Giovedì 9 Gennaio
8:37 a.m.
-Grazie
per l’invito, Teddy, verremo tutti sicuramente.- dico,
chiudendo la chiamata e tornando a tavola dove si è riunita tutta la famiglia
per fare colazione.
-Dove
dobbiamo andare?- mi domanda Daisy, curiosa.
-Fra
tre giorni sarà il compleanno di Zayn, così Teddy ci ha invitati a passare il
fine settimana con loro in montagna.- rispondo io, tornando a
girare i cereali nella tazza colma di latte.
Le mie sorellastre , felici dell’idea, esultano.
-Vi
avevamo precedentemente parlato della nuova fiamma del cantante dei Danger,
Vincent…- sento dire alla giornalista nella televisione
alle mie spalle.
Mi si raggela il sangue nelle vene. Rivolgo uno sguardo
veloce ad Hope e Harry, gli unici al corrente della situazione, che sembrano
spaventati tanto quanto me. Louis sbuffa e, noncurante delle protese delle mie
sorelle, cambia immediatamente canale.
Tiro un sospiro di sollievo.
-Perché
hai cambiato?!- si lamenta Lottie.
-Si
parla di questo gruppo ovunque, sono stanco. Non ho voglia di sentir parlare
delle relazioni di quel cantante anche quando faccio colazione.- risponde
mio marito.
-Quel
Vincent è carino, non lo pensi anche tu, Celeste?- mi
domanda, improvvisamente, Gemma.
Harry rischia di strozzarsi con un biscotto ed Hope inizia a
tossire.
Spalanco gli occhi.
-Carino,
ma nulla di particolare.- rispondo, agitata.
-Non
è vero, Vincent è bellissimo!- esclama Fizzy.
-Sorellina,
non scaldarti tanto. Sai che Celeste ha pessimi gusti, avresti dovuto capirlo
quando ha sposato nostro fratello.- sentenzia Lottie, facendo
ridere la more e le gemelle.
Trattengo una risata. Mi hanno sempre divertita le
frecciatine che si mandano Louis e le mie sorellastre.
-Non
dovreste andare a scuola?- domanda mio marito,
infastidito.
-Ma
nevica tantissimo, vogliamo restare a casa!-
esclama Phoebe, ricevendo l’appoggio delle altre, dei gemelli e di David.
-Su,
non fate storie e correte a prendere i vostri zaini.-
afferma Anne, distruggendo l’entusiasmo dei più piccoli.
-Papà,
io posso rimanere a casa a guardare i cartoni animati?-
domanda David, strattonando Harry per la manica della camicia in modo da farlo
voltare.
So già che non riuscirà a dire ‘no’ al figlio.
-Hope,
può rimanere a casa?- chiede poi alla moglie.
La mora annuisce.
-Allora
voglio restare anche io a casa!- esclama Emily, mettendo il
broncio.
-Beh,
in questo caso…- inizia a dire Louis.
-I
piccoli a casa e le grandi a scuola.- conclude poi.
-Non
è giusto!- protesta Lottie.
-Tesoro,
non potete perdere un giorno di lezione solo per la neve.-
afferma Troy.
La bionda sbuffa e rivolge uno sguardo di fuoco a Louis che,
invece, la guarda con aria strafottente.
Le mie sorellastre, così, si
alzano da tavola e salgono al piano di sopra per prendere le loro cartelle.
Harry indossa la sua giacca e, dopo aver salutato tutti, esce di casa. Hope e
Gemma vanno con i bambini in soggiorno ed Anne, mio padre, mia madre e Troy
iniziano a sparecchiare la tavola. Offro loro il mio aiuto, ma dicono che non
devo affaticarmi. Certe volte mi ricordano molto Louis.
Così, esco dalla cucina e vado in camera per prendere la mia
borsa ed andare in redazione.
Improvvisamente, la porta alle mie spalle sbatte
violentemente. Delle braccia circondano la mia vita. Volto leggermente il capo
e sorrido a Louis che mi stringe a sé.
-Sai
cosa ho notato?- mi domanda.
-Cosa?- chiedo
a mia volta.
-Non
passiamo più del tempo da soli.- risponde lui.
-Beh,
abbiamo una famiglia numerosa, è normale essere sempre in compagnia.-
constato.
-Lo
so, ma voglio passare del tempo con te, quindi oggi non andrai a lavorare.- dice.
-Louis, sai che mi piacerebbe stare insieme a te, ma
abbiamo bisogno dei soldi per la casa, non posso non andare a lavorare.- sentenzio.
-Ti
prego, resta con me, solo oggi.- cerca di convincermi.
Esito prima di rispondere.
-Va
bene.- cedo. Louis mi da un bacio sulla guancia. Mi giro verso di
lui e faccio aderire le nostre labbra.
Subito dopo, mi libero della sua presa.
-Chiamo
Teddy e le dico che non vado in redazione.-
affermo.
Il castano annuisce e va a sedersi sul nostro letto.
Mentre parlo con la mia amica, noto che Louis mi osserva.
Spesso gli rivolgo dei sorrisi che lui, immediatamente, ricambia.
Terminata la mia conversazione con la rossa, ripongo il
cellulare nella tasca dei jeans.
-Che
facciamo?- chiedo.
-Ti
porto con me in un posto.- risponde lui, prendendomi per
mano e dirigendosi verso l'uscita della stanza.
Arriviamo subito al piano di sotto.
-Noi
usciamo, non ci aspettate per il pranzo!- esclama Louis.
-Celeste,
non vieni in redazione?- mi domanda Hope, alzandosi dal
divano e lasciando i bambini, intenti a guardare la TV, con Gemma.
-No,
oggi passerà la giornata con me. - risponde mio marito,
circondandomi la vita con un braccio.
La mora sorride.
-Divertitevi.- dice
poi.
Così, dopo aver salutato tutti, ci avvolgiamo nei nostri
cappotti ed usciamo di casa per raggiungere la macchina. Louis si mette alla
guida ed io mi siedo accanto a lui.
-Sei
pronta per la nostra giornata, principessa?- mi
domando.
-Prontissima,
principe.- rispondo, sorridendo.
Fizzy's
pov.
9:32
a.m.
Mentre la professoressa spiega, io guardo la neve che scende
copiosamente dal cielo e si posa sul davanzale della finestra. Improvvisamente,
la porta della classe si spalanca ed entra il bidello. Ci saluta tutti e poi si
avvicina alla professoressa. Parla a bassa voce per non farsi sentire da noi.
-Se
non vuole farci sentire cosa dice, allora la situazione è grave.- afferma
la mia compagna di banco.
-Megan,
non essere pessimista.- la rimprovero io.
Il bidello esce dalla classe.
-Ragazzi,
ho una brutta notizia da darvi.- afferma la professoressa,
sedendosi alla cattedra.
-Avevo
ragione...- sussurra Megan.
-La
neve ha bloccato l'entrata dell'istituto, siamo tutti chiusi qui dentro fino a
quando non si scioglierà e libererà il passaggio.-
conclude la donna.
Spalanco gli occhi. Mi guardo intorno e noto che i miei
compagni sono scossi tanto quanto me. Solo Marco sembra impassibile. Non riesco
proprio a capire quel ragazzo.
Celeste's
pov.
10:02
a.m.
-In
spiaggia con la neve? Tu sei proprio strano, Louis.- affermo,
guardandomi intorno.
-Già,
ma non è per questo che mi ami?- domanda, sorridendomi.
-Beh,
comunque ti ho portata in spiaggia perché qui c'è la casa che ho comprato tempo
fa. - dice subito dopo.
-Hai
comprato una casa in spiaggia?!- chiedo, incredula.
Lui annuisce.
-
Si, prima di sapere della nostra casa persa al gioco da Harry.-
risponde lui, prendendomi per mano e trascinandomi verso un'abitazione in legno
a pochi metri dalla spiaggia in cui ci troviamo.
Arrivati, Louis estrae un mazzo di chiavi dalla tasca ed
apre la porta, facendo entrare prima me. L'immobile è abbastanza spazioso ed
illuminato da ampie finestre. I muri sono bianchi ed il pavimento è in parquet.
Al centro del soggiorno, accanto al muro, si trova un camino. Una porta bianca,
situata nella medesima stanza, conduce ad un lungo corridoio in cui si trovano
gli accessi a tutte le altre camere della casa. Al lato del soggiorno si trova
la cucina e in essa una grande portafinestra che da un'ampia visuale sul nostro
piccolo giardino e sul mare.
Louis va ad accendere il camino.
-Ti
piace questo posto?- mi domanda.
Annuisco e vado a sedermi sul pavimento accanto a lui. Il
fuoco mi riscalda.
-Secondo
te riusciremo a tornare a casa?- chiedo, riferendomi alla neve
che scende copiosa giù dal cielo e che si può ammirare dalla finestra accanto a
noi.
-Beh,
è rischioso. Potrei congelarmi le mani mentre guido e perdere il controllo
dell'auto o peggio, potrebbe attaccarci uno yeti!-
risponde lui.
-Smettila
di fare l'idiota.- dico, ridendo, dandogli un colpetto sulla
spalla.
-Oh,
ma io non sto scherzando. Ho saputo che qui vicino vive un yeti...-
mormora lui.
-Uno
yeti in spiaggia, sicuramente.- sentenzio.
-Quando
il mostro ti attaccherà io dirò: "te lo avevo detto". - afferma.
-Non
mi salveresti?- chiedo.
Lui mi sorride e mi circonda la vita con un braccio.
-Certo.-
risponde, attirandomi a sé e facendomi poggiare la testa sulla sua spalla.
-Bene,
mi fa piacere, ma sappi che se un mostro dovesse attaccarci, io scapperei e ti
lascerei nelle sue mani. - scherzo.
-Le
tue parole mi commuovono.- dice, fingendo di asciugarsi
una lacrima.
Sorrido. Sono felice di passare del tempo con Louis.
Lottie's
pov.
3:48
p.m.
-Papà
si sentirà in colpa per almeno due mesi. E' colpa sua se siamo venute a scuola
ed ora dobbiamo dormire qui perché siamo bloccate dalla neve. - borbotta
Fizzy accanto a me.
-Beh,
non stiamo facendo lezione, quindi va tutto bene.- afferma
Daisy.
Un ragazzo dell'età delle gemelle si avvicina a noi a tutta
velocità. E' molto magro, a mio parere potrebbe spezzarsi da un momento
all'altro, regge numerosi libri fra le mani ed ha dei grandi occhiali neri sul
viso.
-Ciao
Phoebe, ciao Daisy.- saluta le mie sorelle.
-Daisy,
oggi ti va di pranzare con me?- domanda, successivamente,
sorridendo.
-No,
Matt. Mi dispiace molto, ma oggi ho già programmato di sedermi al tavolo della
mensa con le mie sorelle.- risponde la bionda.
-Oh,
va bene.- dice, triste.
-Sarà
per la prossima volta, ci vediamo.- aggiunge, sorridendo ed
allontanandosi.
Daisy sbuffa.
-Non
lo sopporto.- afferma, successivamente.
-Oh,
a me sembra così carino.- commenta Fizzy.
-Perché
non gli dai un'opportunità?- domando io.
-Sembra
molto dolce.- aggiungo.
-Non
mi piace.- risponde lei.
Phoebe, diversamente da noi, non dice niente. Guarda,
malinconicamente, Matt che ripone i libri nel suo armadietto.
-Lottie,
c'è Bryan!- mi urla Fizzy.
Mi volto di scatto, vedendo il biondo che ci viene incontro
con tutte le cheerleader.
-Quelle
ragazze sono odiose.- commenta la mora.
-Fizzy,
ti ricordo che potrei far parte del loro gruppo.-
affermo.
-Ehi,
biondina.- dice Joy.
-Si
chiama Lottie.- precisa Phoebe, guardando con odio la capo
cheerleader.
-Bene, Lottie...- inizia
a dire la mora, marcando il tono di voce sul mio nome e guardando con
riluttanza Phoebe.
-Sei
nella squadra.- conclude.
Vorrei esultare, ma non posso permettermi una figuraccia
davanti agli occhi di Bryan.
-Volevo
invitarti alla festa per il mio compleanno.-
sentenzia il biondo, sorridendomi.
Credo sia la prima volta che parlo con lui. Il cuore batte
velocemente e rischia di uscire dalla cassa toracica.
-Verrò
con molto piacere.- mi limito a dire.
-Bene,
allora ci vediamo a casa mia fra qualche giorno. Ti farò recapitare l'invito
con l'indirizzo e l'ora della festa.- sentenzia.
Sorrido.
-Beh,
ci vediamo.- afferma Joy, prendendo per mano Bryan ed
allontanandosi con tutto il resto del gruppo da noi.
-Stai
attenta a quell'oca. - mi mette in guardia Fizzy.
Celeste's
pov.
6:02
p.m.
La neve continua a cadere e a ricoprire tutto ciò che ci
circonda. L'asfalto è scivoloso e non si può guidare la macchina perché si
rischierebbe un incidente.
-Come
faremo a tornare a casa?- mi chiedo ad alta voce.
-Non
lo faremo.- afferma Louis.
Mi volto verso di lui. Era andato in cucina per fare una
telefonata.
-Ho
chiamato Harry, lui, Hope, Gemma e gli altri si occuperanno dei bambini. Daisy,
Phoebe, Lottie e Fizzy sono bloccate dentro la scuola, quindi non rincaseranno
come noi.- mi informa.
-I
gemelli piangeranno non vedendoci tornare a casa. - dico,
allarmata.
-Lo
so. - sentenzia Louis, risedendosi accanto a me, stringendomi in
un abbraccio ed iniziandomi ad accarezzare i capelli.
-Ma
non possiamo mettere a rischio la vita di tre persone...-
continua.
-Di
me, di te e del piccolo George.- conclude, accarezzando la mia
pancia.
-Hai
già deciso il nome di nostro figlio?!- domando, incredula.
-
Non sai nemmeno se sarà una bambina.- constato.
-Se
sarà una femminuccia la chiameremo comunque George.-
afferma.
Scoppio a ridere.
-Non
dire sciocchezze.- dico.
Improvvisamente, il cellulare alle mie spalle squilla. Lo
afferro e rispondo.
-Celeste!-
-Ehi,
Marie.-
-Oggi
il ristorante è chiuso.-
-Ti
avrei chiamata comunque per dirti che non sarei venuta a lavoro. Io e Louis
siamo bloccati nella casa al mare. -
-Avete
una casa al mare?!-
-Già,
l'ho scoperto oggi.-
-Ah,
capisco. Teddy ti ha chiamata per invitarti in montagna?-
-Si.
-
-Ho
paura.-
-Di
cosa?-
-Quella
ragazza è al settimo mese di gravidanza, potrebbe partorire mentre festeggiamo
il compleanno di Zayn!-
-Marie,
non dire sciocchezze. Teddy partorirà fra un mese in ospedale.- la
tranquillizzo.
Louis, intanto, inizia a
darmi dei baci sul collo. Lo allontano con una mano. Gli mimo uno 'stai fermo '
e lui mi sorride.
-Beh,
io devo andare, ci sentiamo più tardi, ciao Marie.- saluto la mia amica e
chiudo la chiamata.
-Stavo parlando a telefono.- mi lamento.
-Lo so, ma oggi sei mia e di nessun'altro.- dice il castano, abbracciandomi da dietro
ed appoggiando la testa sulla mia spalla.
Sorrido e gli scompiglio
i capelli.
-Va bene, allora la prossima volta che mi
chiameranno non risponderò.-
sentenzio.
-Perfetto...- mormora lui, dandomi un bacio sulla
guancia.
Fizzy's pov.
9:46 p.m.
Le gemelle sono andate a
cercare un posto in cui dormire con le loro compagne di classe e io sono
rimasta sola con Lottie. Peter, il migliore amico di mia sorella, si avvicina a
noi.
Mi saluta e io li lascio
soli. A mio parere, Lottie dovrebbe innamorarsi di lui. Peter è un bravissimo
ragazzo e le vuole molto bene.
Passeggio per i corridoi
della scuola. Poso, ogni tanto, lo sguardo sull'interno delle classi. Ci sono
studenti che dormono con la testa sui banchi.
Non vedo Megan, la mia
migliore amica e compagna di banco, da un po' di tempo. Se avessi un cellulare
la chiamerei, ma ho lasciato il mio a casa e non ho intenzione di chiederlo in
prestito a qualche studente sconosciuto. Così, rinuncio all'idea di trovare la
mia amica e vado alla ricerca di un posto in cui dormire. Sono sicura che i
materassi per esercizi della palestra sono più comodi dei banchi.
Attraverso tutto il
corridoio e scendo le scale che mi conducono al piano sotterraneo dove si trova
la palestra. E' tutto buio e non c'è nessuno. Mi faccio coraggio e mi dirigo
verso il magazzino in cui si trovano tutti gli attrezzi.
-Ehi, pensavo di essere l'unico ragazzo
intelligente ad aver pensato ai materassi.-
Urlo, spaventata. Afferro
un pallone accanto a me e mi volto di scatto, lanciandolo addosso allo
sconosciuto.
Il ragazzo dai capelli
biondi si contorce sul pavimento. Lo riconosco subito, è Marco.
-Perché sei sempre in mezzo ai piedi?- domando.
-Potrei farti la stessa domanda.- risponde lui.
Sbuffo.
-Senti, ho sonno e non ho voglia di
discutere con te. Ci vediamo in classe.- dico, afferrando il materasso blu e trascinandolo fuori dal
magazzino.
-Ehi, aspetta.- mi chiama lui, alzandosi dal pavimento e
raggiungendomi.
-Non hai paura di dormire sola in palestra?
Posso farti compagnia e sistemarmi vicino a te. - dice.
-In psicologia il tuo comportamento si
chiama 'proiezione'. Stai spostando le tue paura su di me. Ammetti che non vuoi
dormire solo.- sentenzio.
-Oh, quindi qualche volta li apri i libri.- afferma, ghignando.
Irritata, mi allontano.
-Ehi, aspetta! Scusami, hai ragione tu. Di
notte la palestra mi fa paura.-
ammette.
Sorrido, soddisfatta e
poso il materasso sul pavimento.
-Bene, visto che sei stato sincero posso
anche farti compagnia.- sentenzio.
In verità, io ho più
paura di lui, ma non glielo direi mai. Farei di tutto per non dargli una
soddisfazione.
Spazio autrice:
Allora, mi scuso per il
ritardo, anche se questa volta, fortunatamente, per aggiornare ci ho messo solo
una settimana e non un mese. Dovevo postare il capitolo ieri, ma ho preferito
continuare Una
casa per due.
Io e Gio stiamo scrivendo
un'altra storia, Wrong
way, se potete passate e
fateci sapere cosa ne pensate :)
Tornando alla storia,
spero che il capitolo vi piaccia, anche se non è successo nulla di speciale. Vi
anticipo che il prossimo sarà pieno di avvenimenti.
Ringrazio le ragazze che
trovano il tempo di lasciare una recensione oltre a leggere il capitolo,
ultimamente il numero di lettrici che mi fanno sapere il loro parere su questa
storia sta diminuendo notevolmente e mi dispiace tanto :(
Vi fanno così schifo i capitoli?
Beh, io vado, a presto :)
P.s.
Scusate eventuali errori,
ma ora non posso proprio rileggere il capitolo :(