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Autore: 3words8letters    14/08/2013    7 recensioni
Dal capitolo 37:
Uno sbuffo divertito le uscì impercettibile dalle labbra.
"Non è una novità...quello che c'è stato tra noi, che tra parentesi ho già rimosso, non cambia la repulsione che provo per te"
Stavolta toccò a me ridacchiare. Quella era una scusa bella e buona.
Mi avvicinai a lei, mentre continuava a tenere la testa alta, poi le afferrai piano il polso. La sua mano, stretta pugno, si aprì, facendo cadere il bracciale nella mia.
"No, Meg...io so perché ce l'hai con me" dissi inclinando un angolo della bocca in un sorriso strafottente "Perché con me hai ceduto..."pronunciai piano, con voce roca "E perché io ti faccio sentire debole...dico bene?" osservai a lungo i suoi occhi, con attenzione, e una scintilla quasi impercettibile attraversò le sue iridi cerulee.
"Io ti odio perché sei un impertinente, arrogante e pieno di sé" pronunciò con astio.
"Però nonostante questo sei venuta a letto con me..." ribattei crudele.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La serata con Emily ieri era stata uno spasso. Ovviamente l'avevo già perdonata appena l'avevo vista spuntare davanti alla porta di casa mia, ma l'avevo fatta penare un po' prima di abbracciarla forte.
Adesso mentre aspettavo l'autobus alla fermata lessi il suo messaggio
Ti voglio bene, Meg
Mi intenerii. Aveva rinunciato ad una cenetta romantica col suo Harry per venire da me e farsi perdonare. Era una cucciola!
Anche io te ne voglio, bestia.
 
Appena arrivai a scuola e vidi una chioma riccia mi avvicinai, portandomi il ragazzo in disparte.
<< Allora? L'hai detto ai tuoi amici? >>chiesi impaziente di vedere se la mia idea era risultata gradita anche al resto del gruppo.
Harry annuì contento.
<< Sì, e sono tutti d'accordo! >>mi disse con un grande sorriso, poi mi abbracciò forte. Io un po' perplessa gli circondai le spalle, poi mi staccai quasi subito.
<< Hai avuto un'idea fantastica, davvero, non saprò mai come esserti grato. Praticamente ho già la vittoria in pugno >>
<< Davvero?! >>dissi un po' titubante.
<< Ma certo!! Zayn non può minimamente competere con il tuo cervello! >>
Lo presi come un complimento.
Chissà come se la cavava Zayn. Ancora una volta avevo contribuito a creare un divario tra loro due. E questo divario si stava allargando sempre di più. Specialmente dopo quest'ultima idea brillante.
 
 
 
 
<< Zayn >>lo chiamai.
Lui era posizionato sul muretto dietro la palestra, col piede a cavallo e la sigaretta in mano, intento a discutere con alcuni suoi compari.
Quando sentì la mia voce si voltò verso di me, indirizzandomi uno sguardo severo.
Lo chiamai ancora una volta e lui fu costretto a venire.
<< Che c'è? >>mi chiese spazientito.
Stavo per chiedergli come era andata con i volantini quando mi bloccai sul posto.
<< Ti sei tinto i capelli!! >>esclamai sorpresa.
<< Già... >>alzò gli occhi al cielo.
Il ciuffo era rimasto comunque, ma adesso anziché essere di un biondo quasi ossigenato era del colore naturale dei suoi capelli: un castano scurissimo, quasi nero.
Sorrisi ed ebbi la tentazione di toccarglieli, ma lui si allontanò.
<< Non puoi toccarmi i capelli Stevens...nessuno può >>
Caspita! Aveva intuito quale fosse la mia intenzione!
<< Però mi hai ascoltato! >>dissi riferendomi alla discussione del giorno prima.
<< Sì, Stevens, ma non ti permetto di darmi altri consigli riguardo al mio look. Sto benissimo come sono... >>disse asciutto.
Scossi la testa e lui si affrettò a dirmi: << Quindi? Che volevi? >>
<< Niente, volevo solo chiederti come è andata per i volantini >>
<< Ancora non ci sono andato...ho avuto da fare ieri... >>
<< Beh, vedi di sbrigarti, le elezioni sono tra meno di una settimana! >>lo ammonii.
<< Non c'è alcun bisogno che tu me lo dica, lo so meglio di te... >>
Alzai le spalle, dopodiché mi voltai per andarmene. Ma lui mi afferrò per un braccio, facendomi fare un giro di 180 gradi, come se fossi una ballerina.
Sbattei le palpebre, confusa, chiedendogli spiegazioni.
<< A proposito di elezioni...mi chiedevo se potessi darmi un altro piccolo aiuto...piccolo piccolo! >>
Stavo per rifiutare quando mi vennero in mente le parole di Harry. Grazie a me aveva la vittoria in pugno.
Poi guardai Zayn. Doveva essere davvero molto disperato se chiedeva un'altra volta aiuto a me. E molto disperato se ascoltava persino i miei consigli su come farsi i capelli.
Annuii e lui lasciò la presa sul mio braccio.
<< Ho deciso di organizzare un party >>iniziò.
<< E quindi che vuoi? Delle cubiste? Scordatelo... >>risposi acida come al mio solito. Era inutile, Zayn risvegliava la parte stronza di me. Solo a vederlo in faccia mi faceva diventare cattiva. Era per colpa di quelli come lui che io ero così.
Lui alzò gli occhi al cielo.
<< Lasciami parlare per favore! >>mi disse esasperato.
Gli feci un sorrisino falso.
<< Quindi...avrei intenzione di organizzare questa festa, questa grandiosa festa nella villa di Alan. Volevo chiederti...non è che per caso tu e Styles organizzate la stessa cosa? E se sì, allora quando avete intenzione di farla? Non sarà mica lo stesso giorno, vero? >>disse partendo a raffica con le domande.
<< Ehi frena! >>lo interruppi io prima che mi chiedesse qualcos'altro.
<< Quindi? >>mi chiese impaziente.
<< Beh, non ho capito niente, una cosa alla volta! Ripeti! >>
Lui sbuffò per l'ennesima volta, poi sillabando mi ripeté tutto.
Dopo circa 3 ore finì di parlare.
In poche parole voleva sapere cosa stavamo organizzando, dicendolo con diversi giri di parole...ma io non ero mica stupida, c'ero arrivata subito.
<< Mi dispiace Malik, non posso aiutarti stavolta...non lavoro più con Styles >>
Lui mi rivolse un'occhiata che non capii bene.
<< Questa scusa inventala per qualcun altro...so che ieri sera eravate con lui >>disse con durezza.
<< Ma che dici?? >>dissi allarmata << e poi...come avresti fatto a saperlo? >>
<< Diciamo che ho le mie fonti >>disse vago.
<< Lo stai facendo spiare? >>chiesi preoccupata.
<< Non proprio, ma sono venuto a sapere sta cosa...allora, lo ammetti? >>
Rimasi senza parole, non riuscivo a replicare con nulla. Lui mi aveva scoperto, non c'era più nessuna scusa.
<< Oh andiamo Meg! >>mi esortò ancora << facciamo così, se tu mi aiuti farò finta di nulla e non mi riterrò offeso perché hai infranto la promessa. E poi lo dico anche per te...non sarebbe carino organizzare una cosa lo stesso giorno... >>
Sbuffai infine mi arresi.
<< Sarà giovedì, il giorno prima delle elezioni... e la tua? >>
<< Penso di farla mercoledì, ma ancora niente di certo...devo parlarne con Alan >>
<< Okay, quindi per il giorno siamo apposto. >>conclusi cercando di andarmene ma lui mi bloccò un'altra volta. Uffa! Stava diventando una manìa!
<< E per la festa? >>insistette << andiamo, in fatto di feste non potete competere con me! >>
Mi scrollai di dosso la sua mano.
<< Non abbiamo affatto intenzione di organizzare una stupida festa...sarà qualcosa di molto più costruttivo e spettacolare >>dissi portando in fuori il petto, con fierezza.
<< Sarebbe? >>mi domandò lui sospettoso.
<< Non voglio rovinarti la sorpresa >>risposi asciutta. Non volevo dirgli la mia idea prima del tempo! Doveva essere davvero magnifica.
<< E dai Meg! Hai paura che ti rubi l'idea? Vedi che io già la festa l'ho organizzata >>tentò ancora una volta di convincermi.
Beh in fondo l'idea non poteva rubarcela. Il cantante era Harry, non credevo nemmeno che Zayn sapesse suonare il triangolo.
<< Stiamo facendo un concerto di beneficenza... >>dissi infine, poi mi avvicinai, puntandogli un dito nel petto << Non ti azzardare a dirlo a qualcuno, intesi? >>gli intimai. Lui mi sorrise, soddisfatto, dopodiché mi diede la sua parola. Non che mi fidassi molto della parola di Malik...
 
 
 
*3 giorni dopo* 
 
<< Meg! >>mi chiamò una voce preoccupata.
Stavo percorrendo il corridoio per uscire da scuola e prendere l'autobus. Mi voltai.
<< Emily? Pensavo che oggi dovessi aspettare i tuoi... >>
Una bionda piuttosto affannata si affrettò a raggiungermi.
<< Che è successo? >>chiesi facendole recuperare il fiato.
Lei mi rivolse un'occhiata pietosa.
<< Ho...incontrato Harry >>mi disse con voce tremante.
<< E...? >>cercai di farmi spiegare meglio.
<< Vuole parlarci >>si morse il labbro<< sembra...incazzato >>
<< Ti ha detto qualcosa? >>
<< No, ha detto solo che voleva parlarci >>
<< E allora di che ti preoccupi? >>cercai di tranquillizzarla.
<< Il suo sguardo era...a dir poco furioso >>
Temetti stesse per scoppiare a piangere.
<< Ho paura Meg... >>mi disse con occhi spaventati << ho paura che possa aver scoperto quella cosa che ho fatto... >>
Eh già! Il messaggio! Quello si che era un bel problema. La mia amica non aveva affatto pensato alle conseguenze nel momento in cui aveva premuto 'invio'.
La abbracciai forte. << Tranquilla tesoro, ci sono io... >>la consolai << adesso andiamo e speriamo che non riguarda questo >>.
In effetti le elezioni erano alle porte, mancavano appena due giorni, e in tutto quel tempo Harry era stato parecchio stressato. E si sa che lo stress porta nervosismo. Può darsi che il motivo della furia del riccio non fosse affatto collegato con il messaggio.
Lei si sistemò la chioma bionda e di corsa andammo da lui.
<< Che succede, Harry? >>domandai cauta. In effetti mi ritrovai a concordare con la mia amica. Il suo sguardo era davvero furioso. I capelli ricci erano più scompigliati del solito e avrei giurato anche che il verde dei suoi occhi fosse più spento.
Lo stress fa male, Styles, ricordatelo.
<< Succede che va tutto male, Meg! I volantini dovevano essere pronti ieri invece quello non mi ha ancora chiamato, tutti i pub dove avevamo pensato di fare il concerto sono occupati, non sento Eva da 3 giorni e per giunta oggi mi sono beccato una nota per aver risposto male al mio professore! Che impressione do come futuro rappresentante?! >>scoppiò, iniziando a sbraitare.
Ecco, come dicevo, stress e nervosismo.
Osservai con la coda dell'occhio la mia amica gettare un lungo sospiro.
Harry intanto si aspettava una nostra risposta.
<< Harry, allora...elencaci ad uno ad uno i vari problemi e vedremo cosa possiamo fare >>dissi con calma.
Intervenne la mia compagna:<< Se mi dai il numero di telefono io potrò chiamare alla stamperia >>gli rivolse un sorriso di incoraggiamento.
Anche Harry sembrò rilassarsi per un momento.
<< Grazie >>sussurrò.
<< E per quanto riguarda il concerto non c'è bisogno di un pub...lo potremmo fare qui davanti la scuola, anzi così potranno vederti molte più persone...subito dopo scuola! Potremmo ordinare un bel po' di cose da mangiare... >>consigliai.
Il consiglio sembrò ben accetto quando lo vidi sorridere.
<< Beh per quanto riguarda Eva e la nota...beh sono cose mie voi non c'entrate >>ci disse lui tornato più sereno e ragionevole.
<< Potremmo starti a sentire come fanno le amiche giusto? >>Emily.
Harry non se lo fece ripetere due volte, si vedeva che aveva bisogno di parlare, di sfogarsi.
<< Non sento Eva da tre giorni...lei si aspetta che sia io a chiamarla, ma io sono troppo occupato e mi dimentico sempre. Inoltre sono sicuro che se la chiamo, lei non vorrà solo "parlare". Ma io in questo momento non ho voglia di farlo... >>
<< Beh, chiamala e diglielo no? Digli solo che volevi sentire la sua voce e altre cose sdolcinate come queste...vedrai che ti perdonerà >>gli dissi sorridendogli. Il comportamento di Harry sembrava così infantile e allo stesso tempo così dolce.
 
 
 
POV Harry

<< Perfetto, lo farò... >>dissi a entrambe, un po' più rincuorato.
Come facevano a trattarmi sempre così bene quelle due? Io con loro ero sempre così...duro. E nervoso. Soprattutto nell'ultimo periodo.
E' che avevo la paranoica impressione che tutto mi stesse andando male e che ero destinato a fallire. Non c'era una cosa positiva in quel momento nella mia vita, pensai depresso.
La storia con Eva sembrava andare bene fino a qualche tempo fa. Ma lei era troppo ossessionata dal sesso! Ovviamente io non potevo rifiutare quando mi proponeva di farlo, ma intanto stavo perdendo di vista quale doveva essere il mio obbiettivo in quel preciso momento. Dal giorno in cui l'avevamo fatto nella mia lavanderia non l'avevo più rivista. Né sentita.
Dopo aver ringraziato Meg e Emily mi allontanai, pensieroso, fissando il cellulare.
Poi cercai in rubrica il suo nome, infine la chiamai.
 
 
 
POV Zayn 
 
Quella cavalla selvaggia era difficile da tenere a freno.
Roteò il bacino, il che mi provocò un'ondata di piacere allo stato puro.
Era già la terza volta che ci vedevamo dopo scuola per fare sesso. A quanto avevo capito lei frequentava l'università, e viveva sola in casa.
Quella volta aveva insistito per condurlo lei il gioco, ed io avevo acconsentito immediatamente, curioso.
Dopo l'orgasmo aprii gli occhi. I capelli biondi della frangetta le stavano appiccicati alla fronte, e aveva il respiro affannato.
<< Harry non ti ha ancora chiamato? >>chiesi. Ogni volta che parlavamo di lui una scintilla di odio prendeva vita nei suoi occhi celesti. Un odio che però nel momento in cui stava con me si trasformava in passione.
Ancora una volta lei mi gettò un'occhiataccia.
<< Ti ho detto che non voglio sentirlo nominare >>mi intimò, continuando poi a baciarmi il collo con foga.
A questo punto tolsi le dita dai suoi fili dorati e la afferrai per il bacino, sollevandola e gettandola accanto a me.
La sua espressione era delusa: credeva che il gioco fosse finito, ma non sapeva ancora che con Dj Malik non si finiva mai il gioco.
Capovolsi la situazione, posizionandomi tra le sue gambe.
Incominciai dal collo: piccole scie di baci così leggeri da essere quasi inavvertibili, ma che si vedeva le provocavano un grande piacere quando la sentii gemere forte sotto di me.
Cercò di afferrarmi i capelli: come sempre le veniva involontario e si dimenticava che io odiavo quando mi toccavano i capelli, e soprattutto quando li tiravano con ferocia, perciò lasciai ciò che stavo facendo, alzandomi un po' in modo che lei capisse.
La bionda mi guardò con rabbia, dopodiché si aggrappò al mio collo, per tirarmi di nuovo giù. Non opposi resistenza.
Ero arrivato all'ombelico, lei stava già per esplodere in mille pezzi quando la fastidiosa suoneria di un cellulare prese a risuonare nella stanza.
Lei aveva la fissazione di dover mettere sempre la suoneria al massimo, e la vibrazione. All'inizio la bloccai sotto di me, impedendole qualsiasi movimento, poi, vedendo quanto era distratta, e quanto lo scocciatore insisteva, le consentii di strisciare via ed andare a recuperare il cellulare sul comò.
Mentre io riprendevo fiato distendendomi sul letto lei andò nell'altra stanza a rispondere.
Era già la quarta volta che andavo a letto con lei. Se avessi continuato ancora ero sicuro che mi sarei trovato in una brutta situazione. Ma che stavo dicendo? Lei era tutta presa da Harry...lo faceva con me solo per cercare un modo di ripagarlo per tutte quelle volte in cui l'aveva ignorata. Perché lei era così, odiava essere ignorata, non sopportava di essere messa da parte.
Lei era innamorata di Harry. Ne ero convinto. Ma di un amore ossessivo, quasi maniacale, che tuttavia non aveva fatto risparmiare al bel ricciolino un paio di corna niente male.
Dopo 10 minuti lei tornò nella camera, agitata. Teneva ancora in mano il cellulare, salutò con un bacio l'interlocutore, dopodiché scaraventò l'oggetto sul letto.
Con premura raccolse da terra i nostri vestiti.
Mentre io restavo immobile, cercando di decifrare la sua espressione, lei mi lanciò le mie cose addosso.
<< Devi andartene da qui >>mi ordinò<< Sta arrivando Harry... >>
Harry, sempre Harry! Doveva sempre rovinarmi tutto quel cantante da quattro soldi!
Con calma e con sguardo truce mi rimisi i boxer, mentre lei mi guardava rigida.
<< Perché non ti vesti anziché guardare come mi vesto io? >>dissi ammirando ancora una volta il suo splendido corpo nudo.
Lei mi rivolse un sorriso disgustato:<< Non potrei mai farmi trovare così da Harry, devo farmi assolutamente una doccia, e devo assicurami che tu non ti scorda niente... >>
<< E se viene nel frattempo che sei sotto la doccia? >>chiesi con fare da sapientone.
<< Gli ho detto di venire tra mezz'ora... >>mi disse con una smorfia.
<< In tal caso potremmo continuare sotto la doccia, dove eravamo stati interrotti >>dissi con tono malizioso, alzandomi dal letto e avvicinandomi a lei.
<< No Malik >>mi intimò con uno spintone<< Harry mi ha cercata, tu non mi servi più >>mi disse con durezza.
La guardai intensamente per un istante, poi in mutande stesso uscii dalla stanza, portandomi il resto dei vestiti e della roba.
Se fosse stato un qualsiasi ragazzo si sarebbe offeso molto dopo quelle tremende parole. Ma io no, io ero...sollevato.
Eva non mi avrebbe più calcolato, ed io potevo dire di aver raggiunto il mio obbiettivo. Anche se devo ammetterlo: continuare sotto la doccia non sarebbe stato male...

 

Ehilà! Stavolta ho aggiornato di mattina perché da pomeriggio in poi non ci sono :) 
Comunque passando alla storia, Meg aiuta nuovamente Zayn perché si sente in colpa. Zayn a quanto pare continua con il suo piano...che cosa architetterà il nostro badboy? Harry stressato è un po' insopportabile lo so, ma credetemi, io l'ho provato sulla mia pelle cosa significa fare una campagna elettrale (un mio compagno di classe è diventato rappresentante) e credetemi, diventano intrattabili hahahah
So che questo è un capitolo un po' di passaggio...però vi prometto che il prossimo sarà una bomba! Ed è anche bello lungo! Quindi a prestissimo, un bacione e buona notte di ferragosto a tutte! Non combinate danno e.e  ahahhah

 
   
 
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