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Autore: Ge_Cami_1D    16/08/2013    1 recensioni
Amanda disse "andiamo via." Gaia sorpresa disse "dove?" "ovunque. Ma lontano da qui. Mi basta solo allontanarmi. Non mi fa bene stare qui con i miei, e a te non fa bene avere sempre Alberto col fiato sul collo. Partiamo. Andiamo dove nessuno ci conosce...andiamo..andiamo a Londra!" Gaia strabuzzò gli occhi "a Londra?!" "si! Ci siamo sempre volute andare..può essere un segno..questa non è la città per noi. Dobbiamo entrambe cambire vita. Scappiamo! Scappiamo da tutto e da tutti. Solo noi due." la riccia riflettè qualche minuto, ma poi disse di si all'offerta dell'amica.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Gaia-
 
La settimana seguente Louis mi aveva invitato a casa sua, visto che il weekend non avevamo potuto vederci. 
Per la serata Amanda aveva scelto, per me,  tacchi, jeans e camicetta trasparente con una fascia sotto. Mi ero preparata per la serata, molto pensierosa. 
In tutto quel tempo trascorso assieme, non ero mai stata a casa sua e quella sera ero particolarmente nervosa.. 
"Amy.. Mi sento un po' fuori luogo..." Mi ero guardata allo specchio titubante. 
"Oh avanti! Sei stupenda! Lo farai impazzire!" Aveva sorriso entusiasta.
"Non parlo dei vestiti..." Avevo sospirato abbassando lo sguardo "io non sono ricca come lui.. Insomma.. La sua cucina sarà grande quanto tutto il nostro appartamento se tutto va bene! Non faccio parte di quel mondo... Ho paura.. Che.. Lui prima o poi senta questa... Differenza tra di noi..." Mi ero seduta sul letto preoccupata.
Amanda si era avvicinata e mi aveva abbracciata "sei una ragazza meravigliosa.. E Louis.. È proprio l'ultimo che guarderebbe se sei ricca o meno.. Per lui.. L'importante sei tu Gaia... Che tu sia una ragazza con tanti soldi oppure una barbona..." Aveva riso dolcemente consolandomi.
Grazie a quelle parole mi ero fatta forza. Avevo capito che Louis voleva me.. Non perché fossi bella e ricca.. Ma perché ero io.. Gaia e basta. 
Mi sentivo sicura della nostra relazione ormai.. Lo vedevo nei suoi occhi che qualcosa era cambiato in lui.. 
Sin dall'inizio si era comportato come un vero gentiluomo.. Era stato dolce e premuroso.. E non aveva mai adottato quell'atteggiamento maleducato di cui tanto lo accusavano le fan, né tantomeno aveva fumato in mia presenza.
Mi chiedevo se lo facesse per fare bella figura o se davvero lo facesse perché forse Qualcosa in lui gli stava dicendo di tornare ad essere ,piano piano, il Peter Pan che tutti conoscevamo. 
Ero arrivata all'indirizzo datomi da Louis con questa domanda che mi ronzava in testa, ma, appena ero scesa, ero rimasta a bocca aperta a fissare la casa dove abitata il mio ragazzo, dimenticando qualsiasi pensiero. 
Avevo suonato nervosamente e avevo aspettato fino a che Louis non era venuto ad aprirmi con un sorriso. 
"Buonasera amore..." Aveva sorriso e mi aveva baciato dolcemente avvicinandomi delicatamente a lui. 
"Buonasera..." Avevo sussurrato sorridendo tra le sue labbra.
Dopo quel bacio era scomparso tutto. Preoccupazioni, paure, indecisioni.. Tutto. Esistevamo solo io e lui. 
Sin dal primo giorno con lui era stato così: Louis aveva questo fantastico potere su di me... Quello di farmi dimenticare tutto il resto con un semplice sorriso o un dolce bacio.
 
 
-Amanda-
 
Gaia quella sera era uscita per andare da Louis, mentre io ero rimasta a prepararmi da sola, dovendo andare a casa di Zayn più tardi. Nervosa, avevo guidato fino alla sua casa.
E durante il tragitto mi ero persa a pensare..
Dopo il bacio sotto casa mia e di Gaia, ne erano seguiti molti altri..per strada, posati a un muro qualunque, o sotto casa mia, prendendoci tutto il tempo che serviva, al cinema..e quei baci non si potevano certo descrivere come casti e puri.
Anzi..nessuno dei due si faceva problemi a togliere il respiro all’altro, o a passare le mani sui vestiti, lasciando scie che promettevano molto di più di quello che poi realmente accadeva.
Perché alla fine uno dei due si fermava, per la maggior parte delle volte ero io quella che rallentava la foga che ci prendeva.. non che non volessi Zayn, ma volevo evitare di far accadere tutto troppo in fretta. Anche se sapevo quanto poco mi mancava prima di cedere.
Ad ogni uscita con Zayn, avevo potuto notare che era un ragazzo da una parte galante e dolce, dall’altra un po’ scontroso e arrogante, con quell’aria da strafottente che lo rendeva ancora più bello ai miei occhi.
A differenza di Louis, Zayn non si faceva problemi a fumare in mia presenza, e a me non dava alcun fastidio, se non il perenne odore che mi invadeva tornata a casa.
Arrivata a destinazione, dire che ero rimasta senza parole sarebbe dir poco..già dalle finestre si poteva intravedere il lusso del suo arredamento. Timidamente avevo suonato il campanello e mi ero avviata verso l’ingresso, camminando velocemente per via della pioggia. Non avendo chissà che appuntamento galante, mi ero messa un paio di jeans e un maglione, visto il freddo londinese, e un paio di Converse.
Ad accogliermi sull’uscio c’era Zayn, posato allo stipite della porta con le braccia incrociate al petto e un sorriso sghembo mentre mi scrutava da capo a piedi facendomi arrossire. Arrivata alla porta, Zayn mi aveva salutato con un bacio lento mentre la sua mano passava sul mio fondoschiena. Io avevo riso e allontanato le labbra
“Ciaoanche a te” avevo detto per poi abbassare lo sguardo verso un cucciolo di colore grigio con l’aria carinissima e con lo sguardo curioso. Avevo subito sorriso
Ciao piccolino” lo avevo accarezzato dicendo “Lui chi è?”.
Zayn mi aveva sorriso“Lui è Harley, il mio cane”. Io avevo ricambiato il sorriso mentre lui mi faceva strada dentro al suo lussuoso appartamento. Era enorme, e mi sentivo un po’ fuoriluogo, finchè non mi aveva preso per mano e mi aveva accompagnato fino al divano.
I suoi repentini cambiamenti di umore mi lasciavano sempre un po’ perplessa, ma mi piaceva vedere come potesse essere un  ragazzo così premuroso sotto alla massiccia corazza da cattivo ragazzo. Avevamo passato diverse ore a chiacchierare del più e del meno, senza però mancare di battute ammiccanti e di sguardi provocatori.
Mi faceva impazzire..
E’ tardi, devo andare, domani mattina devo uscire con Gaia..grazie della serata, mi sono divertita molto” mi ero incamminata mentre Harvey scodinzolava camminando al mio fianco, seguita da Zayn.
Sulla porta mi aveva sorriso e accarezzato i fianchi tirandomi a se..io avevo sorriso, consapevole del bellissimo vortice in cui stavo per finire: le sue labbra.
Lentamente le sue labbra avevano trovato le mie..quel bacio era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso..non era innocente..era sentito, bisognoso, disperato.
Le mie mani si erano affrettate verso i suoi capelli avvicinandolo di più a me mentre lui mi stringeva in modo forte e possessivo a se.
 Le bocche si esploravano l’un l’altra mentre le mani si spingevano dove non erano mai andate nel corpo dell’altro..
Il mio corpo era stato intrappolato da quello di Zayn contro il muro del corridoio.
I respiri affannati e le sue mani sotto al mio maglione erano solo il primo accenno di una notte lunga e..che sarebbe stata ricordata a lungo da entrambi.
 
-Gaia-
“Parli di me ma nemmeno tu scherzi in cucina..” avevo detto a Louis sorridendo mentre assaggiavo il dolce che mi aveva portato.
Quella sera Louis aveva preparato una cena a lume di candela nel suo enorme appartamento soltanto per noi.. Ed era tutto estremamente romantico..cosa che mi faceva a dir poco impazzire..
Adoravo il modo in cui mi guardava in quel momento.. era assorto a fissare il mio viso sorridendo, e questo mi aveva fatto arrossire parecchio..
Avevo terminato l’ultimo pezzo di torta al cioccolato quando lui, sorridendo, mi aveva sussurrato avvicinandosi “sei… un po’…sporca di cioccolato sulle labbra…”, così aveva racchiuso delicatamente le mie labbra tra le sue per togliermi il residuo di cioccolato dalle e poi si era allontanato lentamente riaprendo gli occhi.
Ma io, senza esitare, mi ero sporta lentamente su di lui per poterlo baciare ancora, nonostante lui si stesse allontanando.
Avevamo ripreso a baciarci con dolcezza, ma intensità.
Sapevo che quel bacio avrebbe portato entrambi a fare un passo in avanti, lo sentivo dal modo in cui Louis si era lentamente lasciato andare.. senza più preoccuparsi di essere indiscreto… lo sentivo dalle sue mani che lentamente si erano fatte strada sotto la mia maglia.. lo sentivo dall’effetto che gli faceva toccare la mia pelle e piano piano allungare la mano verso il mio seno.. lo sentivo dal modo in cui mi baciava: dolce.. ma allo stesso tempo intenso.. e lo sentivo dal suo respiro, che si era fatto leggermente più affannoso quando anche le mie mani si erano fatte strada sotto la sua maglia per accarezzargli i fianchi e gli addominali…
Louis si era alzato ed aveva cominciato a camminare verso la camera da letto mentre ancora ci stavamo baciando.. io camminavo all’indietro lentamente, mentre lui mi accompagnava per tutto il tragitto senza mai staccare le labbra dalle mie.
Mi ero finalmente stesa tra le lenzuola ed il suo profumo aveva riempito ogni mio senso.. lui si era steso su di me cominciando a spogliarmi con delicatezza ed io, da sotto di lui, avevo fatto lo stesso.
Il suo corpo era perfetto.. ancora meglio di quello che potessi immaginare o vedere dalle foto.. ma la cosa più appagante in quel momento era la sua espressione, che diceva tutto. Vedevo il suo sguardo percorrere ogni centimetro del mio corpo ed i suoi occhi brillavano.. E mentre mi sfilava con delicatezza l’intimo mi aveva sussurrato “Sei un sogno..”
Avevamo ripreso a baciarci completamente presi l’uno dall’altra.. non esisteva nulla.. solo l’infinita dolcezza e perfezione che quel momento racchiudeva…
Dopo innumerevoli baci e carezze per conoscere meglio l’uno il corpo dell’altra, Louis aveva annullato le distanze che ci separavano e delicatamente aveva cominciato a muoversi su di me..
Sentivo il suo respiro che mi scaldava la pelle e i piccoli baci che ogni tanto mi dava sulla spalla..sentivo le sue mani che mi accarezzavano ovunque ed il suo corpo caldo appoggiato su di me…sentivo il suo cuore che batteva forte contro il mio, ma soprattutto sentivo delle sensazioni indescrivibili in quel momento.. mi sentivo completa in tutto e per tutto.. e per completarmi, probabilmente serviva semplicemente Louis…
E così Louis mi aveva avvolto in un abbraccio mentre spingeva con delicatezza, come se avesse voluto che quel momento non finisse.. come se non avesse voluto lasciarmi andare.. Mai..
 
-Amanda-
La mattina dopo mi ero svegliata in un letto che non era il mio..e la prima cosa che avevo fatto era stata guardare al mio fianco..per poi vedere il letto vuoto. Ancora un po’ assonnata avevo letto il biglietto sul cuscino dove aveva dormito lui: diceva
Ho portato fuori Harley, a dopo ;)”.
Velocemente avevo guardato l’ora nel telefono:  8.44
Merda!” avevo esclamato scendendo velocemente dal letto. Dovevo essere al lavoro per le 9, e casa di Zayn distava come minimo 20 minuti da dove lavoravo, questo voleva dire solo una cosa: ritardo assicurato.
Il più velocemente possibile mi ero vestita e sistemata, uscita e corsa al lavoro senza avvisare Zayn, non ne avevo il tempo.
Con una scusa balorda mi ero giustificata con Mike e insieme alle altre ragazze avevo cominciato a sistemare il locale per l’apertura della serata successiva.
Verso la tarda mattinata avevo sentito il telefono vibrare nella tasca dei pantaloni che indossavo.. intuendone il mittente, mi ero velocemente spostata in bagno per leggere il messaggio senza sguardi curiosi delle mie colleghe.
Grazie per la notte fantastica piccola ;) non vedo l’ora di vederti stasera..e di ammirare i bellissimi succhiotti che ti ho lasciato ;) a dopo xx
Io ero arrossita imbarazzata, grata di essere da sola..non avevo il coraggio di guardarmi allo specchio. Da quando ero saltata giù dal letto quella mattina non mi ero mai guardata con attenzione, se non per spazzolarmi i capelli con le mani per essere almeno presentabile.
Avevo preso coraggio e mi ero spostata il bordo della camicia, per scoprire così una scia di succhiotti che partiva dalla spalla fino al collo. Arrossendo li avevo sfiorati..e a quel tocco nella mia mente erano comparsi i primi ricordi della notte precedente..
Le sue labbra bramose che premevano contro la mia pelle, lasciando evidenti segni rossi…
 Il suo respiro sul mio collo..
Mi ero istintivamente morsa il labbro, per poi passarci sopra la lingua..
Proprio come aveva fatto lui solo qualche ora prima mentre mi guardava con gli occhi colmi di desiderio…
anche solo il pensiero della notte precedente mi stordiva..
Mi ero posata al lavandino a testa bassa, fissandomi le mani.. quelle mani che poche ore prima avevano graffiato le sue spalle per soffocare il più possibile i suoni di ciò che provocava essere insieme quella notte.
Pensando ai segni lasciati da me a lui, mi ero quasi scordata di quelli che lui aveva lasciato a me.. così mi  ero sollevata la camicia, per guardare i leggeri segni rossi che le sue dita avevano lasciato sui miei fianchi.. non erano dolorosi.. anzi, stranamente mi piacevano.. e per guardare il mio ombelico.. ieri notte Zayn aveva fatto una delle cose più eccitanti di sempre… aveva lentamente passato la lingua nel mio ombelico giocherellando con il ferretto del mio pearcing e questa cosa mi aveva letteralmente mandato fuori di testa.. ma anche questa cosa mi piaceva da morire, stranamente..
Dico stranamente perché non era da me..fare le cose con così tanto impeto e voglia..ero più una ragazza dolce, da storie romantiche…non sapevo che pensare, ero confusa…
 Ma allo stesso tempo ero completamente persa nei ricordi di quella notte assolutamente indimenticabile.. la sua voce.. il suo corpo estremamente sexy.. i suoi modi provocanti.. i sorrisi beffardi e quegli occhi bramosi.. che ti leggono dentro.. e sanno perfettamente che cosa vuoi.. e di cosa hai bisogno..
Avevo sospirato, grata che nel giro di un paio d’ore il mio turno sarebbe finito, avevo bisogno di lei, di parlare con Gaia..
 
-Gaia-
 
Il giorno dopo mi ero stiracchiata ancora a occhi chiusi, rotolandomi un po’ nel letto come d’abitudine, mugolando sottovoce.. ancora a occhi chiusi avevo sentito delle risate addolcite e un “buongiorno anche a te splendore
Velocemente avevo aperto gli occhi per trovare Louis che mi guardava sorridente tenendosi la testa con la mano.. era bellissimo, coperto dal lenzuolo fino al bacino, mentre mi guardava spettinato dalla stupenda notte che avevamo passato insieme a casa sua..
Mi aveva dolcemente baciato a stampo per poi dire
ti ho preparato la colazione mentre dormivi, ora te la porto” e si era alzato sorridendo, mentre io lo guardavo ancora incantata dalla sua irreale bellezza..
Avevamo fatto colazione insieme a letto, imboccandoci come due piccioncini mentre scherzavamo e parlavamo tranquillamente.. mi piaceva il modo in cui non c’era imbarazzo tra noi due, come d’altronde dovrebbe essere tra due persone innamorate...e questo mi aveva fatto capire che io ero innamorata di lui.. e vedere che anche lui si sentiva a proprio agio mi aveva fatto sperare che provasse le stesse cose per me..
E ne avevo ricevuto conferma quando Louis mi aveva sorriso e detto
sai.. suonerà un po’..smielato, ma sono stato davvero benissimo con te stanotte..
non mi crederai probabilmente ma non avevo mai provato nulla del genere con nessuno...è stato diverso, c’era cosi tanta complicità e intesa…è stato fantastico” mi aveva sorriso timidamente mentre mordeva un pezzo di brioches.
Io avevo sorriso istintivamente…perché anche io non mi ero mai sentita così con nessuno. Così gli avevo sorriso e risposto “nemmeno io mi ero mai trovata così in sintonia e a mio agio con nessuno…è stato fantastico… mi sono sentita…completa a dire la verità” avevo detto abbassando lo sguardo imbarazzata.
Lui mi aveva sollevato il viso con dolcezza e mi aveva sorriso “anche io mi sono sentito completo...anche ora mi sento completo con te” aveva detto prendendomi la mano teneramente “è stato magico per me” e mi aveva baciato la mano che stringeva.
Io ero velocemente arrossita… ero sempre più ammaliata dai suoi modi gentili, educati e premurosi….dai suoi gesti da galantuomo e dalle sue parole estremamente tenere…
Come si poteva non amare un ragazzo del genere?
Gli avevo dolcemente baciato la guancia e sorriso “grazie di farmi sentire così speciale amore”, lui aveva sorriso di rimando “grazie mille a te tesoro mio”.
Avevamo passato la mattina a coccolarci nel letto, a baciarci, a chiacchierare, come avevo sempre sognato di fare. Solo che questa volta non era un sogno..
  
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