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Autore: Tony Stark    15/08/2013    3 recensioni
E' l'avventura di Angela, la ragazza che è diventata un Signore del Tempo, vi consiglio di leggere prima le storie che appartengono alla serie( Quando capisci che è meglio commentare per iscritto e Six hearts beat a rhythm the sound of Drums ). Alle loro folli avventure ci sarà anche il contributo del Lord President Rassilon.Senza che loro lo sappiano, ovviamente.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Doctor - 11, Master - Simm, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I tre Signori del tempo'
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L'inizio del impero dei Signori del Tempo.

 

Eravamo, in viaggio, nel vortice e nello spazio. Avevamo salvato la Terra qualche sei miliardi di volte. Ma niente, eravamo in tre, ma eravamo pur sempre gli ultimi. Dopo di noi niente.

La Dama delle Acque aveva detto che il nosto popolo stava tornando ma noi non vedevamo niente di nuovo. Eravamo atterrati, ma c'era qualcosa di strano eravamo ancora nello spazio, sconfinato. Sentimmo qualcosa, che batteva sulla porta della Tardis, come se stesse bussando. Apri la porta e con stupore mi ritrovai davanti un Dalek, era danneggiato, e l'esoscheletro era crepato in più punti, ma non perdeva quella aria spaventosa, da guerriero implacabile che mi aveva terrorizzato la prima volta

<< Ex-Exter- Exterminate! >> disse con difficolta, almeno suppongo, il Master lo puntò con il suo cacciavite laser, ma non so perché mi spostai davanti al Dalek, come per proteggerlo

<< Non vorrai difenderlo, ti ho visto difendere gli esseri più impensabili, ma un Dalek. Ti ucciderà prima che tu lo noti >> disse il Master

<< Sta morendo dobbiamo fare qualcosa >> dissi

<< E' un Dalek! >> disse, infuriato, il Dottore

<< E-E-Ex-Exter-minate >> ripetè, il Dalek, la sua voce era sempre più flebile

<< Qual'è il tuo nome? >> chiesi, con le mie poche conoscenze della lingua di Skaro.

<< D-Dalek K-Kos1>> rispose, era incredibile quel Dalek mi aveva risposto

<< Bene, Dalek Kos, possiamo aiutarti? >> domandai, sempre nella lingua madre del Dalek

<< L-la n-nave è stat-a dis-trutta, sono l'ultimo, dei Dalek >> disse, non aveva risposto alla mia domanda, ma aveva “abbassato” la pistola laser, quindi, non era ostile.Lo feci entrare, ma gli ero sempre davanti, a mo' di scudo, il Dottore mi guardò stupito,ed il Master infuriato. Portai Dalek Kos, nella sala infermeria, della Tardis.Lo analizzai, e non credevo che la Tardis avesse delle piastre in Dalekanium per le riparazioni, dell' esoscheletro. Ero in una sala anticontaminazione, il Dottore ed il Master osservavano preoccupati, da dietro la superfice in vetro venusiano.Grazie ad il cacciavite riparai l'esoscheletro in pochi istanti

<< Come stai? Spero di non aver complicato il tutto >> dissi, sorridendo, quel Dalek era diverso lo sentivo. Il Dalek avvicinò la sua “mano” verso la mia faccia, vidi i suoi ricordi e le sue sensazioni. L'attacco alla sua nave, fino al arrivo in questo asteroide, in rotta di collisione con una delle ventinove lune di Ramesh'thar.Mi allontanai, di scatto, ansimando, come se fossi uscita da uno stato di apnea. Il Dottore cercò di entrare nella sala, ma io avevo modificato il codice, non poteva entrare.

<< Ne hai passate davvero tante.Posso fidarmi di te? >> chiesi

<< Ed io posso fidarmi, di un mio acerrimo nemico? >> chiese, Dalek Kos a sua volta.

<< Di me puoi fidarti Dalek Kos >> risposi << Ed io posso fidarmi di te ? >> continuai

<< C-credo di si, S-signore del T-tempo >> rispose, ma stava facendo qualcosa contro la sua natura.Mi avvicinai alla porta ed inserì il codice, la porta si aprii, con un sibilo.

Dalek Kos mi seguì, non puntò la sua arma contro nessuno durante il tragitto verso la sala di comando. La Tardis non sembrava innervosita dalla presenza del Dalek, e lo dimostrava la sua canzone, era tranquilla. Si fidava di me.Il Dottore ed il Master si avvicinarono, con circospezione.

Dalek Kos puntò il suo occhio verso il Master, stava controllando i dati che la memoria collettiva dei Dalek aveva su di lui, la Tardis ri-atterrò al interno del istituto Torchwood “fantastico” pensai sarcastica, uscimmo tutti e quattro: Io, Il Dottore, il Master ed Dalek Kos.Il Capitano Harkness, venne avvisato dai componenti della squadra, che ci puntavano contro le pistole, e questo faceva innervosire(o almeno lo sospetto) Dalek Kos, che puntò la sua arma contro, un membro della squadra.Mi chinai, e guardai il Dalek nel suo unico occhio

<< Non preoccuparti, non permetterò che qualcuno ti faccia del male >> dissi, rassicurante e funzionò Dalek Kos, abbasso, nuovamente, la sua pistola laser. Il Capitano si avvinò a noi, vide il Dottore, e sorrise. Ma non appena vide il Master, gli puntò contro la sua pistola

<< Ma lui non era morto, perché è qui, e soprattutto perché non è ammanettato ?! >> disse, con rancore. Avvicinandosi, per osservare meglio il duetto. Vide me e Dalek Kos. Non sapeva chi era più pericoloso, fra il Master, ed il Dalek. E si chiedeva cosa diavolo fosse passato per la testa del Dottore quando li aveva fatti salire sul suo Tardis

<< Dottore, è davvero una bella sorpresa vederti >> disse, ironico << Ed ora spiegami, perché hai portato due degli alieni più pericolosi del Universo, qui?! >> completò.

<< Non era mia intenzione, e credimi, sono cambiati. >> rispose, difendendo con le sue parole anche Dalek Kos.

<< Non so se crederti, o rinchiuderti, in cella con questi psicopatici >> disse il Capitano. Qualcosa mi disse di rispondere, ma non sapevo esattamante come

<< Credo che sia doveroso, presentarmi >> dissi<< Io sono Leydia, Leydia da Gallifrey e come reincarnazione del Lord President Rassilon, io ordino che il Time Lock venga disattivato al istante >> continuai, imperiosa, ma non ero stata io a pronunciare quelle parole. Il Dottore, il Master, e la squadra Torchwood mi guardarono perplessi, la terra tremò, sembrava un terremoto che però proveniva dal esterno , del atmosfera del nostro pianeta, le spie d'allarme della base sotterranea, brillarono di un rosso intenso, e questo mi ricordo il rosso intenso delle fiamme che bruciarono Gallifrey, e io sentivo come se stesserò bruciando anche adesso. Gli schermi si acceserò mostrando un pianeta, in un luogo del universo che avrebbe dovuto essere vuoto.

<< Gallifrey risorge, e i Signori del Tempo, si risvegliano dalla morte, è il momento, noi domineremo l'Universo, non come dei benevoli, ma come Dei Vendicativi, elimineremo chiunque si opporrà a noi >> dissi, le fiamme della Guerra del tempo illuminavano il mio sguardo.

<< No, non può esssere, il Legame di Gallifey con il nostro Universo, dovrebbe essere polvere >> esclamò incredulo il Dottore. Dei Tardis atterrarono nel centro di Cardiff così come in ogni altra città del mondo: Londra, Mosca, Berlino, San Pietroburgo, Roma, Tripoli, e molte altre città. Il Torchwood usci armato con fucili alieni, noi uscimmo. dai Tardis uscivano i guerrieri di Gallifrey, le lance soniche, puntate contro ogni umano, che fosse: uomo, donna o bambino. Pronti a fare fuoco, ed a spargere sangue, la gente fuggiva, erano come topi che cercavano di sfuggire al gatto, centinaia di guerrieri, in formazione. La stessa formazione, usata nel massacro di Arcadia e Skaro.Qualcosa, mi diceva che avrei dovuto essere con i Guerrieri, non con gli umani.

<< No!No!No! Loro non devono tornare, questo è contro ogni nostra dottrina >> esclamò il Dottore, era confuso, arrabbiato e felice al tempo stesso.I guerrieri sollevarono le lance al unisono, iniziarono a marciare, alcuni umani si fermarono, terrorizzati, e con un sibilo, che fendeva l'aria furono decapitati. Le dorate armature, vennero macchiate da quel rosso sanguigno tipico del sangue ricco d'ossigeno, ma loro freddi continuavano a marciare, l'unica maniera per fermarli era arrendersi. Gwen Cooper, fece fuoco, contro, uno dei guerrieri, che stava per squartare un ragazzino, dal età approssimativa dei tredici-quattordici anni. Ma il colpo, si disperdette contro la superficie di metallo del armatura. Si girò, e iniziò ad avvicinarsi a noi, l'oro del armatura brillò di nero, che lo fece sembrare ossidiana.I rubini che impreziosivano gli eleganti simboli incisi sulla corazza, cambiarono colore, e diventarono simli a globi d'argento fuso.La lancia sonica, sembrò emanare , sottili fulmini di un celeste brillante, che si convogliarono sulla punta.Una sotttile saetta,scattò dalla punta, ed in una frazione di secondo. Colpì Gwen al petto proprio sopra il cuore, lei spalancò gli occhi sorpresa, venne sbalzata di un paio di metri.

<< Gwen!! >> urlò,Jack. Fece cadere il fucile e corse verso di lei, era morta prima di scontrarsi contro il duro granito, un sottile rivolo di sangue fuoriusciva dalla sua bocca, schiusa in un espressione, di sorpresa e di dolore.Jack,si girò e iniziò ad avvicinarsi, furioso, verso il Signore del Tempo, e veloce ed elegante come una pantera, lo disarmò. Il Guerriero sorpreso cercò di difendersi, dai colpi scagliati da Jack, erano entrambi disarmati, ma Jack lo caricava con la forza di un toro, improvvisamente il Signore del Tempo, stramazzò al suolo come una marionetta a cui vengono tagliati i fili, con gli occhi simili a ,bianche, biglie di vetro. Jack tornò verso di noi, per riprendere il suo fucile, il suo volto e il suo cappotto(risalente alla seconda guerra mondiale( ne sono sicura) erano macchiati, da uno strano liquido argento, come il mercurio . Imbracciò il suo fucile, e iniziò ad avanzare, con l'unico intento di sterminare tutti i Signori del Tempo che gli capitavano davanti, i restanti componenti della squadra lo seguirono, e anche noi lo seguimmo. Il granito, con cui era pavimentata la piazza, era tinto di rosso, “benedetto” con il sangue degli umani. Un piccolo gruppo del esercito, inglese, era arrivato, vi erano gli assaltatori, armati con fucili d'assalto “M16”, i cecchini erano armati con i migliori fucili di precisione, come l' “M200 CheyTac”( che non era mai stato adoperato , in alcun conflitto, prima di oggi). Scaricarono interi caricatori, contro gli alieni che però ne uscirono illesi, a Cardiff, come in ogni altra città, si era sviluppato il caos. Gli umani sembravano essere destinati ad arrendersi, o morire, milioni di umani erano caduti, e solo uno dei Signori del Tempo era morto. In ogni angolo si potevano vedere scontri fra umani, soldati o civili, e i Signori del Tempo.Alcuni soldati, i più coraggiosi, avevano abbandonato i loro fucili, per combattere , direttamente, contro gli invasori. Ma anche nel corpo a corpo, i Gallifreyani erano superiori. Il Torchwood si trovava nel cuore dello scontro, fra le forze armate e gli alieni. Nel aria diffondeva l' acre odore della Morte, la luce del sole era nascosta dalla nebbia, provocata dalla polvere da sparo, bruciata, sparsa dai fucili.Molte nazioni si erano già arrese: Germania, Russia, Spagna, Francia, Romania e molte altre.Le uniche che ancora combattevano erano: Inghilterra, Italia( anche se stava perdendo), Polonia e Svezia.Dalek Kos, stava combattendo contro il suo istinto naturale, quello di sterminare qualunque cosa non fosse un Dalek. Anche i fucili del Torchwood adesso erano scarichi, poi successe l'impensabile. Uno degli assaltatori sopravvissuti era riuscito ad abbattere uno dei guerrieri, un colpo preciso al occhio destro, il sangue argenteo dei Signori del Tempo, ormai tingeva la piazza e il resto della città come quello degli umani. Finalmente avevano scoperto che i Signori del Tempo non erano invulnerabili come volevano far credere.

Un bagliore dorato avvolse i corpi dei Guerrieri, questi riafferrarono le loro lancie e tornarono a combattere, ma adesso volevano vendetta, volevano sentire il sangue di quei soldati sulle loro mani.

Ma i soldati non ne erano minimamente intimoriti, sapevano come ucciderli e lo avrebbero fatto, per quanto i loro nemici sembrassero immortali, sarebbero riusciti ad abbatterli.Ma per quante volte potessero ucciderli, loro tornavano sempre.

<< Questi bastardi non vogliono morire2 >> mormorò uno dei soldati, mentre ricaricava il suo fucile.Un altra raffica di proiettili, i Guerrieri tornavano sempre, con una sete di sangue sempre maggiore.Il Dottore, osservava inorridito la scena, un'altra guerra stava per iniziare, ma sta volta sarebbe stata molto peggio della Guerra del Tempo.Le munizioni si erano quasi esaurite, i Signori del Tempo continuavano ad avanzare verso i soldati, che indietreggiavano, terrorizzati.Molti soldati lasciarono i fucili, e cercando di essere il più arrendevoli, alzarono le mani.

<< Inchinatevi! >> ordinò il Primo Guerriero3, i soldati esegurono l'ordine, si inchinarono.Ma i Signori del Tempo, non avevano accettato la loro resa, e con un cenno della mano, da parte del Primo Guerriero, i soldati vennero decapitati, dal primo al l'ultimo.

<< Si erano arresi!Perché li avete uccisi?! >> esclamò il Dottore, stupito, lui non li ricordava così simili ai Dalek,li ricordava come un popolo pacifico.Le restanti nazioni si arresero.La domanda del Dottore venne ignorata, i Guerrieri di Gallifrey, sollevarono, nuovamente, le lancie, gli umani presupponevano il peggio. Ma invece, abbassarono, di scatto, le lancie colpendo il suolo. Un suono melodioso, e metallico si difondette nel aria.E successe lo stesso in tutto il mondo allo stesso tempo, in sincronia. I Signori del Tempo si erano fermati, ma il peggio stava arrrivando adesso. Gli umani vennero fatti mettere in fila, e marchiati come il bestiame, nemmeno ai bambini veniva risparmiato questo supplizio. Il Dottore fremeva di rabbia, non poteva continuare ad osservare senza fare niente, voleva salvare gli umani dal suo stesso popolo, anche Jack e i superstiti del Torchwood vennero costretti ad essere numerati ed elencati.Noi, invece, devettimo seguire il Primo Guerriero, verso il suo Tardis, per essere portati dinanzi al Alto Consiglio del nuovo Impero dei Signori del Tempo.

 

 

 

 

 

 

Angolo del Autore -o-presunto-tale

Spero di non essere stato esaggeratamente crudele in quest ultimo capitolo della mia long-fic.Prometto che il seguito sarà composto da più capitoli, di questa. E credo che avrà un reating fra l'arancione ed il rosso.Dedicato alla mia cara amica( posso chiamarti così?) You are my kryptonite.
Dalek Kos= Kos nella lingua di Skaro, vuoldire fuoco
" Questi bastardi non vogliono morire"= Ho preso la battuta del personaggio principale di "The Walking Dead"
Primo Guerriero= Ecquivale al grado di Generale, nella milizia terrestre
-Anthony Edward Stark

   
 
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