Titolo originale: Feliz cumpleaños
Autore
originale: Mai Kusakabe
Traduzione: Lilian Potter
Pairing: Marco/Ace [YAOI,
raiting giallo]
Disclaimer: Diritti ad Eiichiro
Oda. Nessuno
scopo di lucro.
BUON
COMPLEANNO
Quel
giorno Portgas D. Ace dovette fare uno sforzo mostruoso per svegliarsi
prima
dell’alba. Sarebbe stato molto più facile rimanere lì sdraiato, con la
testa
appoggiata sopra il petto di Marco e le braccia del più grande a
circondargli
la vita.
Però
Ace aveva molte cose da preparare.
Allontanò
le braccia di Marco facendo attenzione a non svegliarlo ed uscì in
punta di
piedi dalla stanza. Il primo posto in cui si diresse fu la cucina, dove
prese
due delle scatole di legno che utilizzavano per fare compere nelle
isole e le
riempì di cibo che non necessitava di essere cucinato e di bibite.
Dopodiché
scrisse una nota ai membri della ciurma dicendo loro che gli era venuta
fame,
sapendo che nessuno in quella nave avrebbe mai dubitato sul fatto che
lui fosse
in grado di mangiarsi quella quantità di cibo in un solo momento.
Prese
le provigioni ed uscì di lì, dirigendosi in uno dei depositi
praticamente
abbandonati della nave, dove aveva riposto i suoi acquisti dell’ultima
visita
ad un’isola. In quell’isola non aveva trovato nessun negozio
specializzato in
quello che cercava, quindi aveva dovuto improvvisare. Ace ancora rideva
nel
pensare alle facce di alcuni dipendenti quando gli aveva descritto
quello di
cui aveva bisogno.
Il
comandante della seconda divisione si sedette sul pavimento e cominciò
a
mangiarsi con relativa calma il contenuto di una delle due casse di
legno.
Adesso
era questione di attendere.
Quando
Marco si svegliò e si ritrovò da solo nel letto non si stupì troppo.
Era vero
che Ace era solito dormire più di lui, ma non erano neanche rari i
giorni in
cui lo stomaco del ragazzo decideva di essere più attivo del solito e
faceva in
modo che si alzasse per andare a divorare tutto quello che trovava. In
quei
giorni Ace era tipico andare a farsi un pisolino sul ponte dopo aver
finito di
mangiare, cosicché Marco non si stupì neppure di non trovarlo in sala
da
pranzo.
Fu
quando non trovò il ragazzo addormentato in nessun posto sul ponte che
si
preoccupò.
Gli
costò più tempo del normale scartare gli alberi e le cucine come
possibili
luoghi dove trovare Ace, visto che quel giorno ogni membro della ciurma
che
incontrava lo fermava per parlargli, però finalmente pensò che Ace
doveva aver
deciso di tornare alla cabina dopo non aver trovato nessun posto di suo
gradimento per dormire.
Non
sarebbe stata la prima volta.
Marco
aprì la porta della cabina che condividevano e sentì come tutto il
sangue gli
si concentrava nello stesso punto davanti alla scena che si ritrovò
quando
entrò: Ace era sdraiato sul letto, nudo tranne che per un collare di
pelle
intorno al collo, sul pavimento c’era una cassa di legno piena di cibo
e di
bottiglie e sopra il comodino c’era una scatola di cartone piena di
oggetti
dalla quale sporgevano delle manette di alagamatolite.
Ace
si alzò e Marco potè vedete la placca metallica che pendeva dal
collare, sulla
quale si potevano leggere due parole incise: Buon Compleanno.
-Chiudi
la porta?- domandò Ace, e Marco obbedì senza quasi rendersene conto,
troppo
occupato a pensare a tutte le possibilità che c’erano con quella
scatola ed il
più che disponibile ragazzo moro che si stava avvicinando a lui.
FINE.
E che nessuno dica che
a Marco
non piace festeggiare il suo compleanno…
Onestamente,
non so voi, ma non ho smesso di sorridere come un’ebete dall’inizio
alla fine.
Un
messaggio da parte di Mai Kusakabe: ‘’Il
resto lo lascio alla vostra immaginazione.’’
Beh, la
mia sta lavorando a mille. Tradotta sotto richiesta di Fire98, come
premio per
la 50° recensione a Romance. Sperando che sia di vostro gradimento. Se
vi va,
fatemi sapere che ne pensate (:
P.S. Sì,
non so se ve ne siete accorti, ma oggi è la giornata delle one-shot.
Di
conseguenza, pubblicità: se ne avete
voglia passate a dare un’occhiata anche a The
ones left behind e Guardia notturna.
Perché per quanto strane possano sembrare, non credo che Mai possa
deludere
qualcuno.