Parliamoci chiaro, quando New York city viene descritta come la città che non dorme mai, hanno pienamente ragione.
Sono le cinque del mattino e c'è qualcuno che urla sotto la finestra del mio Hotel. Apro gli occhi, mi affaccio per maledire chiunque sia,  e come metto fuori la testa dalla finestra un urlo assordante di ragazzine con crisi ormonali isteriche mi travolge.
Ma io dico cosa gli dice quel cervello da bimbeminchia malate?! Chiudo di scatto la finestra mentre il vento gelido mi accarezza il viso e vado in bagno.
Mi infilo una tuta e visto che il mio sonno è andato a farsi fottere a braccetto con Morfeo, esco dalla camera e decido di scendere nella Hall.
Cammino a passo svelto per il corridoio, ed eccolo lì seduto a terra, l'irlandese più antipatico del mondo, che parla a vanvera, a voce alta e puzza d'alcool in una maniera assurda.
Per quanto io sia una ragazza menefreghista non riesco a passargli davanti facendo finta di niente, quindi mi avvicino e mi siedo accanto a lui.
<< Ci mancavi solo tu adesso >> dice puntandomi il dito contro. Puzza davvero troppo, chissà quanto ha bevuto.
<< Cosa ti ho fatto di male Niall? >> Mi guarda negli occhi e per un secondo mi sento terribilmente in soggezione.
<< Non mi piaci, tu non mi piaci per niente. Sei uguale a lei. >> Non capisco.
<< Lei chi?>> mi esce spontaneo chiederglielo.
<< Juliet io ti odio, i tuoi occhi...non mi farai soffrire ancora. >> Si alza di scatto, è arrabbiato, è furibondo, i suoi occhi sono più scuri. Ha i pugni stretti, ed io sono pietrificata. Ho paura. Se ne va barcollando e mi lascia lì, con mille domande in testa.

Mi alzo in piedi e continuo a camminare, svolto l'angolo e mi scontro con Harry.
Sarà una lunga giornata.
<< Hey Jenna cosa ci fai già in piedi? >> Mi sorride, ha la camicia bianca sbottonata ed i suoi addominali sono in bella vista.
Cerco di non guardarlo, è pieno di tatuaggi, devo ritornare in me.
<< Le urla delle vostre fan esaurite mi hanno svegliata, sto scendendo a fare colazione. >> Sorrido debolmente.
<< Se mi dai il tempo di farmi una doccia, ti accompagno >> Non riesco a rifiutare e gli faccio cenno di sì con la testa.
Entriamo in camera sua, e se fino a dieci minuti prima credevo che la mia fosse favolosa mi dovetti ricredere nel momento in cui varcai quella soglia. C'era un salone enorme dove troneggiava un enorme tv a schermo piatto, davanti si trovavano due bellissimi divani bianchi in pelle e le pareti erano colorate di un delicato rosa salmone.
<< Aspettami qui, arrivo subito >> Mi fece l'occhiolino e sfilò definitivamente la sua camicia, rimanendo a petto nudo. Dovetti deglutire tipo tre volte, mentre osservavo la sua schiena muscolosa sparire dietro la porta del bagno.

Dopo dieci minuti uscì dal bagno, indossava una tuta rossa, ed aveva i capelli ancora umidi.
<< Ma non vai a dormire Harry? >> Mi era venuto spontaneo chiederglielo, visto che dopo essere stato a cena con me e i ragazzi era andato sicuramente a ballare e a fare festa.
<< Non voglio lasciarti sola a fare colazione piccola, dormirò dopo. >> Disse con la sua voce roca, mi prese per mano, come se per lui fosse la cosa più naturale del mondo e scendemmo giù nella Hall.
Dire che Harry Styles fosse affascinante, era un eufemismo. Tutto di lui era perfetto, il suo corpo la sua voce, i suoi modi di fare. Le sue mani, dio io sono fissate per le mani. Ma che diavolo sto pensando?! Devo darmi una calmata.
Harry chiamò un taxi e uscendo dall'uscita di emergenza dell'Hotel ci dirigemmo da Starbucks.
Ordinai il mio amato frappuccino insieme ai biscotti al cioccolato, e Harry prese due muffin.
<< Sai ai ragazzi hai fatto una buona impressione >> disse sorridendo.
<< Sono contenta, anche loro non mi sono sembrati niente male. >> Ricambiai il sorriso << Tranne per Niall, a lui non credo di avergli fatto una buona impressione >> abbassai lo sguardo.
<< Non gli sei antipatica, Niall ha passato un periodo difficile Jenna, ha bisogno di tempo. >> Disse serio.
<< Chi è Juliet, Harry? >> Non ero riuscita a tenere a freno la mia curiosità.
<< Non credo di essere io la persona giusta per parlarti di lei, ti consiglio di lasciar perdere questa storia però, a Niall passerà stai tranquilla. >> Era serio e sapevo che non avrei ricavato nessun tipo di informazione da lui, alla fine non poteva fidarsi di una ragazza conosciuta il giorno prima.
<< Allora ci truccherai tu oggi pomeriggio per il servizio fotografico? >> Cambiò discorso, facendo finta di niente.
<< Oh si, ti renderò così bello che nessuno potrà resisterti>> Dissi sorridendo. << Ma io sono già irresistibile piccola. >> disse accompagnato dalla sua risata roca.

Dopo aver finito di fare colazione, Harry decise di tornare in Hotel, io invece optai per un giro in centro. Volevo visitare New York e fare un pò di shopping, oltrettutto avevo bisogno di schiarirmi le idee.
La storia di Niall mi stava facendo impazzire, volevo sapere la verità, io gli ricordavo una ragazza? Ha detto che sono uguale a lei, ma chi è questa Juliet? E poi il suo modo di fare, di guardarmi con quell'aria perennemente tenebrosa come se avessi comesso un omicidio, mi mandava fuori di testa. Ma non riuscivo a non pensarci.
Poi c'era Harry, bellissimo, sempre con la battuta pronta. Mi faceva stare bene e mi sentivo protetta quando ero vicino a lui.
Fatto sta che era da poco più di quarantotto ore che avevo ricominciato la mia vita, e già era più incasinata che mai.



ECCOMI QUA:
Allora avevo deciso di lasciar perdere questa storia, perchè non mi piaceva. Ma oggi dopo tanto tempo sono tornata ai capitoli che avevo scritto ed ho deciso che non potevo lasciarla in sospeso così, quindi la continuo.
Come potete vedere inizia a uscire qualche informazione su Niall e sul perchè si comporta così con Jenna, spero di avervi incuriosite almeno un pò, e spero di ricevere qualche recensione.
Aggiornerò tra qualche giorno, a presto bye <3