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Autore: Nemamiah    17/08/2013    2 recensioni
Due ragazze il cui destino è scosso da una pesante perdita. L'ingresso in un mondo diverso, la scoperta dell'amore....queste due ragazze dovranno affrontare una vita nuova e particolare, all'ombra dell'assassino di coloro che erano per loro le persone più care al mondo.
Coppie: LxNuovo Personaggio - BBxNuovo Personaggio - MattxMello
Genere: Avventura, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Matt/Mello
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Ragazzi, ciao a tutti!

Torno in fretta con il nuovo capitolo e con la speranza che vi piaccia.

Invio un grazie enorme a chi mi ha recensito il capitolo, a chi ha messo la storia tra le seguite, le preferite o le ricordate e ovviamente a chi legge e non dice nulla!!

Fatemi sentire la vostra opinione!

Chiedo scusa se ci sono degli errori, ma rileggo sempre e qualcosa mi scappa lo stesso xD

Buona lettura a tutti e lasciatemi un parere!

Un bacio Izumi_BB



…...........................................................



Quando mi svegliai, mi ritrovai appoggiata sul fianco sinistro e con la faccia rivolta verso il muro.

Beyond mi abbracciava da dietro e sentivo il suo respiro caldo e lieve suo capelli.

Se avessi potuto mi sarei girata, ero estremamente curiosa di guardare Beyond dormire, ma poggiare sulla spalla destra sarebbe stata una pessima idea.

"Chissà come sta Ivy...secondo me è riuscita a far colpo su L alla fine! Spero che Beyond sia disposto a riportarmi alla Wammy's House prima o poi...a proposito! Devo assolutamente chiedergli delle lettere e di tutti gli oggetti che ho trovato...voglio assolutamente saperne di più."

Sentii Beyond stringermi più forte e avvicinarsi al mio viso.

"Sembra cattivo a prima vista, ma in realtà è molto dolce...quanto mi piacerebbe rimanere così per sempre..."

Timidamente gli accarezzai la mano.

Non volevo svegliarlo, ma lui fu più veloce di me e con un movimento improvviso me la strinse.

-Allora sei sveglio!-

-Io invece credevo dormissi ancora, pensa un po'...come stai? La spalla ti fa male?-

-No, non più di tanto...però la colazione la prepari tu in ogni caso: ho una fame da lupi!-



Fece davvero in un attimo, ci mise così poco che mi chiesi se non avesse già preparato tutto prima che mi svegliassi. Il vassoio che aveva portato era colmo di cibarie: biscotti, nutella, marmellata, fette biscottate...

-Per caso vuoi dare da mangiare ad un esercito??-

-No, ma devi mangiare bene per riprenderti al meglio.- Intanto avvicinò la mano al barattolo della marmellata di fragole.

-Eh no! La marmellata è mia, come la Nutella. Trova qualcos'altro su cui mettere le zampe!-

Gli dieci un bacio per eliminare dal suo viso l'espressione scioccata e mi impadronii del vaso, spalmandone il contenuto sulle fette biscottate.

Mentre io bevevo, anzi quasi trangugiavo, il latte con il miele, Beyond beveva il caffè. Aveva però un'aria assorta, come se la sua mente fosse ferma e stesse riflettendo su un pensiero preciso.

-A cosa pensi?-

-Alle lettere nella tua borsa...forse non è un caso che le abbia trovate proprio tu.-

-...forse invece era solo destino! Però sai, ho letto anche quello che hai scritto tu sul tuo quaderno...perché hai scritto quelle cose?-

-Tu hai trovato quel quaderno? E pensare che credevo di averlo nascosto bene...-

-Ma lo avevi fatto. È solo che io sono inciampata e ho visto che un asse del pavimento era leggermente sollevata...-

-Almeno adesso dovresti capire perché ti ho rapita.-

-In realtà non ho le idee molto chiare...l'unica cosa che ho compreso è che odi Roger...-

-Ma sei scema o cosa? È ovvio che odi Roger, chiunque nella Wammy's House abbia un po' di memoria prova lo stesso sentimento. Su un certo punto di vista io è lui siamo sullo stesso piano.-

...

-Beyond...chi erano A e V? So chi è L, so chi è B, ma loro?-

-È una storia un po' lunga...-

-Non credo che sia il tempo a mancarci.-

-No. Direi di no. E va bene, ti dirò tutto.

A e V, cioè John e Vanessa erano i migliori della Wammy's House, erano davvero due geni. Tu adesso hai diciannove anni, giusto? Beh, quando tu avevi due anni e io ne avevo sei, vivevo alla Wammy's House.

Ero...estremamente felice di quella situazione. Mi sentivo a casa, circondato da persone a cui non importava del colore dei miei occhi, della mia pelle un po' pallida, dei miei capelli neri e perennemente spettinati.

A e V sono stati i miei primi amici: fu grazie a loro che conobbi L. Eravamo il quartetto degli appartenenti al podio. Infatti ci alternavano sempre per i primi tre posti nella classifica...fino a quando non arrivò Roger.

Lì iniziarono i guai.

Roger amava L, anzi lo venerava quasi...del resto L era tranquillo, sincero e buono. Non faceva mai nulla contro le regole, diversamente da me e i gemelli A e V...in poche parole la nostra vivacità e anche i nostri risultati ci fecero guadagnare l'astio di Roger.-

-Perchè? Perchè odiare dei bambini?-

-Sai a cosa server classifica, no? Come ti ho detto le nostre posizioni si scambiavano spesso, ma A e V erano i più bravi. Roger voleva che fosse L ad essere il primo, non io o chiunque altro...

Iniziò perciò a dare ai gemelli sempre più compiti, arrivò a un livello tale che una qualsiasi persona normale sarebbe impazzita al solo sentirmi nominare.

Fortunatamente la loro razionalità era così forte da lasciarli ben incollati a questo mondo. Allora Roger iniziò ad usare punizioni più severe, sperando di toglierli dalla competizione.

Appena capii cosa cercava di fare incominciai a commettere errori volontari durante i test. In questo modo scesi sotto la quinta posizione. Avvisai anche gli altri, ma non mi ascoltarono e ne pagarono le conseguenze.

Roger per preservare il suo amato protetto li uccise e poi incolpò me. Fu il primo caso che L risolse quello. Sbagliato, ma lo risolse. Roger lo manovrò come una marionetta...aveva solo cinque anni.-

-...Come dire, puoi anche essere un genio, ma un bambino è sempre un bambino, vero?-

-Praticamente si.-

Continuava a fissarmi...cosa si aspettava? Che dicessi una qualche frase d'effetto dichiarando il mio amore per lui?

Mi venne però in mente una cosa altrettanto importante.

-...I miei genitori stavano lavorando a due casi: uno era sulla distribuzione della droga, l'altro però L non me lo ha fatto vedere. Forse c'entra qualcosa. Forse ...forse ci sono delle prove...-

- ...Mi stai dicendo che potresti mandare Roger in prigione per i crimini che ha commesso ?-

-No...si...cioè, forse! Però devo ritornare alla Wammy's House...-

Lui si fermò un attimo a pensare.

-Ti avverto, se torni là non ci rivedremo mai più. Roger mi odia..-

-Oh si certo, così magari Roger fa fuori anche me e non ho nemmeno qualcuno che mi protegga...Tu verrai con me, anche se dovessi dormire nel prato sotto la pioggia. Però dobbiamo aspettare le informazioni di quel tipo e poi? Che si fa?-

-Semplice, l'otto si va nel palazzo dei mafiosi e si parla con il capo. Però tu rimani qui.-

-No! Io vengo con te! Da solo non ce la faresti mai e poi sono praticamente guarita...e sono certa di essere in grado di maneggiare un arma se me la dai.-

-...Wow...potresti essere una splendida assassina sai?-

-Bel complimento!-





La settimana trascorse in fretta e venne il momento di prepararsi. Avevo partecipato anche io all'incontro tra B e Robin: i fatti erano chiari: nel palazzo vi era un commesso sistema di sicurezza che però avremmo potuto facilmente arginare grazie ai pass che ci aveva preso. Nessuno si sarebbe chiesto chi fossimo, in quanto durante il giorno, ma soprattutto durante notte, erano molte le persone che entravano ed uscivano. Avremmo quindi potuto agire indisturbati.

-Ti ho preso dei vestiti da mettere. Sono tipo quelli che hanno le donne in quel posto, con un paio di jeans daresti troppo nell'occhio. -

Gli abiti che mi aveva dato Beyond erano davvero comodi: indossavo un vestito di lana pesante lungo fino metà coscia e senza spalle, un paio di leggins neri e una sciarpa dello stesso colore. Ai piedi portavo un paio di stivali alti e sotto la gonna era nascosta una cintura in cui tenevo la pistola che mi aveva dato B e un coltello che gli avevo rubato in un momento di distrazione.

Ritornai da B e a bordo della sua moto partimmo verso il palazzo, attraversando la città silenziosa e addormentata.

   
 
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