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Autore: BlueMoon1996    19/08/2013    0 recensioni
Salve! Io sono Albus Severus Potter, ho nove cugini, una sorella schizzata e un fratello modello oltre che un migliore amico Malfoy, l’orgoglio sotto i tacchi e una mole esagerata di compiti anche se siamo solo ai primi cinque minuti di trasfigurazione. D’altronde che ci posso fare? Questa è la mia vita!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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IT'S ALL OVER

 

Nessuno osa muovere un muscolo, ma tutti hanno capito che cosa sta succedendo. Mel è impietrita, davanti a me e io non so proprio che fare. Fin da quando ero piccolo ho sentito storie di eroi e grandi maghi e straordinarie streghe, coraggiosi, leali, senza paura. I miei parenti hanno affrontato una guerra, l'hanno vinta. Hanno sofferto per la morte dei loro cari e in ognuno di loro c'è uno squarcio profondo, incolmabile. Mi hanno sempre raccontato come fosse difficile prendere decisioni e ragionare velocemente in battaglia, come fosse terribile trovarsi a un passo dalla morte.

Ma io queste cose non le capivo.

Fino ad ora.

I passi continuano a rimbombare nei corridoi del treno ma i piedi che li compiono non accennano a fermarsi. È come se sapessero dove cercare, esattamente in quale vagone si trova la loro vittima, la loro preda.

È tutto buio e non riesco a vedere niente.

All'improvviso i passi si fermano e la porta del nostro scompartimento si apre. Non vedo chi entra, ma sento solo l'urlo di Melissa davanti a me. In un attimo di lucidità mi alzo e provo a fermare l'aggressore, e così fanno gli altri vicino a me. Ma prima che io possa dire o fare qualcosa, le urla cessano, le luci si riaccendono, il treno riparte e di Melissa e Alice non c'è nemmeno l'ombra.

  • dov'è Alice?- chiede Louis di colpo.

  • Deve aver afferrato Melissa e si è smaterializzata con loro- rispondo.

Lui dà un calcio al sedile e si rimette al suo posto.

  • chi diavolo era?-

  • qualcuno che è venuto a prenderla James- dice Rose sull'orlo delle lacrime.

  • Si ma si è portato via anche Alice- esclama Louis rabbioso. - non avete idea dove possano essere?-

Tutti scuotono la testa e io comincio a pensare. Se fossi un criminale incallito che deve rapire qualcuno, dove lo porterei? In un luogo isolato e deserto! E se questo luogo isolato e deserto coincidesse con...

  • io so dove sono- affermo

 

Pov. Rose

 

Era inevitabile che succedesse, anche se fino all'ultimo ho sperato che si sarebbe risolto tutto senza problemi. Adesso, in lacrime, nell'ufficio della preside non faccio che pensare a Mel e ad Alice.

Alice mi preoccupa di più. A loro serve Melissa, ha le informazioni che vogliono nella sua testa, ma di Alice non sanno che farsene. Non gli serve. E questo è il motivo che potrebbe spingerli ad ucciderla.

Scaccio via il pensiero scuotendo la testa e mi costringo a non pensarci.

  • la uccideranno- dice Louis. Sembra stravolto.

  • Forse no. Voglio dire, se li trovassero dovrebbero rispondere anche di omicidio oltre che di rapimento no? Questo aggraverebbe la loro situazione-

  • questa è la visione più ottimistica James- si intromette Al– ho davvero paura che possa essere già successo qualcosa di terribile.

  • Non riesco nemmeno a pensarci-

  • nessuno ci riesce Lou! Ti pare che riesco a pensare che la mia migliore amica è morta e che l'altra è segregata e probabilmente torturata?- sbotto.

  • Lo so che siamo tutti sotto pressione ma non prendertela con me!- esclama Louis furioso. Siamo a pochi centimetri di distanza e mi sento davvero arrabbiata, il cervello mi si è appannato e non riesco a pensare.

  • Andiamo ragazzi, fatela finita- dice Scorpius prendendomi per un braccio e costringendomi a sedermi su una sedia.

  • Calmiamoci. Sappiamo tutti che è una situazione critica ma perdere la calma non è la soluzione- dice Al -La preside ha detto che gli Auror saranno informati ma che probabilmente non partirà una spedizione prima di domani mattina. Stanno solo perdendo tempo, dobbiamo uscire dai cancelli e smaterializzarci lì. James, tu sei l'unico che può farlo-

James annuisce e tutti usciamo in silenzio dall'ufficio, senza cercare di fare rumore. Sto tremando dalla paura. È una situazione pericolosa e ho paura che qualcuno potrebbe farsi molto male.

Usciamo di corsa dal cancello con l'aiuto di Hagrid, ma nessuno sembra fare caso a noi dato il trambusto che c'è al castello da quando siamo arrivati.

Arriviamo di fuori e qui il nostro guardiacaccia sembra un po' pentito di quello che ha fatto.

  • fate attenzione- dice – oh! Mi ricordate tanto i vostri genitori! Sempre a mettersi nei guai. Ma non voglio finirci io, capito? Quindi state molto attenti!-

Salutiamo Hagrid e ci sbrighiamo a smaterializzarci. Uff, è una sensazione orribile la smaterializzazione. È come venire infilati in un tubicino strettissimo di metallo.

Arriviamo in una radura buia e spettrale. In lontananza c'è una fioca luce che proviene da una baracca diroccata. Tutto intorno c'è solo silenzio e terrore.

  • stiamo attenti, potrebbero avere delle spie oppure degli incantesimi di riconoscimento per gli intrusi- dice James.

Camminiamo molto lentamente cercando di scovare trappole o spie nascoste, ma a parte la baracca non sembra esserci né luce, né vita in questo posto desolato.

Il cuore comincia a battermi forte, le mani mi sudano ed è come se ogni battito mi uscisse dal petto. Gli altri sembra siano spaventati quanto me.

  • siamo troppo nervosi- dico -ci sentiranno prima di arrivare-

  • scusa se sono nervoso Rose!- esclama Louis sottovoce -sto solo andando in un covo di maghi malvagi dove sono rinchiuse le mie migliori amiche!-

  • beh, cerca di controllarti- gli intimo continuando a camminare di soppiatto.

Arrivati a pochi metri dalla baracca ci rendiamo conto di non avere un piano, né un'idea di quello che potremmo trovare.

  • e ora?- chiede James.

  • Ora vado lì dentro e gli faccio il culo a strisce!- esclama Louis alzandosi con aria battagliera. Noi però lo tiriamo giù e lo facciamo cadere sull'erba fresca

  • ma dico sei impazzito?- dice Albus fuori di sé.

  • Dobbiamo stare ad aspettare come idioti prima che....-

Un urlo straziante lacera il silenzio che fino ad allora aveva regnato sovrano.

 

 

Pov. Mel.

 

Non ci vedo molto bene. Tutto quello che avverto è un gran mal di testa e un dolore lancinante ai polsi. Qualcuno sta parlando ma la sua voce arriva ovattata alle mie orecchie e non capisco nemmeno una parola. Realizzo di essere stata legata e imbavagliata perché faccio fatica sia a muovermi che a respirare.

La luce è soffusa e ogni tanto sento dei gemiti provenire dall'angolo destro della stanza, aprendo un po' gli occhi noto che è Alice: è legata e imbavagliata proprio come me ma ha una brutta ferita sulla fronte e un'altra meno grave sulla gamba. Piange e cerca di urlare ma non ci riesce. Comincio ad agitarmi perché voglio raggiungerla: voglio slegarla, curarla e assicurarle che andrà tutto bene, ma non posso.

La scelta di aprire gli occhi e agitarmi non credo che sia stata una buona idea: si sono accorti di me. Nella stanza ci sono tre uomini e una donna. I tre hanno pressappoco lo stesso volto: barba, occhi piccoli e neri, pelle scura e sporca, capelli lunghi e talmente sporchi da far invidia a quelli del professor Piton. La donna invece è molto curata: una bella pelle, un bel rossetto rosso, uno stravagante ed enorme cappello e un vestito stretto dall'aria costosissima.

Sgranando bene gli occhi mi rendo conto di una quarta figura. Nascosto nell'oscurità, con una sigaretta in mano e la solita aria inquietante c'è il professor Waskel. Comincio ad agitarmi ancora di più lanciando occhiate nella sua direzione ma lui sembra non notarmi.

La donna elegante si avvicina a me e comincia a squadrarmi.

  • bene bene- dice. La sua voce è stridula e fastidiosa – la progenie dei traditori. Sai, non mi sono mai piaciuti i tuoi genitori. Tuo padre era un gran bel ragazzo, tua madre non era degna di lui. Ma tu..- dice strappandomi il bavaglio dalla bocca e cominciando a girarmi intorno come un avvoltoio – tu sei una vera delizia. Così bella e misteriosa. Un bocconcino. Vero Melissa?-

  • chi sei?- riesco a dire con un filo di voce

  • chiamami Becca. Ero una cara amica dei tuoi. Poi loro hanno fatto i cattivi e noi li abbiamo... come dire.... uccisi!- pronuncia l'ultima parola alzando le spalle, come se fosse stato un piccolo errore il loro. La rabbia comincia a montarmi sempre di più. Ho i muscoli in fiamme e un groppo in gola che devo trattenere se non voglio scoppiare a piangere dalla paura e il nervosismo.

  • Andiamo Becca, facciamoci dire subito quello che ci serve e spediamola all'inferno insieme alla sua amichetta- dice uno dei tre uomini indicando Alice.

  • Torcigli un solo capello e all'inferno ti ci mando io!- urlo con un coraggio che non ho mai saputo di avere. La reazione a questo coraggio non è molto gradita: Becca mi da uno schiaffo e il suo volto si trasforma da allegro a indispettito.

  • A noi non piacciono i maleducati Melissa, ricordatelo- dice.

  • Bene. Allora dicci quello che sai-

  • io non so un bel niente- rispondo agguerrita.

  • Mmh... forse dovremmo usare le maniere forti. CRUCIO!-

Mi aspetto un dolore atroce e una sofferenza che non ho mai provato prima ma non arriva niente. È Alice quella che si contorce. E' a terra straziata, ha morso il bavaglio e lo ha tolto, così si sentono le sue urla e questo mi uccide.

Sentiamo un suono estraneo alla baracca e le urla di Alice cessano. Becca sembra allarmata e manda uno dei tre scagnozzi a controllare di fuori. Poi torna a concentrarsi su di me.

 

Pov. Albus

 

Dopo aver sentito quell'urlo Louis si è alzato per l'ennesima volta e noi lo abbiamo ributtato giù, ma ho paura che abbiamo fatto parecchio rumore per un luogo così desolato.

Pochi secondi dopo l'accaduto, infatti, la porta della baracca si apre ed esce un tizio dall'aria trasandata, con una grossa cicatrice sulla faccia. Si guarda intorno per un po', borbotta qualcosa e rientra dentro.

  • Louis! Stavi quasi per farci scoprire!- esclama Scorpius bianco dalla paura.

  • Almeno avremmo fatto qualcosa! Non ci riesco a starmene qui buono e seduto mentre lì dentro stanno torturando Alice!-

  • almeno sappiamo che è viva- dice James più sollevato di prima.

  • Dobbiamo fare qualcosa- si intromette Rose – Louis ha ragione, perché siamo venuti qui altrimenti?-

  • ehm... per fare una passeggiatina nel bosco?-

  • non fare l'idiota James! Facciamo la conta: siamo in cinque e non credo che in quella baracca ci entri un esercito di persone. Io propongo di entrare da diversi punti in modo tale da coglierli di sorpresa e non dargli il tempo di reagire- dice Rose.

  • Si, ma non pensi che siano specializzati o comunque addestrati a questo genere di cose? Voglio dire, in fin dei conti facevano parte di un'organizzazione segreta e sono maghi adulti. Non so se avremo qualche possibilità- dico io terrorizzato.

  • Non direi Albus- mi tranquillizza Rose – quando quel tipo è uscito prima, non si è nemmeno preoccupato di fare un incantesimo di localizzazione per scovarci. Sono degli zotici! Ho subito inquadrato il tipo-

  • mmh... che ne dite di dare un'occhiata? Potremmo usare questo- dice James tirando fuori un piccolo binocolo.

  • Ma perché non l'hai tirato fuori prima?- chiedo prendendolo per guardare meglio.

Melissa è legata al centro della stanza. Intorno a lei c'è una donna vestita elegante e tre uomini. Uno di quelli e il tizio che è uscito fuori prima. In un angolino buio, seduto, riconosco il professor Waskel. Non riesco a vedere l'altra parte della baracca, ma è lì che deve essere nascosta Alice.

Faccio il resoconto agli altri e loro sembrano un po' preoccupati.

  • non ci voleva che il professor Waskel fosse qui. Non è una sorpresa, ma è un problema: è un mago abile e potente, non so quante possibilità abbiamo- dice Rose.

Cinque minuti dopo abbiamo un piano d'attacco: io e James entreremo dalla finestra dietro Waskel e lo attaccheremo. Rose si occuperà della donna che sembra abbastanza minacciosa, mentre Scorpius e Louis affronteranno gli scagnozzi.

  • allora- fa James – al mio tre andiamo ok? Uno.... due.... tre...-

 

 

 

Pov. Melissa.

 

Il tipo che Becca aveva mandato è tornato a mani vuote. Una parte di me nutriva qualche speranza, di essere trovata e liberata, ma adesso mi rendo conto che era una sciocchezza. Questo luogo è deserto e isolato, non è facile trovarlo.

 

  • Allora- continua Becca – lancerò un altro cruciatus sulla tua amichetta se non parlerai. Ti do tre secondi. Uno.... due.... tr...-

 

All'improvviso la porta della baracca si spalanca ed è tutto confuso. Noto solo la faccia sorpresa di Becca e le mie mani finalmente libere prima che la battaglia cominci. Albus e James sono alle prese con Waskel che si è alzato di soprassalto ma non sembra molto agguerrito. I tre scagnozzi di Becca, al contrario, ce la stanno mettendo tutta, ma a quanto pare non sono molto abili dato che Scorpius e Louis stanno avendo la meglio. Rose invece sta intrattenendo la mia nuova amica dallo strano cappello e io cerco di aiutarla come posso. Ho recuperato la bacchetta ma il polso mi fa malissimo e non riesco a fare molto. Per fortuna Rose è sia forte che abile, quindi, nonostante non riesce a prevaricare su Becca, le sta tenendo testa. Gli incantesimi volano a più non posso e la situazione diventa sempre più critica.

C'è uno strano equilibrio nella battaglia, finché non sento due parole che mi fanno gelare il sangue -AVADA KEDAVRA!-

il professor Waskel ha appena lanciato un anatema che uccide e il mio cuore si è fermato per un secondo. Il mio pensiero va ad Al e James che stavano combattendo contro di lui, ma quando mi giro noto che sono ancora vivi e indenni. Mi guardo intorno ma nessuno dei miei amici sembra essere stato colpito.

Per un attimo regna il silenzio fino a quando Becca non emette un urlo:

  • WASKEL! Che diavolo hai fatto?- lo scagnozzo con la cicatrice giace a terra, gli occhi sgranati, nessun segno di vita.

  • È tutta una follia Becca! È stata tutta una follia! Non lo capisci? La pietra, il nascondiglio, non è vero niente. Daniel mi disse prima di morire che tutto quello per cui questa organizzazione era nata, in realtà non esisteva. Lui e sua moglie avevano scoperto qualche giorno prima che l'unica pietra filosofale mai esistita era stata distrutta. Erano quelle le informazioni tanto preziose. Avevano paura di dircelo perché se lo avessimo saputo probabilmente ce la saremmo presa con loro o con la loro bambina. Daniel era il mio migliore amico- continua Waskel – e tu me l'hai ammazzato- dice puntando la bacchetta contro Becca. Lei sembra sempre più sorpresa. Intanto Scorpius e Louis hanno immobilizzato gli altri due.

  • Waskel, io pensavo che tu fossi con noi, e dopo tutto questo tempo vieni qui a riempirmi la testa di bugie? Tutte quelle piste sulla pietra... secondo te io dovrei credere che è tutto falso?- dice Becca. Il cappello ormai è volato e la sua faccia perfetta non lo è più tanto, dato che le sta colando tutto il trucco.

  • Il professor Waskel ha ragione- mi intrometto io – ho tutto nella mia testa, c'è tutto. Le piste, le informazioni, la notizia che non era altro che un'illusione- spiego il tutto ancora con la mano tesa che impugna la bacchetta.

  • Stai mentendo- dice Becca guardandomi con due occhi da pazza.

  • Entra nella mia mente- le dico – una strega come te ne saprà sicuramente tanto di Occlumanzia. Forza, vediamo se ho ragione-

  • legilimens-

Becca pronuncia quelle parole piano, ma fanno effetto. Non è una sensazione piacevole vedere tutto che ti scorre davanti con lei presente, specialmente quando affiora il ricordo del bacio con Albus. Ma poi finalmente ci siamo. Tutte quelle informazioni tornano alla mia mente ed entrano nella sua.

Quando torniamo alla realtà lei sembra sconvolta, ma in un attimo in cui prevale la sua insana pazzia sgrana gli occhi, impugna la bacchetta, pronuncia quelle fatidiche parole, e il professor Waskel atterra inerme al suolo privo di vita. È stata una frazione di secondo e non abbiamo potuto fare nulla. Pochi secondi dopo irrompono gli Auror, portano via lei e gli altri due e ci rassicurano. È come se fossi tornata al momento in cui ero imbavagliata. Le voci mi arrivano lontane, anche se gli altri mi abbracciano o mi tengono la mano, li sento a malapena. È come se fossi in un mondo tutto mio, fino a che quel mondo sparisce e vedo solo buio.

 

 

Pov. Louis.

 

Sono in infermeria da due giorni ormai e Alice sembra stia meglio. La ferita sulla fronte si è rimarginata e quella sulla gamba non si vede più. Madama Chips dice che si sveglierà da un momento all'altro e io non vedo l'ora. Ultimamente mi sono reso conto che lei è molto importante per me. Ci punzecchiamo, litighiamo, a volte ci picchiamo, ma io lo so che in segreto ci siamo sempre amati. Sono sempre stato destinato a lei e a nessun'altra.

D'improvviso Alice apre gli occhi e io avverto un sollievo che si propaga per tutto il corpo. I muscoli si rilassano e gli occhi si socchiudono: sta bene.

  • vedo che non perdi nessuna scusa per non studiare- dice.

  • Invece scommetto che tu sarai irritata perché non hai potuto farlo- ribatto.

  • Devi rompere anche quando sono malata idiota?- chiede rimettendosi sul piede di guerra.

  • Mi hai fatto morire di paura sai?- le dico.

  • Ah sì? Non credevo che ti stesse molto a cuore la mia salute, quindi perché ti preoccupi tanto?- dice piccata.

  • Lo sai perché- affermo. Sono arrossito e il mio sguardo dice tutto. Lei mi sorride e poi mi stringe la mano che le ho teso. Credo proprio che anche lei sia destinata a me.

 

 

Pov. Melissa.

 

Non appena apro gli occhi incontro quelli di Albus, ed è una sensazione magnifica, come perdersi e non voler più essere ritrovati, sorrido d'istinto e rivolgo lo sguardo anche agli altri, che mi stanno fissando impauriti.

-sto bene- dico

- sì, stai bene- fa Al – è tutto finito Mel, è tutto finito-


 

 

Salve popolo! So di essere una brutta e cattiva sparita, ma ho avuto un pochino da fare. Allora, eccoci qua, il capitolo che precede il finale. devo ritenermi abbastanza soddisfatta perché sono proprio una frana nello scrivere le parti dinamiche o comunque avventurose. Beh, alla fine tutto rumore per niente, era una bufala! ehehehe, mi è dispiaciuto un po' per il professore che alla fine si era rilevato buono, ma come tutte le storie che si rispettino, alla fine il morto ci scappa sempre. Ok, me la potevo risparmiare questa. Beh, vi do appuntamento all'ultimo capitolo e spero che abbiate gradito questo.

A presto, BM

  
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