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Autore: Vanoystein    20/08/2013    2 recensioni
Jill tornò a guardare la strada qualche secondo dopo, non ebbè nemmeno il tempo di gridare che si trovò subito ferma, immobile, con la cintura che le stringeva sul petto. La macchina si era letteralmente capottata, i vetri si erano rotti in mille pezzi, vedeva sangue ovunque, lei sanguinava, sua madre aveva perso i sensi.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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– Lo conosco bene. Che dovrei fare? Presentartelo?- Ridacchiò divertita spostando nuovamente lo sguardo su Jill – Allora vieni. –
Senza nemmeno darle all’amica il tempo di rispondere si avvicinò velocemente al moro, facendo segno a Jill di seguirla.
Jill scattò, infatti seguì subito l’amica che la portò dal ragazzo.
– Alec. – Dakota sorrise affiancandolo. Jill invece restò un passo indietro, alle spalle dell’amica.
– Ehi. – Rispose ricambiando il sorriso della rossa, per poi far ricadere lo sguardo su Jill sorridendo. – Oh, lei è Jill. Una mia amica. – Disse Dakota voltandosi verso di lei.
– Piacere, Jill. – Anche Alec si voltò verso di lei, la osservò in silenzio per poco. – Sei Jill la sorella di Vincent Baker? -
- Sì, proprio io. Conosci anche mio fratello? …Non mi ha mai parlato di nessun ‘Alec’.-
- Beh, sì, ci conosciamo da poco. –
A quella risposta la mora annuì poco convinta, Dakota poi, tirò fuori dalla borsetta una collana il che attirò l'attenzione di Jill.
– La collana che avevi perso. – Disse la rossa mettendola in mano ad Alec.
Jill posò subito lo sguardo su di essa, una graziosa collanina d’argento.
Era piuttosto particolare, di certo non una collana che si trova tutti i giorni in qualsiasi negozio.
C’erano sei piccole pietre azzurre, chiaramente pietra Acquamarina che, oltretutto, Jill adorava sostenute da una catenina argentata.
– Ti piace? – Le chiese Alec, notando che la stava osservando con particolare interesse.
– E’ molto carina, sì. –
- Era di mia madre. – Sorrise lui imputandosi dietro a Jill. – Vediamo come ti sta? – Chiese spostandole i capelli mori di lato e scoprendole il collo.
Lei non si oppose, si tenne tra le mani i capelli mentre Alec le allacciò la catenina.
– Allora? – Chiese guardando l’amica.
– Ti sta bene, inoltre si abbina al vestito. – Rispose.
Alec si spostò di nuovo davanti a lei, osservandola con attenzione. – E’ tua. –
- Cosa? No, no. – Rispose subito, cercando di slacciare la catenina.
– Davvero, te la regalo. – Dakota guardò l’amica inarcando le sopracciglia e abbassando lo sguardo.
Già stava pensando a come l’avrebbe presa Julian se lo fosse venuto a sapere.
– Beh, allora adesso vi lascio. Meglio che me ne torni a casa. Ci si vede. – Concluse il ragazzo per poi andarsene via, piuttosto velocemente, senza nemmeno dare alle due il tempo di rispondere.
– Ringrazia che Julian non si è fatto vedere. – Sbuffò scocciata Dakota alzando gli occhi al cielo.

Mancavano solamente pochi minuti a mezzanotte, al ventesimo compleanno di Jill.
Lei e i suoi amici stavano bevendo alcolici da almeno un’ora, erano già praticamente tutti ubriachi tranne Dakota, che non si era nemmeno avvicinata ad un cocktail ed era completamente sobria e Jill, che aveva cercato di rimanere sobria il più possibile.
- Vado un attimo al bagno. – Jill scattò in piedi dalla sedia appena avvertì uno strano e forte dolore al petto.
Si diresse velocemente verso il bagno delle donne che, fortunatamente era vuoto.
Poggiò le mani sul lavandino abbassando la testa quando un’altra ed improvvisa fitta la colpì al petto.
Cominciò a sudare freddo, aprì immediatamente il rubinetto buttandosi dell’acqua gelata sul viso.
Alzò lo sguardo verso lo specchio quando notò le pietre della collana cambiare pian piano colore.
Persero quella loro sfumatura azzurra diventando rosse, le osservò corrugando la fronte ma subito dopo sentì un’altra fitta, sempre più forte della prima, come se qualcuno la stesse pugnalando.

Strinse i denti, quando le pietre divennero rosse accese e si spaccarono in mille pezzi, da sole.
Subito dopo,la fitta non arrivò più, sentì forte un dolore invaderle il petto.
Si tolse velocemente la collana buttandola a terra, e spaccandola definitivamente.
Notò subito il palmo della mano destra sporco di sangue, quando alzò lo sguardo sullo specchio vide che esattamente dove era posata la pietra della collana sulla sua pelle si era aperto un taglio che perdeva sangue.
A quel punto non capì più niente, non potè fare a meno di urlare terrorizzata e confusa.
A quel punto Jill uscì subito dal bagno correndo fuori dal locale mentre gli amici la seguirono con lo sguardo, senza però capire cosa le stesse succedendo.


I battiti del cuore cominciavano a farsi sempre più forti, più veloci, tanto da far male.
Lo stomaco sembrava contorcersi, il sudore cominciava a scendere lentamente sulla pelle e il mondo cominciava a girare.
La gola secca, la lingua immobile, le labbra serrate..i pensieri che si sovrapponevano.
Panico.
  
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