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Autore: Weareallmad    18/08/2013    9 recensioni
*Dal testo*
-Ti stai sbagliando - gli rispondo, anch'io con un sorriso, - Harry e io siamo solamente amici. Va bene così.
-Sei cieca per caso? - dice ironico, poi mi guarda pensieroso.
-Che c'è?
-Va bene - dice, più a se stesso che a me. Prende la sua sedia e la avvicina alla mia, fino ad avermi a venti centimetri dal suo viso. [...]
-Adesso girati di scatto. Veloce.
Faccio come mi dice, e guardo di nuovo verso il tavolo da biliardo. Harry si è alzato dal bordo e ci guarda serio, anche un po' incazzato. Stringe i pugni, e Niall segue la direzione dei suoi occhi di ghiaccio per capire il perché di quella reazione. Sento Zayn ridere.
-Cosa sta guardando?
-Noi. Sta guardando noi - balbetto, continuando a reggere il suo sguardo. Non ha nessuna intenzione di distoglierlo.
-Sbagliato - dice Zayn, e mi giro verso di lui. -Sta guardando te. Come al solito.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Smetti di piangere.
Louis mi stringe di più a se. Non sto piangendo. Mi sto solo permettendo qualche lacrima.
-Credi sia facile..
-Tornare alla quotidianità? - continua sorridendo.
-Siete voi la quotidianità adesso.
La voce piatta e registrata di una donna chiama per l'ultima volta i passeggeri del gate 11. Il JFK non è così grande come pensassi. Harry continua a guardare ansioso i tabelloni delle partenze, come se qualcosa potesse cambiare all'ultimo minuto. I ragazzi decidono che quell'ultima ora che devo aspettare in aeroporto la passerò solo con lui. Così vengono a salutarmi a uno a uno.
Niall mi scompiglia i capelli prima di attirarmi a se. Non riesco a trattenere le lacrime. Sento il suo profumo, sa di buono.
-Ci rivediamo tra un mese, piccoletta. Non fare danni.
-Okay - mugolo, tirando su col naso. Mi lascia andare, e non ho neanche il tempo di asciugarmi poco elegantemente le lacrime col dorso della mano che Liam mi prende il mento tra due dita.
-Stai bene?
-Non si vede? - ironizzo, e lui sorride.
-Il tempo vola. Soprattutto d'estate - mi consola.
-Non senza di voi.
Mi abbraccia.
-Quando verrai a settembre, ti staremo così addosso che non ne potrai più di averci tra i piedi - promette, e io ridacchio tra i singhiozzi. Harry continua a non guardarci. Fissa il tabellone, ma sono sicura che non sta leggendo niente.
-Lacrime all'aeroporto, un vero cliché - commenta Zayn, venendo a stringermi tra le braccia.
-Scusa se sono così banale - dico sarcastica, e affondo il viso nel suo petto.
-Mi mancherai tanto. Ci siamo messi tutti d'accordo per chiamarti ogni sera, col mio cellulare, perché ho una promozione che non mi fa pagare la tariffa internazionale - dice, e io sorrido.
-Ecco perché a Portland te ne stavi beatamente le ore al telefono - lo prendo in giro, mi da un bacio sulla guancia e mi lascia.
Louis mi guarda con le mani in tasca.
-Beh? Non mi saluti? - singhiozzo. Lui sorride e apre le braccia a mo' di invito. Mi ci butto al volo, spingendo la fronte contro il suo collo.
-Ti voglio bene - dice, e io lascio che un singhiozzo mi esca dal petto.
-Già mi manchi. Come faccio un mese senza di te? - gli chiedo, ed è una domanda sincera e disperata. Davvero, come farò senza di lui che mi dice cosa fare, che mi stringe e con la sua voce dolce mi assicura che andrà tutto bene, che troveremo sempre una soluzione?
-Possiamo parlare per ore su Skype - dice ridendo. Aggiudicato. Annuisco e stringo le labbra salate per via delle lacrime. Mi bacia sulla fronte, scostandomi indietro i capelli, poi mi fa un occhiolino e va via insieme agli altri. Si voltano a salutare con le mani prima di sparire fuori. Mi lascio cadere su una sedia, abbraccio le ginocchia e ci affondo il viso, cercando di non pensare a niente.
Sento qualcosa che viene infilato tra le mie gambe strette al petto, e alzo un po' la testa. È un bigliettino, un ticket per l'autobus, credo. Lo prendo e lo apro.
"Ti amo. Harry"
Continuo a singhiozzare più forte, il ragazzo riccio e bellissimo in piedi di fronte a me piega le gambe e mi stringe al petto.
-Giusto per i momenti in cui vorrai sentirlo, ma non sarò lì per dirtelo.
-Non voglio, non voglio stare lontana da te un mese intero - singhiozzo. Lui inspira profondamente. Non sono l'unica a starci male, ma adesso lui deve farmi sentire quanto è forte, quanto non sia niente di grave.
-Un mese passa in fretta, vedrai. Però promettimi che mi racconterai tutto, tutto, anche le cazzate. Voglio sapere quello che fai, ogni giorno - implora. Io annuisco; non chiedo altro che sentire la sua voce.
Mancano pochi minuti, è già ora di andare. Di solito negli aeroporti si aspetta un infinità di tempo, questa volta invece il tempo sembra non essere abbastanza. Mi accompagna fino all'imbarco e ci fermiamo, guardandoci negli occhi. Verde contro blu. Cerco di stamparli bene nella mia memoria, voglio sapere ogni giorno quanto sono meravigliosi. Sembrano lucidi, e forse è per questo che li chiude e mi bacia con forza, lì, in mezzo alla gente. Mi aggrappo alle sue braccia, lo stringo forte per non farlo andare via, mentre mi tiene il viso tra le mani, come un drogato con la sua ultima dose.
-Ti amo - sussurro staccandomi, perché voglio che non lo dimentichi, ma lui si riattacca a me in un altro bacio.
Ci separiamo per qualche secondo, cerco di andare via, ma torno indietro dopo neanche un metro, e lo ristringo tra le braccia, inspirando forte il suo profumo.
-Tieni - gli viene in mente, e si toglie dal polso un braccialetto nero, mettendolo al mio. Da quando lo conosco lo ha sempre indosso.
-Ci vediamo presto, amore - mormora, prima di staccarsi, questa volta per davvero, e lasciarmi andare. Le mie gambe mi portano automaticamente a correre verso gli imbarchi, ma continuo a guardarlo immobile, in mezzo alla gente, finché non sparisce.
Continuo a piangere. Qualcuno mi guarda preoccupato, ma non me ne importa niente. Salgo sull'aereo, riesco a calmarmi. Metto il bigliettino nel portafogli, nello spazio per la foto.


Caro diario,
la mia casa è vuota. Come sempre. Forse è un bene che io sia così abituata a non avere persone intorno. La cosa positiva - o negativa? - è che mia madre tornerà la settimana prossima, così queste mura non mi sembreranno più fredde, spoglie, morte. Dopo tutto questo tempo passato con i ragazzi, le mie giornate sono vuote. Ci sono notti in cui mi sveglio e mi rivolto nel letto, allungo il braccio sul materasso, e non trovo nessuno.
Ho sentito Harry tre giorni fa, appena scesa dall'aereo, e ieri sera. Forse stasera Zayn chiamerà di nuovo. Intanto, ci mandiamo messaggi a raffica. Mi racconta che sta provando a mantenere un rapporto di amicizia con Corinne, e, non che la cosa mi vada proprio a genio, ma provo ad accettarla.
Niall è riuscito a far funzionare Skype - quel ragazzo e la tecnologia non vanno propriamente d'accordo - e stamattina sono riuscita a vedere la sua testolina bionda. Dice che non ci sono novità, che i ragazzi si vedono tutti i giorni, ma si sente la mia assenza. Ho chiamato mio padre sul cellulare mille volte, ma è sempre staccato. Perché mandare una lettera per poi non essere rintracciabile?
Quando non so più cosa fare, il pomeriggio tardi, mi butto sul divano e penso a quanto mi manchino. Per fortuna c'è Lauren, che viene tutti i giorni e mi costringe a uscire. Un ragazzo ieri ha provato miseramente a flirtare, e ho sorriso pensando a quella che sarebbe stata la reazione di Harry. I suoi messaggi, la sua voce per telefono. È questa la mia vita, ormai Portland è cupa, vuota, non mi appartiene più. E io non appartengo più a lei. Io appartengo a New York.


~Harry

-..ho un controllo domani, e.. Harry, mi ascolti? Harry?
La voce di Corinne è lontana. Dicono che non si riesca a vedere il cielo di New York, per via dei grattacieli, ma forse non sono mai stati nel mio quartiere. Cammino con la testa buttata all'indietro. "Chissà dove sei, chissà cosa stai facendo."
-Pensi a lei? - chiede, questa volta la sento bene. Mi volto di scatto. Sorride. Le annuisco piano, con un po' di malinconia. Concentra l'attenzione su una piega del suo vestitino azzurro; si vede che ha passato l'estate chiusa in ospedale, perché ha la pelle bianco latte. Raccoglie frettolosamente i capelli biondi in una treccia.
-L'hai sentita?
Abbasso lo sguardo.
-Ancora non sono molto a mio agio a parlarti della mia ragazza - ammetto.
-Beh, sbagli - dice con naturalezza. Al solito, mi fa sentire come se l'unico ad avere problemi fossi io.
-No, non oggi. Forse stasera la sento - dico.
Parlo di Elise con i ragazzi, con la mia famiglia, mia sorella mi chiede novità, ma mai avrei pensato di poterne parlare con Corinne. Così, nei giorni seguenti, ci vediamo sempre più spesso. Io le racconto delle piccole cose, quelle di ogni giorno, di come mi sento; lei mi racconta di come, dopo di me, ha cercato di riprendere in mano la sua vita. Di un ragazzo con cui era stata per un po'.
-Stavo tornando da casa sua, la sera dell'incidente - mi racconta, sorseggiando il suo caffè ormai freddo. Una settimana è passata, penso. Poi cerco di concentrarmi sulle sue parole.
-E che fine ha fatto? - le chiedo, curioso.
-Non stavamo propriamente insieme, quindi non era tenuto a mettere le tende in ospedale, ma da qui a non farsi più sentire ce ne passa - scherza, con un sorriso sulle labbra. Che bastardo. Possibile che, nel momento in cui davvero aveva bisogno di qualcuno, siano spariti tutti?
-Comunque, un'infermiera amica di mia madre l'ha avvertita sull'incidente, maledetta stronza - sibila, cambiando discorso. Le parolacce dette con la sua voce chiara mi fanno sorridere.
-E quindi ha deciso di tornare prima dal Canada. Credo che tra due, tre giorni sarà qui. Ho provato a dirle che ormai non ce n'era bisogno, ma sai com'è fatta..
Le annuisco, e controllo il mio cellulare che ha appena vibrato.
È un messaggio di Elise.
"Mio padre mi ha richiamato. Ci sentiamo stasera, x"












Nota dell'autrice:
Salve gente, come procede l'estate? Volevo giusto ringraziare tutte le persone che hanno recensito, non c'è niente che mi faccia più piacere :3
Comunque, volevo dirvi una cosa: sto pensando di scrivere un'altra ff, un po'.. Diversa da questa, diciamo. Molto più elaborata.. Vabbè, nel prossimo capitolo vi darò qualche info in più :) per adesso, recensite recensite recensite ^-^ baciiii
~Federica
  
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