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Autore: Natsu_Fire    15/08/2013    4 recensioni
Quando però un meraviglioso cavallo bianco le fu di lato fu costretta a fermarsi.
-Hey.. ti vedo di fretta, se vuoi ti do un passaggio..tanto vedo che dobbiamo fare la stessa strada..-. Hinata si girò e, sicuramente più bello del cavallo era il suo padrone.
So che non è granché come intro ma la storia a me piace :) vi consiglio di leggerla, e se volete di commentare.. oltre alla NaruHina ci saranno altre, come la SasuSaku, ShikaIno,NejiTen, e altre! Leggete e scoprirete! :D
Sì lo so sono fusa .-. a presto ^///^
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Eccomi qui con il secondo capitolo :D

Ringrazio innanzitutto ReikoITA e Naruhinafra che hanno recensito il primo capitolo, e tutti coloro che seguono o preferiscono questa storia... grazie davvero ^-^

Vi lascio alla lettura di questo capitolo, spero di sentirvi presto, ciauuu :P

-Mary :)

 

 

 

 

Naruto la portò in braccio per un altro po', ma la spalla faceva male e dovette fermarsi. Poggiò a terra Hinata e si portò una mano dietro la spalla sinistra e stringendo i denti tirò fuori il coltello macchiato di sangue. Scivolò a terra, con la schiena contro il muro, ansimando per la stanchezza della corsa e per il dolore. Hinata si avvicinò subito a lui con le lacrime agli occhi, e cercava di analizzare le ferite con le mani tremanti. Aveva tagli ovunque, la faccia sanguinava, ma la ferita più critica era quella che aveva alla spalla. Non si era nemmeno accorta quando lo avevano colpito. Ma la cosa più importante era lui. L'aveva salvata e non avrebbe mai smesso di ringraziarlo. Aveva ancora paura, ma sapeva cosa fare.

-Aspettami qua, vado da Sakura e la faccio venire, non muoverti..- e gli fece una carezza per rassicurarlo. Sarebbe stata lei ad aiutarlo adesso.

La casa di Sakura era una ventina di metri più avanti, dopo l'angolo, e iniziò a correre. “Se non mi hanno fatto niente è solo merito suo, e ci ha rimesso anche..”

Suonò al citofono, ma niente. Provò col cellulare. Uno squillo, due, tre, quattro.. “Avanti Sakura!!!!”

-H-Hinata- la voce era ansimante, e la mora capì cosa aveva interrotto, ma non importava..

-Scendi Sakura, sbrigati! E... se c'è Sasuke portalo con te- chiuse la chiamata.

La sua voce non prometteva nulla di buono, e il suo tono non accettava repliche.

Sasuke vedendo il volto serio della fidanzata si preoccupò un po'.

-Sakura, che voleva?- mantenendo il suo tono indifferente.

-Non lo so, scendiamo-

-Non è da Hinata chiamarti a quest'ora..posso capire Ino, ma lei..-

-Per questo dobbiamo sbrigarci, ha detto che devi scendere anche tu.. avanti-

Si vestirono in un minuto e velocemente scesero sotto, dove li aspettava un'Hinata impaziente, sconvolta e preoccupata.

 

 

 

Naruto continuava ad ansimare, il dolore di quella stupida ferita non voleva diminuire. Alzò gli occhi al cielo ammirando quella mezza luna e le stelle attorno, fece un profondo sospiro, e poi guardò distrattamente davanti a sé. Un luccichio. La luce della luna faceva brillare qualcosa di piccolo, sottile, e... “finalmente l'ho trovato!” sorrise, almeno non doveva più pensare al dolore fisico che lo stava divorando. Cercò di alzarsi. Non ci riusciva. Ci riprovò più volte e alla fine ci riuscì. Ma cadde in avanti e, consapevole di non riuscire più a muovere le gambe, si allungò con le mani in avanti, e dopo qualche sforzo arrivò ad impugnare quell'oggetto che aveva cercato per mezza giornata. Poi sentì solo voci e passi, che si facevano sempre più deboli nella sua testa, per poi svenire, contento almeno di aver ritrovato il suo ciondolo.

 

Hinata, Sakura e Sasuke non ci misero molto ad arrivare da Naruto. Era a terra, con una mano tesa in avanti che stringeva qualcosa. Arrivò prima Sasuke che si spaventò nel vedere Naruto in quello stato, era pur sempre il suo migliore amico! Prontamente, prima che arrivassero le due ragazze, si mise la collana di Naruto in tasca.

-Naruto.. Naruto avanti.. svegliati Naruto.. cazzo Naruto non scherzare- lo scuoteva ma non dava segni. Gli mise una mano sulla spalla per farlo girare e inaspettatamente se la ritrovò bagnata. Quei pochi lampioni che illuminavano la via mostrarono il colore di quel liquido.

-No, è sangue.. SAKURA SBRIGATI!- Sasuke era allarmato, e Sakura non l'aveva mai visto così. Per un breve attimo pensò “il mio Sasuke che non ha la solita espressione indifferente? Wow!” poi però si rese conto che era perchè Naruto era ridotto male, e si maledì per quello che aveva pensato.

Appena gli fu accanto esaminò velocemente la ferita.

-la ferita è abbastanza profonda, e ha ricevuto un colpo alla testa. Sicuramente è stato questo a farlo svenire, ma tra pochi minuti dovrebbe svegliarsi. Per altro segni di pugni, calci e tagli superficiali. Avanti, dobbiamo portarlo in ospedale!-

-In ospedale? Sakura non puoi fare niente tu?- “No, l'ospedale per il dobe no..ti prego Sakura”

-Si Sasuke, ma in ospedale, forza muoviamoci!-

“Cazzo Naruto, perdonami ma ti ci devo portare..”

Hinata aveva sentito e guardato tutto. Naruto doveva andare in ospedale per colpa sua. Gli occhi le si inumidirono e una lacrima le rigò il volto chiaro e liscio.

-V-vengo con voi- disse asciugandosi la lacrima.

 

 

 

-D-dove s-sono?- Naruto sentì di colpo un forte dolore alla testa e alla spalla, e si rese conto di trovarsi sulla macchina nera di Sasuke, con la testa sulle ginocchia di Hinata.

-Tranquillo Naruto, stiamo andando in ospedale, tra non molto ti sentirai meglio, almeno sarai su un let-

-Può bastare Sakura- la interruppe Sasuke serissimo. Non voleva farlo soffrire, ma purtroppo la cosa era inevitabile. Aveva sperato che si svegliasse direttamente là, ma purtroppo così non è stato.

Sakura guardava il fidanzato chiedendosi cosa gli fosse preso, ma non commentò. C'era qualcosa sotto.

-N-naruto... cosa succede?- gli chiese Hinata mentre lo guardava preoccupata. Appena Sakura aveva detto che sarebbero andati in ospedale Naruto spalancò gli occhi, che presto si inumidirono e iniziò a tremare.

-N-non mi p-porterai là d-dentro, v-vero teme?- chiese accennando una specie di sorriso.

Sasuke non rispose, ma accelerò visibilmente, segno che la risposta era “Sì”.

Naruto cominciò a respirare affannosamente solo all'idea di rientrarci. Il cuore perdeva battiti, per poi battere sempre più velocemente.

-Ti prego Naruto.. adesso calmati!- lo implorava Hinata. Subito dopo però il forte mal di testa si rifece sentire e, dopo aver lasciato cadere una calda lacrima sulla pelle caramellata, svenne di nuovo.

-E' s-svenuto di nuovo..- disse Hinata spaventata.

-Meglio così- ribatté Sasuke. “Si risveglierà direttamente là almeno”.

 

 

 

Naruto aprì lentamente gli occhi, quell'odore gli portava nausea. Gli portava alla mente vari ricordi. Ricordi che facevano male. Un attimo, gli fu necessario un attimo e ricordò tutto. Aprì gli occhi di scatto. Vide un tetto bianco, sentì voci confuse in un corridoio. Abbassò lo sguardo e vide la porta. La posizione era quella. Gli batteva il cuore a mille. Se continuava così lo avrebbero ricoverato per tachicardia! “No, n-non può essere questa..”. Allora si prese di coraggio, tirò un sospiro e si girò verso quella fonte di luce. Sì, anche la finestra era là. E' vero che le stanze d'ospedale sono tutte simili, ma quella... quella la conosceva bene Naruto. Non poteva sbagliarsi. Il panorama. Quel panorama non l'avrebbe mai dimenticato. Cominciarono ad inumidirsi gli occhi, deglutiva a vuoto pur di non piangere. Non voleva, non voleva dimostrarsi debole. Ma a chi? Beh, a se stesso e a chi gli stava intorno. Ma non avrebbe resistito un momento di più in quel posto. Si sedette sul letto, la testa gli girava vorticosamente, la spalla doleva anche se poco. Si sforzò e si alzò dal letto dirigendosi alla finestra. L'unica cosa bella di quello stupido, orrendo ospedale era la vista che offriva. Konoha, in tutti i suoi particolari: si vedevano tutti i negozi e le persone che ci stavano, delle mamme che portavano bambini ancora assonnati a fare la spesa, e le montagne dietro la città, dove un sole timido stava illuminando tiepidamente ciò che lo sottostava. Dovevano essere più o meno le otto. Naruto sospirò. Voleva andarsene. Si rendeva conto di assomigliare ad un bambino viziato, ma gli faceva male stare in quel posto. Mentre era perso in quel panorama non si accorse che qualcuno era entrato, ma quando si sentì chiamare timidamente si voltò con gli occhi ancora umidi.

-Hinata!- gli faceva piacere vederla, sapere che stava bene.

-N-Naruto, ma che ci fai in piedi, dovresti riposare..- il suo tono dolce e apprensivo lo intenerì. Quella ragazza l'aveva colpito subito. Quando gli aveva offerto quel passaggio sentiva il cuore battere forte e quando arrivò da Sakura si dispiacque di doverla lasciar andare. La casa di Sakura, la strada, la curva, il luccichio.. “il ciondolo! Dove cazzo l'ho messo?”. Naruto iniziò a toccarsi come a cercare qualcosa, poi ricordò.

-Hinata, quando mi avete messo in macchina avevo qualcosa in mano... dov'è adesso???- sembrava entrato in panico..

-Non ho visto niente... mi dispiace Nar..-

-Ce l'ho io.- i due si girarono verso Sasuke, che era entrato silenziosamente.

Naruto sospirò sollevato, stava per chiedere la collana a Sasuke quando entrò Sakura.

-Oh bene Narutoo, ti sei svegliato... secondo le analisi puoi uscire oggi. Non fare sforzi con la spalla fin quando non ti sentirai complet..-

-Me ne sarei andato comunque- l'interruppe freddo Naruto -non voglio stare un minuto di più qua dentro-. Il suo sguardo era..arrabbiato, triste e deciso. I tre capirono che era arrivato il momento di dileguarsi, così lo lasciarono solo per dargli il tempo di vestirsi.

 

 

-Sai mammina, c'è un panorama bellissimo da qui... non vedo l'ora di vederlo insieme a te...-

Tok-tok.

-E' permesso piccolo?-

-Vecchia Chiyo! Sono contento di vederla! L'ha trovata la medicina per la mamma?-

-Sì piccolo, l'ho trovata.. ma non puoi restare qua mentre la metto in pratica..-

-Mh?...e va bene.... non vedo l'ora che si svegli, così potremo guardare insieme Konoha da questa finestra... è stupenda!!-”

 

 

Naruto si sedette sul letto, con una mano a sorreggergli la testa. Gli faceva ancora male, ma ancora più male facevano i ricordi che ribussavano alla porta del suo cuore. Non voleva farli entrare, sapeva che non avrebbe resistito. Così si vestì velocemente, pensando ad altro. Pensando a colui che gli è stato vicino, sempre, da quel maledetto giorno.

Devo andare da Rasen... è da ieri pomeriggio che non lo vedo.. sarà meglio sbrigarsi e uscire da qui”

Aprì la porta e a quel punto il suo cuore cedette.

  
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