Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: 1a1a_92    18/08/2013    1 recensioni
Gaia una ragazza di Milano di vent'anni riceve un' offerta di lavoro a Los Angeles come ragazza alla pari, per lei è un esperienza del tutto unica. Conoscerà i tokio hotel per un caso del tutto fortuito e tra pianti, battibecchi e sorrisi ne succederanno di ogni!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3. Perché proprio a me!
Era passata una settimana dal mio arrivo e tutto quanto stava andando a gonfie vele, tra un impegno e l’altro ero riuscita anche a fare conoscenza con un’altra ragazzi alla pari che proveniva dalla Germania, e quella sera sarei uscita con lei a bere qualcosa. Appena mi vestì mandai un messaggio a Federica per sapere come stava e per dirgli le novità e di quanto mi mancava, poi mettendo  il cellulare in borsa presi le chiavi dell’automobile e uscì di casa ma prima una voce mi chiamò voltandomi vidi il sig gibbon fuori dal suo appartamento e avvicinandomi lo salutai “Salve!”
Sig. g: “Hello! Ti volevo avvisare che i programmi di domani sono cambiati e che domani pomeriggio te e Meddi venite con me per la preparazione del concerto dei Tokio Hotel okey?”
Io: “certo per che ora ci dobbiamo farci trovare pronte?”
Sig. G: “alle due pm!”
Io: “Perfetto allora a domani good night”
Sig: “Good night” e senza dire nient’altro mi avviai alla mia macchina.
Haidi la ragazza tedesca era già fuori che mi aspettava e parcheggiando la salutai con un colpo di clacson, lei ricambiando con la mano si avvicinò. Spensi la macchina e poi scesi appena chiusi la portiera dissi “Heyyy!”
H: “Ehy sweety! come stai?”
Io: “Bene! Non vedevo l’ ora di uscire!” e scoppiando a  ridere entrambe ci avviammo al locale mentre prendendomi sottobraccio  disse “anche io non vedevo l’ora è bello iniziare a conoscere qualcuno nella tua stessa situazione!”
Io: “Giustissimo va bene quel tavolo?”
H: “si si è perfetto” e sedendoci presi la lista dei drink e senza pensarci troppo decisi “Prendo una vodka alla fragola e red bull tu?”
H: “Sono tedesca quindi birra for ever” e ridendo entrambe dissi “Vado a dirlo al bancone “
H: “tieni i soldi”
Io: “Assolutamente no offro io” e facendogli la gli occhioni dolci lei mise i soldi via, e io mi avviai al bancone “ciao!”
X: “ciao dimmi pure”
Io: “Una birra e una vodka alla fragola con red bull”
X: “La baby sitter alcolizzata” “Scusami?!” voltandomi di scatto verso lo sconosciuto ma appena lo vedi ridere lo riconobbi “Tom, giusto?!”
T: “Esatto…ah stavo scherzando comunque è solo che non ti facevo tipa da vodka alla fragola!”
Io: “ah e chi te lo dice che sia per me e non per la mia amica?” voltandosi appoggiato al bancone la analizzò bene e poi rivolgendosi verso di me disse “Impossibile lei è tedesche e berrà la birra di sicuro” shokkata lo guardai e poi risposi “Come hai fatto…”
T: “A capirlo? Semplice dai lineamenti! Tipo a te ti darei dell’italiana…ho azzeccato?” e guardandomi tirando su il sopracciglio dissi confusa ma cercando di essere sicura di me “Sbagliato! Mi spiace” poi prendendo i drink sul bancone dissi “Vabbè Tom sarà per la prossima volta ora vado a bere la mai vodka ci vediamo” e senza ricevere nessuna lo lasciai al bancone sorpreso cercando di pensare di che nazionalità potessi essere, anche se nella realtà aveva centrato al primo colpo.
Arrivata al tavolo Haidi mi guardò e disse “Ma chi era quel tizio con cui stavi parlando?”
Io: “Un ragazzo che ho conosciuto qualche giorno fa nulla di che!” e sorridendo gli porsi la birra “Comunque parlando di altro stavo pensando che domenica pomeriggio potremmo andare a fare un po’ di shopping cosa ne pensi?”
H: “Oh si sarebbe una bellissima idea anche perché non ho cose molto carine…Gaia sta tornando il tizio con un altro” voltandomi vidi Tom con in mano un boccale di birra che stava venendo al nostro tavolo seguito da Bill a catena.
Tom: “Possiamo sederci con voi donzelle?” solo che parlò in tedesco e non capì una mazza, guardando accigliata Haidi che a sua volta mi disse in inglese “Hanno chiesto se possono sederci con noi”
Io: “Perché vorresti sederti qua? Bill tu puoi sederti Tom prima tu indovini la mia nazionalità se no non ti siedi” a quelle parole Bill se la rise e in due secondi era seduto vicino ad Haidi mentre Tom in piedi davanti a me si appoggiò con una mano al tavolo e poi disse “Sei italiana ne sono sicuro”
Io: “come fai a esserne così tanto certo?” lui con molta tranquillità prese dalla tasca una carta d’identità e lesse “Gaia Fieri non so se si pronuncia così italiana…hai altro da dirmi?” spalancando gli occhi mi alzai di scatto e gli strappai dalle mani la mia carta d’identità che mi aveva rubato e poi gli dissi “Ma come hai fatto?”
T: “semplice non dovresti lasciare la borsetta aperta quando vai in giro.. posso sedermi ora?”
Io: “si!” sedendoci entrambi vicino Haidi disse “Io vi ho già visto da qualche parte” Bill sogghignando disse “ah davvero e dove? “
T: “Magari in Germania tu di dove sei?”
Haidi: “Lipsia!”
B: “ah noi siamo nati a Lipsia”
T: “E tu Gaia dove sei nata?” disse in inglese sarcastico, seccata risposi “Milano!”
B: “Davvero sei di Milano?” sorridendomi eccitato dalla notizia
Io: “si sono di Milano”
B: “Vorrei tornarci un giorno è una bellissima città quella
t: “Haidi comunque io e Bill non ci siamo presentati, io sono tom” e gli porse la mano ma lei non la afferrò sembrava shokkata, aveva capito “Ma voi siete quel Tom e quel Bill quelli dei tokio hotel!”
b: “Eh già” poi guardandomi a me che non mi vedeva affatto sorpresa disse “Ma perché non sei stupita te?”
io: “Lo sapevo già li ho conosciuti nella sala di registrazione e domani pomeriggio assisterò al loro concerto”
t: “quale onore… però non ti vedo emozionata”
io: “Se vuoi salto di gioia Tom! Ma sai com’è l’unica canzone che conosco e monsoon”
h: “davvero?!” capendo che lei le conosceva tutte quante annuì, poi Bill bevendo un sorso di birra disse “Non a tutti piaciamo”
io: “no Bill a me piace moltissimo la tua voce è la chitarra che stona un pochino”  Bill scoppiando a ridere disse “Grazie Gaia” mentre Tom alzando un sopracciglio disse “Domani ti passo la mai chitarra e vediamo se sai fare di meglio…. Va bene?” spero che stava scherzando perché io non sapevo suonare la chitarra “In realtà ho altre doti”
tom: “Tipo?” in quel momento non mi venne in mente nulla sparando qualcosa dissi “So cucinare!” grande cavolata ma essendo italiana tutti ci credevano “Davvero allora un giorno cucinerai per noi” disse Bill sorridendo e Tom guardandomi scoppiò a ridere “Vero”
io: “Certo! Quando volete basta che mi avvisate con un po’ di anticipo”
h: “Adoro la cucina italiana”
t: “anche io…soprattutto le italiane” Bill tirandogli una pacca sulla spalla disse “E daiiii!” iniziando a sentirmi la stanchezza addosso dissi “Beh io andrei ragazzi domani mi devo svegliare presto” voltandomi verso Haidi che era anche lei ko disse “Vengo con te”
bill: “allora Gaia a domani”
tom: “si a domani Gaia” e intono sarcastico mi fece ciao ciao con la manina io in tutta risposta gli feci il dito medio sorridendo “Ciao gemelli kaulitz!” e mandando un bacio a Bill andammo via.
 
 
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