Prima di arrivare al luogo
prestabilito per il nostro
incontro, fui costretta a fermarmi per fare benzina, la riserva non
sarebbe
durata tanto a lungo e di certo non ce l'avrei fatta ad arrivare a
scuola.
Subito dopo aver riempito il serbatoio, partì alla volta
dell'edificio
scolastico eccitata come non mai per questa misteriosa sorpresa che il
mio Boo
aveva organizzato per me.
Solo ed esclusivamente per me.
Durante il viaggio in macchina mi ero immaginata le cose più
strane: andavo
dalla proposta per accompagnarlo al ballo, al fatto che volesse
chiedermi di
andare realmente a convivere con lui durante il periodo del college,
cosa di
cui tra l'altro avremmo anche dovuto parlare. Insomma, quel ragazzo ha
sempre
saputo come farmi agitare!
Arrivai nel cortile retrostante della scuola (il cancelletto era sempre
aperto,
non che fosse una novità) e cominciai a guardarmi intorno
sperando di trovare
Louis il prima possibile: non stavo più nella pelle!
Tutto d'un tratto, il mondo si fece buio: due mani coprivano i miei
occhi e
involontariamente sul mio volto, venne a formarsi un enorme sorriso.
-Oh! Di chi ma saranno queste grandi mani?- dissi ironicamente come se
non
sapessi già la risposta; ciò che senti fu solo un
lieve ghigno e poi le sue
labbra poggiarsi sul mio collo -Stai per caso cercando di distrarmi?
Guarda che
non funziona- mentii: i suoi baci erano sempre così delicati
che riuscivano a
trasportarmi in un altro mondo! Questi sembravano diversi,
più rudi e
passionali, ma non ci feci molto caso; in effetti, avevo una gran
voglia di
sentire il suo corpo a contatto con il mio.
Le sue mani ora scendevano verso i miei fianchi, intimandomi di tenere
gli
occhi chiusi passandomi gli indici sopra di essi; all'improvviso mi
irrigidì:
era diverso, la sua presa faceva...male. Sapevo che Lous era geloso, ma
questa
sensazione che ho addosso non è gelosia, è
possessività, e lui non è mai stato
un tipo possessivo. Che stava succedendo?
Che cosa stai facendo Lou?
-Louis così mi fai male, m stritoli-
-Lo faccio solo per marchiare il territorio, piccola- quella voce: ora
capisco!
Questa voce non appartiene al mio Lou, questa voce è...!
-Max!- cercai di divincolarmi dalla sua presa, ma le sue mani erano
troppo
forti e mi costrinse a voltarmi verso di lui.
-Sei anche meglio dell'ultima volta- disse poi lui leccandosi le
labbra. Il mio
sguardo in quel momento lo trapassava da parte a parte, carico di odio
e di
disgusto.
-Abbiamo i soldi- fu l'unica cosa che uscì dalla mia bocca;
Max non si
scompose.
-Lo so. Ho già "parlato" con Tomlinson- Louis! E'
vero, il
messaggio che mi era arrivato al locale per l'appuntamento mi era stato
mandato
dal cellulare di Louis, ne sono certa. Le cose erano due: o Lou doveva
ancora
arrivare oppure era arrivato anche troppo presto.
-Dov'è Louis?- mi sentivo morire: le gambe cominciavano a
cedere e la mia presa
sulle sua braccia si allentò. Il ragazzo davanti a me
sorrise come divertito da
tutta questa situazione.
-E' in compagnia di alcuni amici, tranquilla. Ti ricordi di Jay e di
Tom, non è
vero?- gli occhi cominciavano a diventare lucidi al solo pensiero di
che cosa
potessero avergli fatto. Volevo solo andare da lui.
Dovevo salvarlo.
Sono io la tua luce adesso.
-Perché?- chiesi -Perché lo fai? Ti
abbiamo dato i soldi che ci avevi
chiesto, ora parla!- speravo davvero che dandogli i soldi sarebbe
finita. A
quanto pare mi sbagliavo.
-A me piacciono molto le sfide impossibili, e tu sei una sfida- disse
continuando il suo discorso e sfiorandomi il viso con le dita -E sei
anche
impossibile- aggiunse cingendomi i fianchi con la mano libera
stringendomi a
lui ancora più forte.
Ero sola, non c'era nessuno che potesse aiutarmi ed ero io stessa a non
voler
coinvolgere nessuno, dovevo solo allontanarlo da me, da noi, da Louis
Io volevo solo vedere il mio ragazzo.
Decisi di stare al suo gioco, forse così avrei trovato una
qualche via
d'uscita: mi avvicinai a lui portandogli le braccia intorno alle
spalle. Lui mi
avrebbe portato da Louis, che lo volesse o meno.
-Audace-
-Mettiamola così: tu mi porta da lui e io...-
-E tu cosa?- gli passai una mano intorno al collo: lo sentì
fremere. Louis dice
che sono sempre stata brava a "tentare" e "provocare".
-E io potrei...farti divertire- quanto mi costò dirlo!
Speravo solo che
funzionasse, la sola idea di passare del tempo con quello lì
mi faceva rizzare
i capelli.
-Mi piace l'idea- sentivo ch stava per cedere, dovevo solo lavorarmelo
un altro
po'. E' proprio vero allora che la carne è debole.
-Allora portami da Louis- dissi avvicinandomi ancora di più
al suo volto; gli
soffiai sulle labbra e percepì che la sua presa su di me
continuava ad
aumentare.
-Mmm...dopo- scansai un suo bacio. A tutto c'è un limite.
-I patti non erano questi. Prima mi porti da lui e dopo...- gli passai
l'indice
lungo i suoi addominali -E dopo si vedrà-
Lui mi prese per mano, rabbrividì a quel contatto, non erano
quelle le mani che
volevo stringere, non erano calde e morbide come le sue. Come avevo
fatto a non
accorgermene prima?
Stai bene Lou?
Eccomi, sono qui.
-Jay! Tom! Abbiamo ospiti- proprio come me li ricordavo,
viscidi quanto il
loro capo e stupidi come pochi.
-Sei tu ragazzina- disse uno dei due. Fece per avvicinarsi a me, quando
Max lo
bloccò.
-Lei non si tocca: è proprietà privata.
Dov'è Tomlinson?-
-Vuoi dire quel che resta di lui!- brividi, paura.
Che cosa ti hanno fatto Boo?
-E' la dietro- esordì l'altro -Credo sia svenuto.
L'abbiamo stremato-
aggiunse con un ghigno in volto.
D'impulso, abbandonai la mano di Max e mi gettai verso il punto
indicato da Jay
poco prima. Scostai la tenda e lo vidi: era in un angolo, rannicchiato
su sé
stesso, le gambe al petto, la fronte schiacciata sulle sue ginocchia.
Dio, no!
-LOU!- di scatto alzò la testa dalla posizione in cui era
puntando i suoi occhi
sui miei ed improvvisamente sembrò riprendere vita. Mi
tuffai su di lui
abbracciandolo forte, quasi per convincermi che lui fosse ancora
lì
-Amore...che ti hanno fatto?-
-Shhh, sto bene, non piangere. Ma tu che cosa ci fai qui? Come...?-
-Max. Mi ha scritto dal tuo cellulare. In effetti era troppo strano che
tu
volessi farmi una sorpresa- sorrisi lievemente e anche lui lo fece.
Prese le
mie mani e solo allora notai i lividi freschi sulle braccia che subito
dopo
tentò di nascondere abbassandosi le maniche della sua felpa.
-Mi dispiace-
-Smettila di scusarti!- le lacrime ormai scendevano veloci sul mio
viso:
vederlo così ed essere stata incapace di aiutarlo mi stava
distruggendo, e lui
era ancora convinto di dovermi chiedere perdono per un qualcosa che non
aveva
fatto! -Non voglio che tu mi chiedi più scusa, per nulla, se
non per esserti
dimenticato di un appuntamento o per aver bruciato qualche piatto-
sorrise e
poi posò la sua fronte sulla mia. Era caldo, vivo, e sentire
la sua pelle a
contatto con la mia era una sensazione indescrivibile, che solo io
conoscevo.
-Ti amo-
-Anche io Boo-
-Bene bene, il tempo è scaduto. Ora io e te abbiamo qualcosa
di cui discutere,
Parker- Louis sgranò gli occhi, lui non sapeva niente del
mio patto con Max:
dovevo farlo uscire di lì, ma da sola sapevo che non ce
l'avrei mai fatta.
-Prima lascialo andare-
-I patti non erano questi signorina. Io ti ho portato da lui e ora-
continuò
l'aguzzino di Louis passandomi l'indice sulle labbra -Voglio la mia
ricompensa-
il castano davanti a noi sembrò improvvisamente capire tutta
la faccenda,
probabilmente ricordandosi di quella sera al bar e della proposta.
-Non la toccare!-
-E' stata lei a proporlo Tomlinson, è lei che mi vuole-
aggiunse leccandosi le
labbra -E tutto solo per poterti vedere qualche minuto. Non
è stata carina
Lou?-
Ero io a dovergli chiedere scusa quella volta: non sarei mai
andata a
letto con quel verme, il corpo stesso si rifiutava, ma era stato
l'unico modo
che avevo trovato per avvicinarmi a lui e ciò che mi premeva
di più era farlo
uscire da quel postaccio e farlo medicare.
-Max che cosa vuoi ancora? Hai i soldi, hai me, lei non ti serve!-
-Con tutto il rispetto Louis, ma con te non riesco a fare "certe
cose". Sai, sei un uomo fino a prova contraria, e io non sono di quella
sponda- Jay e Tom dal fondo della stanza cominciarono a sghignazzare
alla
"battuta" del loro capo. Due vermi come lui.
-BASTARDO!-
-Me lo dicono in molti. Forza, andiamo- mi strinse il polso con la mano
e cercò
di trascinarmi fuori dalla stanza, ma io puntai decisa i piedi per
terra: non
volevo lasciarlo, tanto meno in quello stato.
-Aspetta! Lui- dissi indicando Louis -Devi liberarlo! Non ti serve
più,
giusto?-
-Fra, no! Ti prego-
-Louis, fidati di me- era un sussurro il mio, ma ero convinta che lui
l'avesse
percepito.
-Più tardi- disse Max in risposta alla mia precedente
richiesta -Prima devi
guadagnarti la mia fiducia- fui costretta a seguirlo, mentre Tom e Jay
si
avvicinarono a Louis per cercare di trattenerlo.
-FRA! AMORE!- a quella parola sussultai e fermai il mio passo. Era la
prima
volta che mi chiamava "amore". Sì, certo, aveva detto che mi
amava,
ma questo era diverso.
Mi voltai verso di lui cercando di trattenere le lacrime.
-Fidati di me- gli ripetei e, così detto, seguì
Max fuori dalla stanza.
Louis' Pov:
-Psss!- mi guardai intorno per cercare di
capire da dove provenisse
quel suono così fastidioso -Pssss! Quassù!- alzai
lo sguardo verso l'alto
vedendo solo un'ombra che, più che altro, sembrava
un ammasso informe,
così azzardai.
-Chi sei?-
-Non urlare coglione! Vuoi che ci sentano?!- la figura fino a prima non
identificata cominciò a prendere finalmente forma man mano
che si avvicinava a
dove mi trovavo.
-Zayn?-
-In persona! Riesci a camminare?-
-Non sono mica un invalido!-
-Allora muoviti, dobbiamo uscire di qui-
-No- non potevo andarmene, non senza Francesca; sarei andato a
cercarla, avrei
affrontato Max e solo dopo ce ne saremo andati, insieme.
-Lascia perdere, lei è in buone mani- sentii il sangue
ribollirmi nelle vene.
-E' in buone mani?! Zayn lei è con...!-
-E' con Niall ora, calmati. E non urlare, cazzo!- con Niall? E adesso
questo da
dove era spuntato fuori? -Dai, muoviti. Adesso ti porto da Lisa,
così lei potrà
medicarti le ferite, e tra un po' arriveranno anche Niall e la Fra-
-Zayn, ma come...?-
-Te lo spiego lungo la strada-
Nel frattempo...
Francesca's Pov:
-Tu sei un incosciente! E se ti avesse
visto? Hai rischiato davvero
tanto questa volta!-
-Da sola non avrei potuto fare molto, dovevo contattarvi in qualche
modo-
-Ah...prima o poi mi farai morire!-
Tutto era andato secondo i piani: Zayn aveva aiutato Louis e Niall era
venuto
in mio soccorso e, come mi aspettavo, mi stava facendo la ramanzina in
macchina
mentre ci dirigevamo a casa di Harry; era quello il luogo di ritrovo
con tutti
gli altri.
-Comunque, non ti ha fatto nulla quel tipo, vero?- il biondino aveva
avuto un
tempismo perfetto, dovevo ammetterlo.
In un momento di distrazione dei tre scimmioni, mandai un messaggio a
Zayn con
scritto dove ci trovassimo e che avevo bisogno di lui (tutti quei
pomeriggi
passati a messaggiare hanno dato i loro frutti!) poi, i sua iniziativa,
avvertì
anche gli altri compreso Niall che, grazie al trucco più
semplice del mondo,
riuscì a portarmi via di lì appena in tempo.
-Diciamo che quel sasso è arrivato al momento giusto-
-Louis mi sarà debitore a vita- sorrisi. In quel momento non
pensai che oltre a
proteggere il mio ragazzo, ora mi sarei dovuta occupare di altre sei
persone
che, a causa mia, c'erano dentro fino al collo.
-Mi dispiace Niall, non vi avrei mai coinvolto se non fosse stato
necessario-
-Ehi! Siamo amici! E gli amici si aiutano a vicenda! Ci saremo sempre
per voi.
Sempre-
Louis' Pov:
-Dottoressa, il paziente è
arrivato!- Zayn ed io arrivammo a casa
Styles in meno di quindici minuti; Lisa e Sara ci stavano
già aspettando armate
di bende, cerotti e disinfettante.
-Dov'è?- cominciai a guardarmi in giro in modo convulso,
disperato. Lei non
c'era, non vedevo i suoi occhi; cercavo il suo viso, ma non lo trovavo.
-Non sono ancora arrivati- ripose Harry capendo la mia preoccupazione.
Poi,
mettendomi due mani sulle spalle continuò -Lou, siamo
preoccupati quanto te per
lei, ma sono sicuro che sia Francesca che Niall stanno bene e tra pochi
minuti
saranno qui, ok?- gli occhi verde smeraldo di Harry si imbatterono nei
miei
azzurro ghiaccio: speranza, ecco che cosa mi stava trasmettendo, e
allora capì,
capì che lei sarebbe arrivata, che l'avrei abbracciata, che
le avrei ricordato
quanto la amavo! Lo capì proprio mentre suonava il
campanello di casa.
-Buonasera. Cerchiamo il signor Styles, Harry Styles- il riccio si fece
spazio
tra la piccola folla che si era formata davanti alla sua porta.
-Sono io. Perché mi cercate?- chiese poi, stando sulla
difensiva, ai due uomini
davanti a lui.
-Siamo gli agenti Higgins e Shoney. Conoscete due ragazzi di nome- fece
per
prendere il suo taccuino dalla tasca -Niall Horan e Francesca Parker?-
a quei
nomi sussultai spalancando immediatamente gli occhi.
-Che cosa è successo?-
-Vorrei parlare solo con lei, se non le dispiace-
-Non ho nulla da nascondere a loro- Sara strinse forte la mano di
Harry:
avevano entrambi un pessimo presentimento. Lui ricambiò la
presa.
-Il ragazzo, Niall, come ultima cosa, ci ha dato il suo indirizzo per
avvisarvi-
-Come ultima cosa?!- sbottò Zayn sbiancando di colpo.
L'agente, prima di
continuare, esitò per qualche secondo.
-Ragazzi, non è facile per me dirvelo-
-CHE COSA E' SUCCESSO?- infuriai io alla fine quasi spaventando i
presenti. Non
ce la facevo più a starmene buono e zitto in un angolino.
-Il signorino Horan e la signorina Parker sono ora ricoverati al Saint
Karl's
Hospital. Sono stati feriti con un'arma da fuoco, due colpi ciascuno.
Ora sono
in stato di coma-
*Spazio Autrice*
Saaaaaaaaaalve! Come ve la passate? lol
Inizio con il precisare che non so se effettivamente a Wolverhampton
esista un
ospedale con quel nome, ma non avevo voglia di andare a controllare lol
Per il resto, altro colpo di scena: sembra andare tutto bene, Francesca
scappa
con Niall e Louis con Zayn, ma...!
Ma poi vedrete lol
Insomma, nel finale si spiegano già un po' di cose, no? uu
Incominciamo con i diversi pov lol
Vi avverto, d'ora in poi Louis farà un po' da padrone lol
Beh, me ne vado uu
Grazie a chi legge, a chi recensisce, a chi passa giusto per, insomma,
grazie
lol
Un bacio a tutti e buon ferragosto!
Ci sentiamo presto lol
KaananX3