Capitolo 13: Protezione
Sasuke guardava Lein fare colazione.
Gli sembrava, come dire... tesa.
Non era la ragazza esuberante di cui si era innamorato.
No, non poteva esserlo: questa teneva lo sguardo basso e non lo guardava in faccia; i sorrisi che faceva erano falsi e forzati .
Aveva intuito subito che era preoccupata per qualcosa.
Glielo avrebbe chiesto non appena fossero rimasti soli.
***
Mikoto e Fugaku erano usciti, mentre Itachi era nella sua stanza a fare non si sa cosa. Lein giocherellava nervosamente con un lembo della sua maglietta e Sasuke la guardava.
-Qualcosa non va?-
La ragazza sussultò, anche se si aspettava una domanda del genere: Sasuke era molto, troppo sveglio!
Alzò gli occhi e vide quelli del ragazzo densi di preoccupazione.
-Ehm... no, va tutto bene... .-mentì lei.
Com'era patetica!
Si sentiva malissimo a mentire al suo ragazzo e, probabilmente, visto il suo tono di voce abbastanza basso e stanco, sarebbe stata scoperta subito.
Che pena... !
Sasuke sospirò.
-Non ce la fai proprio a mentire meglio, vero? Su, che è successo?-
"Beccata!”pensò Lein tristemente.
Alla fine si arrese.
Gli raccontò tutto quanto, meno la sua quasi visione.
Il ragazzo alzò il capo pensieroso, poi si tirò in piedi e si avvicinò alla ragazza.
-Ti proteggerò.-le disse serio.
***
"Mi proteggerà... . Quando vuole sa essere dolcissimo” .
Lein osservava distrattamente il soffitto della sua stanza, immersa nei suoi pensieri, quando la porta si aprì.
-Lein, il maestro Kakashi vuole che partiamo subito per la missione.-
-Arrivo, Sasuke...-.
La ragazza si alzò e seguì il ragazzo fuori dalla villa.
Camminavano mano nella mano per il tratto di strada che li divideva dal luogo dove, con Sakura, Naruto e il maestro Kakashi, sarebbero partiti per la loro prima missione fuori dalle mura di Konoha.
Arrivarono contemporaneamente alla rosa e al biondo, ma del jonin nessuna traccia.
Passarono le ore.
Naruto si era addormentato sotto un albero insieme a Sakura, mentre Lein e Sasuke parlavano sottovoce, per non svegliarli.
Improvvisamente, Kakashi fece la sua apparizione con un sorriso idiota stampato dietro la maschera scura.
-Scusate il ritardo! Durante il tragitto ho dovuto aiutare una vecchia signora!-
-LA PIANTI DI DIRE STUPIDAGGINI MAESTRO!- gli urlarono contro Naruto e Sakura che, nel frattempo, si erano svegliati.
La blu e il moro sospirarono sconsolati: a quanto pareva, il loro maestro era un ritardatario cronico.
Dopo diverse sfuriate da parte della rosa e del biondo verso il jonin, il gruppo partì.
***
Era il tramonto.
Avevano camminato tutta la giornata per cercare delle piante e dei funghi con particolari qualità mediche, motivo della loro missione, ed erano stanchissimi.
-Ci accampiamo qui.-disse risoluto Kakashi.
Un sospiro si sollievo generale si levo nella foresta.
Sistemate le tende e acceso il fuoco, i cinque tirarono fuori le provviste e cominciarono a mangiare.
Solo Lein non toccava cibo: aveva una morsa allo stomaco e si sentiva osservata.
-Come mai non mangi?-le chiese Naruto a bocca piena.
La ragazza sorrise divertita.
-Non ho tanta fame... . Anzi, credo che andrò subito a dormire...-fece stanca, per poi alzarsi.
Sasuke la guardò andare via.
-Allora, buona notte...-le disse poco convinto.
La ragazza lo ringraziò e si avviò verso il suo letto improvvisato.
Chiuse gli occhi, ma non si addormentò.
Sentiva le voci dei suoi compagni rimbombarle nella testa.
Passarono i minuti e Lein aprì gli occhi.
Per puro caso, essi andarono a incontrare l'argentea luce della luna, che splendeva nel cielo buio.
I suoi occhi si fecero neutri e inespressivi.
Un'immagine indefinita apparve nella sua mente, diventando poco a poco più nitida.
La ragazza vide le pareti di una casa, un cerchio enorme disegnato sul pavimento e due figure, scure e indistinte, che la guardavano ghignanti.
La visione s'interruppe di colpo.
Lein si ricordò, allora, di ciò che le aveva detto sua madre in sogno.
Uno degli strani poteri che possedeva: la veggenza.
Ad un tratto, cominciò a sentirsi sempre più stanca.
Fece per chiudere gli occhi quando, improvvisamente, si sentì afferrare dal ventre e catapultare su quella che, a primo avviso, sembrava una spalla.
Non fece nulla per dibattersi: era distrutta.
Le ultime cose che udì prima di crollare furono una familiare e sadica risata e Naruto che gridava il suo nome.
Poi più nulla.
DALL' AUTRICE:
Ciao! Lo so, questo capitolo è una vera schifezza e Sasuke e quasi più OCC del solito (so che può sembrare impossibile, ma è così! ù_ù). Spero che sia piaciuto comunque. Grazie a Fray per la recensione: sono felice che continui a seguire la fic.! Non preoccuparti: il mio caro Sas'ke vivrà serenamente fino alla fine dei suoi giorni, forse!
Sasuke: … O.o
Me: Muhahahahah!
Sasuke: no comment! -.-
Lein: Devo darti ragione! -.-
Sasuke: Io ho sempre ragione! ù.ù
Lein/Me: Se se... ! -.-
Baci
By Noemina2001