Comes creeping on so haunting every time
Nessuno le
aveva mai detto che avrebbe sofferto così tanto. Le mancava il respiro, e
nemmeno ascoltare la musica nel suo lettore CD babbano l’aiutava. Nulla
riusciva a farla star bene.
Si sentiva
proprio una completa nullità. Senza David, era completamente una Nullità.
Avrebbe voluto
dimenticare le parole dure di lui.
Il suo
cervello continuava a ripeterle che le cose dette dal biondino erano solo un
momento di rabbia.
Il suo cuore,
tuttavia, le sussurrava il contrario.
E piangeva,
incapace di smettere. Solo la musica riusciva a coccolarla.
La musica, che
le diceva le stesse parole che lei avrebbe voluto dire a lui, a David.
Never been in love
(Non sono mai
stata innamorata.)
Cause a girl like me
(perchè una
ragazza come me.)
Never had someone to care for
(Che non ha
mai avuto nessuno da curare.)
Never thought there could be
( e che mai
pensava ci potesse essere.)
Someone special for me
(qualcuno di
speciale per me.).
And now I'm all in love
(E ora sono innamorata
davvero.)
Cause a girl like me
(perchè una
ragazza come me.)
Waited patiently for someone
(che ha
aspettato pazientemente qualcuno.)
Someone to care for me
(Qualcuno che si preoccupi per
me.)
And there will never be
(e che non ci
sarà mai.)
Avrebbe voluto
urlare, piangere, disperarsi. E soprattutto, parlare con qualcuno. Ma ormai
erano passate settimane da quel giorno… e David non le parlava. Non usciva con
nessuno, almeno…ma di Lily non ne voleva più sentir parlare. E per lei non era
facile andare avanti, vedendo inoltre Simon e Angel comportarsi come una
perfetta coppietta.
Le
parole che Jojo le sussurrava all’orecchio, in ogni caso, le erano d’enorme
conforto.
Le diceva cose
che erano vere, in fondo…
No more lonely, no more just me
(basta stare
soli… basta solo io.)
I've been there before
(Io ero là, prima.)
Ain't goin no more
(e non ci va
più nessuno, ora.)
And now that you're here I
(E ora che sei qui, Io)
Never wanna say goodbye love
(non vorrei
mai dirti “Ciao”, amore.)
Never wanna be without you
(non vorrei
mai essere senza di te.)
No more cryin, no denyin'
(Nessuno
piange più, nessuno nega.)
I'm in love with you
(Sono innamorata di Te.)
And now that you're here I
(ed ora che
sei qui.)
I never wanna say goodbye love
(Non vorrei
mai dirti “Ciao”, amore.)
“Lily…Lilian.”
Si
sentiva chiamare, ma non aveva voglia di parlare con la gente. Si accarezzava
il pancione rotondo, ormai mancava davvero poco, era di quasi 8 mesi.
“Lily,è
una bella giornata d’aprile, oggi, perchè non vieni fuori?”.
La
bionda spense un attimo il lettore CD.
“A
far che, Angel? A vedere tu e Simon che vi sbaciucchiate? No, no grazie!”.
La
mora rimase un poco offesa dalle parole della sua migliore amica, ma in fondo
doveva capirla.
“Come vuoi,
Lily. Ma non è standotene qui a non far nulla che David tornerà da te.”
“Tanto David
non tornerà da me comunque…”.
“Matt…Matt.”
Il moro si
girò verso la sua bella fidanzata.
“Che cosa vuoi,
tesoro?”.
La rossa
riprese fiato, mentre si teneva un fianco con la mano.
“Cos’è successo,
amore, perchè sei così preoccupata, diamine?”.
Phoebe gli
porse la mano, riprendendo fiato.
“Hai… PUFF…
hai saputo?”.
Matt la guardò
sorpreso.
“Saputo cosa,
tesoro?”.
“Lily…David…”.
Matt sbuffò.
“Si sono
lasciati…”.
Lei lo guardò
stranita.
“Lo sapevi e
te né stai qui con le mani in mano?”.
Lui sorrise
accarezzando le guance rosse della bella Malfoy.
“Amore, la
vita è la loro, non posso impedirgli di lasciarsi.”
“Ma…ma non
pensi al nostro nipotino?”.
Lui sbuffò.
“Certo che ci
penso. Vedrai, le cose si sistemeranno. E poi, per il bambino, ci siamo pur
sempre noi”.
“è lì, da
sola, che ascolta la sua musica…”.
“Poverina…”.
Angel e Simon
stavano camminando mano nella mano, godendosi del tempo propizio e caldo.
Ma, proprio in
quell’istante, il padre di David arrivò velocemente.
“ANGEL,
SIMON!”.
I due si
girarono preoccupati.
“ci dica,
Signor Malfoy!”.
“Io e Harry vi
dobbiamo parlare, venite!”.
Arrivarono
all’ufficio del preside, e lo trovarono seduto sulla sedia imponente, pensoso.
I due Serpeverde si guardarono negli occhi.
“Che problema
c’è, signor Potter?”.
Harry si
svegliò come dalla sua trance.
“Ah, bene,
siete qui! Vorrei sapere cosa sta succedendo a mia figlia…”.
Angel si morse
un labbro, prima di rispondere.
“Ecco…lei e
David…si sono lasciati.”
Gli occhi
di Harry si incupirono un secondo.
“In questo
momento abbiamo bisogno di vedervi uniti, ragazzi…ho bisogno che stiate
insieme. TUTTI!”.
I due
serpeverde annuirono sconsolati.
“Scusa,
Harry…volevo dire…scusate, Professor Potter, ma David quando ci vede non ci
saluta nemmeno, e Lily se ne sta da sola nel suo mondo…non capisco come…”.
Harry si alzò.
“Capisco,
Angel…ma, come vi ho già detto…voglio vedervi uniti. Ora che l’Angelo incalza
davvero…”.
La mora
abbassò lo sguardo.
Draco e Harry
si guardarono.
“Ora andate,
ragazzi. E studiate, mi raccomando. Dovete passare i vostri esami.”
Simon abbozzò
un sorriso.
Now it's time for me
(è l’ora, Per
me, adesso.)
To find out what the first time love could mean
(Di scoprire quello che potrebbe essere il mio primo
vero amore.)
Little scared but its cool
(Che un poco mi spaventa ma che è fresco)
Cause it's worth it
(E vale tanto.)
Now I finally
fell in love
(Ora, finalmente sono innamorata)
And I know that it
(Ed Io so che
questo amore.)
Gots to be for real (So real)
(Potrebbe essere vero.)
It's the way that I feel
(Il mio modo
di sentire)
So come share my world with me
(Quindi viene fuori il mio mondo con te)
So there will never be
(E non ci sarà mai, quindi.)
Si
abbracciò le ginocchia, guardando il fuoco.
Era
Aprile…e non mancava molto all’inizio degli Esami.
“Ora,
mi interessa tutto fuorché gli esami…”.
Si
portò una mano alla pancia, accarezzandola. Era diventata bella grossa…in
fondo, mancava pochissimo…quasi due mesi e il piccolo sarebbe arrivato…
“Fortuna
che tu mi sarai accanto, amore mio…”.
“Lilian…Lilian,
ti posso parlare?”.
La
voce di Angel la destò dai suoi mille pensieri. Si asciugò velocemente gli
occhi verdi,umidi di lacrime, con la manica del maglioncino azzurro che
portava. Si scompigliò i boccoli biondi,
cercando di sistemarsi.
“D
– Dimmi, Angel.”
Si
sistemò comodamente sulla poltrona, distendendo le pieghe che si erano formate
sulla gonna.
La
mora si sedette sulla poltrona di fronte a quella della bionda, e la fissò con
i suoi meravigliosi occhi grigi.
“Lily,
tu non stai bene.”
La
bionda sbuffò.
“Ma
va?”.
Angel
cercò di sorridere, ma ritornò subito seria.
“Sul
serio. Non puoi continuare a stare qui, a piangerti addosso…non ha senso,
tesoro…”.
Allungò
una mano bianca verso l’amica, ma questa si ritrasse.
“Che
c’è,Lily… ti faccio schifo.”
Lilian
alzò gli occhi verdi sull’amica, scuotendo la testa.
“Scusami,
Angel…è…è che…”.
Gli
occhi verdi della ragazza presero ad
inumidirsi.
“è
che David…David mi manca tantissimo.”
Angel
abbracciò forte l’amica.
“Non
ti preoccupare, piccola…vedrai che tornerà tutto a posto…”.
Proprio
in quell’istante, David entrò nella stanza. Le due ragazze, prese com’erano nei
loro pensieri. Le fissò da lontano, e gli venne una voglia immensa di andare da
loro. Poi, come se si svegliasse da un torpore, entrò spedito nel suo
dormitorio.
Si
buttò sul letto, con la faccia immersa nel cuscino.
“Perchè
diavolo va tutto così?”.
Proprio
in quell’istante, Simon entrò nel dormitorio, e subito notò il biondino.
Si
avvicinò lentamente, cercando di non far rumore.
“D..Dave?”.
David
non si girò. Non voleva sentire vedere suo migliore amico.
“Cosa
vuoi?”.
Simon
si avvicinò.
“Si
può sapere perchè continui ad evitarci?”.
“Tu
cosa dici?”.
David
si girò, e guardò il suo ex – migliore negli occhi.
“Dico
che sei diventato…”.
“Diventato
cosa?”.
Ora
David era in piedi, e guardava furioso Simon.
“Stranamente
te ne freghi di quello che blatero, David?”.
“Esatto…allora,
cosa starei diventando?”.
“Stai
diventando stupido. Capito?”.
Dave
prese per il colletto l’amico, e alzò il pugno.
“Sai
dove te lo spiaccico, questo?”.
Simon sbuffò.
“Avanti,
David…fallo…è da un po’ che vuoi, no?”.
Il
biondo abbassò il pugno,ma trattenne il moro per il colletto.
“Si
può sapere che vuoi, Simon? Non mi pare che tu possa parlare…”.
Simon
abbassò lo sguardo. “Mi spiace davvero per quello che è successo, Dave…tu sei
il migliore amico che io abbia mai avuto…”.
David
lasciò pian piano il collo di Simon.
“è
stato una sbaglio. Io e Lilian l’abbiamo capito… ma tu…?”.
David
abbassò gli occhi blu, e prese a guardare il pavimento.
“Dave,
Lily ti manca…e tu manchi a lei…”.
“Zitto…”.
“Perchè
non potete tornare insieme…”.
“Zitto…”.
“Io…”.
“STAI
ZITTO, SIMON!”.
Simon
si zittì, e prese a fissare il suo migliore amico con i suoi incredibili occhi
grigi.
“Lei
andrà avanti, Dave, lo sai?”.
Il
biondi chiuse gli occhi. Sentiva uno strano groppo alla gola, e aveva
stranamente una gran voglia di piangere.
“Lei
riuscirà ad andare avanti comunque, David. Riuscirà ad uscire da questa
situazione. È forte, e lo sappiamo entrambi. Sarà forte anche per il piccolo
che sta per arrivare. Andrà avanti con lui…riuscirà a cavarsela. Ma tu…tu,
continuerai a guardarti indietro, e a pensare a quello che hai perso. All’amore
di una ragazza fantastica. Non vedrai tuo figlio crescere, diventare grande.
Non saprai mai quale sarà la sua prima
parola, quando si innamorerà. Cosa vorrà fare da grande. Lei lo guarderà con
occhi adoranti, con qui suoi meravigliosi occhi verdi. E cosa gli risponderà,
quando il bambino sarà abbastanza grande da chiederle: “Mamma, dov’è il mio
papà?”
Rimpiangerai tutto questo, Dave.
Perciò, torna indietro ora, finché sei in tempo…”.
David
alzò gli occhi.
“Torna
da lei ora, che ti ama ancora…”.
I
due rimasero in silenzio.
Le
parole di Simon continuavano ad entragli nella testa.
…Andrà avanti…
…Sarà forte anche per il
piccolo…
… Continuerai a guardarti
indietro…
…Quello che hai perso…
… L’amore…
… Una ragazza fantastica…
“Lily…”.
...Non saprai mai…
… La sua prima parola…
… dov’è…
…Papà…
… Rimpiangerai tutto
questo, David…
…Perciò, torna indietro
ora…finché sei in tempo…
“FINCHÈ TI AMA ANCORA…”.
David
guardò il moretto negli occhi. Blu mescolato con il blu… Simon continuò a
guardare il Serpeverde, speranzoso.
Fu
questione di un istante…
Il
biondo si avvicinò al moro, e senza dirgli nulla, l’abbracciò forte.
Non
riusciva a chiedergli scusa. Forse perchè sapeva che non ne aveva bisogno.
“Mi
spiace davvero tanto, David.”
No more lonely, no more just me
(basta stare
soli… basta solo io.)
I've been there before
(Io ero là, prima.)
Ain't goin no more
(e non ci va
più nessuno, ora.)
And now that you're here I
(E ora che sei
qui, Io)
Never wanna say goodbye love
(non vorrei
mai dirti “Ciao”, amore.)
Never wanna be without you
(non vorrei
mai essere senza di te.)
No more cryin, no denyin'
(Nessuno
piange più, nessuno nega.)
I'm in love with you
(Sono
innamorata di Te.)
And now that you're here I
(ed ora che
sei qui.)
I never wanna say goodbye love
(Non vorrei
mai dirti “Ciao”, amore.)
“Come
ti senti ora, bella?”.
Lilian
si asciugò gli occhi dalle lacrime. Le aveva fatto bene piangere e sfogarsi con
Angel.
“Sei
la mia migliore amica, Angel. Mi fido ciecamente di te.”
La
mora sorrise.
“E
fai bene, Lily!”.
La
bionda la guardò strana.
“Cosa
intendi, Angel?”.
Le
bella Serpeverde si guardò intorno.
“Ho
sentito che…oh, Lily, forse non dovrei dirtelo, nelle tue condizioni.”
Lily
si avvicinò all’amica, in ascolto.
“Avanti,
Angel, parla.”
Angel
prese un bel respiro, e poi parlò alla bella Potter tutto d’un fiato.
“Ero
nell’ufficio di tuo padre. Io e Simon eravamo appena usciti… quando ho sentito
qualcosa di molto strano…non so. Freddo, capisci? Simon è stato richiamato
dentro. Allora sono tornata in sala Comune.
Mentre stavo per entrare, ho visto Andrea
McGolgan e Alea McNair parlare. Mi sono nascosta, e sono riuscita a sentire
quello che si sono dette.”
So
I'm standin here
( Io sono in
piedi, qui.)
Arms open wide
( A braccia aperte.)
Ready to give my heart
(Pronta a darti il mio cuore.)
I'm sure this
time
(Io sono sicura che durerà.)
Love's gonna
last for life
(Questo amore
durerà per tutta la vita.)
Baby I know
things change
(Io so come le cose cambiano)
And there
might be some rain
( e possibile che ci saranno momenti grigi.)
But the clouds
are gonna clear
( ma le nubi se né stanno andando ed è più chiaro.)
And the sun is
gonna shine again
( Ed il sole splenderà di nuovo.)
Shine light on
our love baby
(Luce risplendente sul nostro frutto d’amore.)
So let's make
it last forever
(Quindi facciamo che duri
per sempre.)
“Sento che sta
per accadere qualcosa di brutto, Harry.”
Hermione era
abbracciata al marito.
“Non ti
preoccupare, tesoro. Cosa vuoi che succeda?”.
Hermione fissò
il marito con i suoi occhi color del cioccolato.
“Non lo so,
tesoro…ma ho paura che possa accadere qualcosa…”.
“Non ti
preoccupare.”
Rimasero
abbracciati, e la bella ex – Grifondoro si accoccolò meglio fra le braccia del
marito.
“Coma vanno i
ragazzi a scuola.”
“Vanno bene,
tesoro. Anche se Lily è parecchio sotto stress per via del bambino.”
Gli occhi
color del cioccolato di lei incontrarono il verde intenso di quelli di lui.
“Ti rendi
conto, Harry? Fra poco…saremo nonni!”.
Lui la strinse
ancora più forte a se.
“Non dire
così…mi fai sentire vecchio.”
E risero…ignari
del pericolo…
“Vai avanti,
Angel. Cos’hanno detto?”.
La mora si
guardò sospettosa intorno.
“Hanno detto
che…”.
Lilian prese
per le spalle Angel.
“CHE COSA,
ANGEL?”.
“Stasera, i
Mangiamorte attaccheranno Hogwarts…”.
Le parole di
Angel la ghiacciarono dentro.
“Sei sicura di
quello che dici?”.
La bella
Serpeverde dagli occhi grigi annuì.
“Cosa
facciamo.”
Lily si alzò
subito.
“Dobbiamo
andare da mio padre, immediatamente.”
“Sei sicura?”.
La bionda
annuì.
“Vieni con
me.”
Così, le due
si alzarono, e velocemente uscirono dalla sala Comune.
“Cos’hai
intenzione di fare, ora?”.
David scosse
la testa.
“Non ne ho la
più pallida idea… forse…forse dovrei chiederle scusa!”.
Simon annuì.
Poi, si guardò
intorno.
“Beh, questo
mi sembra il posto adatto per riappacificarsi.”
David sorrise.
“Ti vado a
chiamare Lily…A proposito, l’hai vista?”.
“Sì. Era
seduta davanti al fuoco con Angel” disse il biondo con noncuranza.
Quelle parole
fecero pietrificare il moro, che lo guardò con occhi sbarrati…
…pieni di
terrore…
“Allora, sei
sicura di quello che hai detto, Angel?”.
La mora annuì,
ansimante.
Lily si girò
verso la sua migliore amica.
“Sei pallida,
Angel. Stai bene?”.
L’altra annuì,
riluttante.
“Sei sicura?
Hai gli occhi stranamente spenti.”
Nulla.
“Dove andiamo
ora?” chiese confusa la biondina. Non riusciva più ad orientarsi. Si partò una
mano alla pancia, e una dietro la schiena.
Poi, una voce
le giunse alle orecchie.
“Andiamo via,
Potter.”
Lilian si
girò… e si trovò davanti Andrea McGolgan e Alea McNair.
“Cosa volete
da me?”.
le due risero.
“Noi nulla,
stupida.”
Cominciò ad
indietreggiare, quando si sentì colpire alla testa. Alzò lo sguardo…
“Simon, si può
sapere perchè sei così disperato?”.
I due
Serpeverde stavano correndo, ansimanti. Simon cercava in tutti i modi di
raggiungere Lily.
“Possibile che
tu ancora non l’abbia capito, Dave?”.
David afferrò
per un braccio Simon.
“Capito
cosa?”.
“Chi è
l’Angelo. O almeno, chi lo aiuta.”
Quelle parole
colpirono David in pieno petto.
“TU…tu sai chi
è?”.
Simon annuì,
mentre correva.
Vide un paio
di occhi rossi fissarla malignamente.
“Co – Cosa
succede.”
Risate.
La testa le
faceva male incredibilmente.
“A – Angel.”
La figura con
gli occhi rossi la prese per il colletto, portando il suo viso pericolosamente
vicino a quello della bionda.
“Lo senti,
Lily?”.
La ragazza
tremò.
“è la morte
che ti sta chiamando…”.
Poi, riconobbe
il viso della figura…
…NO…
“La morte…che
viene strisciante e ossessionante, ogni volta…”.
“Lasciami…”
chiese supplichevole la giovane.
“La TUA morte,
Lilian…”.
“Ti prego”.
Sentì la
risata delle due Serpeverde.
“Non puoi
sottrarti al tuo destino.”
Poi, sentì la
mano della figura posarsi sopra i suoi capelli… e delle parole…pronunciate
dalla voce a lei più cara…
“SEMPER
DORMIS”.
Un leggero
sonno le cadde addosso…e insieme tutta la disperazione del mondo.
Andrea e Alea
si avvicinarono alla figura, e si inchinarono dinnanzi a lei.
“Ben fatto,
stupide ragazze… che ne dite di far vedere alla mia sorellina, per un’ultima
volta, la sua migliore amica?”.
Entrambe le ragazza
risero cattive.
Così, per un
istante…un solo, singolo istante, il rosso venne sostituito dal solito
grigio…da quel grigio puro, innocente…
Fu questione
di un attimo.
Il rosso
tornò, e tutte e quattro sparirono da Hogwarts, verso un posto lontano…
Simon e David
arrivarono tardi.
Riuscirono
solo a vedere un mano diafana che si sistemava i capelli neri sotto un pesante
cappuccio nero.
Entrambi
rimasero a fissare il punto dove le ragazze erano un istante prima.
Allora…solo
allora, una lacrima prese a scendere lungo la guancia del bel moretto.
Solamente
quando sussurrò, al suo migliore amico…
“L’Angelo…è Angel…”