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Autore: CrazyFantasyWriter    14/08/2013    2 recensioni
Sono Kate, Kate Huster, ho diciotto anni, non sono particolarmente bella e non ho avuto una vita facile e ricca di sorprese, ma quello che mi è successo il giorno del mio sedicesimo comlpleanno ha dell'incredibile. Ti dico solo che ero alla stazione di Londra con i miei volumi della saga di Harry Potter. Vuoi sapere cosa mi è successo? Inzia a leggere, questa storia fa per te!
(Questa è la mia seconda ff e la scrivo in parallelo con "Il settimo anno" spero sarete clementi!)
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Con il trambusto della notte e la morte del preside io, Harry, Ron ed Hermione non eravamo ancora riusciti a parlare. Eravamo rimasti nella Sala Comune tutti insieme ma non avevamo ancora pronunciato una parola. Hermione era seduta vicino alla finestra e guardava Fanny che cantava triste volando attorno al castello, Harry giocherellava con la bacchetta che ogni tanto emetteva sbuffi di vapore e piccole scintille e io ero seduta affianco a Ron sul divano, lui mi cingeva con un braccio e io non osavo muovermi da quella posizione che mi faceva stare così calma.

Il sole sorse e l'ora di colazione arrivò.

Hermione si alzò e inaspettatamente parlò:

“Andiamo in Sala Grande?” chiese.

Harry scosse la testa.

“Dobbiamo mangiare, non possiamo rimanere qui in silenzio”

“E cosa dovremo fare?!” esplose il Prescelto alzandosi di colpo.

Hermione rimase a bocca aperta.

“Silente è morto e io non ho uno straccio di indizio per trovare gli Horcrux, ho solo questo stramaledettissimo medaglione che per altro è falso!”

“Cosa?” intervenne Ron, “Allora l'avete trovato!”

“Si” rispose mestamente il ragazzo, si tolse il medaglione dal collo e lo gettò all'amico.

Hermione si avvicinò a noi.

Ron aprì il medaglione dorato. Dentro vi trovò un biglietto, lo prese e lo aprì.

Al Signore Oscuro” lesse.

 

So che avrò trovato la morte molto prima che tu legga queste parole, ma voglio che tu sappia che sono stato io a scoprire il tuo segreto. Ho rubato il vero Horcrux e intendo distruggerlo appena possibile. Affronto la morte nella speranza che, quando incontrerai il tuo degno rivale, sarai di nuovo mortale.

R.A.B.

 

“R.A.B.” ripeté Hermione pensierosa.

“E' stato tutto inutile” disse Harry

“Non dire così” cercai di rincuorarlo, “Tutto quello che è accaduto ha un senso, prima o poi lo capirai”

Harry sorrise.

“Dici così perchè sai cosa succederà”

“Lo direi anche senza aver già vissuto tutto questo” risposi.

“Se solo potessi sbirciare quel dannato ultimo libro, io...”

“Ti cacceresti solo nei guai” feci.

“Kate ha ragione” disse Hermione, “Ricordi al terzo anno quando abbiamo usato il Giratempo?”

“Come fa a non ricordarlo” scherzò Ron, “Sei stata strana per tutto l'anno. Prima non c'eri e un attimo dopo comparivi... Una cosa da far venire i brividi”

Hermione sorrise.

“Davvero era così spaventoso?” chiese.

“Spaventoso no, il termine giusto è misterioso” disse Harry.

“Vogliamo parlare di quando siamo andati a Hogsmede e tu ci hai seguiti con il mantello?” chiese Ron.

“Però è stato divertente, vi ricordate la faccia di Malfoy?” scherzò Hermione

“Adesso basta rimuginare sul passato, non dovevamo andare a mangiare?” chiesi alzandomi.

I ragazzi fecero lo stesso e insieme uscimmo dal ritratto.

Eravamo sereni, Silente era morto, vero, ma avevamo un futuro da vivere.

Arrivati in Sala Grande prendemmo posto nel tavolo dei Grifondoro.

Poco dopo arrivarono anche gli altri ragazzi. Ginny si avvicinò a noi e diede un lieve bacio sulle labbra ad Harry.

“Tutto ok?” chiese.

“Tutto bene” rispose Harry e le fece un sorriso.

Ron seguì ogni movimento del Prescelto con occhi attenti.

“Non vi ho ancora dato il permesso”

I due lo guardarono perplessi.

“Ron intende che non vi ha dato il permesso per stare insieme” spiegò Hermione.

“Adesso mi serve anche la benedizione di mio fratello?” chiese Ginny facendo finta di essere arrabbiata.

“Almeno cercate di non sbaciucchiarvi mentre io sono nei paraggi”

“Come no, padrone” disse Harry e prese una fetta di pane tostato.

“Comunque Harry e Ginny non sono i soli a doverci dare delle spiegazioni” disse Hermione.

Io continuai a mangiare le mie uova facendo finta di niente.

“Giusto Hermione” disse Harry, “Perchè voi due non ci spiegate un po' cos'è successo?” chiese a me e Ron.

Ronald avvampò e non ci mancò molto che lo facessi anche io.

“Non è successo assolutamente niente” risposi cercando di essere spontanea.

“Certo” disse Hermione con un sorriso malizioso, “Non sai quanti amici ho visto abbracciarsi e tenersi per mano come fate voi...”

“Oh... va bene” sbuffò Ron, “Non c'è niente di male nel dirlo.” il ragazzo si alzò “Io sto con Kate. Noi stiamo insieme!”

Alcuni Grifondoro si voltarono e ridacchiarono.

Risi anch'io, non ne potevo fare a meno.

Ron tornò a sedersi.

“La regola degli sbaciucchiamenti vale pure te caro fratellino”

“Solo se anche voi non slinguazzate in pubblico” ribattè Ron.

Harry si fece serio.

“Credo che non ci siano molte occasioni”

“Come scusa?” chiese Ginny confusa.

“Non verrò a scuola il prossimo anno”

“Verremo con te” risposero in coro Ron ed Hermione, ma Harry aveva occhi solo per Ginny.

“L'ho sempre saputo” disse la ragazza, non le sfuggì nemmeno una lacrima, “Ora se volete scusarmi vado a prendere una boccata d'aria fresca” aggiunse, si alzò e uscì dalla Sala.

Harry guardò Ron.

“Non volevo” si scusò.

“Le passerà, non preoccuparti” disse il rosso.

“Già...” fece Harry, ma non pareva convinto.

“Non ti dimenticherà, amico.”

Il Prescelto sorrise.

“Le piaci da quando ci siamo incontrati alla stazione, se non ti ha dimenticato da allora non lo farà più”

“Come sei profondo Ronald” dissi accarezzandogli la schiena con una mano.

Harry si coprì gli occhi con una mano.

“Avevamo detto niente sbaciucchiamenti”

“Hai detto che parti, no?” dissi, “Non ci vedrai più, perciò lasciaci un po' di libertà”

Stavo per baciare Ron quando Harry disse:

“Pensavo di non liberarmi più di Ron ed Hermione e ora mi tocca sopportare pure te...”

“Allora hai sempre provato a scaricarci in tutti questi anni?” chiese Hermione.

“Ogni giorno della mia vita” rispose Harry serio.

“Dobbiamo vendicarci” disse Ron.

“Harry Potter conosco questo ragazzo meglio di chiunque” intervenni, “Te la farà pagare”

Scherzammo ancora, ci meritavamo un po' di relax, sopratutto perché di lì a pochi mise avremmo vissuto una nuova avventura.

 

 

NOTA:

Eccomi proprio alla fine... Spero vi piaccia!!! Il sequel ho deciso di scriverlo a parte, vi inverò un mex personale quando lo posto.

Aspetto le vostre recensioni!!!!

  
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