Quando scese dalla macchina, Elena non aveva ancora idea di dove fossero. Si guardò intorno, era una strada secondaria con una specie di boscaglia di fronte.

"Si può sapere dove mi hai portata?"

Disse, guardando Damon con sospetto. Il viaggio era durato più o meno tre ore, non erano più a Mistic Falls e il cielo cominciava a dipingersi con i colori della sera.

Damon le si avvicinò, la prese da dietro avvolgendola con un braccio e

le chiuse gli occhi con una mano.

"Fidati di me."

Lei protestò brevemente, per poi arrendersi sorridendo. Damon le fece fare qualche passo, Elena sentiva l’erba sotto i piedi

"Mi stai portando in un bosco? È così che iniziano i migliori film horror." Disse schernendolo, lui non raccolse, lei sentì un cambiamento nel terreno, le sembrava terra, ma era molto più morbida. Si fermarono e Damon avvicinò la bocca al suo orecchio.

"Ora puoi guardare."

Tolse la mano dai suoi occhi. Le servì qualche secondo per riabituarsi alla luce e rimase letteralmente a bocca aperta quando vide dove si trovavano. L’aveva portata al mare, su una spiaggia praticamente deserta, c’erano solo loro due, davanti a sè vide un telo steso con cura con delle candele attorno e un cestino vicino. Elena era piena di gioia, il sole stava diventando uno spicchio sul mare, si voltò in direzione di Damon, che la stava osservando esaminando ogni sua reazione.

"Quando hai fatto tutto questo?"

Lui prese le mani di lei nelle sue.

"Credi che ti avrei mai lasciata svegliare da sola nel letto, se non avessi avuto in mente qualcosa?"

Elena gli si avvicinò ancora di più, poggiando il corpo contro il suo, gli prese il viso tra le mani e lo baciò. Quando le loro labbra si incontrarono, il bacio fu di un infinita dolcezza, poi le loro bocce si schiusero e le loro lingue si incontrarono accarezzandosi lentamente, quasi a voler sentire il sapore che aveva il legame che c’era tra loro.

"Questo posto è veramente bellissimo, Damon."

Disse lei quando si sedettero abbracciati l’uno all’altra sul telo, dove avevano apparecchiato il cibo portato da Damon, osservando il sole che scompariva. Damon le accarezzava il viso distrattamente.

"Sono contento che ti piaccia, sono molto affezionato a questo lungo."

Lei si voltò per poterlo guardare negli occhi.

"Come mai? Volevi impressionarmi portandomi lontano da tutti?"

Alzò mezzo sopracciglio, guardandolo in modo sospetto.

"Si, l’ho fatto perché così non potrai chiedere aiuto a nessuno."

Rispose ridendo, imprigionandole le mani con le sue, prese un po’ di panna che aveva portato per le fragole e gliela mise sul naso, lei lo guardò scandalizzata e prese un mucchietto di sabbia e gliela tirò dopo che lui le aveva liberato le mani. Poco dopo si ritrovarono sdraiati e avvinghiati l’uno all’altra mentre ridevano.

Una bellissima luna piena aveva preso il posto del sole nel cielo.

"Come mai sei affezionato a questo posto?"

Elena poggiò la guancia sul petto di Damon, lui le accarezzò i capelli, era impressionante il modo in cui la coccolava costantemente, pensò Elena tra sè e sè.

"Mia madre portava spesso me e Stefan qui a giocare."

Damon fece una pausa e lei gli accarezzò il petto per rassicurarlo e fargli capire che poteva dirle tutto.

"Quando mio padre doveva lavorare tutto il giorno, io Stefan e mamma venivamo qua e passavamo la giornata con lei che si inventava un sacco di giochi per intrattenerci."

Elena immaginò la scena.

"Avrei voluto conoscere vostra madre, sembra proprio una donna unica."

"Lo era."

Damon fece un profondo respiro, che lei percepì dallo spostamento del suo petto.

"Stefan non mi parlava mai di lei."

Damon si tirò su cul braccio, facendo spostare Elena.

"Scusa, non volevo turbarti."

Disse lei, mettendo una mano sulla guancia di lui, facendolo voltare per catturare il suo sguardo, i suoi profondi occhi blu erano anche terribilmente pieni di sofferenza.

"Mio fratello non se la ricorda molto, o almeno non tanto quanto la ricordo io."

Damon si avvicinò e le diede un tenero bacio sulle labbra.

"Dovremmo parlare di quello che sta succedendo tra noi."

Disse, ma lei gli mise l’indice sulle labbra per zittirlo.

"Lo so, ma non stasera, non qui. Stanotte ci siamo solo noi due. Ho passato mesi ad analizzare i miei sentimenti, ora voglio viverli senza rimpianti, senza ripensamenti, qui mi sento al sicuro, protetta."

Damon la guardò con gli occhi pieni d’amore e lei continuò.

"E con qui intendo, qui" disse, mettendo la mano sul petto di Damon all’altezza del cuore, lui mise la mano sulla sua.

"Io ti proteggerò sempre, Elena"

"Lo so."

Si baciarono e passarono tutta la notte in spiaggia, quella spiaggia che per lui significavo tanto e che avevo deciso di mostrarle e condividere con lei, loro due insieme, sapendo che quello sarebbe stato solo l’inizio