Era arrivato giugno, precisamente oggi era 9 giugno, e tutta la classe aveva deciso di andar a festeggiare con un frappe nella piazzetta. Nonostante mia madre mi aveva detto di tornare a casa subito, io andai. Tornai per le cinque. A casa c'erano tutti. E tutti tranne il piccolo Fabio erano incavolati, e forse incavolati non rendeva l'idea. -Tua madre non ti aveva detto di tornare all'un?- disse quella specie di pseudo-padre. -si, mi aveva detto cosi- risposi con calma abbracciando Fabio. -Papà ti vuole portaa..re a..a Luc..cca .. .. .. noo..n tee ne an..dare- mi disse Fabio singhiozzando. Mi si strinse il cuore a vederlo piangere, e anche i miei occhi diventarono lucidi, ma riccaciai dentro le lacrime. - ometto, non piangere! Se no chi sarà il mio ometto su. Tu devi star qua e star attento che nessuno entri nella mia cameretta.- disse con voce amorevole al fratellino. E poi nell'orecchio aggiunse -le caramelle sono sotto il materazzo, ma è un segreto- e riusci a strappare un sorriso a Fabio; -Bella scenetta, commovente davvero. Ma io devo andare a casa- disse Sara con voce snob. Io gli feci il mio e Fabio scoppiò in una fragorosa risata, mentre i miei "genitori" i quali uno si era stufato ti me dopo due anni, l'altro dopo quasi diciasette. "Magari il problena sono veramente io" pensò. Fabio andò davanti al padre e disse con voce da 'possente' -La fai piangere e io non ti voglio piu bene- nostro padre gli accarezzo la testa, e andammo via. Arrivati a 'Casa' andai in camera mia, che altro non era che la stanza degli ospiti. Sul letto c'erano due fogli con scrittele regole. Io le regole le avevo sempre infrante, eppure le leggei. Il primo foglio era composto da sei regole del padre. 1. Si esce solo dalle 15:00 alle 18:00 Solo tre ore?? Ma dove viveva?! Mah. 2. Colazione, pranzo, cena in famiglia. 3. Camera tua la pulisci te. 4. Niente musica 5. Niente risposte sgarbate. 6. Se non rispetti queste regole, non tornerai piu a Capannori. Questo era un ricatto vero e proprio! Ma lasciai stare e passai al foglio successivo, composto da 4 regole che non mi interessavano nemmeno infrangerle, ma le regole son fatte per esser infrante. 1. Non entrare in camera mia 2. Non usare le miei cose 3. Non indossare miei .vestiti 4. Non rompermi le palle. Dopo aver letto quelle inutili regole, mi misi sul letto con la musica agli orecchi e inviai un messaggio ai miei migliori amici "Da eliss: incubo. E son qui da 20 minuti. Ho gia 10 regole da infrangere ;)" Passarono cinque giorni, e riuscii a infrangere tutte le regole, mi ero detta, due al giorno toglie il medico di torno. E cosi avevo fatto. Oggi era il mio compleanno, e essendo lontana dai miei migliori amici, non sapevo che fare. Mi vibrò il cellulare, era un messaggio, lo apri "da Nick: esci ;) <3" Uscì fuori e li trovai tutti li, davanti a me, li abbracciai uno a uno, e mi chiesero di raccontare come andava. Gli dissi che non facevo altro che littigare con Sara, e il padre la riprendeva per ogni cosa, ma lei se ne fregava. -Diamogli i regaliii- saltellò Giack, non potendo piu stare zitto. -Ma te zitto mai eh? Doveva essere una sorpresa!!- lo diprese Rora indispettita. -Eh ma non sa mica che son sette- disse Giak Rora lo stava gia rincorendo per la via, quando Giak capì che aveva rovinato tutto. Quando si fermarono scoppiarono in una fragorosa risata. Il primo a risalirne fu Giò che disse- ti abbiam fatto ben 7 regali- si gongolò dalla soddisfazione mentre io sorrisi e li abbracciai -non dovevate- dissi con voce rotta dal pianto - Merda stiamo facendo piangere il panda!!!!!- urlo Andrè sdrammatizando. Nick, le passò un vassoio, - é il primo regalo- disse sorridendogli. Lo aprì e ci trovò dentro il tiramisù, il suo dolce preferito lo mangiarono, e gli passarono gli altri regali. Il secondo regalo, era un costume da mare, telo e infradito. Erano carini, ma non avrebbe saputo quando usarli, li il mare piu vicino era a Viareggio. Il terzo regalo fu il nuovo libro della Meyer, Breacking Dawn. Il quarto regalo, fu delizioso braccialetto con il segno della Peace. Il quinto regalo, fu un portachiave con un panda. Il sesto fu una busta, nella quale c'era una lettera. 'Elisa! Eliss! Panda! Ciao :) siamo la Tua Combricola che ti scrive e ti volevamo dire che ti vogliamo e bene e BuonViaggio, o scusa BuonCompleanno <3<3' Eliss, guardò i ragazzi con lo sguardo confuso ma questi gli passarano l'ultimo regalo. Un altra busta. "Mi vogliono far piangere" Elisa. E cosi fu. All'interno della busta c'erano 6 biglietti per Massa. Eliss sgranò gli occhi per poi urlare e mettersi a piangere mentre ringraziava e abbracciava la Sua Combricola.