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Autore: NoxOro21339    15/08/2013    1 recensioni
Lily Evans ha occhi verdi e capelli rossi come la fiamma viva, così diversa del resto della famiglia perfettamente normale. James Potter ha gli occhi color cioccolato e capelli neri sparati da tutte le parti, il suo migliore amico è l'erede dei Black.
*
Dal cap.3:
< Ragazzi, questa sarà sempre e soltanto la nostra vera casa, anche quando non ci saremo più, noi correremo per questi prati!” sorrise agli altri tre, tutti glielo ricambiarono tranne Peter.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Novembre era ormai alle porte, i colori vivaci dei prati di Hogwarts avevano dato posto  al rosso, al marrone, al giallo. Ma l'avvenimento più atteso era l'inizio della stagione di Quid-ditch che avrebbe visto quell'anno come partita di apertura Grifondoro contro Serpeverde.
            "Ehi Ramoso, mi puoi passare la relazione sui veleni mortali di Pozioni?" domandò pigramente Sirius all'amico.
            " Prendila, ma poi non lamentarti se non riesci ad entrare nel Lumaclub"rispose James mettendosi in spalla la scopa e infilandosi le scarpe.
            " Aaah già la scommessa... Allora me la dai tu Rem?" chiese con un sorrisone spe-ranzoso.
            " Scordatelo"decretò Lunastorta mentre disegnava una nuova ala del castello sulla mappa del Malandrino.
            " Cosa stai facendo Rem?"domandò James avvicinandosi al ragazzo.
            " Sto disegnando il piano dove si trova la stanza delle Necessità, solo che non so come di segnarla..." borbottò mordendosi un labbro.
            " A-allora non disegnarla, no? Se non sai come fare..." consigliò timidamente Peter.
            " Peter ha ragione, la stanza è troppo imprevedibile per essere disegnata, non dise-gnarla" concluse Ramoso.
            " Ehi...siete tutti lì per la mappa, ma di me nessuno si preoccupa, rischio di essere ucciso da Lumacorno, siate buoni con un vostro amico..." si lagnò Sirius dai meandri del suo letto.
            " Io te la darei Sir, ma non faccio Pozioni!"disse Peter.
            " Qua il mio unico vero amico è Pete, voi siete due traditori!"li accusò.
            " Merlino, Morgana e Belzebù! Prendi la mia e smettila di fare come Pix altrimenti ti affatturo!" sbottò Remus.
Un sorriso a trentadue denti si dipinse sul viso del ragazzo che saltò giù dal letto e si mise a frugare nella cartella di Lunastorta.
            " Non lo dimenticherò mai Remus!".
            " Sì sì, chissà perchè lo dici sempre...".
James rise e fece per uscire.
            " Dove vai Jamie?"chiese Sirius senza distogliere lo sguardo dalla pergamena.
            " Ad allenarmi a Quidditch, e verresti anche tu se non fossi stato troppo pigro per iscriverti alle selezioni!".
            " Ho altri interessi...".
            " Quando parli di interesse ti riferisci ad Emmeline per caso?" lo stuzzicò malizioso.
            " Ho detto interessi, non interesse, dolcezza".
            " Ah, quindi c'è qualcun altro oltre a lei?".
            " Diciamo che lei è l'unica veramente che merita, le altre... sono cose così...".
            " Poi mi farai conoscere le altre!"decise James aprendo la porta.
            " Una ti potrebbe piacere!".
            " Ok! Affare fatto, in cambio ti passo Grace".
            " Non m'interessa la roba di seconda mano".
James uscì dalla stanza e fece la scala a chiocciola ridacchiando tra sè e sè: era dal quarto anno che lui e Sirius facevano questi tipi di scambi, era una cosa immatura e cretina, però era divertente! Comunque quell'anno James aveva un proposito, ovvero diventare una persona matura: solo così avrebbe avuto una possibilità di fare colpo sulla Evans.
Erano tre anni che le chiedeva di uscire e tre anni che lei diceva che era troppo immaturo e arrogante per lei.
            " Potter, guarda un po' dove vai" strillò proprio Lily Evans.
            " Uh? Oh, scusa Lily, non è colpa mia, deve essere la tua personalità che mi fa quest' effetto..."
La verità è che mentre pensava era andato a scontrarsi dritto contro Lily che stava chiac-cherando con Mary e Alice dandogli la schiena.
            " La mia personalità? La mia personalità? Stai scherzando vero?"d'improvviso le avvamparono le guance.
Era passato un mese da quel giorno di settembre dove ricordava di aver sognato lei e Potter che si baciavano, da allora lei cercava in tutti i modi di evitarlo e lui faceva lo stesso con lei. Erano più o meno trenta giorni che non si scambiavano battute pungenti e che James Potter non chiedeva a Lily Evans di uscire.
            " Qualcuno è arrossito?"chiese stupito James a Lily.
            " Sì, ma non farti strane illusioni: sono semplicemente arrossita di rabbia!".
            " Eppure ti arrabbi sempre con me, ma questa è la prima volta che arrossisci...".
James avvicinò il suo viso a quello della ragazza studiando bene le guance.
            " Cosa stai facendo Potter? Allontana subito quella faccia da schiaffi da me".
            " Come vuole altezza, mi stavo solo accertando che quello fosse davvero rosso".
E facendole l'occhiolino se ne andò seguito dai risolini imbarazzati e soddisfatti di Alice e Mary.
            " Eddai Lily, ammettilo: ti piace!".
            " Neanche un po'!" dichiarò quella accomodandosi con la dovuta lentezza sulla soffice poltrona rossa.
Eppure in quel momento Lily Evans non era più Lily Evans, ma era semplicemente Lily che era arrossita perche due occhi color cioccolato avevano fissato i suoi verdi come il prato. Era soltanto Lily il cui cuore aveva preso a trottare come un cervo quando lui dopo tanto tempo le aveva parlato. Peròpoi eran intervenuta l'orgogliosa Lily Evans che le aveva ricordato i suoi buoni propositi e il comportamento passato di Potter.
*
" Si può sapere perchè continui a d evitarla?"sussurrò Sirius all'amico durante una noiosissima lezione di Trasfigurazione.
" Te l'ho detto Felpato" sbuffò James esasperato " non lo so! Dopo che l'ho baciata ho paura di parlarci".
" Certo che non sai proprio farci con le donne!".
Il corvo che avrebbe dovuto trasfigurare lo guardò annoiato.
" Tu che hai da guardare?" gli chiese irritato Ramoso.
" Sai Jamie, ho deciso di farti un favore!" esclamò Felpato
“ Cioè?” chiese scettico il ragazzo.
“ Guarda e ammira”.
E con un colpo di bacchetta spedì il calamaio a rovesciarsi sulla chioma rossa della ragazza davanti a loro, poi velocemente mise la bacchettà in mano ad un attonito e orripilato James.
“ Aaah, James Potter” strillò Lily Evans girandosi di scatto.
James guardò la bacchetta che aveva in mano e comprese.
“ No, Evans ti giuro non sono stato io!” .
“ Exulcero” strillò la ragazza.
Purtroppo la fattura non colpì il diretto interessato che, con ottimi riflessi, abbassò la testa, ma finì contro un ignaro Severus Piton intento a tentare di trasfigrare il suo corvo.
“ Cos’è questa confusione?” abbaiò la professoressa McGranitt dal fondo dell’aula.
“ Professoressa, Potter mi ha rovesciato l’inchiostro in testa”.
“ Professoressa Evans ha cercato di affatturarmi!” .
“ Ma ha beccato me...” mormorò astioso un brufoloso ed unto Piton.
“ Ah, già... be’...ecco, scusa!” disse imbarazzata Lily.
Intanto Sirius appena uscito da un forte attacco di risate esclamò:
“ Ti donano Mocciosus, penso che si intonino con i tuoi capelli”.
James rise come il resto della classe sotto lo sguardo severo di Lily Evans e della professoressa McGranitt.
“ Piton, vai in infermeria! Evans e Potter: la vostra bravata vi costa cinque punti a testa in meno per Grifondoro e una punizione domani sera insieme a mastro Gazza, non permeto a nessuno di interrompere così le mie lezioni”.
“ Ma professoressa...”.
“ Niente ma, Evans! Black, vuoi anche tu una punizione?”.
“ No, scusi”.
“ Evidentemente ciò che è successo ti fa parecchio ridere”.
Sirius non osò guardarla e trattenne a stento un’altra risata.
“ Bene Black, se entro la fine dell’ora quel corvo non sarà diventato un portapenne, ti aspetteranno una serie di compiti supplementali” concluse allontanandosi, poi come se ci avesse ripensato si voltò “ Vedi di affrettari mancano dieci minuti”.
“ Per i reggiseni di Morgana” esclamò Sirius sottovoce afferrando la bacchetta a James sotto lo sguardo stupito di Lily.
“ Aspetta quindi è stato lui?” chiese confusa la rossa, guardando prima Sirius poi James.
“ Se sua signoria qualche volta mi ascoltasse...” e ricominciò a tentare di trasfigurare il suo corvo.
Poi rivolgendosi a Sirius commentò:
“ Che bel favore! Grazie Felpato”.
“ Oh ma piantala, così hai una scusa di passare un po’ di tempo con lei e non provare a dirmi che l’idea non ti piace! Tanto non ti credo”.
*
La sera del giorno dopo erano tutti riuniti in Sala Grande a gustare un’ottima cena composta da una grande varietà di budini e creps, mancava solo la squadra di Quidditch del Grifondoro che aveva finito di allenarsi sotto la pioggia fino a tardi.
“ Eccolo là!” disse Sirius accennando con la testa lievemente verso James.
Quest’ultimo era pieno di fango, bagnato fradicio ed esausto, si diresse verso di loro e si accasciò sulla panca vicino a Sirius e Peter.
“ Ragazzi, non farò mai più un allenamento sotto la pioggia! Ve lo giuro: mai mai e poi mai più!” dichiarò facendo uscire un turbine d’aria calda dalla punta della bacchetta e passandola sopra i vestiti bagnati.
“ Mi pare una buona idea, soprattutto per il mio naso: puzzi!” commentò acido Sirius.
“ Hai mai sentito il tuo odore quando sei un cane? No? Bene, allora taci”.
Remus gli passò un piatto di ravioli agli asparagi che aveva salvato dalla fame vorace di Peter.
“ Grazie Lunastorta, sei un amico!”.
“ Di niente, come vanno gli allenamenti?” chiese quello chiudendo il libro di Incantesimi.
“ Oggi è stato un totale disastro, abbiamo dovuto portare uno dei nostri battitori in infermeria: s’è tirato la mazza in testa un po’ troppo forte e si è spaccato il naso...”.
“ Wow, è un soggetto così gioca nella vostra squadra?”.
“ Non ci giocherebbe se qualcuno” qui Sirius cominciò a fischiettare con espressione innocente “ non fosse stato troppo pigro per iscriversi alle selezioni di Quidditch”.
“ Sirius tu sei forte con la mazza, perchè non hai fatto le selezioni? Fino all’anno scorso dicevi che quest’anno avresti provato a fare il provino!” si lamentò James.
“ Per caso è per tuo fratello?” chiese perspicace Remus.
Sirius alzò gli occhi dal piatto, sbuffò e poi disse:
“ Rem, perchè pensi sempre che c’entri la mia famiglia con le mie scelte...?”.
“ Quindi è così?” domandò conferma James.
“ Non... non mi va di giocare contro i lui... tutto qua, non voglio guardarlo in faccia, voglio solo fare finta che non esista!”.
“ Ma voi n-non andavate d’accordo?” chiese timidamente Peter.
“ Andavamo... lui vuole unirsi ai Mangiamorte e abbiamo litigato, lui stava dalla parte di mia madre” raccontò con noncuranza Felpato grattandosi il gomito.
“ Dov’è la Evans?” sbottò d’un tratto James percorrendo con lo sguardo tutto il tavolo di Grifondoro alla ricerca di una testa rossa.
“ Lì in fondo: sta parlando con Nick-quasi-senza-testa, Alice e Frank”.
“ Ramoso, piuttosto dov’è la bionda?” gli chiese Sirius.
“ La bionda?”.
“ Emmeline! Gioca come cacciatrice, no?”.
“ Ah, è a farsi la doccia, un bolide l’ha disarcionata  ed è caduta nel fango, non s’è fatta nulla di male, tranquillo, è solo un po’ sporca”.
“ Ah, ok!”.
“ Ramoso, tu stasera non avevi una punizione con Lily?” gli ricordò Lunastorta.
La mano di James raggiunse meccanicamente i capelli.
“ Ah già, io la Evans e Gazza” sospirò sognante.
“ Caspita, con Gazza poi... sarà un’atmosfera delle più romantiche vedrai: con lui che vi parla di torture, schiene scorticate, fruste... sicuramente lei si innamorerà di te!” osservò Felpato in tono teatra-le.
“ A Gazza si rimedia facilmente: tu lanci una caccabomba per il corridoio, lui ti insegue fino al piano di sopra e vai avanti così facendogli fare il giro del castello!” concluse raggiante il ragazzo.
“ Ehi, ma perchè sempre io? Non sono mica il tuo cagnolino! Cioè, sono anche un cane, però in questo momento non penso di sembrare un cane!”.
“ Allora lo farai tu Rem?” domandò speranzoso al ragazzo che si aspettava una domanda simile.
“ Scordatelo però penso di sapere chi lo potrebbe fare” scandì piano guardando Peter.
“ I-i-io? Non sarebbe meglio se lo facesse Pix?”.
“ Giusto!” esclamò Sirius.
“ Geniale!”.
“ Bene, e come lo convincerete?” chiese Remus.
Sirius e James si lanciarono uno sguardo d’intesa:
“ Non dev’essere necessariamente vero Pix” mormorò Sirius in un ghigno soddisfatto.
*
Un’ora dopo Lily si trovava insieme a James Potter a lavare tutti i corridoi del secondo piano, dove, a giudicare dall macchie per terra, qualcuno doveva aver lanciato un’intera scatola di caccabombe. Seduto su una seggiola di legno, con l’immancabile Mss.Purr che si strusciava contro l’ossuta caviglia, stava Gazza che spronava i due al lavoro descivendo una serie di torture dei vecchi tempi.
Lily costringeva sè stessa a concentrarsi sul lavoro e ad ignorare il suo compagno di punizione che, tra l’altro, continuava a passarsi la mano tra i capelli, spettinandoli ancora di più.
D’improvviso arrivò un trafelatissimo Remus Lupin che urlò:
“ Mastro Gazza, mastro Gazza!”.
“ Che succede?” domandò quello come svegliandosi di colpo dalla lunga tiritena di punizioni che gli uscivano dalla bocca.
“ Pix sta imbrattando di... non so cosa... tutte le pareti del sesto piano e si sta dirigendo al settimo. La prego, venga!”.
Gazza guardò prima lui, poi i due che facevano finta di niente.
“ Voi continuate il vostro lavoro, io torno subito, niente magia!”.
E sparì zoppicando dietro a Remus che, prima di voltarsi, aveva fatto l’occhiolino a James. Liy e James rimasero in silenzio un minuto, poi James, prendendo il coraggio, rompette il ghiaccio.
“ Allora Evans... ti stai divertendo?” chiese un po’ imbarazzato dalla banalità della sua doman-da.
“ Secondo te mi sto divertendo a pulire cacca, Potter?” rispose freddissima quella.
“ No, non mi sto divertendo neanche io, Sirius secondo me si divertirebbe però”.
“ Siete molto amici voi due, vero?”.
“ Per me è come un fratello”.
“ Lui com’è?”.
James rimase stupito da questa domanda.
“ Per caso ti sei interessata a lui?”.
“ No, era una curiosità” in realtà voleva sapere com’era la persona che piaceva alla sua amica.
“ Be’ lui... lui è Sirius... è l’amico più leale che mi potesse capitare”.
“ Se è così fantastico perchè vi comportate da bulli con tutti?”.
“ Non ci comportiamo da bulli con tutti”.
“ Ah, quindi secondo te è divertente appendere le persone a testa in giù e fargli fare il giro di Hogwarts? Ti pare divertente umiliare la gente?”.
“ Non vogliamo umiliare nessuno”.
“ Eppure lo fate”.
Lily appoggiò il secchio per terra e lo guardò, in quel momento non le sembrava per niente arrogante e pieno di sè.
“ Quindi è per uesto che non ti piaccio?”.
“ Per questo e per altri cento motivi”.
Lui le si avvicinò e la guardò negli occhi, in quel momento così severi.
“ Allora perchè solo con me fai l’acida? Perchè riempi solo me di battute cattive? Perchè ora stai arrossendo?”.
“ Tratto le persone come devono essere trattate! E ora piantala di guardarmi così!”.
“ Perchè?”.
“ Perchè se tu non te ne fossi accorto io non sono una di quelle ochette che appena apri bocca o le guardi negli occhi sono pronte a caderti tra le braccia” gli rispose incrociando le braccia sul petto in gesto di sfida.
“ Ah davvero? Eppure non si direbbe”.
“ Cosa stai dicendo ora?”.
“ Non ti è piaciuto il bacio dell’altra voltà?” le chiese malizioso.
“ Bacio? Quale...”
All’improvviso un barlume si accese nella mente di Lily: il bacio che le pareva di aver sognato! Quindi era successo veramente, non stava dormendo.
“ Eh? Aspetta, quindi quello non era un sog... incubo?”.
“ Proprio così Evans”.
Lily si voltò prese il secchio e glielo sbatte in testa.
“ Merlino! Quindi tu vuoi la guerra eh? Accio secchio”.
E in un attimo anche Lily si ritrovò fradicia.
“ Ahahahah Evans, dovresti vederti! Aahahahahah”.
In un attimo Lily gli fu addosso e cominciò a ricoprirlo di colpi, James scivolò sul bagnato e caddero nell’acqua, lui ridendo, lei con una strana sensazione tra il felice e il furioso. Si rotolarono e James finì sopra a Lily. I loro occhi si incontrarono, orgogliosi, dolci, appassionati, i due colori s’intrecciarono e le loro mani li imitarono.
“ Evans, sei dannatamente orgogliosa”.
“ Anche tu James”.
“ James? Questa è la seconda volta Lily, devo cominciare a preoccuparmi?”.
I loro visi si avvicinarono, il volto di James in quel momento era perfetto, i capelli bagnati attaccati alla fronte e le labbra gonfie e rosse era come se la invitassero a servirsi. “Lily, cosa caspita stai facendo? Lui è James Potter!”la ragazza si riscosse.
“ Potter togliti subito, tu sei fidanzato ed io sono fidanzata. Non capisco cosa ti sia saltato per la mente di avere il permesso solo di toccarmi!”.
Gli diede una spinta al petto spostandolo di lato e si ricompose, fece un bel respiro e si alzò. Il cuore le batteva all’impazzata: doveva controllarsi!
“ Che è successo? Perchè all’improvviso sei tornata la fredda Evans di sempre?”.
“ Perchè io sono così, almeno con te, mi comporto di conseguenza Potter, tu tenti di fare il bul-lo e io faccio il ghiacciolo!” poi guardando il pavimento: “ Merlino, che disastro, un po’ di magia non guasterà e poi, non voglio passare un altro minuto qui con te!”.
Lily agitò una bacchetta e all’istante il pavimento diventò lindo, pulito e profumato, i secchi tornarono al loro posto e in un battito di ciglia il lavoro fu bello e terminato.
Lily lo guardò un’ ultima volta e poi in un turbinio di capelli rossi uscì dal corridoio lasciando il ragazzo da solo.
Finito anche questo capitolo :D spero vi sia piaciuto!!!!
 
 
 
 
 
 
 
 

 

           

 


            
  
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