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Autore: whiteskin    15/08/2013    6 recensioni
“Non sono ciò che tu vuoi che sia.” Deglutisce, rumorosamente, ferma il dito, arrivato al capolinea agli estremi del suo polso, e “ci sono troppi scheletri nella mia vita, non lascerò mai che spaventino anche te” conclude.
Le sue iridi azzurre sono trasparenti, le dita sono ancora sporche di vernice, e la sua palle profuma di vita, profuma di dolore, profuma di mistero, profuma di un amore per il quale ne vale la pena lottare, profuma della più bella opera d'arte che un essere umano possa aver mai rappresentato.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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skinny love

004 - Wild World

 


"And these little things define you forever."
- Bastille, Bad Blood 



“Hai finito di guardare, ragazzino?” domanda una voce roca alle sue spalle, Michael lo sente soffiare nel suo orecchio, l’odore di alcool invadere le sue narici, il sangue pompare nelle vene.
“Ti do fastidio? Potresti consumarti?” alza un sopracciglio mentre sorseggia un altro sorso della birra che stringe tra le mani.
Michael Clifford è conosciuto tra le strade di Elephant & Castle per le sue risposte pungenti, per il suo atteggiamento ostile verso coloro che non appartenevano al suo territorio.
La sola verità che riguardava il piccolo ragazzo originario di Bristol era che, con gli anni, aveva semplicemente imparato ad essere diffidente dalla razza umana, perché nessuno è come sembra e niente è come te lo aspetti.
Lo sconosciuto a pochi centimetri da lui ride sfacciatamente e “sorpreso di sapere che sei l’opposto di ciò che sembri, bel ciuffo” dice con malizia, tra un sorriso ed uno sguardo magnetico.
“Cosa vuoi?” Giunge Michael subito al sodo, tenendogli testa.
“Solo farmi un amico.” Harry scrolla le spalle, alza la testa lentamente e ad occhi chiusi emana un suono che a Michael fa tremare le ginocchia.
“Diamine, amo questa canzone.” Sussurra poi come se stesse gustando il piatto più delizioso e proibito che esista.
Improvvisamente abbassa lo sguardo incrociando le iridi verdi del ragazzo più basso di lui e lo rifà, sorride, di nuovo. Michael scuote la testa cercando di cacciare via tutte i pensieri che iniziano ad annebbiarli la mente, ma prima che sia troppo tardi Harry gli afferra il polso e lo trascina in pista, avvolgendo un braccio intorno alla sua vita così da avvicinarlo ancor di più a lui.
I corpi si sfiorano, le braccia si incontrano, le risate sono più forti della musica che esplode tra le pareti.
E nel momento in cui Harry sorride, convinto di aver già vinto la scommessa, Michael posa una mano sulla sua spalla, stringe l’altra tra i ricci del ragazzo, si avvicina pericolosamente alle sue labbra e “non ho mai detto di voler essere tuo amico” dice, respirando dalla sua stessa pancia, per poi lasciare con lentezza dolorosa la presa e allontanarsi dalla pista.
Harry deglutisce rumorosamente, immobile, a mani vuote, ad animo vuoto, volta la testa nella direzione di Nick che all’angolo della stanza ride con le mani tra i capelli e “cazzo!” esclama.
 
 

**

 
Sono tante le cose che Ashton nasconde, agli altri, a se stesso, per proteggere chi lo circonda, così dice.
Sono tante le cose che lo hanno spinto ad essere ciò che è, a condurre la vita che vive, ma tra tutti gli sbagli commessi per la prima volta nella sua vita sente di avvolgere nelle sue braccia qualcosa di giusto, qualcosa per il quale n’è valso la pena aspettare.
La loro storia non era niente di speciale, nessun racconto simile ad un romanzo, nessun incontro da raccontare ad un pigiama party con le amiche, era capitato come spesso capita nelle vicende umane, uno scontro di sguardi fuggitivi che nel caos della folla che, con poca grazia, avevano combaciato.
Era nato tutto come un gioco, eppure Ashton lo sapeva sin dal primo momento che qualsiasi cosa fosse accaduta dopo, quella ragazza un po’ troppo piena di sé e sorridente sarebbe stata sua.
Ciò che non si sarebbe mai aspettato era la storia che celava dietro quella maschera di sicurezza.
Infatti non può dimenticare i momenti in cui era scappato da una situazione perché lei aveva bisogno del suo aiuto, e le ricorda le calde lacrime che scorrevano sul suo viso perché Sophie in quella situazione era troppo dentro per uscirne, come ricorda le notti insonni trascorse a pensare come aiutarla da se stessa, la gola secca per tutti i discorsi che con il tempo hanno fruttato i loro miglioramenti.
E nonostante la sua vita fosse sempre stata un totale casino e una continua delusione, aveva trovato il suo piccolo angolo di felicità ogni volta che Sophie sussurrava “è grazie a te se oggi sono qui” dopo aver fatto l’amore.
“Tuo fratello smetterà mai di odiarmi?” domanda tra una risata e l’altra, mentre la stringe a sé.
Sono seduti sul divanetto all’angolo del salone, adiacente alla cucina, osservando cosa accade intorno a loro.
“Non credo.” Risponde la ragazza appoggiandosi al suo petto.
Ed è in quel momento che il sorriso di Ashton improvvisamente scompare, e il suo mondo smette di ruotare, quando il movimento di Sophie gli permette di intravedere ciò che accade dentro la cucina.
 

**

 
“Di cosa hai paura, Lukey?” Chiede Scarlett, estraendo due bevande dal congelatore e avvicinandosi al biondino appena conosciuto.
Il ragazzo ride rumorosamente, perché tutto si può dire sul suo conto, tranne che abbia paura.
Perché Luke Hemmings non ha mai paura.
Così la guarda con un sorriso ancora tra le labbra, e nei suoi occhi riconosce l’ingenuità di una persona troppo fragile per affrontare il mondo. Perché nonostante si conoscano da due misere ore, nonostante sia semplicemente il secondo drink che sorseggia, Luke di Scarlett ha già studiato e intravisto tutto, senza aprire bocca più di una dozzina di volte.
“Cosa ti spaventa così tanto da non parlare mai?” domanda poi, alzandosi sulle punte.
Luke serra la mascella, il sorriso sul suo volto sparisce, il suo respiro si fa fin troppo pesante.
“E’ meglio che vada a cercare gli altri.” Dice con una voce sottile posando delicatamente il drink sul ripiano della cucina.
Scarlett ride passandosi una mano tra i capelli corvini.
“Scappi di nuovo, non vedi?” ribadisce ancora al ragazzo che ormai le da le spalle.
Luke si volta, e con un passo rapido si avvicina alla ragazza, costretta ad indietreggiare fino a raggiungere la parete di mattonelle.
“Non conosci nulla di me.” Afferma guardandola nuovamente negli occhi, e tremando alla vista della verità celata nel suo animo.
“E sei troppo curiosa, per i miei gusti.” Ride accarezzandole lentamente il collo, avvicina il viso fino a raggiungere la guancia rosea della ragazza e tentenna qualche secondo prima di dare un soffice bacio su di essa.
“Addio Scarlett.” Sussurra. Infine, nel suo orecchio, lasciando andare la mano via e così il suo corpo.










 

what's that shit?
hello bitches!
Scusate se vi ho fatto aspettare un'intera settimana e di più ):
Ma avendo visto che la Fan Fiction aveva raggiunto solo tre recensioni
e considerando il fatto che sono stata impegnata con i preparativi pre-partenza
ho avuto modo di scrivere solo ier ):
Beh in questo capitolo c'è una svolta decisiva sia tra la storia di Michael/Harry
((mi odio da sola per aver pensato di creare una coppia tra i due))
e Luke/Scarlett, mentre il paragrafo dedicato ad Ashton lascia intravedere
il suo carattere e il problema evidente di Sophie.
Well babies, se volete sapere cosa succede per la scommessa, se Luke cercherà Scarlett (o Scarlett cercherà Luke?)
e quale sia il problema di Sophie........dovete aspettare che io torno dalle vacanze ):
Yep parto domani ma tranquille torno fra 11 giorni (26? non lo so nemmeno io :o)
e posto il prima possibile!

Se siete arrivati alla conclusione di questo myspace avete conquistato il mio cuore (L)

love ya cuties, grazie di tutto bellezze! 
Spero non mi abbandoniate :)
mars, @lukesjuliet
(Ash mi ha RT e seguita la settimana scorsa oMG)

  
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