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Autore: RedPoison    19/08/2013    1 recensioni
Dopo tre anni di assenza, Hope ritorna a Hogwarts per affrontare il sesto anno scolastico. Si imbatterà in diverse avventure con il famoso trio; svelerà ai suoi amici alcuni segreti che riguardano il suo oscuro passato reso tale dalla propria famiglia; scoprirà dei legami mai conosciuti prima con il lato oscuro; aiuterà Harry ad arrivare a combattere Voldemort; nascerà un amore inaspettato...
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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- Qualcosa di inaspettato

 

 

 

 

La povera Hope piangeva a dirotto, non riusciva a smettere. Tutto ciò non succedeva dal giorno del funerale della madre.

Invece Harry la fissava interrogativo e con la mente abbastanza confusa, ma per rispettare la sua amica non le fece altre domande, le quali con molta probabilità avrebbero aumentato maggiormente il suo dolore e la sua tristezza. Si limitò a dirle con una voce rassicurante:
'Sta calma Hope... Va- va tutto bene..' .

Ma niente, lei continuava a piangere.

Perciò le si avvicinò, racchiuse le sue mani nelle proprie, e la fece alzare dalla poltrona per farla sistemare affianco a lui sul divano più grande. La ragazza non esitò, anzi, si accucciò con la testa sul petto di Harry, mentre quest'ultmo le avvolgeva il proprio braccio attorno alle spalle, e con la mano dell'altro teneva stretta quella dell'amica. Quest'ultima in pochi minuti si tranquillizzò, in fondo era con il suo amico più caro, colui che c'era sempre stato per lei, anche proprio in quel momento stesso... E come avrebbe fatto senza di lui?

Si addormentò cullata dal suo affetto, ma tormentata dai ricordi del suo passato.

 

Passarono un paio d'ore e i due ragazzi erano ancora in Sala Comune, stretti l'uno all'altra, a dormire indisturbati.

Le lezioni non erano ancora terminate, ma il fato volle che in quel momento varcassero la porta della stanza Ginny e Hermione.

La prima stava parlando assiduamente con la seconda, ma quando notò Harry e Hope insieme, smise di farlo: il suo sguardo alquanto furioso colpì come un fulmine prima la ragazza e poi il ragazzo, e il suo voltò iniziò piano piano ad arrossire.

'Vedo che si è ripresa presto però!' affermò sarcastica incrociando le braccia contro il suo petto.

Harry sobbalzò al sentire quella voce. Spalancò più volte gli occhi, cercando invano di svegliarsi meglio e apparire abbastanza lucido; poi liberò delicatamente Hope dalla sua presa per potersi alzare, e la adagiò per bene sul divano, evitando di svegliarla.

Finito di sistemare la sua amica, si rivolse a Ginny con un'espressione supplichevole e innocente. Lei invece con un tono ancora più sarcastico di quello di prima, e anche un po' adirato, gli disse:

'Oh scusami tanto! Non volevo interrompervi, scusatemi proprio tan..'

'SSSSH!' la interruppe bruscamente Harry. Poi riprese:

'Non stava molto bene... Aveva bisogno di un po' di tranquillità e riposo. Venite vi spiego'.

E così i tre si avviarono fuori dalla Sala, lasciando lì Hope a riposare.

Il 'Prescelto' portò le due amiche in un posto più isolato e al sicuro da 'malelingue' per raccontare loro quello che era successo all'altra ragazza e cosa aveva detto a lui qualche ora prima.

Terminato lo spiacevole racconto, Ginny assunse un'aria dubbiosa e confusa, mentre Hermione risultò essere più dispiaciuta e preoccupata per l'amica.

Ad un tratto però inarcò le sopracciglia e spalancò gli occhi.
'Elizabeth hai detto?' domandò a Harry quasi come fosse un rimprovero.

'Si...'

'Oh Merlino....' esclamò lei.

'Cosa?'

'Ma certo... Elizabeth Balm!' sussurò per non farsi sentire troppo.

'Elizabeht Balm?' fecero eco gli altri due.

'Si! Non mi dite che non la conoscete? E' una potente strega storica. Era anche una grande sostenitrice di Voi-Sapete-Chi, alla pari con Bellatrix Lestrange'.

A Harry gli si strinse il cuore a sentire quel nome. Poi domandò:

'E fu uccisa da lui stesso, non è così?'

'Esatto...' rispose fredda la riccia, e prima che uno dei due potesse fiatare, riattaccò:

'… Ma nessuno sa il perchè. Girano molte voci al riguardo, tutte diverse. Quelle più famose e sostenute sono però due: o l'ha fatto perchè lei abbandonò il lato oscuro per unirsi al lato buono, oppure perchè rubò un suo oggetto.'

'Un suo oggetto...? Cosa aveva di così prezioso questa cosa rubata da indurre Tu-Sai-Chi ad uccidere una sua ex-seguace super accanita?' sbottò Harry tutto d'un colpo.

'Non lo so Harry... Sono solo voci...' rispose affranta Hermione.

'No invece. E' la verità. Me l'ha confermato Hope stessa, ricordi?'

'Giusto...' affermò sbalordita la ragazza.

I due amici si guardarono a lungo, come se volessero comunicare attraverso lo sguardo per non far capire o sentire nulla a Ginny, che in tutto quel tempo era stata muta a riflettere sulla situazione. Dopo poco iniziò ad irritarsi per il comportamento degli altri ragazzi, e perciò prese a parlare con voce risentita:

'Secondo me è meglio lasciarla riposare. Quando poi si sveglierà, se si sarà ripresa, potremmo rivolgerle tutte le domande che vogliamo, senza superare troppo il limite, ovvio!'

'Si hai ragione, faremo così' affermò Harry, il quale la guardava con notevole interesse, cosa che non sfuggì certamente a Hermione.

 

In quello stesso momento una donna stringeva una bambina tra le sue braccia e sorrideva al fantastico uomo che aveva sposato. Aveva dei capelli lunghi, molto mossi, e di un biondo ramato; un sorriso raggiante e un enorme spirito materno verso quella bambina. Quest'ultima aveva i suoi stessi occhi verdi smeraldo, la sua stessa felicità dipinta sul volto, e la sua stessa voglia di vivere. Ma poi tutto divenne buio, l'uomo sparì, e anche la piccoletta.

La donna rimase sola; si mise in ginocchio; iniziò a cambiare.

La sua carnagione divenne cadaverica, i suoi capelli più spenti, e sull'avambraccio sinistro qualcosa, si illuminava, la possedeva. Prendeva il controllo su di lei.

Quello sguardo pieno di vita divenne un'espressione assassina, violenta, e minacciosa.

Ma la donna combatteva. Combatteva per non tornare verso quel lato. Per non ridiventare più quella di prima. Lottava soprattutto per sua figlia.

E poi esplose una luce verde, cancellando la donna e il buio che la immergeva... E Hope aprì gli occhi di scatto. Era spaventata, triste, addolorata, infelice... Aveva appena sognato la madre.

Tutto ciò non succedeva da molto tempo ormai, e questo la preoccupava tantissimo.

Si guardò attorno: era ancora sdraiata sul divano in Sala Comune, doveva essere tardo pomeriggio, e Harry non c'era più.

Si alzò piano piano e si mise a sedere, tenendo la testa tra le mani. Sospirò forte.

'Forse ho bisogno di prendere un po' d'aria...' pensò.

Si diresse così nel suo dormitorio a togliersi la divisa, e nel farlo, si ricordò di aver saltato tutte le lezioni di quella giornata; perciò si rattristò ancora di più. Tutti i professori il giorno dopo le avrebbero fatto le peggio ramanzine e le più svariate domande del mondo riguardo la sua assenza. Era bene prepararsi anche a quello.

 

Quando fu pronta uscì dalla Sala Comune e iniziò a girovagare per la scuola alla ricerca di un posto pacifico all'aperto. Quindi cominciò a stilare una lista a mente:

  • il cortile? No, vi erano di sicuro troppe persone, e lei era ancora scombussolata da quella maledetta giornata, e l'ultima cosa che voleva era stare a discutere con gente impicciona e pettegola;

  • il ponte? Di sicuro a quell'ora era chiuso e non potevano recarvisi gli studenti;

  • il giardino o da Hagrid? Stesso discorso del ponte;

  • nella foresta proibita? Ma... cosa le saltava in mente?? Non voleva mica suicidarsi!

Ok, l'unica opzione libera e possibile era la Torre di Astronomia.

'Bè, meglio di niente!' pensò subito lei, facendo spallucce.

Salì fino al settimo piano e raggiunse così la sua meta.

Non c'era nessuno, un gran bel sollievo per Hope!

Avanzò lentamente e silenziosamente verso la ringhiera dalla quale si vedeva tutto il paesaggio circostante. Si appoggiò ad una colonna in cui vi era incastrata la stessa ringhiera, e iniziò a contemplare la magnifica vista che si vedeva da lassù.

Era già sera e tirava un piacevole venticello fresco tipico della stagione invernale. Hope si strinse nel suo maglioncino di lana grigio e respirò quell'aria: adorava l'Inverno. Poteva starsene al calduccio tutto il giorno, sotto una morbida coperta, cullata dal crepitio del fuoco, e protetta da uno dei suoi morbidi maglioni variopinti. Si sentiva così bene lì sopra, così... al sicuro, anche se era sola... oppure no...

'Guarda guarda chi c'è qui!' esclamò una voce fin troppo conosciuta e fin troppo odiata da Hope.

'Colei che si spaventa con un solo insulso incantesimo di disarmo!' continuò.

'Lasciami in pace Serpe. Non sono affari che ti riguardano' rispose fredda e scontrosa lei senza nemmeno voltarsi a vedere chi era quella persona, tanto lo sapeva già.

Nel frattempo lui si appostò un pochino più lontanto da lei, appoggiandosi alla ringhiera.

'Oh mi riguardano eccome, Lalage. Si dà il caso che sia stato io stesso a disarmarti e..'

'Non mi importa, va bene? E ora, ti ripeto, LASCIAMI IN PACE'.

'Veramente dovresti andartene te, questo è il mio posto' affermò serio Malfoy.

'Cosa? Fai sul serio? Ah ho capito che tipo sei te... Tutte le ragazze ti stanno dietro e tutto ciò che gli ordini loro fanno. E in più ti credi anche il 'Padrone Supremo del Mondo', dove tu hai il potere su ogni cosa, e ogni cosa appartiene a te. Bè, devi sapere che niente di questo è vero! Sei solo una Serpe come le altre: subdola, meschina, egoista, cattiva, e viziata!'

'Vedo che stai tornando la Hope Lalage di prima, quella che osa sfidarmi e mettersi contro di me..'

'Ma lo vuoi capire che non mi fai alcuna paura?'

'Non si direbbe, visto quello che è successo stamattina'.

Il biondo le rivolse un ghigno malefico, mentre Hope guardava dritto davanti a sé per non incrociare il suo sguardo che, in contrapposizione a quello che aveva detto poco fa, temeva molto.

'Ti sei approfittato di me. Mi hai fatto tornare alla mente dei ricordi che io avevo cancellato da tanto tempo ormai, senza i quali stavo bene, ero... rinata. Tu non ti rendi proprio conto. Non sai quello che ho passato.... Sai vedere soltanto la falsa potenza e la falsa supremazia che ha la tua famiglia. Sai solo vantarti di cose che non sono affatto piacevoli accadute nella tua famiglia. Tu... tu...' la ragazza non riusciva a finire la frase.

'Non permetterti di parlare male della mia famiglia oppure...'

'Oppure cosa? Cosa? Io non ho paura tanto! Fai quello che vuoi, ma sarai te a sbagliare, ricordalo! A commettere lo stesso errore che ha commesso tuo padre! E anche mia m... Oh al diavolo!'

Hope si voltò di scatto, e ,furente come non mai, si incamminò verso l'uscita.

Come cavolo avevano fatto ad andare a finire a quel discorso?

Lei aveva buttato fuori tutto quello che avrebbe voluto dire da molto tempo al biondo, ma presa dalla rabbia e dal rancore, aveva fatto un casino e parlato a 'sproposito'!

Era confusa persino lei di quello che gli aveva detto pochi istanti fa!

Non ci stava capendo più nulla... Si sentiva di nuovo strana... Qualcosa stava per succedere, e lei lo aveva capito. Attribuì quel presentimento alla discussione appena avuta con Malfoy, ma non era finita là.

Appena arrivata sul bordo del primo scalino, Hope sentì una mano fredda afferrarle il polso in modo brusco, e tirarla nella stessa maniera.

Non ebbe tempo nemmeno di girarsi, o gridare, o parlare.

Fu scaraventata contro il muro più vicino, e tenuta ferma dalla forte presa ai polsi da parte del biondo. In più era bloccata anche dal corpo di quest'ultimo, addossato pesantemente al suo.

La strega chiuse immediatamente gli occhi (come suo solito).

Si lamentava per il dolore alla schiena avuto in seguito alla botta presa prima, ma anche per i polsi quasi stritolati dal ragazzo.

Non provò quelle sensazioni di tristezza e vuoto di sempre, era già triste e vuota di suo dall'inizio della giornata. Solo il suo cuore iniziò a battere all'impazzata, ma basta.

Intanto Malfoy aveva il proprio volto sul suo. I loro respiri si intrecciavano, e i loro nasi si sfioravano, ma i loro stati d'animo facevano a pugni.

'Non ti permettere mai più, insulsa sudicia ragazzina piagnucolosa' la minacciò lui.

'Non.. mi.. fai.. paura.. Serpe..' borbottò lei, cercando di reprimere il dolore.

'Perchè non mi guardi negli occhi, Lalage?' le domandò lui sogghignando malvagiamente.

La ragazza preferì non rispondere.

Non intendeva di certo ammettere che temeva il contatto con il suo sguardo. Si sarebbe sicuramente compiaciuto e sentito potente a sapere che anche lei si sottometteva a lui, Draco Malfoy.

Girò la testa dall'altro lato e aprì finalmente gli occhi, sicura che il biondo l'avrebbe mollata in quel preciso momento, come l'altra volta. Ma si sbagliava.

Infatti la Serpe non aveva la minima intenzione di lasciarla andare.

Un ghigno ancora più pericoloso apparve sul suo viso pallido.

Lasciò uno dei polsi di Hope che stava stritolando, e con la mano prese delicatamente il volto della strega, spostandolo con altrettanta 'grazia' verso il suo.

Niente, proprio non ne voleva sapere di guardarlo! Di nuovo con gli occhi chiusi.

Al biondo comunque non importava più di tanto.

Prese ad accarezzare dolcemente e inaspettatamente le guance della ragazza, mentre lei non batteva ciglio. Rimaneva immobile, non si ribellava e nemmeno lo assecondava. Non poteva ovviamente assistere alla scena, o vedere semplicemente l'espressione della Serpe di fronte a lei. Un'espressione diversa dalle solite minacciose e cattive, una molto più palesemente rilassata e sollevata, ma accompagnata pur sempre dall'immancabile ghigno malefico.

A quelle carezze Hope assunse un lieve rossore in viso e il cuore le batteva ancora più forte di prima.

Quando Malfoy poi le sfiorò con l'indice il labbro inferiore, iniziò a capire cosa sarebbe successo. Ma non si mosse ugualmente, qualcosa glielo impediva.

Il biondo scansò la mano dalle labbra della ragazza, riprese il suo viso in modo delicato, e senza esitare un momento di più, la baciò.

Una confusione esplose in Hope. Dentro di sé stava passando un tornado, un terremoto, una tromba d'aria... di tutto! Provava sofferenza e felicità, tristezza e allegria, ansietà e sicurezza, paura e serenità... A ogni sensazione negativa ne corrispondeva una positiva. La mente era annebbiata, il cuore impazzito.

L'unico che sembrava a suo agio e stranamente rilassato era Malfoy stesso, nonostante fosse stato lui a baciarla.

Ma lei non lo ricambiò. Come già detto, era immobile, prendeva vita solo la sua parte interiore. L'aveva colta di sorpresa.

Quando però poi il biondo, dopo alcuni secondi, si staccò dalla Grifona per donarle un secondo bacio, questa lo ricambiò, rendendolo in un certo senso soddisfatto.

Hope non riusciva a comprendere il gesto della Serpe, ma un'idea già le scorreva in testa: la stava per caso mettendo alla prova? Voleva sicuramente dimostrare che lei era come tutte le altre, ovvero un'oca svampita che cadeva sin dal primo momento ai suoi piedi.

E invece no! Non era affatto così! Molto probabilmente quel bacio era la prova, la scusa per poterla subito incastrare.

Infastidita da questo pensiero, si staccò lentamente da Malfoy, e lui fece lo stesso.

Era ancora più frastornata di quanto non lo fosse già stata per tutto il giorno. Le sembrava di aver appena fatto cento giri della morte tutti di fila.

I suoi sentimenti facevano a cazzotti, mentre il cuore aveva finalmente rallentato la sua corsa. Fu come un primo bacio... e quello era un primo bacio per Hope.

Lo aspettava da una vita, era così felice alla sola idea, ed era accaduto pochissimi secondi fa.

Di certo non se lo aspettava da un tipo cupo, misterioso, superbo, scontroso, cattivo, e Serpe come Malfoy. No anzi, non se lo aspettava proprio da Malfoy stesso! Tuttavia non si sentiva adirata per averle dato il suo primo bacio. Era... non lo sapeva nemmeno lei sinceramente.

Il biondo riprese ad accarezzarle dolcemente il viso, e poi, con il suo ormai famosissimo ghigno, le sussurò in un tono che stava tra il sognante e il divertito:

'Lalage...'

Hope si limitò a seguire con lo sguardo la mano del giovane scorrere sul suo volto pallido e liscio e, pochi secondi dopo, staccarsi da quest'ultimo.

Sentì anche la presa dell'altro polso allentarsi, e il corpo del ragazzo allontanarsi dal suo.

Questo si congedò da lei senza aggiungere altro, lasciandola lì di nuovo da sola a mettere in ordine i propri pensieri e i propri sentimenti....

 

Salve popolo di EFP :) E così siamo arrivati al momento che tanti di voi sicuramente stavano aspettando o avevano già immaginato: il fatidico bacio. Molte cose di questo capitolo sono fondamentali per il resto della storia, perciò fate molta attenzione! Vorrei scusarmi per il ritardo ma sono in vacanza e utilizzo una chiavetta internet per connettermi che fa MOLTI capricci :S Inoltre mi scuso in anticipo semmai ci fossero degli errori! Io vi ringrazio come sempre, siete fantastici :) E un grazie speciale va a Missis_ Malik :D Ci sentiamo al prossimo capitolo, baci!
RedPoison

  
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