Titolo
originale: Los que han
quedado atràs
Autore
originale: Mai Kusakabe
Traduzione:
Lilian
Potter
Disclaimer: Eiichiro Oda; nessuno
scopo di
lucro.
THE
ONES LEFT BEHIND
QUELLI LASCIATI
DIETRO
Dopo
essere tornato da Rusukaina, dove Rufy avrebbe ancora passato mezzo
anno ad
allenarsi prima di tornare a Sabaody per riunirsi nuovamente con la sua
ciurma,
Silvers Rayleigh trascorse appena una settimana lì prima di salpare
nuovamente.
C’era
un posto dove doveva andare. Aveva voluto andarci già da un anno e
mezzo.
Trovare
l’isola fu piuttosto facile: dopo la morte del loro capitano e la
battaglia di
Marineford, i Pirati di Barbabianca non erano stati in condizione di
difendere
i loro territori dagli attacchi di altri pirati, non lo sarebbero stati
neppure
se non avessero avuto ferite dalle quali recuperarsi. Adesso
proteggevano solo
un piccolo gruppo di isole, e tra queste isole ce n’era solo una a non
essere
era abitata.
Poteva
essere che lui non fosse l’uomo più intelligente del mondo, ma sì
sapeva
sommare due più due.
Il
viaggio all’isola fu piuttosto tranquillo, ad eccezione fatta per una
ciurma
pirata che aveva cercato di attaccarlo, e miracolosamente la sua
piccola
imbarcazione aveva resistito.
Una
volta raggiunta la costa, Rayleigh trascinò l’imbarcazione fino ad
averla
arenata in una piccola spiaggia, e si addentrò nell’isola, localizzando
senza
problemi la bandiera, l’enorme bisento e la giaccia, logorati già dal
tempo e
dal clima, che guardavano verso la costa. Mentre si avvicinava, potè
vedere più
dettagliatamente le due tombe lì erette.
Rayleigh
sorrise tristemente, il suo sguardo rivolto sulla più piccola delle due
lapidi,
sopra la quale c’era una croce di legno dalla quale pendeva un cappello
da
cow-boy arancione, una collana di perle rosse, una cintura arancione ed
un
coltello.
Portgas
D. Ace… o Gold D. Ace, come avrebbe dovuto chiamarsi nel nascere,
riposava lì,
insieme all’uomo che aveva chiamato padre, l’uomo che era stato nemico
del suo
padre biologico.
La
vita era tanto ironica a volte.
Fermandosi
di fronte alle tombe, Rayleigh si sedette e lasciò sul suolo al suo
fianco il
sacco che aveva portato con sé.
Non
disse nulla, senza sapere veramente cosa dire agli uomini che lì
riposavano.
Però, forse, l’uomo che camminava sullo stesso cammino da cui lui era
appena
venuto…
Rayleigh
si era aspettato che l’isola fosse vigilata, e non si stupì nel sentire
quella
presenza in concreto lì. Era passato molto tempo, però in questo mondo
c’erano
persone che uno poteva riconoscere in qualsiasi luogo.
Non
era sorpreso, lui avrebbe fatto lo stesso se si fosse trattato della
tomba di
Roger. Lo avrebbe fatto se Roger avesse avuto una tomba da proteggere.
-È
passato molto tempo, Marco.- lo salutò, senza distogliere gli occhi
dalle tombe
di fronte a lui.
-Sì,
è vero.- concordò Marco, sedendosi al suo fianco.
Rimasero
in silenzio per lunghi minuti, entrambi guardando in avanti e persi nei
propri
pensieri.
Allora
Rayleigh parlò. Quello era qualcosa che non aveva detto a nessuno,
neppure a
Rufy o a Shakky, che però aveva bisogno
di condividere con qualcuno. Aveva la sensazione che l’uomo al suo
fianco lo
avrebbe capito.
-Sai?
Lui non mi ha mai detto che avrebbe avuto un figlio.-
‘’Sarei
stato lì se l’avessi saputo’’ fu quello che non disse, non c’era
bisogno di
dirlo.
-Era
tanto temerario quanto suo padre, anche se avrebbe negato qualsiasi
similitudine.-
Rayleigh
si lasciò scappare una corta risata, e Marco gli si unì.
Aprendo
il sacco che aveva portato, Rayleigh ne estrasse quattro coppe, una
molto più grande
delle altre tre, ed una bottiglia di sakè. Mise la coppa più grande di
fronte
di fronte alla tomba di Edward Newgate, e le altre tre le ripartì di
fronte
agli altri che erano lì. Allora le riempì ed alzò la sua.
-Per
quelli che se ne sono già andati.-
Marco
alzò la sua coppa ed entrambi bevvero.
FINE.
È terribilmente
geniale, ma fa
male.
Credo
che questa storia sia un’opera d’arte, perché sa di vero. È veramente
fattibile.
Com’è
intuibile, queste sono le teorie di Mai su questa storia:
>Rayleigh
non sapeva nulla di Ace, contrariamente credo avrebbe cercato, come
minimo, di
conoscerlo o persino di salvarlo
>Marco
sapeva che Roger era il padre di Ace. Alcune persone hanno fatto le
connessioni,
e credo lui sia tra queste.
>In
passato, come Barbabianca lottava contro Roger, Marco era quello che
lottava
con Rayleigh, così che credo che avrebbero una relazione simile a
quella dei
loro capitani.
Se anche
voi ne siete rimaste colpite, se vi va fatemelo sapere tramite una
recensione
(: