Materiali non degradabili.

 

 

 

 

Il brutto dei cuori spezzati è questo: che non ci puoi buttare sopra l’acqua ossigenata
e soffiare mentre le bollicine camminano sulla ferita, che puoi
solo tenerti i cocci.

 

 

 

Niall prende la metropolitana ogni giorno alle cinque del mattino per arrivare alla fabbrica in cui lavora, ha trovato lavoro solamente in un postaccio a Londra e la macchina per cui sta risparmiando da due anni è ancora troppo costosa.

Svegliarsi presto non gli piace, quando stava in Irlanda sua madre lo doveva chiamare sei volte per farlo scendere dal letto la mattina. Magari così si svegliava anche in orario per la scuola, ma Niall in quell'inferno ci metteva piede solamente dalla seconda ora in poi. Si è pure fatto bocciare due volte per colpa dei suoi ritardi e per la sua voglia di non far nulla -con conseguente attacco isterico di suo padre-.

Ma prendere la metropolitana ha anche dei lati positivi, ad esempio lì ha conosciuto Marian. E santo cielo, se c'è stata una persona che gli ha cambiato la vita è proprio lei. Marian ha paura del silenzio e parla sempre, e lui non sa cosa fare perché a lui il silenzio è sempre piaciuto.

"A me ci tieni almeno un po', Niall?" Gli ha chiesto una sera. E lui ha fatto finta di non sentirla, perché Marian dei sentimenti non ha paura, ma lui sì. Lui è abituato alla solitudine, al sesso nei bagni delle discoteche con sconosciute che non rivedrà mai più, al faticare tutto il giorno portando pacchi da un posto all'altro. A tutto, ma non all'amore. E lei invece vuole risposte, vuole che lui le dica che la ama e che non è tutto un gioco.

Niall le vorrebbe dire tante cose. Di quel giorno in cui si è presentato davanti a casa sua, di lei che gli ha chiesto "Ma il lavoro?" e lui che ha risposto "C'è sciopero" quando invece la fabbrica era aperta, di quando ha preso a calci il tipo che le aveva guardato il sedere al ristorante, delle sigarette che non compra più perché sa che lei odia. Le vorrebbe dire un sacco di cose, ma sta zitto perché se mai lo facesse allora anche lui avrebbe qualcosa da perdere. E questo il suo cuore non se lo può permettere.

Il primo ti amo Marian glielo dice una sera dopo aver fatto l'amore. E lui le sorride mentre dentro di lui gli uragani prendono forma. Non le risponde che contraccambia i suoi sentimenti, perché no, lui non la ama. O almeno, finché non lo dice ad alta voce può far finta che sia così. Perché se lui cominciasse a parlare per davvero allora comincerebbero i casini. Marian prima o poi se ne andrà come hanno fatto tutti nella sua vita. Suo padre si è buttato a capofitto nel lavoro fino a dimenticarsi il suo compleanno, sua madre ha trovato un nuovo fidanzato con cui andare in crociera e suo fratello Greg è a proteggere il suo paese in zone dimenticate anche da Dio. Ma a Niall chi lo protegge? 

Quando l'ha incontrata la solitudine non gli faceva così schifo, aveva imparato a conviverci. Poi era arrivata lei che aveva stravolto la sua vita come uno tsunami, con i suoi capelli fini, le sue scarpe col tacco rosse e la sua abitudine di dire tutto quello che le passa per la testa. E lei vuole che loro parlino, che si raccontino le loro giornate e il loro passato. Vuole partire per l'Irlanda con lui e conoscere sua madre. E vuole che lui le dica che la ama, che c'è solo lei e che rimarrà anche quando comincerà ad ingrassare. E Niall non glielo può promettere perché segretamente tiene la valigia dentro all'armadio preparandosi alla sera in cui la lascerà. Perché ha capito che la paura che Marian se ne vada può finire solamente se il primo ad andarsene è lui.

Niall parlerebbe anche se solo fosse un po' più coraggioso. Ma lei cosa vuole sentirsi dire? Che lui ha una paura fottuta? Che il latte è finito? Che il vestito che ha comprato le stringe troppo sui fianchi ma per lui è sempre bellissima? Che Greg tornerà a casa da lì a due settimane e lui non vuole vederlo? Che la ama così tanto che fa persino male? 

"Sono incinta."

"Davvero?"

"Non voglio tenerlo."

"Cosa?"

"Hai capito benissimo."

"Non me ne andrò, Marian."

 

 

 

Il segreto è avere una persona che ti faccia sorridere un attimo prima di
andare a dormire.


 

Ciao,
non sono bene cosa sia questa cosa. So solamente che è la cosa più sconclusionata, insensata e imbarazzante che io abbia mai scritto. 
Ero davvero indecisa se postare o no, ma magari posso ricevere pareri che mi possano solamente far migliorare. ndshid Quindi niente, il titolo l'ho preso dal pezzo dalla canzone C'eravamo Abbastanza Amati  delle Luci Della Centrale Elettrica (la mia Ferrara <3<3<3) "Se solo anche tu fossi stata di plastica o di un altro materiale stabile non degradabile". So che non c'entra molto, ma whatever, mi sembrava più corretto dirlo. :)
La citazione a inizio testo è di Giulia Carcasi (<3<3<3), quella alla fine non ho capito bene di chi sia. In ogni caso l'ho trovata girando per Tumblr. iideiojodfowe
Quindi niente, le recensioni fanno sempre piacere. (?)
Adesso vado che devo andare a vedere Army Wives.
Buona serata! :)))