Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: larryssouls    14/08/2013    1 recensioni
-Puoi ingannare tutti qui, ma non me: perché sei tornato?-
-Te l'ho detto, mi andava di tornare a casa. Questo posto mi mancava-
-SMETTILA DI DIRE STRONZATE! Perché sei tornato?-
-Sono tornato perché ho bisogno di te-
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
speranza

Prima di arrivare al luogo prestabilito per il nostro incontro, fui costretta a fermarmi per fare benzina, la riserva non sarebbe durata tanto a lungo e di certo non ce l'avrei fatta ad arrivare a scuola. Subito dopo aver riempito il serbatoio, partì alla volta dell'edificio scolastico eccitata come non mai per questa misteriosa sorpresa che il mio Boo aveva organizzato per me.
Solo ed esclusivamente per me.
Durante il viaggio in macchina mi ero immaginata le cose più strane: andavo dalla proposta per accompagnarlo al ballo, al fatto che volesse chiedermi di andare realmente a convivere con lui durante il periodo del college, cosa di cui tra l'altro avremmo anche dovuto parlare. Insomma, quel ragazzo ha sempre saputo come farmi agitare!
Arrivai nel cortile retrostante della scuola (il cancelletto era sempre aperto, non che fosse una novità) e cominciai a guardarmi intorno sperando di trovare Louis il prima possibile: non stavo più nella pelle!
Tutto d'un tratto, il mondo si fece buio: due mani coprivano i miei occhi e involontariamente sul mio volto, venne a formarsi un enorme sorriso.
-Oh! Di chi ma saranno queste grandi mani?- dissi ironicamente come se non sapessi già la risposta; ciò che senti fu solo un lieve ghigno e poi le sue labbra poggiarsi sul mio collo -Stai per caso cercando di distrarmi? Guarda che non funziona- mentii: i suoi baci erano sempre così delicati che riuscivano a trasportarmi in un altro mondo! Questi sembravano diversi, più rudi e passionali, ma non ci feci molto caso; in effetti, avevo una gran voglia di sentire il suo corpo a contatto con il mio.
Le sue mani ora scendevano verso i miei fianchi, intimandomi di tenere gli occhi chiusi passandomi gli indici sopra di essi; all'improvviso mi irrigidì: era diverso, la sua presa faceva...male. Sapevo che Lous era geloso, ma questa sensazione che ho addosso non è gelosia, è possessività, e lui non è mai stato un tipo possessivo. Che stava succedendo?
Che cosa stai facendo Lou?
-Louis così mi fai male, m stritoli-
-Lo faccio solo per marchiare il territorio, piccola- quella voce: ora capisco! Questa voce non appartiene al mio Lou, questa voce è...!
-Max!- cercai di divincolarmi dalla sua presa, ma le sue mani erano troppo forti e mi costrinse a voltarmi verso di lui.
-Sei anche meglio dell'ultima volta- disse poi lui leccandosi le labbra. Il mio sguardo in quel momento lo trapassava da parte a parte, carico di odio e di disgusto.
-Abbiamo i soldi- fu l'unica cosa che uscì dalla mia bocca; Max non si scompose.
-Lo so. Ho già "parlato"  con Tomlinson- Louis! E' vero, il messaggio che mi era arrivato al locale per l'appuntamento mi era stato mandato dal cellulare di Louis, ne sono certa. Le cose erano due: o Lou doveva ancora arrivare oppure era arrivato anche troppo presto.
-Dov'è Louis?- mi sentivo morire: le gambe cominciavano a cedere e la mia presa sulle sua braccia si allentò. Il ragazzo davanti a me sorrise come divertito da tutta questa situazione.
-E' in compagnia di alcuni amici, tranquilla. Ti ricordi di Jay e di Tom, non è vero?- gli occhi cominciavano a diventare lucidi al solo pensiero di che cosa potessero avergli fatto. Volevo solo andare da lui.
Dovevo salvarlo.
Sono io la tua luce adesso.
-Perché?- chiesi -Perché lo fai? Ti abbiamo dato i soldi che ci avevi chiesto, ora parla!- speravo davvero che dandogli i soldi sarebbe finita. A quanto pare mi sbagliavo.
-A me piacciono molto le sfide impossibili, e tu sei una sfida- disse continuando il suo discorso e sfiorandomi il viso con le dita -E sei anche impossibile- aggiunse cingendomi i fianchi con la mano libera stringendomi a lui ancora più forte.
Ero sola, non c'era nessuno che potesse aiutarmi ed ero io stessa a non voler coinvolgere nessuno, dovevo solo allontanarlo da me, da noi, da Louis
Io volevo solo vedere il mio ragazzo.
Decisi di stare al suo gioco, forse così avrei trovato una qualche via d'uscita: mi avvicinai a lui portandogli le braccia intorno alle spalle. Lui mi avrebbe portato da Louis, che lo volesse o meno.
-Audace-
-Mettiamola così: tu mi porta da lui e io...-
-E tu cosa?- gli passai una mano intorno al collo: lo sentì fremere. Louis dice che sono sempre stata brava a "tentare" e "provocare".
-E io potrei...farti divertire- quanto mi costò dirlo! Speravo solo che funzionasse, la sola idea di passare del tempo con quello lì mi faceva rizzare i capelli.
-Mi piace l'idea- sentivo ch stava per cedere, dovevo solo lavorarmelo un altro po'. E' proprio vero allora che la carne è debole.
-Allora portami da Louis- dissi avvicinandomi ancora di più al suo volto; gli soffiai sulle labbra e percepì che la sua presa su di me continuava ad aumentare.
-Mmm...dopo- scansai un suo bacio. A tutto c'è un limite.
-I patti non erano questi. Prima mi porti da lui e dopo...- gli passai l'indice lungo i suoi addominali -E dopo si vedrà-
Lui mi prese per mano, rabbrividì a quel contatto, non erano quelle le mani che volevo stringere, non erano calde e morbide come le sue. Come avevo fatto a non accorgermene prima?
Stai bene Lou?
Eccomi, sono qui.
-Jay! Tom! Abbiamo ospiti- proprio come me li ricordavo, viscidi quanto il loro capo e stupidi come pochi.
-Sei tu ragazzina- disse uno dei due. Fece per avvicinarsi a me, quando Max lo bloccò.
-Lei non si tocca: è proprietà privata. Dov'è Tomlinson?-
-Vuoi dire quel che resta di lui!- brividi, paura.
Che cosa ti hanno fatto Boo?
-E' la dietro- esordì l'altro -Credo sia svenuto. L'abbiamo stremato- aggiunse con un ghigno in volto.
D'impulso, abbandonai la mano di Max e mi gettai verso il punto indicato da Jay poco prima. Scostai la tenda e lo vidi: era in un angolo, rannicchiato su sé stesso, le gambe al petto, la fronte schiacciata sulle sue ginocchia. Dio, no!
-LOU!- di scatto alzò la testa dalla posizione in cui era puntando i suoi occhi sui miei ed improvvisamente sembrò riprendere vita. Mi tuffai su di lui abbracciandolo forte, quasi per convincermi che lui fosse ancora lì -Amore...che ti hanno fatto?-
-Shhh, sto bene, non piangere. Ma tu che cosa ci fai qui? Come...?-
-Max. Mi ha scritto dal tuo cellulare. In effetti era troppo strano che tu volessi farmi una sorpresa- sorrisi lievemente e anche lui lo fece. Prese le mie mani e solo allora notai i lividi freschi sulle braccia che subito dopo tentò di nascondere abbassandosi le maniche della sua felpa.
-Mi dispiace-
-Smettila di scusarti!- le lacrime ormai scendevano veloci sul mio viso: vederlo così ed essere stata incapace di aiutarlo mi stava distruggendo, e lui era ancora convinto di dovermi chiedere perdono per un qualcosa che non aveva fatto! -Non voglio che tu mi chiedi più scusa, per nulla, se non per esserti dimenticato di un appuntamento o per aver bruciato qualche piatto- sorrise e poi posò la sua fronte sulla mia. Era caldo, vivo, e sentire la sua pelle a contatto con la mia era una sensazione indescrivibile, che solo io conoscevo.
-Ti amo-
-Anche io Boo-
-Bene bene, il tempo è scaduto. Ora io e te abbiamo qualcosa di cui discutere, Parker- Louis sgranò gli occhi, lui non sapeva niente del mio patto con Max: dovevo farlo uscire di lì, ma da sola sapevo che non ce l'avrei mai fatta.
-Prima lascialo andare-
-I patti non erano questi signorina. Io ti ho portato da lui e ora- continuò l'aguzzino di Louis passandomi l'indice sulle labbra -Voglio la mia ricompensa- il castano davanti a noi sembrò improvvisamente capire tutta la faccenda, probabilmente ricordandosi di quella sera al bar e della proposta.
-Non la toccare!-
-E' stata lei a proporlo Tomlinson, è lei che mi vuole- aggiunse leccandosi le labbra -E tutto solo per poterti vedere qualche minuto. Non è stata carina Lou?-
Ero io a dovergli chiedere scusa quella volta:  non sarei mai andata a letto con quel verme, il corpo stesso si rifiutava, ma era stato l'unico modo che avevo trovato per avvicinarmi a lui e ciò che mi premeva di più era farlo uscire da quel postaccio e farlo medicare.
-Max che cosa vuoi ancora? Hai i soldi, hai me, lei non ti serve!-
-Con tutto il rispetto Louis, ma con te non riesco a fare "certe cose". Sai, sei un uomo fino a prova contraria, e io non sono di quella sponda- Jay e Tom dal fondo della stanza cominciarono a sghignazzare alla "battuta" del loro capo. Due vermi come lui.
-BASTARDO!-
-Me lo dicono in molti. Forza, andiamo- mi strinse il polso con la mano e cercò di trascinarmi fuori dalla stanza, ma io puntai decisa i piedi per terra: non volevo lasciarlo, tanto meno in quello stato.
-Aspetta! Lui- dissi indicando Louis -Devi liberarlo! Non ti serve più, giusto?-
-Fra, no! Ti prego-
-Louis, fidati di me- era un sussurro il mio, ma ero convinta che lui l'avesse percepito.
-Più tardi- disse Max in risposta alla mia precedente richiesta -Prima devi guadagnarti la mia fiducia- fui costretta a seguirlo, mentre Tom e Jay si avvicinarono a Louis per cercare di trattenerlo.
-FRA! AMORE!- a quella parola sussultai e fermai il mio passo. Era la prima volta che mi chiamava "amore". Sì, certo, aveva detto che mi amava, ma questo era diverso.
Mi voltai verso di lui cercando di trattenere le lacrime.
-Fidati di me- gli ripetei e, così detto, seguì Max fuori dalla stanza.

Louis' Pov:

-Psss!- mi guardai intorno per cercare di capire da dove provenisse quel suono così fastidioso -Pssss! Quassù!- alzai lo sguardo verso l'alto vedendo solo un'ombra  che, più che altro, sembrava un ammasso informe, così azzardai.
-Chi sei?-
-Non urlare coglione! Vuoi che ci sentano?!- la figura fino a prima non identificata cominciò a prendere finalmente forma man mano che si avvicinava a dove mi trovavo.
-Zayn?-
-In persona! Riesci a camminare?-
-Non sono mica un invalido!-
-Allora muoviti, dobbiamo uscire di qui-
-No- non potevo andarmene, non senza Francesca; sarei andato a cercarla, avrei affrontato Max e solo dopo ce ne saremo andati, insieme.
-Lascia perdere, lei è in buone mani- sentii il sangue ribollirmi nelle vene.
-E' in buone mani?! Zayn lei è con...!-
-E' con Niall ora, calmati. E non urlare, cazzo!- con Niall? E adesso questo da dove era spuntato fuori? -Dai, muoviti. Adesso ti porto da Lisa, così lei potrà medicarti le ferite, e tra un po' arriveranno anche Niall e la Fra-
-Zayn, ma come...?-
-Te lo spiego lungo la strada-

Nel frattempo...

Francesca's Pov:

-Tu sei un incosciente! E se ti avesse visto? Hai rischiato davvero tanto questa volta!-
-Da sola non avrei potuto fare molto, dovevo contattarvi in qualche modo-
-Ah...prima o poi mi farai morire!-
Tutto era andato secondo i piani: Zayn aveva aiutato Louis e Niall era venuto in mio soccorso e, come mi aspettavo, mi stava facendo la ramanzina in macchina mentre ci dirigevamo a casa di Harry; era quello il luogo di ritrovo con tutti gli altri.
-Comunque, non ti ha fatto nulla quel tipo, vero?- il biondino aveva avuto un tempismo perfetto, dovevo ammetterlo.
In un momento di distrazione dei tre scimmioni, mandai un messaggio a Zayn con scritto dove ci trovassimo e che avevo bisogno di lui (tutti quei pomeriggi passati a messaggiare hanno dato i loro frutti!) poi, i sua iniziativa, avvertì anche gli altri compreso Niall che, grazie al trucco più semplice del mondo, riuscì a portarmi via di lì appena in tempo.
-Diciamo che quel sasso è arrivato al momento giusto-
-Louis mi sarà debitore a vita- sorrisi. In quel momento non pensai che oltre a proteggere il mio ragazzo, ora mi sarei dovuta occupare di altre sei persone che, a causa mia, c'erano dentro fino al collo.
-Mi dispiace Niall, non vi avrei mai coinvolto se non fosse stato necessario-
-Ehi! Siamo amici! E gli amici si aiutano a vicenda! Ci saremo sempre per voi. Sempre-

Louis' Pov:

-Dottoressa, il paziente è arrivato!- Zayn ed io arrivammo a casa Styles in meno di quindici minuti; Lisa e Sara ci stavano già aspettando armate di bende, cerotti e disinfettante.
-Dov'è?- cominciai a guardarmi in giro in modo convulso, disperato. Lei non c'era, non vedevo i suoi occhi; cercavo il suo viso, ma non lo trovavo.
-Non sono ancora arrivati- ripose Harry capendo la mia preoccupazione. Poi, mettendomi due mani sulle spalle continuò -Lou, siamo preoccupati quanto te per lei, ma sono sicuro che sia Francesca che Niall stanno bene e tra pochi minuti saranno qui, ok?- gli occhi verde smeraldo di Harry si imbatterono nei miei azzurro ghiaccio: speranza, ecco che cosa mi stava trasmettendo, e allora capì, capì che lei sarebbe arrivata, che l'avrei abbracciata, che le avrei ricordato quanto la amavo! Lo capì proprio mentre suonava il campanello di casa.
-Buonasera. Cerchiamo il signor Styles, Harry Styles- il riccio si fece spazio tra la piccola folla che si era formata davanti alla sua porta.
-Sono io. Perché mi cercate?- chiese poi, stando sulla difensiva, ai due uomini davanti a lui.
-Siamo gli agenti Higgins e Shoney. Conoscete due ragazzi di nome- fece per prendere il suo taccuino dalla tasca -Niall Horan e Francesca Parker?- a quei nomi sussultai spalancando immediatamente gli occhi.
-Che cosa è successo?-
-Vorrei parlare solo con lei, se non le dispiace-
-Non ho nulla da nascondere a loro- Sara strinse forte la mano di Harry: avevano entrambi un pessimo presentimento. Lui ricambiò la presa.
-Il ragazzo, Niall, come ultima cosa, ci ha dato il suo indirizzo per avvisarvi-
-Come ultima cosa?!- sbottò Zayn sbiancando di colpo. L'agente, prima  di continuare, esitò per qualche secondo.
-Ragazzi, non è facile per me dirvelo-
-CHE COSA E' SUCCESSO?- infuriai io alla fine quasi spaventando i presenti. Non ce la facevo più a starmene buono e zitto in un angolino.
-Il signorino Horan e la signorina Parker sono ora ricoverati al Saint Karl's Hospital. Sono stati feriti con un'arma da fuoco, due colpi ciascuno. Ora sono in stato di coma-




*Spazio Autrice*
Saaaaaaaaaalve! Come ve la passate? lol
Inizio con il precisare che non so se effettivamente a Wolverhampton esista un ospedale con quel nome, ma non avevo voglia di andare a controllare lol
Per il resto, altro colpo di scena: sembra andare tutto bene, Francesca scappa con Niall e Louis con Zayn, ma...!
Ma poi vedrete lol
Insomma, nel finale si spiegano già un po' di cose, no? uu
Incominciamo con i diversi pov lol
Vi avverto, d'ora in poi Louis farà un po' da padrone lol
Beh, me ne vado uu
Grazie a chi legge, a chi recensisce, a chi passa giusto per, insomma, grazie lol
Un bacio a tutti e buon ferragosto!
Ci sentiamo presto lol
KaananX3

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: larryssouls