Sulla gazzetta del profeta, un titolone con la faccia di
Harry e Ron sorridente citava “ Harry Potter e Ron Weasly hanno salvato
un’intera popolazione dai dissosauri” e intere pagine parlavano di questa
eroica impresa dei due Auror in America, nella famosa città di New Shork, città
magica nel sottosuolo di New York, che fa anche da fondamenta. Questa loro
impresa aveva fatto si che la città più famosa del mondo crollasse per via
della forza di un branco di Dissosauri che stavano facendo a pezzi le
fondamenta di New Shork.
Due mesi erano passati velocemente. Harry volava a bordo
della sua Firebolt nuovo modello, esaltato all’idea di rivedere la sua
fidanzata. Ron era se possibile anche più esagitato di lui e continuava a fare
piroette per i cieli, coperto da una magia “invisibilis” per non farsi vedere
dai babbani.
Harry e Ron volarono sopra i tetti delle case di Londra.
Passarono sopra Privett Drive, dove
Harry riconobbe a casa dei Dursley, proseguirono arrivando nei pressi della
vecchia casa-base, la casa di Sirius (ora intestata ad Harry e usata dal
ragazzo in estate). Poi volarono sul il tragitto che percorreva il treno che
portava gli alunni a Hogwarts. Qualche ora più tardi la videro, la loro amata e
bellissima scuola. Passarono sopra gli alberi della foresta proibita, per
Godric’s Hallow e infine giunsero nell’immensa prateria dove videro la Tana e
la villa di Harry.
Avevano
fortemente voluto percorrere tutto quel lungo tragitto sulle scope, solo per il
gusto di ammirare tutti i luoghi che li avevano accompagnati nel corso degli
anni. Atterrati, tutta la famiglia e le loro ragazze li corsero incontro
abbracciandoli.
“ pensavamo di rivedervi trasformati come degli uomini
delle caverne. Invece siete tutti belli, puliti e rasati” disse Molly
Ron ed Harry di scambiarono un’occhiata divertita:
avevano avuto abbastanza tempo per rendersi presentabili alla famiglia, dato
che, avendo passato due mesi nelle foreste, erano diventati degli
uomini-scimmia, con una lunga barba ispida, puzzolenti e con indosso stracci.
Rientrarono in casa spinti dalla famiglia Weasley.
“ che hai Hermione?” Ginny si stava allenando nel cortile
della sua casa, lanciando e battendo un bolide in aria.
“ perché non si decide Ron?” chiese la donna battendo i
piedi sul terreno.
“ a fare che?”
“ a chiedermelo! Insomma, da quando sono tornati dal loro
viaggio in America sono passate già 3 settimane…io speravo che si decidesse
quello stupido! Che vuole fare, farmi diventare vecchia prima di chiedermelo?”
Ginny impiegò qualche secondo prima di capire a che cosa
si stava riferendo l’amica, ma quei secondi furono fatali, in quanto il bolide
le precipitò addosso, atterrandola.
“ sto bene, sto bene!” disse poi alzandosi e tenendo in
mano il bolide che ringhiava.
Ron nel frattempo si stava confidando con Harry in uno
degli uffici del ministero della magia. Stavano compilando scartoffie.
“ che cosa dovrei dirti Ron. Chiediglielo. Secondo me lei
non aspetta altro!”
“ non lo so!” Ron rimase in silenzio qualche minuto poi
guardò intensamente negli occhi Hary che alzò lo sguardo su di lui.
“ che c’è?” chiese guardando con occhi sgranati l’amico.
“ e di te che mi dici Harry? Non fare il finto tonto…con
la nostra Ginny?”
Harry non rispose e senza alcun imbarazzo continuò a
scrivere sui fogli davanti a loro.
“ allora?”
“ scusa, devo andare a casa!”
“ Harry!” disse cantinelando Ron “ dai consigliami
qualcosa”
Hary fece per uscire dal loro ufficio, ma si fermò sullo
stipite della porta
“ domani è il suo compleanno Ron. Ricordati” . Fece in
tempo a fare quattro passi che senti Ron gridare.
“IL SUO COMPLEANNO ?!”
“ tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a
Hermione, tanti auguri a te!” la famiglia Weasley insieme alla famiglia Ginger,
alla Tana, intonarono questo canto per la neo ventitre-enne.
Dopo gli allegri e poco sobri festeggiamenti, Ron prese
per mano Hermione e la trascinò in camera sua.
“ ebbene?” Hermione era particolarmente nervoso in quei
giorni e Ron non ne intuiva bene il motivo.
“ siediti Her…per favore” disse poi vedendo già pronta la
sua ragazza a lanciarli addosso una ciabatta per la poco cortesia usata.
Ron inspirò profondamente guardando la finestra e poi si
rivoltò verso Hermione.
“ Hermione…ti ricordi quando ci siamo conosciuti? Io ero
il pasticcione, tu la secchiona…e questo non è mai cambiato nel corso del
tempo, è vero. Però inizialmente ci odiavamo. Poi è cambiato tutto…siamo
diventati amici, migliori amici. Ho iniziato a volerti bene, e sono finito con
l’amarti. E tanto! Ora…” Ron divenne paonazzo ma cercò di trattenere la
vergogna “ tu oggi hai compiuto 23 anni… e io ammetto di non aver pensato
nessun regalo. Ieri ho vagato per tutta la città cercando qualcosa che non
avessi, qualcosa che ti potesse servire, che ti potesse piacere ma non ho
trovato niente, o quasi. Io…” Ron prese dalla tasca del mantello una piccola scatola
e gliela porse ad Hermione. Lei lo apri’ rimanendo senza fiato.
“ più che un regalo per te…questo è un regalo per me.
Io…sarei davvero felice se lo accettassi, perché non desidero altro che avere
due marmocchi in giro per casa e di averli con te…con mia mogl…” Ron non
riusci’ a finire la frase. Hermione si alzò dal letto abbracciandolo e
piangendo.
“ pensavo non ti saresti mai deciso scemotto!”
Ginny ed Hermione erano seduti su una sdraio in veranda,
lei sulle ginocchia di lui, mentre li masaggia i lunghi capelli rossi
“ George è ubriaco!” disse Harry sentendo il gemello
ridere sguainatamene.
“ non hai visto Bill e Fleur! Per non parlare di mio
padre…che famiglia” rispose Ginny scuotendo la testa. Poi lei si alzò e guardò
la luna sopra di lei. Harry la abbracciò da dietro, prendendole i fianchi e
posando la testa sulla palla di lei.
“ allora…che mi dici della proposta che ti ho fatto
ieri?”
“ quale”
“ dai Ginny! “ Harry aspettò con ansia quegli
interminabili secondi, finchè finalmente Ginny non parlò.
“ bhè…non ci vedo nulla di male. Basta che non
festeggiamo un matrimonio a 4…non potrei sopportare di vedere tante lacrime in
un giorno!”
Harry le girò il viso e la baciò, mentre sentiva Ron che
scendeva in cucina urlando
“ MI SPOSO…IO MI SPOSO”
“ sarà meglio aspettare un po’ noi” disse Hary mentre
Ginny rideva.
Qualche anno dopo, le coppie di giovani, sposate e felici, andarono alla
stazione di King’s Cross con i loro figli.
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è finita con una parte un pò più lunga questa mia FF su ahrry Potter.
sono contentA perchè è stata la mia prima Ff che su questo sito ha avuto cosi tanti consensi!
ne scriverò altre, sicuro! magari non su HP, ma spero che mi seguirete ugualmente.
intanto vi invito ad andare a leggere la mia FF che fra poco aggiornerò su Nana, anche se è un pò spoiler!
nel Forum ho inserito in
"presentazione autori" - me e le mie storie http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7228885
dove sono presenti tutti i link delle mie Ff. se volete tenervi aggirnati sui miei lavori andate li.
grazie mille a tutti! :D
a presto!