treccia lunga e nera, ma non riuscì mai a trovarla.

Vide un gruppetto di uomini indaffarati a perlustrare l’accampamento poiché c’erano dei dispersi. Uno di questi uomini era stranamente familiare a Jack, e tutto ciò gli sembrava strano, perché ancora non conosceva nessuno.

Eppure il suo fisico l’aveva già visto.

L’uomo si voltò, rivelandosi un ragazzino sedicenne, dallo sguardo deciso e fiero.

Jack rimase a fissarlo per due minuti buoni, poi esclamò semplicemente il suo nome « Logan! »

L’alchimista aveva tagliato i capelli fino all’attaccatura del collo, lasciando libera la schiena, e aveva accorciato la frangia.

« Ti sei tagliato i capelli. » constatò Jack, sorridendogli leggermente.

« Erano scomodi, così sono più agile. » rispose Logan, rispondendo al sorriso.

Ma Jack sapeva che quel taglio di capelli significava altro... Logan era cambiato, era deciso, forte... e il nuovo taglio era la prova tangibile del cambiamento.

Era cresciuto e maturato.

Il ragazzino spavaldo era del tutto scomparso.

A Jack riaffiorò sul viso una sorriso amaro, ma sapeva anche lui che quel cambiamento era in meglio.

 

 

Jack seguì con l’indice la cicatrice sulla sua guancia, tracciando una mezzaluna perfetta.

Si soffermò su quella parte di pelle più chiara, ripensando alle tre vampire e allo scontro avvenuto sette anni prima.

In tutti quegli anni, lui e Logan avevano combattuto molti altri vampiri, avevano vinto ed erano anche diventati famosi fra i militari.

Erano tornati al palazzo di Leluar, per un breve stacco.

Logan si era immerso nella lettura di metà biblioteca privata, e così Jack si era messo a girare per i corridoi dai tetti alti.

Fischiettava un motivetto che aveva imparato qualche mese prima, osservando i fregi preziosi e i mobili possenti e carichi di decorazioni. Lui preferiva uno stile spartano, si era abituato agli accampamenti. Aveva proprio una mente da militare.

I giorni erano passati lenti e noiosi per il gigante, intrappolato fra quelle mura spesse.

Preferiva il campo di battaglia, l’aria che sferzava i capelli, Logan che tracciava cerchi alchemici e pronunciava strane parole, i compagni di guerriglia contro i vampiri.

Finalmente fu chiamato dal capo dei positivi del S.S.E.V.

Armelia li aspettava nel suo ufficio, seduta dietro la scrivania piena di carte e cartellette ordinate.

Jack e Logan entrarono e fecero il saluto militare.

Si accomodarono sulle sedie e Armelia incominciò il suo discorso.

« Logan... tu partirai per la villa bianca, in fondo alla penisola, pronto a difendere i positivi da eventuali attacchi. I vampiri si stanno muovendo. Con te porterai Jack e altri tre elementi preparati e forti. Prima andrai a parlare con il professor Arthur, che già conosci, e poi farai entrare la tua squadra nella villa. Non fare preoccupare i positivi inutilmente e rimani attento e pronto. »

Logan assentì chinando il capo.

« Bene. Domani vi presenterò gli altri tre, ora potete andare. » concluse lei.  

Jack e Logan uscirono dallo studio e al gigante affiorò un sorriso sul volto.

Sarebbero partiti, pronti di nuovo a combattere.

*

 

 

30 – Put your hands into the fire

 

Ginger aveva preparato il pranzo: un’insalata di pomodori e cetrioli, pane nero e frutta in quantità. C’era fin troppo caldo per cucinare qualcosa.

Sofia l’aiutò apparecchiando la tavola nella fresca cucina. La sala da pranzo era esposta a sud/est e quindi era molto più calda della cucina situata a nord.

Mangiarono in silenzio, assaporando i cibi leggeri e rinfrescanti.

« Dopo vai dai gemelli? » chiese Ginger, spezzando la sua fetta di pane.

« Sì... mi aspettano, vogliono esplorare il boschetto intorno alla villa, cercano gli scoiattoli. » rispose Sofia, posando le posate sul piatto ormai vuoto.

La signora fece un cenno della testa, concordando. Sofia sorrise falsamente spensierata.

Lei però non andava alla villa per Rupert e Ryan... ci andava per incontrare Adam.

 

Nel primo pomeriggio Sofia uscì di casa, dirigendosi verso la villa bianca.

Salutò, come sempre, la guardia che squadrava con attenzione l’ingresso ed entrò nel folto bosco.

Arrivò finalmente nel cortile, dove rimase un attimo a guardare preoccupata la villa bianca e l'edera che ne ricopriva una parte.

Sofia entrò dall’entrata principale, un grosso portone di legno scuro, e si diresse al primo piano.

Non sapeva qual era la stanza di Adam, così bussò alla prima porta a sinistra. Ne uscì un uomo sulla quarantina di nome Albert, se Sofia non errava. Aveva i capelli rossicci e disordinati, come se si fosse appena alzato, e gli occhi acquosi e cerulei.

« Oh, ciao. » esordì lui, sbadigliando sonoramente.

« Ciao... mi potresti indicare la stanza di Adam, per favore? » chiese gentile Sofi.

Lui assentì chinando la testa, poi le disse le indicazioni. « Mmm... dovrebbe essere la terza... no, la quarta! La quarta porta a destra dopo che il corridoio svolta! » esclamò Albert, mimando il tutto con le mani.

« Okay, grazie! » rispose Sofia, sorridendo.

Lui ammiccò con i suoi occhi acquosi, ghignando. « Da Adam, eh? Ahh... beata gioventù! »

Sofia gli lanciò uno sguardo allibito, poi si dileguò per il corridoio senza fare i dovuti commenti; non voleva perdere tempo a convincere Albert, tanto non ci sarebbe mai riuscita, conosceva abbastanza le persone.

Svoltò l’angolo e alla quarta porta bussò.

“Oddio, oddio, oddio! Chi me l’ha fatto fare? Maledetta me e la mia innaturale curiosità.”

La porta si aprì con uno scatto, velocemente, e le si parò davanti Adam.

Lui corrugò le sopracciglia per un istante, ma poi mascherò la sua sorpresa con un ghigno beffardo e la scrutò attentamente.

Lo sguardo di Adam su di sé la fece rabbrividire, ma... “Questi sono brividi di paura, vero? O forse... no, nulla.”

« Ciao. » le disse, con tono ironico e derisorio.

« Ciao. » rispose lei in modo brusco.

« Come mai qui? » chiese lui, facendo in modo che lei non vedesse la stanza alle sue spalle.

« Io... sono curiosa. »

« Come tutti gli effimeri esseri umani. » disse lui ghignando, poi notò una donna incuriosita che si affacciava dalla porta accanto e continuò. « Che ne dici di entrare in camera? Qui non c'è l'adeguata privacy; buongiorno Clodovea! » disse salutando la vicina, poi agguantò Sofi e la fece entrare.

« Bene, qui possiamo parlare. » fece Adam, sedendosi sul letto intarsiato.

Sofia si guardò intorno, stupita da tanta ricchezza, e si sedette su una poltroncina.

« Sono curiosa. Perché un mio nemico mortale, uno che mi vuole morta... mi bacia, Adam? Perché l’hai fatto? » chiese lei, alzando lo sguardo deciso e puro sul vampiro biondo.

Lui sogghignò a tale domanda, poi la fissò con i suoi splendidi occhi blu mare.

« Voi umani vi illudete così facilmente... siete proprio degli sciocchi. Forse ti immaginavi chissà quale motivazione... amore, infatuazione o quant’altro. La verità è che volevo assaggiare il sapore della mia futura preda. Pensi che non berrò il tuo sangue, un giorno? »

Sofia rabbrividì, stavolta per paura, per il cosiddetto istinto umano di sopravvivenza.

« Certo... » continuò lui, beandosi della visione di un'umana impaurita « Il morso è simbolo di amore, il primo gesto d’attrazione. L’amore primordiale e passionale. Ma questo non significa nulla. » concluse, passandosi una mano fra i capelli.

« O-okay, ma l'ho già detto e lo ribadisco... io non mi farò succhiare il sangue! » esclamò Sofia, ritrovando la decisione.

« Il momento giusto arriverà. » disse Adam, sorridendo maliziosamente.

La ragazza aprì la porta, pronta ad uscire.

« Sarò pronta e vigile. » sussurrò prima di andare nel corridoio.

« Non aspetto altro... » mormorò il biondo ironicamente.

*










Ciao! Nell'ultimo cap Adam è tornato sul vampiresco, a differenza di quando bacia Sofi.... ma no disperate °_° XDDD Ringrazio Lisa e Livia per avermi aiutato con il 29 e 30 quando avevo poca ispirazione o ero sul depressiforme XDDD
Ringrazio i preferiti, le recensioni e i lettori *_*
Indico un sondaggio... ditemi i vostri 3 personaggi preferiti e chi non vi piace!
Sono curiosa.... garzie in anticipo *_*
Rispondo alle recensioni:
Niis: Waaa, grazie mille *_* Adam riscuote successo perché l'ho voluto io XDD Nel senso... volevo creare un personaggio intrigante e sbavoso ed eccolo qui XDD Grazie mille *_* Un bacio!!
lisettaH: No, non lo è XDDD Grazie! Un bacio, mia Lisa *_*
mikiybiky: XDDDDDDDDD Anche io me l'ero immaginato forte (Jack), poi non sapendo che scrivere ho fatto la storia... PB va avanti così o.o""" Però so la fine XDDD Logan ha 23 anni *_* XD Muhahaha grazie mille >w< Un bacio!!

Altri disegni fatti da me sui personaggi:
Armelia:


Violet:


I gemelli:
   
 
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