Quando aprii gli occhi mi ritrovai davanti la porta di casa mia. Il clima era cambiato, era estate, i fiori profumavano l'aria, gli alberi erano verdi e pieno di frutti, gli uccelli cinguettavano nella loro vaschetta e il sole batteva forte. Era come se stessi guardando un film, di cui la protagonista era una ragazza seduta nel dondolo nel cortile di casa sua a scrivere quella sua ennesima poesia che non avrebbe mai fatta leggere a nessuno, tranne che a lui che le avrebbe cambiato tutta la vita. La ragazza, ero io.Alzai lo sguardo quando sentii i rumori di un camion dei traslochi che si fermavano nella casa accanto alla sua. Corsi dentro a dare la notizia ai miei genitori, che uscirono. Era da più di un mese ormai che non si parlava d'altro che della nuova famiglia che doveva trasferirsi. Era una famiglia con un figlio solo, qualche anno più grande di me. Del ragazzo si parlava male ,dicevano che era solamente un buono a nulla, dicevano che finiva spesso coinvolto in una rissa e aveva abbandonato gli studi per inseguire il proprio sogno, fare il mucisista. Io lo trovavo una cosa romantica e coraggiosa ma i miei non erano d'accordo. Mi avevano già raccomandato di non avere troppo confidenza con il ragazzo perché avrebbe potuto influenzarmi con il suo "caratteraccio". Quando arrivò la macchina io mi avvicinai per vedere la famiglia. Il padre era un uomo molto affascinante e si vedeva proprio che era un riccone, la madre invece era una donna molto elegante e aveva un qualcosa di dolce nello sguardo. L'ultimo su cui mi soffermai fu il ragazzo. Era davvero bellissimo, alto, con i capelli scuri e gli occhi color nocciola che facevano perdere i sensi e fu di quei occhi che mi innamorai subito al primo sguardo.